Anno | 2008 |
Genere | Commedia |
Produzione | Francia |
Durata | 108 minuti |
Regia di | Ilan Duran Cohen |
Attori | Marina Foïs, Lorànt Deutsch, Jeanne Balibar, Julien Baumgartner, Nathalie Richard Caroline Ducey, Guillaume Quatravaux, Evelyne Kirschenbaum, Frédéric Karakozian, Dominique Reymond, Antoine Gouy. |
MYmonetro | 2,75 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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L'agente dei servizi segreti Muriel e il suo subalterno Philippe sono chiamati a pedinare la vedova di un banchiere, assassinato a causa di un losco traffico di uranio, per estorcerle una chiavetta usb di fondamentale importanza.
CONSIGLIATO SÌ
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L'agente Muriel e il suo subalterno Philippe sono una coppia strampalata dei servizi segreti. Amanti e compagni di squadra, non fanno che battibeccare di continuo. Lei vorrebbe un figlio ed è convinta che il suo aspetto apparentemente giovanile sia una conseguenza del non avere conosciuto le gioie e i dolori della maternità. Lui è rigido e rigoroso e completa la sua compagna memorizzando per lei ogni tipo di codice. Chiamati in missione, devono pedinare Constance, la vedova un po' svampita di un banchiere assassinato a causa di un losco traffico di uranio, ed estorcerle una chiavetta usb di fondamentale importanza. Le informazioni contenute nel portatile fanno gola anche ad altre agenzie che hanno mandato le loro spie al corso di canto lirico frequentato da Constance. Ognuno di loro dovrà imparare il solfeggio, la respirazione diaframmale e a denudarsi senza timori di fronte all'altro attraverso il canto.
Non c'è azione che renda le persone più vulnerabili dell'esecuzione vocale di un brano. Dietro a un microfono il cantante deve riuscire a spogliarsi delle proprie paure e mostrarsi al pubblico senza maschere. Una premessa essenziale per entrare nel mondo spionistico e operistico di Ilan Duran Cohen che sfrutta l'impianto della commedia nera per parlare dell'innocenza perduta dei trentenni di oggi. Non è un caso che i protagonisti di Le Plaisir de Chanter siano tutti (o quasi) agenti segreti, individui costretti a recitare e a misurarsi su un palco e all'interno di una pièce cui ultimo atto potrebbe definire l'entità dell'intera rappresentazione.
Il regista francese non si accontenta di mostrare limiti e virtù dei suoi personaggi facendoli cantare, ma li mette a nudo anche nelle camere da letto per farli rivelare completamente. Se da una parte il sesso gioca un ruolo centrale in un film dove persino il killer più spietato, scoperto nudo in una stanza d'albergo, se la dà a gambe per sfuggire allo sguardo di una donna, dall'altra è l'ironia e lo sguardo divertito di Cohen a fare da collante tra le vicende che si intrecciano - talvolta confusamente - e si risolvono tra le lenzuola.
Il cast scelto per dare colore alla commedia grottesca dello scrittore e regista di Parigi è quanto mai funzionale alla comicità di una storia che pecca solo nella sua sconclusionatezza. Marina Foïs incarna con mestiere l'ipocondria e il desiderio sessuale di Muriel; il volto ingenuo di Lorànt Deutsch basta a dipingere il carattere mite e sottomesso di Philippe; l'ambiguità espressiva di Julien Baumgartner fa del suo Julien un perfetto gigolo; lo sguardo svampito e pieno d'incanto di Jeanne Balibar dà a Constance quel tocco essenziale di leggerezza. Attori scelti con cura per interpretare personaggi caricaturali, sopra le righe, ma infinitamente deliziosi.
"Le Plaisir de chanter" : petites sauteries musicales entre espions Ce titre est une antiphrase : les cours de chant d'Eve, professeure quinquagénaire et mère abusive de Joseph, jeune ténor, attirent surtout des espions. Plutôt que de s'adonner aux joies des vocalises, ces barbouzes espèrent subtiliser une clé USB à la seule élève sincère de ces leçons, Constance (Jeanne Balibar), qui porte gaiement [...] Vai alla recensione »