aldeb4ran
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giovedì 22 ottobre 2015
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qualche sorriso
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Il trio comico è da tempo che non si fa apprezzare dietro la cinepresa. Molto bravi negli sketch, si perdono inevitabilmente lungo un arco narrativo più ampio. Il film scorre, così, con qualcuno dei loro cavalli di battaglia, strappando qualche sorriso, ma non lasciandoti dentro alcuna sensazione.
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marco petrini
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lunedì 3 agosto 2015
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quando comincia il divertimento?
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Io sono ai titoli di coda ed ancora devo cominciare a divertirmi! La seconda stella è solo di stima ad un trio che in passato ha fatto cose ben più divertenti! Questo è un brutto loro sottoprodotto.
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onufrio
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martedì 9 giugno 2015
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simpatico, ma ordinario
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Son finiti da anni oramai gli strasuccessi cinematografici per il trio comico più famoso d'Italia. Aldo, Giovanni e Giacomo si ripresentano con una commedia al passo con la crisi economica, fra simpatiche gag e scene per l'appunto "ordinarie"; c'è da dire tutto sommato che dopo il catastrofico Cosmo sul comò, il trio sembra essersi rimesso sulla retta via con La Banda dei Babbi Natale e quest'ultima fatica cinematografica. La sensazione che rimane comunque è quella di un qualcosa già visto e rivisto, insomma: nulla di nuovo.
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maggie69
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sabato 30 maggio 2015
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ma per caritá!
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Dopo dieci minuti volevo spegnere...Ho continuato a vadere per caso e la mia impressione iniziale é stata confermata!
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akyro
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mercoledì 6 maggio 2015
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recitato da cani
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ma come recitano STRAMALE sti tre, ma cosa gli succede?
non hanno letto il loro copione prima di recitarlo alla "cazzo di cane" come dice il buon ferretti di boris?
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ultimoboyscout
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martedì 28 aprile 2015
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la crisi nella sua versione più leggera.
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Giacomo è un ricco e spregiudicato broker affarista milanese, Giovanni è il suo maggiordomo-factotum cultore di arti marziali e di filosofia giapponese, Aldo è un venditore abusivo nel mercato rionale. L'arrivo di quest'ultimo nella vita del primo sconvolgerà la sua vita e quella del maggiordomo, tanto quanto l'ormai onnipresente crisi finanziaria. I tre si ritroveranno sotto lo stesso tetto a condividere lo stesso miserabile e incerto destino destino fra disagi assurdi, avventure tragicomiche, appuntamenti al buio più che maldestri e una nuova voglia di riscatto. La pellicola vede l'esordio come co-regista di Morgan Bertacca, fido collaboratore del trio da oltre un decennio, in un film artigianale, una storia di crisi non solo economica ma soprattutto personale sullo sfondo di una Milano che sta inesorabilmente cambiando faccia e che offre un punto di vista grottesco sullo stesso tema affrontato in maniera drammatica di numerosi altri film, come ad esempio il recente "Il capitale umano" di Virzì.
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Giacomo è un ricco e spregiudicato broker affarista milanese, Giovanni è il suo maggiordomo-factotum cultore di arti marziali e di filosofia giapponese, Aldo è un venditore abusivo nel mercato rionale. L'arrivo di quest'ultimo nella vita del primo sconvolgerà la sua vita e quella del maggiordomo, tanto quanto l'ormai onnipresente crisi finanziaria. I tre si ritroveranno sotto lo stesso tetto a condividere lo stesso miserabile e incerto destino destino fra disagi assurdi, avventure tragicomiche, appuntamenti al buio più che maldestri e una nuova voglia di riscatto. La pellicola vede l'esordio come co-regista di Morgan Bertacca, fido collaboratore del trio da oltre un decennio, in un film artigianale, una storia di crisi non solo economica ma soprattutto personale sullo sfondo di una Milano che sta inesorabilmente cambiando faccia e che offre un punto di vista grottesco sullo stesso tema affrontato in maniera drammatica di numerosi altri film, come ad esempio il recente "Il capitale umano" di Virzì. Ma il film non è solo una riflessione leggera (leggera, non comica, sia chiaro) sulle crisi, è soprattutto un invito a non mollare e a tener duro, senza lasciarsi andare a pessimismo e disperazione. Non sono un amante del trio e della loro comicità, ma questa loro ultima opera mi è piaciuta abbastanza, la verve dei tre comici è esplosiva riuscendo a far rendere al meglio le situazioni comico-grottesche imbastite. Per contro la coralità del cast rallenta la storia e fa perdere fluidità perchè distrae dalla storia principale per seguire le troppe sottostorie. Va detto che il film si perde più volte, scivola nel banale, finendo in un matrimonio che nulla c'entra col contesto generale, ma si lascia apprezzare per genuinità e per i valori che sponsorizza, in particolare quelli della vera amicizia e del coraggio di andare avanti. Non bastano da soli per fare un buon film, ma tutto sommato il lavoro è apprezzabile.
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sabrina lanzillotti
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venerdì 13 marzo 2015
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niente di originale
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Giacomo è un ricco broker, Giovanni è il suo autista e maggiordomo, follemente innamorato della domestica venezuelana Dolores e Aldo è uno squattrinato venditore ambulante che i due investono e al quale promettono un ingente risarcimento pur di convincerlo a non sporgere denuncia. Tutto cambia il giorno seguente, quando il miliardario Giacomo è vittima di un crac finanziario che sconvolgerà non solo la sua vita ma anche quella degli altri due. I tre si troveranno a vivere sotto lo stesso tetto, quello del povero Aldo che si fingerà un petroliere per tentare di sedurre un’affascinante dirigente di banca (interpretata da Francesca Neri), nella speranza che questa conceda un prestito a Giacomo.
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Giacomo è un ricco broker, Giovanni è il suo autista e maggiordomo, follemente innamorato della domestica venezuelana Dolores e Aldo è uno squattrinato venditore ambulante che i due investono e al quale promettono un ingente risarcimento pur di convincerlo a non sporgere denuncia. Tutto cambia il giorno seguente, quando il miliardario Giacomo è vittima di un crac finanziario che sconvolgerà non solo la sua vita ma anche quella degli altri due. I tre si troveranno a vivere sotto lo stesso tetto, quello del povero Aldo che si fingerà un petroliere per tentare di sedurre un’affascinante dirigente di banca (interpretata da Francesca Neri), nella speranza che questa conceda un prestito a Giacomo.
Anche quest’anno, il trio comico più famoso d’Italia torna nelle sale cinematografiche durante il periodo natalizio con un film dalla trama non proprio originale.
Aldo, Giovanni e Giacomo svolgono per la quinta volta un doppio ruolo, quello di attori e di registi, aiutati dietro la macchina da presa da Morgan Bertacca. Nonostante il sodalizio tra i tre si dimostri ancora ben saldo, “Il ricco, il povero e il maggiordomo” si rivela essere un film senza infamia e senza lode, in cui è evidente la presenza di numerosi personaggi mal strutturati e poco utili ai fini della storia, oltre che una superficiale analisi psicologica e una scarsa interazione tra tutti i coprotagonisti.
Questa pellicola dimostra come lo standard qualitativo dei tre attori si sia notevolmente abbassato negli ultimi 10 anni. Tutti coloro che hanno amato le performances dei trio sin dalle origini, infatti, non possono accontentarsi di qualche risata strappata da una banale gag o dalla spiccata mimica di Aldo. Ciò che traspare da quest’ultimo lavoro, è che forse i tra hanno trascorso troppo tempo sui set pubblicitari, perdendo così un po’ di quell’ironia e abilità che da sempre li contraddistingueva.
“Il ricco, il povero e il maggiordomo” è dunque un film mediocre, che tenta di risollevarsi solo alla fine, con una chiusura surreale in cui vale tutto e il contrario di tutto, ma questo non è sufficiente per farlo competere con commedie come “Tre uomini e una gamba” e “Così è la vita”.
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pier delmonte
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martedì 27 gennaio 2015
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deludente
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Deludente, una storia strausata, poche risate (non solo io ma anche da parte dei pochi spettatori presenti!), gags prevedibili, la simpatia del trio e’ innegabile ma e’ anche innegabile che i loro film incassano molto, ergo, si puo’ pretendere di piu’, please. Aldo, Giovanni, Giacomo, forza dai, reinventatevi!!!!
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francescacesca
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sabato 17 gennaio 2015
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delusione :(
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Io adoro Aldo Giovanni e Giacomo!
Questo film però pare fatto solo ed unicamente per avere qualcosa da far uscire sotto Natale.... Non pare un ragionamento che possano aver fatto loro.
Sicuramente è solo un film riuscito male.... Molto male. Si ride poco, la storia è praticamente inesistente.... Siamo usciti dalla sala confusi, increduli, non ci saremmo aspettati un simile film da loro.
Una trama talmente inesistente ce la potevamo aspettare da un cinepanettone, non da Aldo Giovanni e Giacomo.... :(
Che delusione
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gnara56
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sabato 17 gennaio 2015
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perchè rovinarsi la reputazione?
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Perchè un artista (in questo caso tre) deve proporre un'opera scadente dopo averne realizzate tante altre di ben diverso livello?
Per i soldi, dirà qualcuno. Forse, ma non credo che i tre siano alla fame e quindi costretti a realizzare un film a tutti i costi. Sono passati quattro anni dalla "Banda dei Babbi Natale", che aveva decisamente risollevato le sorti del trio dopo il debole "Cosmo sul Comò". Possibile che in quattro anni non siano riusciti a mettere insieme una manciata di idee fresche e valide? L'impressione é quella di un film realizzato frettolosamente e senza entusiasmo, riciclando, in modo evidente, cliches (si scrive così?) ormai consunti ed inserendo qualche personaggio esterno ai tre protagonisti (la madre, il prete, il polizziotto, la moglie) che dovrebbero rinfrescare l'aria stantia che si respira lungo tutto il film.
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Perchè un artista (in questo caso tre) deve proporre un'opera scadente dopo averne realizzate tante altre di ben diverso livello?
Per i soldi, dirà qualcuno. Forse, ma non credo che i tre siano alla fame e quindi costretti a realizzare un film a tutti i costi. Sono passati quattro anni dalla "Banda dei Babbi Natale", che aveva decisamente risollevato le sorti del trio dopo il debole "Cosmo sul Comò". Possibile che in quattro anni non siano riusciti a mettere insieme una manciata di idee fresche e valide? L'impressione é quella di un film realizzato frettolosamente e senza entusiasmo, riciclando, in modo evidente, cliches (si scrive così?) ormai consunti ed inserendo qualche personaggio esterno ai tre protagonisti (la madre, il prete, il polizziotto, la moglie) che dovrebbero rinfrescare l'aria stantia che si respira lungo tutto il film. In realtà non funziona nulla, a parte la brava Giuliana Lojodice che é l'unica a dare un tocco di professionalità al tutto.
Film lento, stanco, senza ritmo, trama debolissima, comicità rara, grossolana e forzata. E si potrebbe infierire oltre...
Ritorno al quesito iniziale: era proprio necessario questo film? Non sarebbe stato meglio prendersi altro tempo e realizzare qualcosa al livello dei tempi migliori? Se poi le idee proprio non vengono, lasciate perdere. Almeno non farete buttare i soldi agli spettatori, che la crisi c'é gia...
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