Reality |
||||||||||||||
Un film di Matteo Garrone.
Con Aniello Arena, Loredana Simioli, Nando Paone, Graziella Marina, Nello Iorio.
continua»
Drammatico,
durata 115 min.
- Italia 2012.
- 01 Distribution
uscita venerdì 28 settembre 2012.
MYMONETRO
Reality
valutazione media:
3,15
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
1984-2012di giugy3000Feedback: 5907 | altri commenti e recensioni di giugy3000 |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
giovedì 4 ottobre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
stasera ho finalmente visto REALITY, il nuovo (lasciatemelo dire) CAPOLAVORO di Garrone. Adoro questo regista, per me non ha mai fatto un buco nell'acqua ed è sempre riuscito con un il giusto tono di regia a portare in scena sentimenti
problematiche e vicende attualissime. Non ha ovviamente mai sfornato commedie e nonostante abbia dichiarato durante la lavorazione del suddetto film di aver voglia di cambiare registro, ne è uscita una pellicola che più amara e tragica non si poteva immaginare. A quattro anni di distanza da "Gomorra", che portò sui grandi schermi come nessuno sarebbe stato mai in grado di fare cosi egregiamente il lavoro di Saviano, si torna a parlare volenti o nolenti di un'Italia in declino. Se nel 2008 i temi di cui ci parlava il regista erano delinquenza, riciclaggio di denaro, speculazioni sul lavoro e sui rifiuti, ad oggi si parla (a mio avviso) del più pericoloso volto della crisi: quello delle coscienze, avviluppate in un'aurea di menzogna e d'apparenza. Citando Shopenhauer Garrone ci racconta del Velo di Maya, di un tessuto illusorio del mondo assai difficile da squarciare; porta dentro le nostre case la difficile,finta e breve notorietà che pare dare la casa più spiata d'Italia, dove un pescivendolo di nome Luciano sogna di entrare ad ogni costo. Una volta assaporata la telecamera da un provino avvenuto un po' per caso e un po' per gioco, quello che pareva essere un desiderio lontano e di poco importanza, diventa lo scopo primario di ogni singola giornata e si fa presto a diventare uno nessuno e centomila, disconoscendo affetti e attività (oneste e non) pur di sentire quella telefonata, la chiamata al tempio dei sogni, dove ciò che si tocca non diventa oro, ma incubo. Ci vuole poco a passare da spettatore disinteressato d'una trasmissione a spettatore della propria vita, perdendo il ruolo da protagonista che ci spetta. Un grandissimo Aniello Arena da un passato burroscoso, che probabilmente Garrone sceglie apposta per dar ancora più "realtà" al suo personaggio, considerando che fare l'attore protagonista in un film è per ex detenuto carcerario un po' come entrare per cento e passa giorni nella casa del Big Brother. Azzeccata e giusto questa visione angolare e ancestrale di un programma che (benchè ad oggi paia terminato) nelle sue innumerevoli edizioni ha segnato per sempre il nostro modo di concepire la televisione e la nostra realtà, aizzandoci come guardoni in un ogni frammento di vita altrui o facendoci credere di essere spiati notte e giorno dall'occhio a cinepresa alla Orwell in 1984. Ottima la colonna sonora tetra, ottimo il cast, ottima la resa delle riprese e della recitazione di ogni singolo interprete, dai protagonisti alla comparse. E in ultimo bellissima la dicotomia fra la sequenza iniziale e quella finale, metafora della vita (se di essa si può parlare) in un reality: si entra in una carrozza dorata, con un sorriso a trentadue denti e la luce del sole che ci batte in faccia... e se ne esce (SE se ne esce) con l'animo pieno di incubi e di flash di luci artificiali.
[+] lascia un commento a giugy3000 »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di giugy3000:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||