Anno | 2008 |
Genere | Horror, |
Produzione | Tailandia |
Durata | 95 minuti |
Regia di | Sopon Sukdapisit |
Attori | Chantavit Dhanasevi, Vorakan Rojchanawat . |
Uscita | venerdì 6 agosto 2010 |
Distribuzione | Wave Distribution |
MYmonetro | 2,53 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 23 agosto 2010
Chane e Yod sono due proiezionisti che rubano una copia dell'ultimo horror per farne delle copie pirata. Yod sparisce senza lasciare traccia e Chane si rende conto di rivivere nella realtà strane scene del film horror che i due tentavano di rubare. In Italia al Box Office Coming Soon ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 67,1 mila euro e 18 mila euro nel primo weekend.
CONSIGLIATO NÌ
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I proiezionisti Shane e Yod usano la sala cinematografica anche per produrre copie pirata dei film. Quando riprendono la proiezione del film "Evil Spirit", sul linciaggio di una pazza rea di aver accecato le bambine del villaggio, gli eventi narrati e la realtà cominciano a confondersi in maniera inquietante. La riflessione metacinematografica di Sophon Sakdaphisit - già sceneggiatore di due classici del genere come Shutter e Alone - sulla pirateria e il furto delle immagini, oltre che sulla crudeltà del mondo del cinema, spesso inarrestabile e senza scrupoli (tema non nuovo nel cinema tailandese, che si suppone particolarmente incline al dispotismo del regista o del produttore), tocca temi già ampiamente trattati, ma la sincerità e la dedizione alla causa che qui vi vengono profuse non sono da sottovalutare. Forte di un montaggio serrato e di una cura notevole per il packaging, Coming Soon funziona indubbiamente nel suo sporco ruolo di oggetto di intrattenimento terrificante, purché si sia disposti a sorvolare sulla sostanziale inespressività dei protagonisti (due cantanti pressoché al debutto) e su ingenuità assortite, tipiche del film buff alle prime armi. Spiccano tra queste ultime l'incipit con occhio che si apre (Lost), la sequenza in loop di cui è prigioniero il protagonista (Nightmare 4 - Il non risveglio), il film la cui visione uccide (The Ring), il film maledetto in cui la morte è al lavoro (Masters of Horror: Cigarette Burns di Carpenter). Sorprendentemente efficace invece, pur nella sua indubbia naïveté, la scena in cui il cellulare del personaggio scomparso risponde da dentro lo schermo anziché dalla sala. Nonostante i difetti, Sakdaphisit poteva fare molto peggio, specie considerata la vischiosità del tema metacinematografico. Da vedere rigorosamente in una sala cinematografica (possibilmente semivuota) la sera tardi: una volta messo il naso fuori l'effetto Coming Soon è garantito.
C'è un certo numero di film horror thailandesi che vengono criticati perchè hanno sceneggiature deboli e prendono a prestito un sacco di idee dai film giapponesi o coreani. Pertanto, vista la quantità di film horror in giro oggi per il mondo, non sorprende che diversi cineasti thailandesi ce la mettano tutta per scrivere una buona sceneggiatura innovativa per i loro film di fantasmi. Ad ogni modo, il recente horror Coming Soon mostra che la GMMTaiHub - la compagnia che ha realizzato i notevoli Shutter e Alone - ha ancora un lungo avvenire in questo genere.
Come suggerisce il titolo, Coming Soon comincia in un cinema, dove due proiezionisti, Chane e Yod, si introducono di nascosto per fare una copia del film horror di prossima programmazione Winyarn Arkhat (letteralmente, "La vendetta di uno spirito") per il circuito pirata (che resta un grave problema dell'industria cinematografica oggi). All'improvviso, Yod sparisce senza lasciare traccia; solo la piccola videocamera che usava per duplicare il film è ancora accesa. Chane cerca l'amico dappertutto, ma senza successo. Di lì in poi, nella sua vita quotidiana inizia a verificarsi una serie di strani incidenti: vede Chaya, il fantasma del film Winyarn Arkhat, in casa di Yod, in casa propria, e nel cinema. Infine, mentre proietta il film, Chane chiama il numero di Yod al cellulare, in un ultimo tentativo di localizzarlo - e vede il cadavere del suo amico nella scena finale del film, ancora col cellulare in mano. Dato che Winyarn Arkhat è basato su una storia vera, Chane con l'aiuto della sua ex-fidanzata decide di scoprire cos'è avvenuto alla vera Chaba. Con sorpresa, scopre che Chaba è ancora viva: il fantasma che lui pensava fosse Chaba è invece qualcun altro, che è morto per un improvviso e tragico incidente...
Anche se Coming Soon non apporta al genere horror nulla di nuovo, Sophon Sakdaphisit dà buona prova delle sue doti nel suo film di debutto. La sceneggiatura stratificata, che usa il principio dell'horror- dentro-l'horror, è un'indubbia testimonianza dell'esperienza del regista come sceneggiatore (Sakdaphisit è l'autore di notissimi horror thailandesi come The Shutter e Alone). Peraltro, l'inesperienza dei due protagonisti Chantavit Dhanasev e Vorakarn Rojjanavatchara rende alcune scene poco convincenti e inutilmente complesse; ma si intuisce che devono solo prepararsi un po' di più.
D'altra parte, quel che è assai notevole in Coming Soon è l'uso sapiente della messa in scena, in particolare il montaggio, l'illuminazione, l'uso del colore.
Coming Soon è costruito brillantemente nel modo in cui utilizza le combinazioni di ombre, buio e luce, per ricordarci che è la storia di un horror dentro un altro horror, con gli spettatori che sono contemporaneamente sullo schermo e fuori, ma condividendo la stessa paura: lo spettro che appare sullo schermo potrebbe egualmente essere qualcuno seduto vicino a noi. Proprio come vediamo l'ombra di Chaba uscire dal proiettore un minuto dopo che lei si è impiccata sullo schermo... Cosa ci potrebbe essere di più spaventoso del concetto di un fantasma che avete appena visto in un film potrebbe apparirvi davvero davanti? Inoltre, il montaggio serrato, rapido e conciso di Thammarat Sumetsupachok contribuisce a far restare con il fiato sospeso.
Coming Soon dimostra che Sakdaphisit ha un avvenire nella realizzazione di buoni film dell'orrore con un uso intelligente della messa in scena. Gli ci vuole solo un po' di pratica per raggiungere lo steso livello dei co-registi di Shutter, Parkpoom Wongpoom e Bangjong Pisanthanakul.
Scheda a cura di FEFF 2009
COMING SOON disponibile in DVD o BluRay |
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All’interno del nascente e già "affermato" (ancor prima dell'apitchaponghiana deriva "surrealautoriale" in quel di Cannes) panorama horrorifico thailandese, uno dei nomi senz’ombra di dubbio più ricorrenti e costantemente rimarchevoli è quello di Sophon Sakdaphisit, già ampiamente collaudato autore-sceneggiatore di piccoli, spettinatamente eccentrici prodigi come Shutter e Alone, che per il suo esordio [...] Vai alla recensione »
siamo in un cinema è al grande schermo stiamo guardando una vecchia pazza in procinto di cavare gli occhi a una povera bimba!! quando irrompono vari padri e madri di famiglia, i poveri genitori vedranno uno spettacolo raccapricciante, i loro bambini senza occhi, sporchi di sangue sul visino innociente e spaventato; i loro sentimenti di tristezza e disperazione verranno spazzati via dalla rabbia, da [...] Vai alla recensione »
Un film davvero brutto! E pensare che la Tailandia ha sfornato delle vere chicche (Shutter, Alone, Meat Grinder tanto per citarne alcuni) ma ora capisco che non sempre è tutto rose e fiori, e ahimè, questo Coming Soon è un prodotto scialbo, male interpretato e con un finale che non è affatto tipico degli horror orientali: dopo un'ora di noia infatti ci si aspetta almeno [...] Vai alla recensione »
Non quello di cui si parla in questo film, ma proprio il film stesso! Gli orientali maestri dell'horror sfornano una pellicola fiacca e mai convincente che non spaventa nemmeno i bambini. La storia non è male ma certo è fatto con un pò di superficialità e gli interpreti sono decisamente scarsi. Il protagonista poi, con quei baffetti.
Tanta publicità per niente di che...............Aspettavo l'uscita di questo film con tanta impazienza.......ma nn ne valse la penna.. Vedendo il film .....sn rimasto molto delluso sia dal regista che dalle scene e dai contenuti,,,,,,,proiettati...... il film nn e addatto per il cinema si può tranquillamnete far vizionare alla tv.
Ecco dalla Thailandia un film speciale. È il primo horror (filone fantasmi) ambientato in un modernissimo, ma non per questo meno inquietante, multiplex metropolitano. Tratta di pirateria, ma non è la solita ipocrita predica da chierichetti contro i ladri e il furto culturale... Diciamo che è la triste storia di un proiezionista. Un ragazzo che per pagarsi l'eroina è entrato nel giro della pirateria [...] Vai alla recensione »