elvi77
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lunedì 7 febbraio 2011
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leggero e piacevole
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Un bel film leggerissimo.. c'è un po di nostalgia dei tempi di scuola..taaaaanto buon umore..da farci sorridere e..ridere...c'è una galeria di personaggi-simbolo contemporanei con peccatucci tutti italiani..uno 40enne che vive ancora con i genitori per puro conformismo..un'altro che appena viene a sapere che avra il figlio si sente poco preparato...a 40 anni!!! Bel confronto bimbi/genitori..in cui bimbi cinici parono più maturi di propri genitori...e poi un'altro tipo ancora incapace di sostenere la relazione con la propria compagna si inventa sposato con il figlio cade ridicolissimo davanti ad un'adolescente..eterni giovani.
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Un bel film leggerissimo.. c'è un po di nostalgia dei tempi di scuola..taaaaanto buon umore..da farci sorridere e..ridere...c'è una galeria di personaggi-simbolo contemporanei con peccatucci tutti italiani..uno 40enne che vive ancora con i genitori per puro conformismo..un'altro che appena viene a sapere che avra il figlio si sente poco preparato...a 40 anni!!! Bel confronto bimbi/genitori..in cui bimbi cinici parono più maturi di propri genitori...e poi un'altro tipo ancora incapace di sostenere la relazione con la propria compagna si inventa sposato con il figlio cade ridicolissimo davanti ad un'adolescente..eterni giovani. E tanti altri ancora..
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[+] brava
(di enia72)
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archipic
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giovedì 12 maggio 2011
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finalmente una buona commedia
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Di film aventi come soggetto la reunion di vecchi amici o compagni di scuola ce ne sono stati diversi in passato; questa volta il pretesto è un esame di maturità da ripetere. Ma non importa tanto lo spunto di come questa reunion avviene ma di come i rapporti esistenti tra i protagonisti sono descritti.
E qui giace la qualità maggiore della sceneggiatura, ossia la delineazione del rapporto tra gli ex compagni di classe che ricomincia da dove si era interrotto, ma che si evolve col passare del tempo aiutando tutti a riscoprire il vero piacere di stare insieme ed a elaborare un diverso stile di vita che gli consente di staccarsi definitivamente dalla immaturità che l'autore assegna ad ognuno di loro, con diverse motivazioni per i diversi personaggi, che sono chiamati a fare, finalmente, le scelte che la loro età richiede.
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Di film aventi come soggetto la reunion di vecchi amici o compagni di scuola ce ne sono stati diversi in passato; questa volta il pretesto è un esame di maturità da ripetere. Ma non importa tanto lo spunto di come questa reunion avviene ma di come i rapporti esistenti tra i protagonisti sono descritti.
E qui giace la qualità maggiore della sceneggiatura, ossia la delineazione del rapporto tra gli ex compagni di classe che ricomincia da dove si era interrotto, ma che si evolve col passare del tempo aiutando tutti a riscoprire il vero piacere di stare insieme ed a elaborare un diverso stile di vita che gli consente di staccarsi definitivamente dalla immaturità che l'autore assegna ad ognuno di loro, con diverse motivazioni per i diversi personaggi, che sono chiamati a fare, finalmente, le scelte che la loro età richiede.
Tutto ciò è raccontato con buon stile narrativo, una sceneggiatura infarcita di momenti divertenti e momenti più intimi e una buona batteria di attori (la coppia Menphis/Bobulova e Mattioli su tutti) che bene hanno saputo caratterizzare le diverse tipizzazioni.
In conclusione, non si tratta di una commedia ai livelli più alti (Monicelli, Scola, Germi, etc) ma di sicuro è un prodotto che non scontenta affatto e che si pone una spanna al di sopra delle commedie realizzate negli ultimi anni.
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misterwhite
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domenica 20 febbraio 2011
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cinema diciottenne
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fresco, brillante, provocatore, a volte anche geniale, ma solo a volte! paolo genovese tenta il tutto per tutto per mettere il suo sassolino sulla bilnacia della maturità... del cinema italiano. ci è riuscito? certo che no! ma almeno ci ha provato! il suo è stato il tentativo di chi ha un'idea originale ma poi vede schiantare la sua nuova automobile tirata a lucido contro la piu bieca improduttività tipica del cinema nostrano. la domanda è abbiamo perso la tipica italianità nel produrre film che lasciano a bocca aperta in entrambi gli emisferi oppure, come dicono gli storici, "altri tempi, altri contesti"??
è davvero possibile rispondere a questa domanda? nel frattempo in italia esce "immaturi" e torniamo a fare i conti con una fobia tipicamente nostra, il diploma stracciato! un'idea non male quindi, peccato che il dramma segue poi itinerari ordinari, fin troppo ordinari.
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fresco, brillante, provocatore, a volte anche geniale, ma solo a volte! paolo genovese tenta il tutto per tutto per mettere il suo sassolino sulla bilnacia della maturità... del cinema italiano. ci è riuscito? certo che no! ma almeno ci ha provato! il suo è stato il tentativo di chi ha un'idea originale ma poi vede schiantare la sua nuova automobile tirata a lucido contro la piu bieca improduttività tipica del cinema nostrano. la domanda è abbiamo perso la tipica italianità nel produrre film che lasciano a bocca aperta in entrambi gli emisferi oppure, come dicono gli storici, "altri tempi, altri contesti"??
è davvero possibile rispondere a questa domanda? nel frattempo in italia esce "immaturi" e torniamo a fare i conti con una fobia tipicamente nostra, il diploma stracciato! un'idea non male quindi, peccato che il dramma segue poi itinerari ordinari, fin troppo ordinari. le solite macchiette, i soliti dialoghi compassati, la solita tiritera simil-amorosa, le solite (ahimè) scene frenate e avulse dalla sceneggiatura, i soliti bamboccioni, i soliti mezzucci di scena "salvasceneggiatura" e così via...
ma non tutto è da cestinare. menomale!
è interessante la fotografia degli interni, le riprese notturne, lo studio di alcuni personaggi come lorenzo, ma ricky memphis ha azzeccato alla grande l'interpretazione. basta un'inquadratura per capire che il personaggio è il suo!
per concludere, un film immaturo? sì ma come quei diciassettenni che un'ora prima di festeggiare il diciottesimo, mentre si impiastricciano i capelli di gel, si bloccano per un attimo davanti allo specchio della loro nuova responsabilità. e allora scoprono che per dirsi immaturi devono sapere cosa significa la maturità. è il caso di francesca che sa bene la differenza tra amore e sesso, o virgilio che sa impara a fare autocritica. e soprattutto è il caso di giorgio che finalmente sa dare una risposta nuova e spettacolarmente provocatoria all'eterno problema della maturità affettiva.
bravo genovese! il personaggio interpretato da bova val bene la maturità adolescente del film!
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valeluna
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mercoledì 23 febbraio 2011
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ricky bravo!
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Un po' esagerata l'associazione dell'infanzia di Peneolope alle questioni adulte; ma tutto sommato è un film molto carino, spensierato e da vedere.
Ricky Memphis è il migliore in questo film e' bravissimo nell'interpretare il ruolo del "bamboccione".
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minotes
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venerdì 28 gennaio 2011
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tutti immaturi
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Il film è carino. E' di una prevedibilità oscena, ma godibile nei frequenti intervalli di spensierata immaturità!
La storia è molto semplice ed il trailer dice praticamente tutto; ...ma è la nostalgia negli atteggiamenti, nelle parole, negli sguardi degli attori che lo rende coinvolgente ed emozionante.
I personaggi sono poco caratterizzati ...appena definiti: ed è giusto che sia così! In fondo sono persone "normali" ...non ci deve essere sempre la "storiona" dietro ciascun tipo che è parte di un copione cinematografico! E' gente regolare, che ha vissuto/non vissuto (dipende dai punti di vista) una vita come tante.
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Il film è carino. E' di una prevedibilità oscena, ma godibile nei frequenti intervalli di spensierata immaturità!
La storia è molto semplice ed il trailer dice praticamente tutto; ...ma è la nostalgia negli atteggiamenti, nelle parole, negli sguardi degli attori che lo rende coinvolgente ed emozionante.
I personaggi sono poco caratterizzati ...appena definiti: ed è giusto che sia così! In fondo sono persone "normali" ...non ci deve essere sempre la "storiona" dietro ciascun tipo che è parte di un copione cinematografico! E' gente regolare, che ha vissuto/non vissuto (dipende dai punti di vista) una vita come tante.
Rimangono le loro piccole esperienze forti del passato-presente: l'amico che ti ha rubato la ex, la gita di classe e la ragazza che avresti voluto baciare non baciata, i giochi con palline e sabbia durante le uscite al mare, le interrogazioni, le incomprensioni tipiche adolescenziali, la paura dell'amore, le polaroid e gli sguardi di allora e di oggi catturati, le nottate insieme a ridere di niente, le canzoni.
Magnifico Mattioli, ottimo Memphis, bravi tutti.
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marce84
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sabato 5 febbraio 2011
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immaturi dopo e prima degli esami
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Diciamolo subito: “Immaturi” non è un capolavoro e non ha la pretesa di esserlo. Se si vuole andare al cinema a pensare, riflettere ed estrapolare tematiche importanti, non è questo il film giusto. Ma non è detto che un film commerciale sia per forza brutto e tutti i film d’autore siano belli. Sì, sto polemizzando con una parte di critica che stronca a priori le piacevoli commedie commerciali, a favore di film d’autore non sempre riuscitissimi. Sgombriamo subito qualche dubbio: chi scrive è appassionato di film di un certo spessore, non certo cinepanettoni o commediole e spesso va al cinema per riflettere, per emozionarsi, per stimolare la sua intelligenza. Tuttavia, al cinema si va anche per ridere e, se una commedia è carina, ben scritta, ben recitata, pur non veicolando chissà quali tematiche, oppure anche se la realtà raccontata è solamente abbozzata e i personaggi non sono descritti a tutto tondo, con le loro sfaccettature, non è detto che sia un film spazzatura.
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Diciamolo subito: “Immaturi” non è un capolavoro e non ha la pretesa di esserlo. Se si vuole andare al cinema a pensare, riflettere ed estrapolare tematiche importanti, non è questo il film giusto. Ma non è detto che un film commerciale sia per forza brutto e tutti i film d’autore siano belli. Sì, sto polemizzando con una parte di critica che stronca a priori le piacevoli commedie commerciali, a favore di film d’autore non sempre riuscitissimi. Sgombriamo subito qualche dubbio: chi scrive è appassionato di film di un certo spessore, non certo cinepanettoni o commediole e spesso va al cinema per riflettere, per emozionarsi, per stimolare la sua intelligenza. Tuttavia, al cinema si va anche per ridere e, se una commedia è carina, ben scritta, ben recitata, pur non veicolando chissà quali tematiche, oppure anche se la realtà raccontata è solamente abbozzata e i personaggi non sono descritti a tutto tondo, con le loro sfaccettature, non è detto che sia un film spazzatura. Detto questo, sicuramente “Immaturi” è una commedia piacevole, leggera, non volgare, che parte da un ottimo spunto, dover rifare la maturità e che oltre a far ridere, commuove nel suo essere molto malinconica. Tuttavia, ogniqualvolta la malinconia prende il sopravvento c’è sempre il contrappeso di una battuta a smorzare i toni e a rendere meno amaro il film, che oscilla costantemente tra divertimento e malinconia, tra battute e filosofia di vita. Inoltre, a mio avviso, il punto di forza del film è il fatto che riesce a coinvolgere lo spettatore, perché è inevitabile rispecchiarsi in situazioni, personaggi, avvenimenti, che la storia propone: in questo, riescono perfettamente gli attori che sembrano recitare divertendosi e che risultano simpaticissimi coi loro problemi e le loro difficoltà nel diventare definitivamente adulti. Uno su tutti è Ricky Memphis che, finalmente lontano dal ruolo di poliziotto, dà il meglio di sé, con un personaggio romanescamente spassoso e che ricalca alla perfezione l’immaturità su cui si basa il film. Una menzione anche sulla sempre brava Barbora Bobulova. Inoltre, credo che la storia piaccia non tanto per la trama, debole e abbozzata, ma per il suo ritmo, per l’empatia attore – spettatore e per una colonna sonora pregevole. Ancora un bravo a Paolo Genovese, regista reduce dalla direzione di Aldo Giovanni e Giacomo ne “La banda dei babbi Natale”. Voto 6+
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(di enia72)
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pjmix
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sabato 12 febbraio 2011
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buon film..
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Un film che sicuramente poteva dare di più; il suo destino purtroppo è quello di essere paragonato a "Notte prima degli esami", a mio avviso fallendo il confronto: rispetto al film appena citato, infatti, appare un po' meno brioso e frizzante, un po' monotono e con ben pochi colpi di scena. Sfruttato poco il duo Luca e Paolo (soprattutto Paolo), il punto di forza del film ha una vena nostalgica: il ritrovarsi di amici che dopo alcuni anni in cui hanno vissuto vite completamente separate si ritrovano, portando anche lo spettatore a ricordare quei momenti di felicità, sofferenza, spensieratezza. Vecchi e nuovi amori si intrecciano e tutto viene gestito piuttosto bene, ma...gli esami? Più che un ritrovarsi per studiare sembra una rimpatriata per vedersi.
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Un film che sicuramente poteva dare di più; il suo destino purtroppo è quello di essere paragonato a "Notte prima degli esami", a mio avviso fallendo il confronto: rispetto al film appena citato, infatti, appare un po' meno brioso e frizzante, un po' monotono e con ben pochi colpi di scena. Sfruttato poco il duo Luca e Paolo (soprattutto Paolo), il punto di forza del film ha una vena nostalgica: il ritrovarsi di amici che dopo alcuni anni in cui hanno vissuto vite completamente separate si ritrovano, portando anche lo spettatore a ricordare quei momenti di felicità, sofferenza, spensieratezza. Vecchi e nuovi amori si intrecciano e tutto viene gestito piuttosto bene, ma...gli esami? Più che un ritrovarsi per studiare sembra una rimpatriata per vedersi. Il risultato è comunque un buon film, che strappa qualche risata e tanta malinconia.
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giacomogabrielli
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domenica 30 gennaio 2011
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piacevolmente immaturo. ***
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Dopo LA BANDA DEI BABBI NATALI, Genovese scrive e dirige un'altra divertente commedia che soddisferà anche i più scettici. Un cast d'eccellenza interpreta una sceneggiatura brillante e senza troppi buchi, anche se il fatto del rifare la maturità mi è sembrato solo un pretesto per creare un piacevole intreccio di storie, esperienze e bei momenti. Divertentissimo Maurizio Mattioli. Ottime fotografia e regia. PIACEVOLMENTE IMMATURO ***
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freemovie
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martedì 1 febbraio 2011
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piacevole, scorrevole ma forse un po troppo legger
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A tratti ben recitato, ma sinceramente mi aspettavo di più.
Le storie private dei singoli personaggi andavano sviluppate meglio, così si rimane su degli stereotipi dei singoli personaggi, a volte forse anche fin troppo scontati, giusto per dare un'impronta impegnata al film che mira essenzialmente a suscitare un sentimento nostalgico degli anni passati, ma nulla di più.
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everlong
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mercoledì 2 febbraio 2011
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mediocre
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Immaturi si presenta come l'ennesima commedia all'italiana che probabilmente non lascerà traccia nella nostra memoria. L'ansia da botteghino spinge ormai i produttori italiani a darsi alla commediola sentimentale, facile e superficiale, che assicuri qualche risata. Tutto il film è sostanzialmente delegato al cast che, sebbene conti ottimi attori, non riesce a far tutto da solo. Addirittura più di qualche protagonista appare fuori posto, vincolato ad un personaggio poco credibile o poco amalgamato con gli altri. Data la qualità media degli attori sicuramente c'era da pretendere qualcosa di più da questo film (che comunque in più di qualche scena strappa sorrisi e risate).
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Immaturi si presenta come l'ennesima commedia all'italiana che probabilmente non lascerà traccia nella nostra memoria. L'ansia da botteghino spinge ormai i produttori italiani a darsi alla commediola sentimentale, facile e superficiale, che assicuri qualche risata. Tutto il film è sostanzialmente delegato al cast che, sebbene conti ottimi attori, non riesce a far tutto da solo. Addirittura più di qualche protagonista appare fuori posto, vincolato ad un personaggio poco credibile o poco amalgamato con gli altri. Data la qualità media degli attori sicuramente c'era da pretendere qualcosa di più da questo film (che comunque in più di qualche scena strappa sorrisi e risate). La sceneggiatura è molto approssimativa e le relazioni che si sviluppano tra i vari personaggi sono superficiali, sempliciotte, buttate lì giusto per far accadere qualcosa in un'ora e mezza. Il riferimento di turno non poteva che essere il mitico Compagni di Scuola di Verdone, ma senza successo. Un abisso li separa, l'abisso che divide una certa commedia divertente ma anche ragionata, riflessiva e profonda da un filmetto da botteghino disarticolato e mediocre.
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(di lunapica)
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