Come un tuono |
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Un film di Derek Cianfrance.
Con Ryan Gosling, Bradley Cooper, Eva Mendes, Dane DeHaan, Emory Cohen.
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Titolo originale The Place Beyond the Pines.
Thriller,
durata 140 min.
- USA 2012.
- Lucky Red
uscita giovedì 4 aprile 2013.
MYMONETRO
Come un tuono ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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BUONI O CATTIVI, NON E' LA FINE
di giugy3000Feedback: 5907 | altri commenti e recensioni di giugy3000 |
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giovedì 11 aprile 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Se corri come un fulmine ti schianti come un tuono", recita così la frase cardine non solo del trailer ma anche della vita di questi due uomini protagonisti della nuova pellicola di Cianfrance, autore statunitense di gran talento e da anni sempre snobbato da critica e pubblico italiano. Sì, proprio lui, il regista di quel poeticissimo "Blue valentino" uscito in Italia per poche settimane quattro anni dopo e in una sola sala in tutto il paese, torna finalmente sul grande schermo scegliendo due punte di diamante del cinema americano odierno: Gosling e Cooper. Alte, altissime aspettative, incoraggiate da un teaser mozzafiato dove il bel Gosling pare un angelo biondo e maledetto sceso in terra. Purtroppo non è tutto oro ciò che luccica e questa pellicola ha molti, troppi difetti su cui sorvolare, lasciandoci con un finale dal sapore amaro tanto quanto lo sono le note delle canzoni dei Faith No More. Luke e Avery sono le due facce della stessa medaglia nell'esistenza terrena condannata da colpe e peccati: uno è uno stuntman con un passato burroscoso e un presente da delinquente che però si innamora di suo figlio dal primo istante in cui ne scopre l'esistenza, l'altro è un poliziotto distrettuale ricoperto di onori e medaglie al lavoro ma tacitamente è un uomo corrotto dagli stessi crimini che si impone di sconfiggere nonchè padre assente e distante. Quindici anni dopo l'evento che sconvolgerà le loro vite, i rispettivi figli salderanno i debiti rimasti in sospero tra i due. C'è chi ha i denti ma non il pane e viceversa; bene, male e leggi controverse del destino si intrecciano in una vicenda a tratti caotica e non-sense dove riesce difficile se non impossibile inquadrare il genere cinematografico su cui Cianfrance si è più orientato. Stando alla prima mezz'ora di film dove primeggia un Gosling pregnante, bello da infarto e sfacciatamente coraggioso la pellicola parrebbe un noir poliziesco a tinte mèlo, ma dopo quando la vicenda si rovescia dalla parte di Cooper pare un drammatico esistenziale con punte di genere adolescenziale. Troppa carne al fuoco o nulla di nuovo da dire? Cianfrance si comporta da bulimico: inquadra ogni cosa all'inizio veloce come la luce, la camera a mano o gli inseguimenti in moto sono resi benissimi e con una tensione alle stelle, ma ecco che dopo venti minuti neanche il ritmo cala notevolmente, per certi instanti è persin soporifero. Inoltre le due vite intrecciate, così diverse e così simili al contempo per il grande e difficile ruolo di essere padre sono sproporzionate per analisi e durata: Luke è solo un abbozzo rispetto ai dettagli che riceviamo sulla vita di Avery, che la cosa fosse voluta o meno non è stata senz'altro una scelta ben ragionata. Si parla di paternità, di amore, di corruzione in polizia (tema fra l'altro trattato decisamente meglio in moltissimi altri titoli, per farne un esempio "Pride and glory" fra tutte), di adolescenti allo sbando, di vendetta, di rimorsi, di soldi, di riconoscenze, d'amicizia...chi troppo vuole nulla stringe e anche se è da riconoscergli un taglio molto personale per presentarci il destino crudele di quattro esseri umani dove spesso il moto "tale padre tale figlio" può essere oltre un bene una condanna, il complesso appare freddo rispetto a "Blue Valentine" e non ci si emoziona, non si soffre com-passionevolmente con i protagonisti. C'è un gran distacco fra lo spettatore e la trama, seppur reale e sentita come tale in un mondo dove sempre più che mai le leggi morali sono in decadenza così come i mezzi per procacciarsi da vivere, è tutto troppo determinato,scontato.
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