Ci sarebbero molte cose da dire su questo film, ma non voglio dilungarmi troppo. Non spoilererò nulla di importante, quindi - se volete avere un parere neutro, senza sorprese esagerate - potete leggere.
Il giudizio generale è positivo, è un film che vale il biglietto d'ingresso. Ha una trama avvincente, anzi, ha MOLTE trame avvincenti. Se avete intenzione di andare a vederlo al cinema, passerete il primo quarto d'ora in una sorta di panico da disorientamento, in quanto le storie dei vari personaggi si intrecciano l'una con l'altra con dei balzi temporali spaventosi. Dopo i primi minuti, quando il vostro cervello si renderà conto di dover prestare una maggiore attenzione a ciò che gli si manifesta davanti, riuscirete a ingranare la marcia. Riuscirete persino a seguire gli eventi (sembra una cosa scontata, ma per questo film non lo è).
La cosa più divertente è vedere gli attori assumere travestimenti diversi, alcuni davvero comici (Hugh Grant non c'azzecca proprio a fare il cattivo), a seconda dell'epoca in cui è ambientato un segmento della storia. Uomini diventano donne, e viceversa. Il trucco in certi casi è davvero ad effetto, tanto che a volte avrete difficoltà a riconoscere persino i volti più noti tra gli attori (infatti farete a gara a chi azzecca quale personaggio interpreta un Hugo Weaving o un Hugh Grant in un determinato momento della storia).
Alcune scene un po' grottesche vi faranno ridere, o perlomeno sorridere. Altre vi faranno davvero accapponare la pelle, e vi faranno pensare: "Cacchio, e se un giorno dovesse essere così sul serio?". Altre vi rimanderanno direttamente a "Matrix", a Neo e all'agente Smith (del resto la pellicola si sa da chi proviene). Altre ancora potrebbero commuovere i più sensibili, o comunque potrebbero strappare un "Oooh, che dolce!" dalle labbra della vostra fidanzata.
Uscendo dal cinema, un po' intontiti per la durata e per il fatto che il vostro cervello ha dovuto sopportare ritmi di concentrazione piuttosto elevati, vi rimarrà addosso una sensazione strana. Vi renderete conto di quanto sia effimera la vita di un singolo individuo, che mette piede sul mondo per una frazione di secondo, se si tiene in considerazione la vastità del tempo; contemporaneamente vi stupirete di quanto una singola vita, apparentemente insignificante, possa influenzare il corso della storia. Ma soprattutto vi accorgerete che le epoche passate, così come la presente e le future, non sono altro che una ripetizione di ciò che è stato e un'anticipazione di ciò che sarà.
Tutto è legato, tutto è connesso.
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