quieromirar
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martedì 8 febbraio 2011
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la giovinezza rassicurante di paolo genovese
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Fermare il tempo, rendere illimitati i piaceri della gioventù, relegare in un angolo possibilmente lontanissimo i problemi della maturità sono sogni accarezzati da chiunque. E nel solco del cinema italiano degli ultimi anni, che sembra immobilizzato nel senso comune, devotamente consacrato a tematiche dal fiato corto, Paolo Genovese struttura il suo “Immaturi”. I protagonisti scontano una sorta di contrappasso: felici della propria immaturità, sono costretti a fare i conti con la prova-simbolo degli anni verdi, gli esami di stato. Non offriranno di sé una prova brillante, ma capiranno meglio se stessi e i propri amici. La regia asseconda le performance dei personaggi limitandosi a un controcampo serrato nei momenti critici e non riserva alcuna sorpresa nell’articolazione della vicenda, ma il pregio indiscusso della pellicola è la sua delicatezza.
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Fermare il tempo, rendere illimitati i piaceri della gioventù, relegare in un angolo possibilmente lontanissimo i problemi della maturità sono sogni accarezzati da chiunque. E nel solco del cinema italiano degli ultimi anni, che sembra immobilizzato nel senso comune, devotamente consacrato a tematiche dal fiato corto, Paolo Genovese struttura il suo “Immaturi”. I protagonisti scontano una sorta di contrappasso: felici della propria immaturità, sono costretti a fare i conti con la prova-simbolo degli anni verdi, gli esami di stato. Non offriranno di sé una prova brillante, ma capiranno meglio se stessi e i propri amici. La regia asseconda le performance dei personaggi limitandosi a un controcampo serrato nei momenti critici e non riserva alcuna sorpresa nell’articolazione della vicenda, ma il pregio indiscusso della pellicola è la sua delicatezza. Amore e sesso sono affrontati con saggio pudore e la nota stonata è rappresentata dalla coppia Bova-Ranieri, decisamente stereotipata. La fragilità di Barbora Bobulova è un elemento positivo per la sua capacità di rendere credibile una donna irrisolta, tutto sommato lieta di essere nel guado tra ciò che era e ciò che potrebbe essere. Su tutti spicca Ricky Memphis, l’unico in grado di fare dell’inespressività una virtù, in quanto funzionale alla sua avversione alla crescita, e dunque, al cambiamento. Il suo cammino verso l’autoconsapevolezza amorosa s’impone per la freschezza con cui si concretizza. Alla fine le figure desiderose di appagare soltanto il proprio egoismo rientreranno nei ranghi, ma le scelte “politicamente corrette” fanno pensare a escamotage graditi al pubblico, più che a conseguenze naturali di un percorso. La commedia italiana si trova spesso al bivio tra volgarità e moralismo che riscatti le sue pecche; la giovinezza fuori tempo massimo di “Immaturi” è fin troppo tranquillizzante nell’offrire risposte prevedibili che fanno perdere quel salutare scarto rispetto alla norma capace di cancellare la vecchiaia.
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giuseppe tumolo
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venerdì 11 febbraio 2011
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ed epicuro fece scuola !
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Decisamente interessante il modo di far riflettere sulla nostra vita vissuta fra una battuta e l'altra, spesso in compagnia del filosofo Epicuro. Non so' se a voi è mai capitato di sognare di dover rifare gli esami di maturità, come talvolta succede a me, "rivivendo" le ansie annesse. Il regista ha saputo trasferire questo momento onirico, immaginando cosa accadrebbe veramente se si avverasse il nostro sogno!
Ottima recitazione fuori dalle righe, rispetto agli altri, di Ricky Memphis. Film fresco come una rosa che ti coglie a volte di sorpresa con la sua “straordinaria” normalità, della vita di tutti i giorni. Coglie gli aspetti più normali di tutti noi, a cui ormai forse non ci facciamo più caso, ma rivedendoli in un film forse ci fanno pure sorridere … e riflettere.
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Decisamente interessante il modo di far riflettere sulla nostra vita vissuta fra una battuta e l'altra, spesso in compagnia del filosofo Epicuro. Non so' se a voi è mai capitato di sognare di dover rifare gli esami di maturità, come talvolta succede a me, "rivivendo" le ansie annesse. Il regista ha saputo trasferire questo momento onirico, immaginando cosa accadrebbe veramente se si avverasse il nostro sogno!
Ottima recitazione fuori dalle righe, rispetto agli altri, di Ricky Memphis. Film fresco come una rosa che ti coglie a volte di sorpresa con la sua “straordinaria” normalità, della vita di tutti i giorni. Coglie gli aspetti più normali di tutti noi, a cui ormai forse non ci facciamo più caso, ma rivedendoli in un film forse ci fanno pure sorridere … e riflettere. Alla fine il film, con tutti i suoi spaccati di vita normale, mi ha indotto a ricordare una frase che qualcuno mi offri un po’ di tempo fa’: “Ogni momento diventa malinconico e triste se si ha la presunzione di percorrere da soli le strade della nostra vita!”. Il film ci ricorda, a volte anche in modo burlesco, che non sempre nella vita le cose vanno come noi vorremmo, ma non è detto per questo che siano del tutto sbagliate, forse in quel momento non abbiamo gli occhi per vedere e percepire cosa c’è di buono in questo.
Ottimo film, consigliatissimo per gli amanti del genere.
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(di grazia di franco)
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cararosa
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domenica 30 gennaio 2011
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immaturi ma non per sempre****
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Finalmente un altro bel film italiano ben costruito e ben interpretato. Molto difficile è uscirsene da una sala cinematografica ben soddisfatti per aver riso ma anche pensato
e poi anche essersi emozionati.Il film coglie tra le tante cose quel momento della tua vita in cui improvvisamente ti sorprendi a pensare al passato , a come eravamo...alle
scelte che pensi di aver fatto ma che non hai ancora fatto veramente..finchè un giorno .un evento banale ma anche straordinario(rifare l'esame di maturità) ti costringe
a ripercorrere a ritroso tanti momenti che pensavi scordati per sempre ma che ti costringono a rivedere la tua vita presente e a fare nuove scelte.
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Finalmente un altro bel film italiano ben costruito e ben interpretato. Molto difficile è uscirsene da una sala cinematografica ben soddisfatti per aver riso ma anche pensato
e poi anche essersi emozionati.Il film coglie tra le tante cose quel momento della tua vita in cui improvvisamente ti sorprendi a pensare al passato , a come eravamo...alle
scelte che pensi di aver fatto ma che non hai ancora fatto veramente..finchè un giorno .un evento banale ma anche straordinario(rifare l'esame di maturità) ti costringe
a ripercorrere a ritroso tanti momenti che pensavi scordati per sempre ma che ti costringono a rivedere la tua vita presente e a fare nuove scelte..ma la maturità arriva
così all'improvviso? ebbene sì, nei modi più imprevedibili e quando meno te l'aspetti...
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intothewild4ever
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lunedì 31 gennaio 2011
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immaturo...
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Si può certamente dire tutto su questo film: che si poteva raccontarlo meglio, che si poteva recitarlo meglio, che si poteva farne un film di ancor più successo....ma almeno il film ha una sua trama, ha un suo tranquillo svolgimento e, soprattutto, si ride spensierati...e ciò non è poco! Il personaggio di Menphis su tutti (con i due splendidi genitori Ralli-Mattioli) è gradevolissimo, e le sue vicende spassosissime valgono da sole la pena di vedersi il film. Certo, qualche qualunquismo di troppo, qualche sbavatura sui risvolti dei personaggi (Menphis secchione???) lasciano a desiderare, però...di sicuro c'è di peggio!
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wounded knee
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martedì 1 febbraio 2011
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sorridere e pensare,sempre con leggerezza discreta
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Trovo che il film sia valido. Anche se il tema di base è stato toccato molte volte, in questa versione più comica trovo che l’obiettivo, comico appunto ma non solo, sia stato centrato. Nel “Grande freddo” il tema è stato sviscerato in maniera più chirurgica, ma trovo che la cosa era volutamente giocata nell’aspetto più impegnato dell’illusione/disillusione dei 40enni alle prese con i èpropri sogni/ricordi.
Qui invece, già dallo spunto di inizio, il fatto che i protagonisti sui ritrovino non per un cammino della memoria dei tempi andati, ma semplicemente perché devono rifare l’esame di maturità, dà un impronta decisamente più curiosa e comica.
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Trovo che il film sia valido. Anche se il tema di base è stato toccato molte volte, in questa versione più comica trovo che l’obiettivo, comico appunto ma non solo, sia stato centrato. Nel “Grande freddo” il tema è stato sviscerato in maniera più chirurgica, ma trovo che la cosa era volutamente giocata nell’aspetto più impegnato dell’illusione/disillusione dei 40enni alle prese con i èpropri sogni/ricordi.
Qui invece, già dallo spunto di inizio, il fatto che i protagonisti sui ritrovino non per un cammino della memoria dei tempi andati, ma semplicemente perché devono rifare l’esame di maturità, dà un impronta decisamente più curiosa e comica. Si stdavanti allo schermo con la bocca sempre sul sorriso, con qualche puntata sulla risata più accesa e questo comunque va a favore del film. Il montaggio e la regia sono sufficenti, mentre per la recitazione non ho visto molto bene nella parte la Bobulova (anche se normalmente brava attrice)e quasi completamente fuori personaggio, Raoul Bova. Bravi gli altri, in primis Riki Menphis.
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stefano73
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giovedì 3 febbraio 2011
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roba già vista ma anche belli spunti
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Un misto di roba già vista ma anche di originali spunti su cui riflettere e aprire dibattiti. Un cast di attori davvero originale e inedito. Coinvolge varie condizioni esistenziali, ma tutte che trovano il lato comico e risolutivo. carino,divertente e con una bella colonna sonora.
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natural
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martedì 8 febbraio 2011
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commedia leggera che fa sorridere
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E' una commedia leggera senza tante pretese per passare un paio d'ore
Diverse situazioni che fanno sorridere e tanti piccoli richiami di nostalgia per chi ha vissuto negli anni 80
Non è cmq un film da risate, quindi se volete sganasciarvi non è il film giusto.
Da scegliere solo se dovete andare a vedere un film con la ragazza e dovete scegliere tra questo e qualcos'altro che piaccia a lei... Ovviamente non muccino, quello al limite se lo va a vedere da sola...
[+] pretese
(di enia72)
[ - ] pretese
[+] 2 stelle
(di natural)
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reney
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venerdì 18 febbraio 2011
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il cinema italiano in rimonta!
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Per chi dava il cinema italiano disperso nei meandri della mediocrità dovrà ricredersi! l'idea è originale, permette l'immedesimazione in almeno uno dei personaggi. Ha facoltà di rappresentare lo sviluppo sociale dei giovani non più giovani. Sottolinea, con molta ironia, il "male" dei bamboccioni troppo coccolati per andare via di casa. Ma il film non è solo questo. Oltre a permettere un analisi sociale, risalta anche il valore dell'amicizia e dell'amore, delle delusioni e delle piccole conquiste quotidiane. Viene enfatizzata la differenza tra la gioventù di oggi, ossessionata dall'eccesso, e quella di "ieri" legata al semplice e ai valori.
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Per chi dava il cinema italiano disperso nei meandri della mediocrità dovrà ricredersi! l'idea è originale, permette l'immedesimazione in almeno uno dei personaggi. Ha facoltà di rappresentare lo sviluppo sociale dei giovani non più giovani. Sottolinea, con molta ironia, il "male" dei bamboccioni troppo coccolati per andare via di casa. Ma il film non è solo questo. Oltre a permettere un analisi sociale, risalta anche il valore dell'amicizia e dell'amore, delle delusioni e delle piccole conquiste quotidiane. Viene enfatizzata la differenza tra la gioventù di oggi, ossessionata dall'eccesso, e quella di "ieri" legata al semplice e ai valori. Ma non è tutto così roseo. Infatti, lo stravolgimento di questa linea di confine, si ha proprio nel momento in cui i protagonisti si rivelano per ciò che sono: immaturi!
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franco cesario
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mercoledì 26 gennaio 2011
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maturità ottenuta
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Platea di adolescenti o quasi; belloni o ritenuti tali tra i protagonisti; regista non sempre all'altezza della situazione.
Questo era lo scenario ieri sera al cinema e tutto ciò non faceva presagire nulla (o poco) di buono.
Invece "Immaturi", settima opera di Paolo Genovese è un film fresco, senza pause, ben recitato e convincente in quasi tutti i suoi frangenti.
"Immaturi" è un film con un pizzico di malcelata nostalgia rivolta soprattuto nei confronti di quella generazione che ha fatto da spartiacque tra quella ideologizzata degli anni 60-70 e quella spesso vuota dei nostri giorni; non mancano, anche per questo, spunti più che interessanti sia dal punto di vista dei contenuti profondi che della immortale colonna sonora derivante da quegli anni.
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Platea di adolescenti o quasi; belloni o ritenuti tali tra i protagonisti; regista non sempre all'altezza della situazione.
Questo era lo scenario ieri sera al cinema e tutto ciò non faceva presagire nulla (o poco) di buono.
Invece "Immaturi", settima opera di Paolo Genovese è un film fresco, senza pause, ben recitato e convincente in quasi tutti i suoi frangenti.
"Immaturi" è un film con un pizzico di malcelata nostalgia rivolta soprattuto nei confronti di quella generazione che ha fatto da spartiacque tra quella ideologizzata degli anni 60-70 e quella spesso vuota dei nostri giorni; non mancano, anche per questo, spunti più che interessanti sia dal punto di vista dei contenuti profondi che della immortale colonna sonora derivante da quegli anni.
In esso si conferma il grande e sorprendente talento di Ambra Angiolini che avvalora la bella prova di "Saturno Contro", dopo un passato a dir poco imbarazzante trascorso nelle fauci di Boncompagni e del suo squallido "Non è la Rai".
Il più fuoriluogo, invece, è ancora una volta Raul Bova, come rilevato da più parti leggermente inespressivo anche se autore di una recitazione comunque più che decente, mentre gigioneggia, si diverte e ci diverte Ricky Memphis che duetta con un grande (per una volta) Maurizio Mattioli, in un ruolo per lui insolito, quello del bamboccione tutto coccole e maccheroni di mammà, anche se poco credibile come secchione di turno.
Genovese da volutamente poco spazio a coloro che potevano far ancora più carino il suo film e cioè il duo Kessisoglu-Bizzarri, sacrificati sull'altare della coralità che comunque non toglie nulla a un film che da un pò di respiro alla nuova commedia all'italiana, schiacciata fin troppo dalle "vacanze in giro per il mondo" che ormai ammorbano ogni nostro periodo natalizio.
Maturità, quindi, superata con buoni voti e ottime possibilità per un futuro in cui possa esserci, perchè no, una bella laurea in cinematografia. Franco Cesario sinonimomacontrario.splider.com
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gene92
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domenica 6 febbraio 2011
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quello che ci si aspetta!
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Paolo Genovese dopo "La Banda Dei Babbi Natale" torna in regia con una nuova divertente commedia. Il cast contiene volti già noti a tutti come i due presentatori de "Le Iene" Luca Bizzarri e Paolo Kessisogiu, il celebre Raoul Bova e molti altri; tutti sono promossi a pieno voto; complimenti in particolare vanno ad un'ottimo Ricky Memphis.
Il Film è destinato alla visione "popolare", ed ha come unico obbiettivo quello di divertire e far uscire con il sorriso dalla sala lo spettatore, e riesce a pieno in questo. Non dobbiamo aspettarci che il film ci dia spunti per una profonda riflessione o altro, dobbiamo semplicemente godercelo nella sua umiltà e non ne rimarremo delusi.
Alla colonna sonora del film prende parte Alex Britti con il suo brano "Immaturi".
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Paolo Genovese dopo "La Banda Dei Babbi Natale" torna in regia con una nuova divertente commedia. Il cast contiene volti già noti a tutti come i due presentatori de "Le Iene" Luca Bizzarri e Paolo Kessisogiu, il celebre Raoul Bova e molti altri; tutti sono promossi a pieno voto; complimenti in particolare vanno ad un'ottimo Ricky Memphis.
Il Film è destinato alla visione "popolare", ed ha come unico obbiettivo quello di divertire e far uscire con il sorriso dalla sala lo spettatore, e riesce a pieno in questo. Non dobbiamo aspettarci che il film ci dia spunti per una profonda riflessione o altro, dobbiamo semplicemente godercelo nella sua umiltà e non ne rimarremo delusi.
Alla colonna sonora del film prende parte Alex Britti con il suo brano "Immaturi".
In sostanza, è consigliato per chi cerca un film leggero, per passare una serata "alternativa", da vedere in compagnia (particolarmente consigliato se volete andarci con il vostro partner).
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