Anno | 2009 |
Genere | Thriller |
Produzione | Italia |
Durata | 98 minuti |
Regia di | Ivano De Matteo |
Attori | Rolando Ravello, Donatella Finocchiaro, Salvatore Lazzaro, Peppino Mazzotta, Gabriele Mainetti Pierluigi Misasi, Claudio Castrogiovanni, Fabio Galli, Giorgio Caputo, Antonio Tallura, Sergio Fiorentini, Pino Torcasio, Valerio Alba, Claudio Corinaldesi, Elisa Della Valentina, Alessandra Della Rocca, Linda Gayle Dollins, Claudio Garrubba, Susanna Gecchele, Daniele Guizzi, Giuseppe Mandica, Ylenia Mannoni, Umberto Montorsi, Maurizio Partino, Fabrizio Romagnoli, Vincenzo Scuruchi. |
Tag | Da vedere 2009 |
MYmonetro | 3,08 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 18 maggio 2010
CONSIGLIATO SÌ
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Angelo entra in un supermercato. Con quegli occhi curiosi sul mondo, sembra il cliente perfetto. Gentile, educato e rispettoso. Basta una distrazione però e Angelo dà sfogo alla sua vera natura, quella del 'cattivo' killer della 'ndragheta. Incaricato di uccidere Mariangela, la moglie di un assessore scomodo alle famiglie nemiche Fallà e Stranome, e messo sotto pressione da strani inseguimenti che preludono alla sua eliminazione, decide di sequestrare la donna. Nel viaggio da Ancona verso un piccolo paese alle porte di Roma, vittima e carnefice impareranno a conoscersi. Tra inseguimenti, imbrogli svelati e uccisioni a sangue freddo, la vita di entrambi non sarà più la stessa.
Tratto da un soggetto di Carlo Lucarelli, il film tv diretto da Ivano De Matteo è difficile da inquadrare in un genere specifico. Con uno stile dal taglio cinematografico (che osa carrelli e vorticosi movimenti di macchina) e dal piglio coraggioso, rientra in un prodotto di qualità che occhieggia alle inquadrature turbinose di Paolo Sorrentino. Ci sono pedinamenti, uccisioni cruente e rese dei conti sanguinolente, tipiche di un 'gangster movie'. Ma c'è anche la profondità psicologica di un noir che scava nel curioso rapporto tra perseguitato e aguzzino, senza toccare estremizzazioni come la sindrome di Stoccolma, ma calando nell'intimità di uno scambio di parole la prova di una complicità inaspettata. Nella conversazione tra i due protagonisti - Rolando Ravello, il killer, e Donatella Finocchiaro, la sfortunata moglie dell'assessore - si annida il dubbio di una somiglianza, visto che Mariangela è un ufficiale dell'esercito e, in caso di necessità, è preparata a uccidere. In un certo senso, questo è anche il compito di Angelo, anche se lui si definisce "cattivo" e fatica a esimersi dagli incarichi della sua truculenta missione. Ritmato dalle tappe della fuga dei due, il film si addentra, prima con cautela, poi con forza e violenza, nell'inquietante 'amicizia' in questione. La macchina da presa scorre piano piano, registrando ogni micro espressione del sicario, per poi dirigersi a indagare nella paura della controparte. La ricerca porterà allo smantellamento di ogni certezza iniziale, sporcherà di corruzione le cravatte dei politici come annienterà le pistole dei criminali. Il tutto con un dignitoso rispetto per l'onestà, senza falsi buonismi da quattro soldi.
Udite, udite: contro ogni logica è proprio "mamma" RAI a produrre un esemplare (e raro) modello di gangsteristico italiano contemporaneo. Forse è un modo per sdebitarsi delle tonnellate d'inutili, prolisse, barbituriche fiction somministrate da lustri a un pubblico demente. Sta di fatto che lo sconosciuto Ivano De Matteo, coadiuvato dall'eccellente script di Lucarelli, realizza un rimarchevole noir [...] Vai alla recensione »
Che dire.....ottimo. A mio parere, da amante di Lucarelli ( Ispettore coliandro ecc.)mi ha stupito il suo modo di trattare questo argomento, in modo sempre ironico e divertente, ma anche crudo. La sceneggiatura, in particolare i dialoghi,erano azzeccatissimi e l'ilarità e la bonarietà del protagonista, che si scontrava con la sua anima "cattiva" era resa in modo superbo.
Ottima interpretazione da parte dell'attore Rolando Ravello che impersona un killer dall'aspetto gentile ed innocente, ma in realtà efferatamente senza scrupoli. Nell'interpretazione, Angelo, killer "cattivo" come si definisce lui stesso lavora per la Ndrangheta, ma con uno spirito critico che gli consente di indagare sui suoi datori di lavoro fino a scoprire che complottano [...] Vai alla recensione »
Questo secondo film della serie Crimini mi ha entusiasmato un po' meno del precedente, causa qualche momento lento dello svolgersi dei fatti che in alcuni punti, secondo me, arrancava un po'. Niente da dire su Ravello e Finocchiaro, chapeau!, un po' scettica sull'interpretazione degli altri personaggi, forse strozzati dalla bravura degli interpreti.