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Ho dato una stella per fare media. Al di là di questo è un film inguardabile, Sorrentino vuole mettere in scena la depressione ma Sean Penn più che depresso sembra autistico.
Lentezza esasperante con la sensazione, per me, di "già visto". Con quel budget si è persa una buona occasione per confezionare un film migliore. Nel paese di Fellini, De Sica, Antonioni, Pasolini, Visconti, Comencini, Risi ecc. non si riesce a trovare un regista che potendo lavorare con ottimi attori e con bel portafoglio faccia un film, almeno, sufficente.
Tempo e soldi buttati.
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mrs hide
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sabato 3 marzo 2012
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non è incredibile
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Non è ahimè incredibile che un film talmente noioso passi per un film autoriale. Non dovrei neanche sprecare il mio tempo a commentarlo, visto che l'ho già sprecato a vederlo (e il mio tempo purtroppo è a premio). C'è ancora chi crede che una valanga di simboli e una recitazione con il brio di una marcia funebre significhi poesia. In questi giorni è morto Anghelopulos e ancora ricordo il suo 'La recita' in cui in quattro ore di rappresentazione al dialogo sarà stata concessa forse una mezz'ora. Un film bellissimo, a distanza siderale da questo pasticciaccio, in cui spicca solo la superbravura di Sean Penn, non che gli altri non siano (inutilmente) bravi. Purtroppo non so come sia la recitazione in inglese di Sean Penn, in quella nostrana più che un autistico a Trieste una volta lo avrebbero definito affettuosamente 'un basagliano in libera uscita' e absit injuria verbis, dato che noi triestini siamo molto orgogliosi della riforma di Basaglia e ripeto abbiamo molto affetto per coloro che finalmente possono vivere la loro diversità senza sbarre.
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Non è ahimè incredibile che un film talmente noioso passi per un film autoriale. Non dovrei neanche sprecare il mio tempo a commentarlo, visto che l'ho già sprecato a vederlo (e il mio tempo purtroppo è a premio). C'è ancora chi crede che una valanga di simboli e una recitazione con il brio di una marcia funebre significhi poesia. In questi giorni è morto Anghelopulos e ancora ricordo il suo 'La recita' in cui in quattro ore di rappresentazione al dialogo sarà stata concessa forse una mezz'ora. Un film bellissimo, a distanza siderale da questo pasticciaccio, in cui spicca solo la superbravura di Sean Penn, non che gli altri non siano (inutilmente) bravi. Purtroppo non so come sia la recitazione in inglese di Sean Penn, in quella nostrana più che un autistico a Trieste una volta lo avrebbero definito affettuosamente 'un basagliano in libera uscita' e absit injuria verbis, dato che noi triestini siamo molto orgogliosi della riforma di Basaglia e ripeto abbiamo molto affetto per coloro che finalmente possono vivere la loro diversità senza sbarre. Ciò non toglie che la 'voce' di Cheyenne sia demenziale. L'unica nota positiva del film è la forma che prende la vendetta. Grande. Ripensandoci, ritiro quanto detto più sopra e affermo che in ultima analisi non ho perso il mio tempo.
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