Dimenticatevi "Drive" (che peraltro fu un lavoro sotto commissione,non una sceneggiatura originale di Refn) e dimenticatevi anche il senso di un protagonista perfetto come era Gosling nel suo ruolo di stuntman. Bissare le collaborazioni già rodate può esser un bene (vedesi anni di amicizia tra Burton e Depp) e a volte un gran male, un'occasione in cui darsi da soli la zappa sui piedi, riuscendo persino ad eclissare in parte quel connubio così emozionante vincendo anche il premio alla regia a Cannes nel 2011. Perchè ammettiamolo da subito: Gosling in questa pellicola di rara bruttezza non fa altro che affondare ancora di più una nave incerta in mare aperto, senza barlumi di pieno coinvolgimento nella parte. Refn va sei mesi a Bangkok con la famiglia, decide di scrivere il progetto per questo film ambientandolo in toto in questo giubileo asiatico di luci e suoni frastornanti, un terreno di gioco insidioso ma che avrebbe potuto far presagire un piatto piccante sullo schermo, a base di spaghetti western in salsa di thai-boxe. La trama (scarnissima) di per sè non è malaccio, anche se il regista di "Lady Vendetta" e "Olboy" questi temi se li mangia in un sol boccone: due fratelli,Billy e Julian,decidono di trasferirsi in Asia per gestire una palestra. Semplici sportivi amanti della terra d'Oriente?Giammai! L'attività serve solo come copertura al loro vero lavoro, ossia narcotrafficanti incalliti. Billy fra i due è il più scapestrato e fuori controllo, nonchè voglioso di pedofilia; il giochetto sessuale con una ragazzina minorenne gli costerà caro, tant'è che verrà ucciso dal padre della ragazza. La legge del taglione si innesca quasi immediatamente dopo l'arrivo della madre dei due ragazzi dall'America, che impone a Julian un duro ricatto morale: lasciare a Dio l'atto del perdono per dedicarsi per lei e con lei al gusto amaro della vendetta. Ma sotto l'omicidio del primogenito di Jenna (la madre) c'è a monte un poliziotto in pensione, vendicatore solitario per eccellenza, armato ed invincibile.
Sorvoliamo per puro atto di buonismo sulle numerosissime scopiazzature a destra e manca tarantiniane e alla Chan-wook Park. Il poliziotto Pansringarm pare una carbon copia di Pai Mei in "Kill Bill vol.2" e gli sguardi in macchina altisonanti e duratori richiamano quelli di "Oldboy"...ma su questo passiamoci sopra. Film alla spaghetti western? Refn erede di Tarantino? Film sulla morale e sul completamento di due invidui nelle loro strade?Ma scherziamo?! In questa pellicola c'è il vuoto ad ogni precedente domanda ed è insulto allo stile perfetto e mai "splatteristico" del grande Quentin. Ok, Refn ci aveva già abituato al tema della violenza gratuita e ad immagini a forte impatto emotivo con "Valhalla Rising", ma perlomeno lì vi è una storia, un attore principale straordinaria, dei capitoli tematici ben fatti, un grido d'ira misto ad un grido d'amore verso il mondo. Qui cosa troviamo? Non un thriller, non una storia di crimine, non un film sulla thai boxe (che è accennata in 5 minuti d'orologio), non un film drammatico a sfondo morale perchè il tutto è così scontato e banale già dalle prime scene che non vi può essere arricchimento o commozione in tal senso. L'unica variazione sul tema di tanti altri film improntati al mondo della vendetta è questa figura materna di riferimento, così feroce e spietata e così lontana dell'immagine di candida madre innocente che dovrebbe versare lacrime di rassegnazione sulla tomba del figlio (immagine peraltro, questa, scelta a pennello sulla Scott Thomas, che da sempre interpreta madri a tinte melò)...ma basta una sola scena un po' più efficace di altre (quella in cui Julian metterà le mani dentro il grembo materno NEL VERO SENSO DELLA PAROLA)a sollevare un film in caduta libera?No, affatto. A farvi tornare la voglia di fare un pisolino in poltrona saranno l'esasperante lentezza delle scene (che in "Valhalla" avevano di sicuro più spessore), la sceneggiatura ad incastro-flash back che vi farà perdere le fila della vicenda più e più volte e ad irritarvi davvero saranno le battute striminzite di Gosling e alcune (troppe) battute messe in bocca ai più disparati personaggi assolutamente ridicole.
Sonno profondo misto a violenza pura e a scene orrifiche così a casaccio, tanto per destarvi dal torpore del fotogramma precedente. No caro Refn non ci siamo, questo non è un film, questo non sei tu.La tua Bangkok con furore dov'è?A sto punto non era meglio rispolverarsi uno dei film sulla thai boxe di Van Damme?
Chiudiamo con due sole ed uniche lodi, anzi tre che mi hanno fatto dare un voto finale che non rasentasse lo zero assoluto. La scelta cromatica di ogni singola scena vira dal nero al rosso al giallo e così via, sempre in circolarità. Stupende scenografie ed inquadrature, ma si sa che Refn è un'esteta, sullo stile non eccede mai, è sempre perfetto. Ottime, anzi direi eccezionali la classica musica alla spaghetti western di Sergio Leone, attualizzata egregiamente da Cliff Martinez. Superba scelta della Scott-Thomas che si erge in questa mediocre pellicola come un diamante grezzo inscalfibile. Perfetta...e la adoriamo in queste vesti da bad girl.
... e non ditemi che il significato è nascosto,andava rivisto più volte e che è di somma bellezza...vi prego no. Perchè se a salvare il tutto non riesce nemmeno il fascino top di Gosling la faccenda è grave.
[+] lascia un commento a giugy3000 »
[ - ] lascia un commento a giugy3000 »
|
sorella luna
|
martedì 4 giugno 2013
|
beata ignoranza!
|
|
|
|
Cara giugy3000 stavolta non sono d'accordo con te... Il film secondo me è bellissimo! Essenziale, forse troppo, ma perfetto come tempi e modi... Non mi ricorda altri film e tantomano altri registi... Beata ignoranza forse, chissà!Ryan Gosling ha sempre la stessa espressione per tutto il film ed è la stessa che aveva in Drive ma la trovo funzionale. Un film estremamente simbolico che a mio parere, vista la durata di 90 minuti, si può anche rivedere. Cosa che farò!
|
|
[+] lascia un commento a sorella luna »
[ - ] lascia un commento a sorella luna »
|
|
d'accordo? |
|
acciaio73
|
domenica 3 novembre 2013
|
sarà il botox?
|
|
|
|
Gosling somiglia a Paolo Frajese: totalmente inespressivo, forse per non ridere durante la realizzazione del "film" gli dovevano iniettare anestetico negli zigomi...no no, questo è solo un film da fischiare, una schifezza senza se e senza ma, inguardabile, ignobile io rivoglio i miei soldi indietro!
|
|
[+] lascia un commento a acciaio73 »
[ - ] lascia un commento a acciaio73 »
|
|
d'accordo? |
|
|