vitel88
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domenica 2 giugno 2013
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paghi uno prendi 3
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Un film,tre storie e vari generi cinematografici che si intrecciate in mondo fenomenale dal regista Derek Cianfrance.
La prima parte del film inizia con lo strepitoso Ryan Gosling, che interpreta Luke,stunt man motociclista ,esibirsi in uno spettacolo pazzesco e pericoloso , incrociando la traiettoria della sua moto con quella degli altri stunt all'interno del "globo della morte",una gigantesca palla ,posizionata al centro del Luna Park.
La vita di Luke viene sconvolta quando incontra la sua ex ,Romina (Eva Mendez),scoprendo di essere diventato padre.
Luke decide di prendersi le sue responsabilita' di genitore e di essere presente nella crescita del proprio figlio impedendo che il bambino cresca senza padre ,come e' accaduto a lui.
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Un film,tre storie e vari generi cinematografici che si intrecciate in mondo fenomenale dal regista Derek Cianfrance.
La prima parte del film inizia con lo strepitoso Ryan Gosling, che interpreta Luke,stunt man motociclista ,esibirsi in uno spettacolo pazzesco e pericoloso , incrociando la traiettoria della sua moto con quella degli altri stunt all'interno del "globo della morte",una gigantesca palla ,posizionata al centro del Luna Park.
La vita di Luke viene sconvolta quando incontra la sua ex ,Romina (Eva Mendez),scoprendo di essere diventato padre.
Luke decide di prendersi le sue responsabilita' di genitore e di essere presente nella crescita del proprio figlio impedendo che il bambino cresca senza padre ,come e' accaduto a lui.
Abbandona la professione di stunt man ambulante e dopo aver tentato di lavorare onestamente si rende conto che i soldi che guadagna non sono abbastanza per far star bene suo figlio,quindi decide di rapinare le banche locali fuggendo in sella della sua moto,fino a quando la sua strada si incontra con quella della recluta Avery Cross(Bradley Cooper) che nell'inseguimento durante una rapina gli spara e lo uccide.
Da questo momento in poi entreremo nella seconda parte del film .
Cross viene preso dal senso di colpa per avere ucciso Luke rendendo suo figlio orfano , malgrado tutto fara' cariera incastrando i suoi colleghi corrotti e si candidera' come politico.
Infine entriamo nell'ultima parte del film,dopo 15 anni il figlio di Luke e quello di Avery si incontreranno,ignari della storia che li lega,si troveranno a fare i conti con il passato dei loro padri.
Lo strepitoso Ryan Gosling per girare questo film,ha imparato a guidare la moto.
Nella scena in cui deve entrare in una banca,rapinarla,uscire,salire sulla moto e allontanarsi ad una velocita' pazzesca attraversando un incrociotrafficato mentre e' inseguito da un polizziotto ,tutto questo e' stato fatto senza tagli di montaggio ma soprattutto senza essere sostituito da una controfigura.
Ryan si e' allenato con Rick Miller, uno dei migliori stunt di Hollywood.
Cast eccezionale , Ryan Gosling e Bradley Cooper secondo il mio punto di vista sono due dei migliori attori moderni in circolazione,li ho visti adattarsi in molti film di vario genere e ogni volta mi sono piaciuti un sacco,per non parlare della bellissima e bravissima Eva Mendez.
Bellissima anche la colonna sonora di MIke Patton ,sceneggiatura azzeccata per ogni passaggio del film.
L'unica pecca sono i minuti finali che appaiono scontati,banali e noiosi ma per il resto il regista Derek Cianfrance ha fatto un bel film.
Il mio voto in stelline e' di tre stelle e mezzo e con un finale migliore poteva tranquillamente arrivare a quattro.
Film consigliatissimo , un po' lungo ma scorrevole.
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ultimoboyscout
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lunedì 3 giugno 2013
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se guidi come un fulmine ti schianti come un tuono
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Una storia forte, drammatica e intensa che sfocia inevitabilmente nel crimine e che affonda le proprie radici nei tratti psicologici di due uomini diversi, due padri diversi, un poliziotto e un rapinatore, uno apparentemente buono l'altro cattivo per necessità. Il personaggio di Gosling rimanda a quello di "Drive" ma qui Winding Refn non c'entra nulla, il mondo del bravissimo Cianfrance (uno da tenere d'occhio!) è dark, pessimista, strappato e puzza, la pellicola ne è l'emblema, una pellicola non incentrata solo sul crimine ma sulla paternità e i rapporti coi figli e con l'altro sesso. Un film dal sapore amaro, un noir atipico che va oltre le convenzioni di genere, che mette di fronte i due attori più cool del momento in una complessa struttura a incastri che parte sotto il tendone di un circo itinerante e finisce una generazione dopo, quasi a voler dimostrare che qualcuno il destino se lo porta dentro.
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Una storia forte, drammatica e intensa che sfocia inevitabilmente nel crimine e che affonda le proprie radici nei tratti psicologici di due uomini diversi, due padri diversi, un poliziotto e un rapinatore, uno apparentemente buono l'altro cattivo per necessità. Il personaggio di Gosling rimanda a quello di "Drive" ma qui Winding Refn non c'entra nulla, il mondo del bravissimo Cianfrance (uno da tenere d'occhio!) è dark, pessimista, strappato e puzza, la pellicola ne è l'emblema, una pellicola non incentrata solo sul crimine ma sulla paternità e i rapporti coi figli e con l'altro sesso. Un film dal sapore amaro, un noir atipico che va oltre le convenzioni di genere, che mette di fronte i due attori più cool del momento in una complessa struttura a incastri che parte sotto il tendone di un circo itinerante e finisce una generazione dopo, quasi a voler dimostrare che qualcuno il destino se lo porta dentro. In mezzo rapine e inseguimenti, poliziotti corrotti e scalate politiche, rabbia, speranza e disperazione tra dialoghi ineccepibili e atmosfere fetide al punto giusto. L'attimo in cui Gosling e Cooper si incrociano nel film rappresenta il punto di non ritorno, quello che scombinerà tutto e deciderà i destini non solo dei protagonisti. Gosling, in particolare, è bravissimo nel privilegiare l'interiorizzazione al gesto eclatante, non si spara pose da macho ma ha carisma e sa comunicare anche senza parlare. Comanda il gusto per il naturalismo spinto tipico del regista e quello della vita/immagine "brutta" sullo sfondo proletario e popolare con la macchina da presa in perenne movimento che elimina ogni forma di staticità per aumentare il disordine: disordine che di fatto non c'è, visto che le tre storie su cui si basa la pellicola sono montate in maniera lineare, si susseguono e si incastrano perfettamente. Nonostante qualche lungaggine di troppo, Cianfrance riesce a far capire il senso "teorico" di tutta l'operazione, ovvero che le colpe dei padri ricadono sui figli riuscendo anche a far convogliare commedia classica e moderna.
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williamdionisi
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mercoledì 2 ottobre 2013
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umanità...
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"Come un tuono"!!! che emozioni...
Superficialmente si tratta di un thriller d'azione, di moto e d'inseguimenti, polizia e spari...ma non è questo il film.
Piuttosto difficile e complesso per poter esser compreso da tutti. Solo colui che avrà guardato sia con gli occhi che con il sentimento, si sarà accorto che si tratta di un film estremamente profondo, realistico e umano...uno dei più umani degli ultimi tempi.
Ambientato in tempi moderni, in America, a New York, racconta storie di vite che si intrecciano, quasi inspiegabilmente...storie di uomini, di amori, di padri e di figli.
Luke si guadagna da vivere rischiando la vita tutti i giorni: fa il motociclista in un circo abusivo.
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"Come un tuono"!!! che emozioni...
Superficialmente si tratta di un thriller d'azione, di moto e d'inseguimenti, polizia e spari...ma non è questo il film.
Piuttosto difficile e complesso per poter esser compreso da tutti. Solo colui che avrà guardato sia con gli occhi che con il sentimento, si sarà accorto che si tratta di un film estremamente profondo, realistico e umano...uno dei più umani degli ultimi tempi.
Ambientato in tempi moderni, in America, a New York, racconta storie di vite che si intrecciano, quasi inspiegabilmente...storie di uomini, di amori, di padri e di figli.
Luke si guadagna da vivere rischiando la vita tutti i giorni: fa il motociclista in un circo abusivo...un giorno scopre di avere un figlio da un suo amore ormai passato, Romina, ma di cui non si dimenticato.
Si chiama Jason e non ha nemmeno un anno. Luke decide di badare a lui per fare in modo che non cresca senza un padre, come è successo a lui.
Ma i soldi mancano e trovare un lavoro e tutt'altro che semplice...Convinto da un meccanico a guadagnare facendo rapine in banca, con una faccia di chi ha vissuto fin troppi dolori sale in moto, allaccia il casto e parte...
Avery Cross è giovane, ha un figlio appena nato e lavora come poliziotto.
Quel giorno si trova di pattuglia quando sente alla radio l'allarme di un furto avvenuto non molto lontano dalla sua posizione, e come impone il suo dovere, accende le sirene e da gas..
Non avrà nemmeno il tempo di guardarlo negli occhi, un attimo folgorante, si troverà davanti a Luke e premerà il grilletto...e per quest'ultimo la vita finirà.
Considerato da tutti i giornali come un eroe, vivrà una situazione molto delicata, con un grande rimorso: saper che un bambino dell'età del suo crescerà senza padre...
Gli anni passeranno e come per via di uno strano scherzo del destino Jason e Al Cross si troveranno nella stessa scuola, dove stringeranno amicizia....
Ma poi affiorerà la verità, un'occasione per riflettere sul significato della vita.
In conclusione non è uno dei soliti film d'azione con pieno di affetti speciali fatto per l'audience e per il botteghino, ma è uno di quelli che racchiude un suo significato, che in questo caso è davvero molto profondo.
Il film però non sarebbe sicuramente stato a quest'alto livello senza la magistrale regia dell'ascendente Derek Cianfrance, con il perfetto Ryan Gosling, Eva Mendes e l'ottimo Bradley Cooper.
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flyanto
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domenica 7 aprile 2013
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quando gli eventi si ripercuotono inesorabilmente
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Film in cui da una storia si passa ad altre due susseguenti che affrontano diverse tematiche: all'inizio infatti c'è un pilota acrobatico di moto che lavora presso un circo (Ryan Gosling) che, dopo aver appreso di avere avuto un bambino dalla sua ex compagna (Eva Mendes), decide di assumersi le proprie responsabilità e di provvedere al bambino rapinando mascherato delle banche. Una volta raggiunto da un poliziotto che lo uccide per legittima difesa (Bradley Cooper) la scena si sposta alla crisi professionale e matrimoniale di quest'ultimo che decide di denunciare il proprio dipartimento di polizia corrotto, lanciandosi in una carriera folgorante in ufficio e poi negli anni futuri come candidato per delle elezioni politiche che vincerà a pieni voti.
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Film in cui da una storia si passa ad altre due susseguenti che affrontano diverse tematiche: all'inizio infatti c'è un pilota acrobatico di moto che lavora presso un circo (Ryan Gosling) che, dopo aver appreso di avere avuto un bambino dalla sua ex compagna (Eva Mendes), decide di assumersi le proprie responsabilità e di provvedere al bambino rapinando mascherato delle banche. Una volta raggiunto da un poliziotto che lo uccide per legittima difesa (Bradley Cooper) la scena si sposta alla crisi professionale e matrimoniale di quest'ultimo che decide di denunciare il proprio dipartimento di polizia corrotto, lanciandosi in una carriera folgorante in ufficio e poi negli anni futuri come candidato per delle elezioni politiche che vincerà a pieni voti. Nel frattempo egli dovrà affrontare le incomprensioni con il proprio figlio, ormai adolescente e "complice" di spaccio e di uso di sostanze stupefacenti col figlio, anch'egli ormai cresciuto, dell'ex rapinatore di banche che anni prima lui aveva ucciso e per il quale continua a nutrire un profondo senso di colpa. Alla fine tutte le incomprensioni ed i rancori passati verranno superati, seppure con molta amarezza e difficoltà e praticamente il ciclo delle esistenze intersecantisi di tutti i personaggi della storia troveranno una loro propria giusta collocazione e significato. Un film senza dubbio avvincente, soprattutto per ciò che riguarda le vicende della prima e dell'ultima parte, ma con delle eccessive lungaggini in quella centrale. Bravi tutti gli attori in generale che risultano perfettamente calati nei panni dei loro personaggi, sia Ryan Gosling sia in particolar modo, Bradley Cooper, nonchè pure quelli di contorno, quali Eva Mendes, Ray Liotta ed i giovanissimi ragazzi che interpretano i pargoli cresciuti. Ma nel complesso questa pellicola risulta una grossa affabulazione dove più tematiche vengono affrontate e risolte in breve e semplicisticamente maniera in quanto difficili da gestire tutte insieme. Il senso del dovere e di paternità che porta ad osare e sfidare tutto, il senso di giustizia e di onestà nei confronti di se stesso e del proprio lavoro, il gap generazionale caratterizzato da incomprensioni da una parte ed amore incondizionato nei confronti della propria prole dall'altra, ecc...diventano un carico, a mio parere, appunto, eccessivo da trattare ed al fine della completa riuscita del film, facendo restare tutto in superficie, senza alcun approfondimento e con un senso quasi di leggera confusione. Molto suggestiva, invece, ed adatta la colonna sonora.
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amandagriss
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sabato 20 aprile 2013
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oggi è come ieri
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In un tempo senza tempo,in quel luogo d’America,nel ‘posto al di là dei pini’ ,si consuma la tragedia di due uomini,creature pure,idealiste,assai simili seppur calate in realtà differenti -agli antipodi-,che la vita/il destino fa incontrare mettendoli l’uno contro l’altro per l’attimo lungo quanto un battito d’ali di farfalla.E dopo,tutto cambia.Irreversibilmente.Il presente diventa passato,il passato futuro,il futuro il nuovo presente.Opera seconda del regista di Blue Valentine,Come un tuono (titolo italiano che non rende giustizia al film) è un dramma a tinte forti,idealmente diviso in tre parti di cui la prima eccezionale,che sa mantenersi asciutto ed evitare abilmente insidiosi scivoloni nel melò più lacrimevole.
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In un tempo senza tempo,in quel luogo d’America,nel ‘posto al di là dei pini’ ,si consuma la tragedia di due uomini,creature pure,idealiste,assai simili seppur calate in realtà differenti -agli antipodi-,che la vita/il destino fa incontrare mettendoli l’uno contro l’altro per l’attimo lungo quanto un battito d’ali di farfalla.E dopo,tutto cambia.Irreversibilmente.Il presente diventa passato,il passato futuro,il futuro il nuovo presente.Opera seconda del regista di Blue Valentine,Come un tuono (titolo italiano che non rende giustizia al film) è un dramma a tinte forti,idealmente diviso in tre parti di cui la prima eccezionale,che sa mantenersi asciutto ed evitare abilmente insidiosi scivoloni nel melò più lacrimevole.Qui si piange,certo,ma le lacrime sono composte,sanno di amarezza,di disincanto,di silente rassegnata consapevolezza degli eventi,di come la storia ripeta, instancabile,se stessa,e pur variando nei dettagli (temporali,ambientali,sociali,culturali),finisce col riproporre sempre il medesimo copione.Forte senso di predestinazione quello che incombe,dalla prima scena (splendido piano sequenza che accompagna di spalle un grande Ryan Gosling) all’ultima.Angoscia sotto pelle,atmosfera claustrofobica attanagliante: sintomi dei compromessi dell’esistenza a cui bisogna necessariamente piegarsi,a causa dei quali sporcarsi le mani e imporre alla coscienza di tacere.Lo si voglia oppure no.Un appropriato,bellissimo commento musicale diviene la chiave di lettura delle reali emozioni che investono i personaggi,degli sconvolgimenti interiori che li devastano,scavando un abisso tra i volti che si sforzano di apparire normali e l’inferno che si portano dentro.E se la storia non fa che reinventare il passato,chi ne ha fatto parte,per quanto non ci sia più,ha lasciato un segno,una traccia indelebile che si è fatta memoria vivida e vibrante.Che,di riflesso,rivive nel volto,nei gesti,nel modo di essere di chi alla fine ne ripercorre ineluttabilmente le orme.
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molenga
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sabato 25 maggio 2013
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il castigo non è scontato
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Luke il bello è uno sbandato che si guadagna da vivere facendo lo stuntman e, soprattutto, girando le fiere degli stati uniti con la sua moto e compiendo acrobazie. Un giorno, dopo il lavoro, è avvicinato da una donna che conosce: l'anno prima hanno avuto, nel periodo della fiera, un'avventura. Lei ha un uomo ma Luke la cerca anche il giorno precedente e scopre di essere diventato padre: lascia lo spettacolo e cerca di avvicinare la famiglia che non ha mai avuto. Certo, servono soldi, e Luke trova un lavoro presso un'oficin locale e non solo; inizia a rapinare banche rurali. Un giorno , senza la sua moto, viene preso dalla polizia e, alla fine, ucciso da un poliziotto.
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Luke il bello è uno sbandato che si guadagna da vivere facendo lo stuntman e, soprattutto, girando le fiere degli stati uniti con la sua moto e compiendo acrobazie. Un giorno, dopo il lavoro, è avvicinato da una donna che conosce: l'anno prima hanno avuto, nel periodo della fiera, un'avventura. Lei ha un uomo ma Luke la cerca anche il giorno precedente e scopre di essere diventato padre: lascia lo spettacolo e cerca di avvicinare la famiglia che non ha mai avuto. Certo, servono soldi, e Luke trova un lavoro presso un'oficin locale e non solo; inizia a rapinare banche rurali. Un giorno , senza la sua moto, viene preso dalla polizia e, alla fine, ucciso da un poliziotto. Lo sbirro è Avery Cross, e farà carriera, tradirà i suoi compagni, diverrà un politico di spicco. Ma 15 anni dopo il figlio di Luke e quello di Avery si troveranno, senza sapere niente della storia che li lega, nella stessa classe...
Bel film, con due interpreti che si passano il testimone e trovano ottimi "comprimari" nei giovani che interpretano i figli; ottima regia, bellissima colonna sonora, fotografia all'altezza. Da vedere
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stefano bruzzone
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mercoledì 2 luglio 2014
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complicato
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la vita di uno stuntman che scopre di avere un figlio e decide di fare rapine per mantenerlo e quella di un poliziotto arrivista si intrecciano in un tragico evento. Quindici anni dopo i loro figli ne subiranno le conseguenze. Detta così sembra una cosa semplice, ma il film è parecchio contorto nel suo svolgimento anche se di discreta fattura. Il cast regge, tutti bravi attori navigati da Liotta alla Mendes compresi, e questo rende vedibile un film in realtà un po confusionario.
Voto: 6
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giorpost
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martedì 27 gennaio 2015
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opera in tre atti su violenza e paternità negate
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In una cittadina dello stato di New York si consuma la vicenda di due uomini dalle vite completamente agli antipodi e dalle differenti aspirazioni. Pur non incontrandosi mai ma, anzi, sfiorandosi appena, interagiscono in modo tanto fortuito quanto tragico. Il loro unico tratto in comune è quello di avere entrambi un figlio di un anno.
Luke Glanton ha il volto di Ryan Gosling, stuntman per un giostraio che grazie alle sue piroette in sella alla moto è la star indiscussa della compagnia. Vive in solitudine, è un duro e spesso va a sfogarsi con la sua inseparabile due ruote nei percorsi boschivi. Viene a sapere che ha un figlio avuto da un flirt di un anno prima con Romina, ragazza ispanica del luogo, che ora convive con Kofi, uomo perbene che ha deciso di prendersi cura di lei e del piccolo Jason.
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In una cittadina dello stato di New York si consuma la vicenda di due uomini dalle vite completamente agli antipodi e dalle differenti aspirazioni. Pur non incontrandosi mai ma, anzi, sfiorandosi appena, interagiscono in modo tanto fortuito quanto tragico. Il loro unico tratto in comune è quello di avere entrambi un figlio di un anno.
Luke Glanton ha il volto di Ryan Gosling, stuntman per un giostraio che grazie alle sue piroette in sella alla moto è la star indiscussa della compagnia. Vive in solitudine, è un duro e spesso va a sfogarsi con la sua inseparabile due ruote nei percorsi boschivi. Viene a sapere che ha un figlio avuto da un flirt di un anno prima con Romina, ragazza ispanica del luogo, che ora convive con Kofi, uomo perbene che ha deciso di prendersi cura di lei e del piccolo Jason. Nulla di strano, ma Luke, dopo aver assistito in chiesa al battesimo cattolico del figlioletto, decide improvvisamente di dare una sterzata alla sua vita che fino ad allora gli aveva riservato ben poco, soprattutto per non aver beneficiato di un padre e vorrebbe evitare al suo erede medesima sorte cercando di riconquistare sia lui che la madre. Ma gli servono più soldi e allora prima si dimette dal circo poi trova un lavoro come aiuto meccanico da Robin, un burbero e solitario aggiusta tutto che gli diventa anche amico, oltre a dargli un tetto dove vivere (una roulotte). Spinto da questi, inizia a rapinare banche di piccolo taglio approfittando della sua agilità con il mezzo da corsa con il quale “corre come un fulmine” e potrebbe “schiantarsi come un tuono”. Ma dopo alcuni colpi andati a buon fine e dopo aver consegnato molti soldi e regali a Romina, il destino ci mette mano mescolando la vita di Luke a quella di un poliziotto alle prime armi, tale Avery Cross nei panni del quale troviamo Bradley Cooper. Cross, figlio d’ arte, inizia un breve ma concitato inseguimento successivo ad una rapina fatta alla meglio da Luke, stavolta senza la sua abituale motocicletta (smontata da Robin, preoccupato dell’ escalation nella quale Luke sta precipitando); la corsa finisce fuori ad una casa a due piani ove egli si barrica. Dopo aver permesso agli abitanti di scappare, Luke sale al secondo piano e, conscio di avere i minuti contati, chiama Romina al telefono implorandola di non raccontare mai al figlioletto chi fosse suo padre e facendo appena in tempo a dirglielo, quando irrompe nella stanza l’ incerto piedipiatti che spara per primo, senza prima intimare di gettare la pistola, ammazzando e facendo cadere dalla finestra il “rapinatore della moto”. Colpito a sua volta al ginocchio dall’ unica pallottola che Luke abbia mai effettivamente sparato, è sottoposto ad una indagine interna guidata dal Procuratore Distrettuale, affermando che si è trattato di legittima difesa e trasformandosi in “eroe” per aver eliminato un altro pezzo di feccia dalla terra e per salvato i due cittadini inermi (fatti allontanare proprio da Luke).
Inizia così il solito folklore poliziesco fatto di medaglie e conferenze stampa con immancabile discorso da politicante. Avery, ora protagonista della storia, si trova a recitare un ruolo che non gli appartiene venendo, suo malgrado, coinvolto in atteggiamenti mafiosi da parte di uno sparuto gruppo di colleghi, capitanati dal detective De Luca (un rientrante Ray Liotta: lo sbirro infedele poteva mai non essere italo americano?). Ha una laurea in legge, è un puro (per ora) ed infatti prova ribrezzo allorquando i corrotti colleghi lo trascinano a casa di Kofi per sottrarre indebitamente il danaro consegnatole da Luke. Denuncerà il fatto al suo capitano, ma dopo che questi non solo si rifiuta di avviare un’ indagine interna ma mette in guardia la gang dalla sua spiata, è quindi è costretto (dopo aver subito velate intimidazioni da De Luca e su consiglio dell’ esperto padre) a rivolgersi al Procuratore Distrettuale minacciando di andare alla stampa e facendo richieste specifiche per avere il posto di vice, puntando, dunque, ad ottenere il massimo profitto dalla situazione fortuita che gli si è presentata davanti. In fondo un ginocchio infortunato può valere una carriera?
Passano 15 anni, Cross è diventato Procuratore capo e corre per l’ elezione di quello generale dello Stato di New York. Divorziato e ormai benestante, al funerale del padre viene investito dalla scelta di suo figlio AJ di andare a vivere con lui. Pur restio e non entusiasta, lo accoglie in casa ma non se ne prende abbastanza cura come un padre dovrebbe; AJ appare, infatti, come il classico adolescente bullo e dedito a sostanze illegali, figlio di un papà troppo preso dalla carriera. AJ ha dunque bisogno di una spalla fragile, più debole di lui, uno da usare a suo piacimento e al liceo chi risponde a questi requisiti è, manco a dirlo, Jason, 16 anni, orfano di padre. Indovinate un po’? Inizia a questo punto la lenta ed inesorabile lotta dell’ adolescente buono per capire chi fosse davvero suo padre, cercando di difebdersi dall’ adolescente cattivo, in una sorta di inersione dei ruoli dove chi fu cattivo genera un bravo ragazzo, mentre chi è stato “integerrimo” ha un figlio ribelle. Avery, scoperto che suo figlio sta frequentando e mettendo nei guai proprio quel ragazzo, lo intima a lasciarlo perdere.
Interpretando con brillantezza i rispettivi ruoli, i due astri nascenti del firmamento hollywoodiano non recitano mai insieme in quanto l’ uno entra in scena quando l’ altro ne esce. Si tratterebbe, in effetti, di un film in 3 atti dove il primo è ottimamente mantenuto da Gosling, il secondo è traghettato dal bravo attore metà newyorkese e metà napoletano mentre il terzo ed ultimo vede come protagonisti, seppur non assoluti, i due giovani, in una sorta di cerchio della vilenza che si chiude. Nel quadro d’ insieme fanno vediamo la Mendez, quel Liotta sempre incisivo e due caratteristi del calibro di Bruce Greenwood e soprattutto Harris Yulin, dotato di classe sopraffina e ottimamente doppiato.
Ora, parliamoci chiaro, The place beyond the pines (USA, 2012), non è un film che entra negli annali, ne tantomeno può collocarsi nel meglio delle carriere dei 2 protagonisti, ma di certo si presenta con una storia interessante, forse troppo fatalista, ma con un bel bagaglio tecnico, a partire da una fotografia asciutta e stilizzata, arrivando alle scene action ben costruite. Tra le prime cose che ci chiediamo quando guardiamo una pellicola è quale tipo di messaggio si è voluto trasmettere, oppure a quale tema si è voluto dar voce. In quest’ opera credo che l’ argomento principe sia la violenza, ma non solo. Viene trattato con una certa delicatezza anche quello della solitudine, la stessa che accomuna Luke ad AJ, ovvero trovarsi senza una guida, un padre. Luke perché non l’ ha avuto, AJ perché ce l’ ha ma è troppo assente e paradossalmente, forse, proprio per il concatenarsi degli eventi successivi alla sparatoria con Luke. In quest’ universo di figli problematici cresciuti con la disperazione di farsi notare, Jason pare aver trovato comunque un suo equilibrio con Kofi il quale, pur non essendo palesemente suo genitore si prende cura di lui volendogli davvero bene come se lo fosse. Ma ciò nonostante Jason, una volta scopertp che il padre di AJ è l’ uomo che gli ha ucciso quello biologico, decide di indagare su chi fosse stato davvero quell’ uomo che l’ ha procreato, in un viaggio a ritroso che lo porta fino a Robin, il meccanico, in un viaggio nelle passioni di Glanton che spesso vengono trasmesse geneticamente. Il finale, leggermente scontato, ci consegna però la speranza che non tutto è perduto, anche quando fisicamente una persona non c’è più ed anche quando quella persona, quel padre, era partito col piede sbagliato, salvo però cercare una redenzione, un rimedio agli errori fatti fin lì. Cross, croce in inglese, è un po’ lo spartiacque involontario della vita di diverse persone, da quei colleghi corrotti sbattuti giustamente in cella (impossibile non trovare alcune similitudini con Pride and glory) a quel figlio che grida disperato per far sentire al mondo che esiste, passando per Romina alla quale ha comunque provocato la scelta obbligata di restare a fianco di Kofi, fino alla moglie che l’ ha lasciato presumibilmente per il suo eccessivo arrivismo. Ma Cross è una croce soprattutto per Jason, mentre mangia il suo gelato o mentre guida una moto, perché lui non ha chiesto quella vita, non ha avuto modo di scegliersi un padre.
Un film di pistole, padri, velocità, bullismo e solitudine. Un film non capolavoro ma difficilmente dimenticabile perché per qualche giorno ti restano dentro certe immagini, certi ruoli, determinate caratteristiche della società americana qui molto ben descritte e che gridano allo scandalo.
Infine credo si possa dire che l’ ottimo Cianfrance, regista di talento, abbia voluto sottolineare come anche l’ uomo combatte ogni giorno la sua battaglia per crescere un figlio e a volte la vince, a volte la prede. In questo non ci sono differenze con le mamme.
Buona prova musicale di Mike Patton (Faith no more), autore di una original soundtrack davvero minimalista e lineare con il film.
Voto: 7
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pensierocivile
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giovedì 2 maggio 2013
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le mire della promessa
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Mira davvero in alto COME UN TUONO e le numerose frecce scagliate vanno tutte a segno. Strutturalmente funziona benissimo, un cast solido e in parte, con Ryan Gosling sempre più funzionale ai personaggi creati dall'autore, una regia “sul pezzo”, a ritmo sostenuto in inseguimento costante delle moto, riflessiva, decisa, mai plateale o fuori sincrono nelle varie scene che si lasciano alle spalle la prima storia. La sceneggiatura, per quanto al di sopra di gran parte delle sceneggiature proposte negli ultimi tempi, sembra il punto più debole dell'intera costruzione, con le ambizioni di chiusura di un cerchio attraverso i destini dei padri che si riversano sui figli senza una effettiva necessità, ma forzando la mano.
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Mira davvero in alto COME UN TUONO e le numerose frecce scagliate vanno tutte a segno. Strutturalmente funziona benissimo, un cast solido e in parte, con Ryan Gosling sempre più funzionale ai personaggi creati dall'autore, una regia “sul pezzo”, a ritmo sostenuto in inseguimento costante delle moto, riflessiva, decisa, mai plateale o fuori sincrono nelle varie scene che si lasciano alle spalle la prima storia. La sceneggiatura, per quanto al di sopra di gran parte delle sceneggiature proposte negli ultimi tempi, sembra il punto più debole dell'intera costruzione, con le ambizioni di chiusura di un cerchio attraverso i destini dei padri che si riversano sui figli senza una effettiva necessità, ma forzando la mano. In verità in quasi tutti gli episodi che compongono la storia vengono a galla delle forzature: non si comprende perché per mantenere un figlio l'unica strada sia quella di diventare un rapinatore o perché dei poliziotti facciano una spedizione per recuperare il bottino di una rapina (recuperato banalmente), bottino che in parte viene riconsegnato su ordine dei sensi di colpa, che non hanno altrettanta forza nella corsa al potere. Certo, Cianfrance & Co., furbescamente, “si” lasciano sempre una via di scampo; il passato del personaggio di Gosling o “il potere superiore” di un padre importante e ingombrante, e dunque questi difettucci potevano essere evitati, ma contano poco rispetto alla riuscita di un grande film e alla conferma di un promettentissimo autore.
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darkenry
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martedì 9 luglio 2013
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la famiglia e il destino
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*La recensione contiene spoiler*
Come un tuono (The place beyond the pines) è un film drammatico del 2012 diretto da Derek Cinafrance (regista di Blue Valentine) con Ryan Gosling, Bradley Cooper e Eva Mnedes. La trama è divisa in tre parti: la prima parte parla di Luke (Ryan Gosling) un motociclista che, scoperto di avere un figlio avuto dalla relazione con Romina (Eva Mendes), che ora si è sposata con un altro, decide di iniziare a rapinare delle banche per sostenere suo figlio. La seconda parte parla di Avery (Bradley Cooper) un poliziotto che mentre inseguiva Luke che aveva rapinato una banca, lo uccide e viene definito da tutti un eroe ma questo fatto gli lascierà un enorme senso di colpa che porterà con se per molto tempo.
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*La recensione contiene spoiler*
Come un tuono (The place beyond the pines) è un film drammatico del 2012 diretto da Derek Cinafrance (regista di Blue Valentine) con Ryan Gosling, Bradley Cooper e Eva Mnedes. La trama è divisa in tre parti: la prima parte parla di Luke (Ryan Gosling) un motociclista che, scoperto di avere un figlio avuto dalla relazione con Romina (Eva Mendes), che ora si è sposata con un altro, decide di iniziare a rapinare delle banche per sostenere suo figlio. La seconda parte parla di Avery (Bradley Cooper) un poliziotto che mentre inseguiva Luke che aveva rapinato una banca, lo uccide e viene definito da tutti un eroe ma questo fatto gli lascierà un enorme senso di colpa che porterà con se per molto tempo. La terza e ultima parte parla dei figli di Luke e Avery che diventano amici ma in seguito questa amicizia crollerà e il figlio di Luke, Jason, scoprirà al verità sul suo passato. Un film molto ambizioso che riesce, grazie alla regia e sceneggiatura di Cinfrance, a colpire lo spettatore. Il film ci insegna l'importanza della famiglia e ne vediamo un esempio attraverso il rapporto tra Luke e suo figlio Jason. Oltre ciò, il film ci parla anche del destino e di come queste tre storie alla fine si siano unite.
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