Natale a New York

L'ho visto per curiosità e mi chiedo: ma a che servono film come questo, cosa trasmettono e soprattutto come mai piacciono tanto da autorizzarne la produzione annuale? eppure spesso ci trovi bravi attori come in questo caso che imbarazzano il loro talento in trovate che definire banali è come usare un eufemismo, immagino così la scena: "sai cara stasera ti porto al cinema (e che film andiamo a vedere?) natale a new york"...se non mi manda a cagare lei, mi ci mando io! Saluti.

Film carino fa abbastanza ridere sono carine le gag tra de sica e ghini e anche de luigi fa moltoridere

Quindi: il mio voto si basa generalmente su due canoni: il canone da film e quello da cinepanettone.
Quindi, se un cinepanettone è da 6, nella realtà è un film da 4, mentre se è un 7-8 è un 6, 6,5, ma può comunque variare.
Comunque: film alla fine non così brutto, certo che fa capire (ma già questo dal 2003) che il ciclo dei cinepanettoni ha ormai stufato, anche se da una parte il cast è molto cambiato, infatti dalle 3 storie, di cui generalmente due erano di de sica-boldi, e le altre dei fichi d'india generalmente, questo film invece ne ha due completamente staccate: una con de sica e una con bisio, anche se bisogna dire che comunque anche nel cinepanettone precedente c'erano si 3 storie ma comunque quella di Boldi era staccata da quella di De Sica, comunque ora passiamo alle valutazioni. [+]

Quindi: il mio voto si basa generalmente su due canoni: il canone da film e quello da cinepanettone.
Quindi, se un cinepanettone è da 6, nella realtà è un film da 4, mentre se è un 7-8 è un 6, 6,5, ma può comunque variare.
Comunque: film alla fine non così brutto, certo che fa capire (ma già questo dal 2003) che il ciclo dei cinepanettoni ha ormai stufato, anche se da una parte il cast è molto cambiato, infatti dalle 3 storie, di cui generalmente due erano di de sica-boldi, e le altre dei fichi d'india generalmente, questo film invece ne ha due completamente staccate: una con de sica e una con bisio, anche se bisogna dire che comunque anche nel cinepanettone precedente c'erano si 3 storie ma comunque quella di Boldi era staccata da quella di De Sica, comunque ora passiamo alle valutazioni... De Sica se la cava, con un 6, ma non c'è nulla di nuovo, è sempre il solito personaggio traditore e volgare, Ghini invece se la cava abbastanza bene, meglio di De Sica, bene anche Bisio e De Luigi, e anche Siani, Mandelli e Ruffini sono entrati nel personaggio, invece male la Ferilli e la Canalis. Certe gag belle ma altre riempitivi. Al film, darei un 6, perchè comunque se la storia di De Sica è sempre ormai la stessa quella di De Luigi è divertente e più inedita.

Articolo mio del 21 gennaio 2007 su un altro sito [-]

NATALE A NEW YORK (IT, 2006) di NERI PARENTI con CHRISTIAN DE SICA – SABRINA FERILLI – ELISABETTA CANALIS – MASSIMO GHINI – ALESSANDRO SIANI – FABIO DE LUIGI – CLAUDIO BISIO – FIORENZA MARCHEGIANI – PAOLO RUFFINI – FRANCESCO MANDELLI § 1° cinepanettone della premiata ditta Parenti-De Laurentiis-De Sica dopo lo scioglimento dal milanese Boldi che, in coppia con Christian, decretò alcuni dei maggiori successi delle stagioni cinematografiche invernali italiane fra gli anni '80 e 2000, riempiendo le tasche dei produttori di tanti soldoni belli e sonanti. Lillo, pianista legato da un contratto matrimoniale alla ricca e ciarliera consorte, rincontra Barbara, sua vecchia fiamma anch’essa sposata e sotto vincolo, e progetta di tornare con lei a New York. [+]

NATALE A NEW YORK (IT, 2006) di NERI PARENTI con CHRISTIAN DE SICA – SABRINA FERILLI – ELISABETTA CANALIS – MASSIMO GHINI – ALESSANDRO SIANI – FABIO DE LUIGI – CLAUDIO BISIO – FIORENZA MARCHEGIANI – PAOLO RUFFINI – FRANCESCO MANDELLI § 1° cinepanettone della premiata ditta Parenti-De Laurentiis-De Sica dopo lo scioglimento dal milanese Boldi che, in coppia con Christian, decretò alcuni dei maggiori successi delle stagioni cinematografiche invernali italiane fra gli anni '80 e 2000, riempiendo le tasche dei produttori di tanti soldoni belli e sonanti. Lillo, pianista legato da un contratto matrimoniale alla ricca e ciarliera consorte, rincontra Barbara, sua vecchia fiamma anch’essa sposata e sotto vincolo, e progetta di tornare con lei a New York. Ignora però che la sua ventenne figlia è l'amante di Fabrizio, il nuovo compagno di Barbara. Sempre nella Big Apple, Filippo, frustrato medico che sospira la promozione a viceprimario del suo reparto, vi si reca per consegnare ai due figli del brutale professor Severino Benci il regalo di Natale. Scopre che, contrariamente alle aspettative del padre, ha a che fare con due incalliti fannulloni che insegnano agli altri studenti come cavarsela agli esami col minimo sforzo. Ci troviamo di fronte sempre al solito vecchio bailamme degli inganni/adulterii/equivoci/fuoriuscite sotto l’insegna della pochade francese, l’antico genere teatrale da cui hanno preso spunto tutte le opere, italiane e non, che fanno del fisico degli attori e delle situazioni predefinite il motore comico della vicenda. C’è però qualche gustosa e funzionale variante: una sensibile riduzione del turpiloquio (riservato però in gran parte a Olé di Carlo Vanzina, uscito nello stesso periodo e contraltare presenziato da Boldi); l’estirpazione dei comici di contorno e la conseguente rivalutazione dell'intero cast per aver ognuno il proprio spazio interpretativo; l’istrionismo a volte ridondante immesso nelle gag per esaltare la carta vincente (per il pubblico, un po’ meno dal punto di vista della critica) della comicità pecoreccia. Sceneggiature ripetitive, ammettiamolo (firmate da Fausto Brizzi e Marco Martani, autori dell'interessante Notte prima degli esami), ma squadra vincente non si cambia. E gli italiani hanno modo, con scadenza annuale pressoché puntualissima, di godersi la rappresentazione dei loro vizi, delle loro debolezze e dei loro desideri carnali direttamente sul grande schermo. C'è il rischio che pensino di vivere in una commedia all'italiana? Forse. Lasciamo l'arduo giudizio ai cultori di questo secolare genere.
[-]

ma come si fa a ridere in questo film è una cagata di dimensioni universali, spero che de sica si ritiri e non continui a fare cagate w boldi e salvi m de sica e ghini

Per me è un film lento, volgare e brutto. La trama simile ai altri film natalizzi. Il peggior film di De Sica dagli anni '80 ad oggi. Molto meglio "Olè" di Massimo Boldi

La solita cagata di natale... non so neanche perchè l'ho visto, non fa neanche ridere.

io penso che il film sia molto spiritoso ma troppo infantile!!!!!!!!!!!!!io ammiro molto de sica come attore ma secndo me dovrebbe utilizzare la sua bravura con film più seri.................la cosa che non mi piace e la cosa di ripetere sempre il fatto delle corna!vabbene 1 volta ma sempre che p..............!

E' il primo film del dopo Boldi e Vanzina si vede. Non è di certo un capolavoro ma è molto piacevole e divertente. Bravi

3 storie d'amore che si intrecciano a New York durante le feste natalizie. 1° cinepanettone di De Sica dopo la rottura con M.Boldi, che giro da solo "Ole". Sicuramente è uno dei tanti cinepanettoni che puntano sul farsi notare, ma qui sicuramente c'è meno volgarità dei precedenti, si parla di tutto nel film, ma viene anche molto bene, gli attori di contorno sono in gran forma, tranne C.Bisio. Ormai da più di un decennio Parenti firma filmetti di questo tipo ma qui fa un passo avanti, se il precedente "Natale a Miami" era una sagra di volgarita insopportabile, questo può essere considerato anche un film comico elementare, ma abile anche nella sceneggiatura, l'Italia ormai vuole fare un cinema popolare invadendo molto la gente con la pubblicità televisiva, e diciamo che ci è ormai riuscita in pieno. [+]

3 storie d'amore che si intrecciano a New York durante le feste natalizie. 1° cinepanettone di De Sica dopo la rottura con M.Boldi, che giro da solo "Ole". Sicuramente è uno dei tanti cinepanettoni che puntano sul farsi notare, ma qui sicuramente c'è meno volgarità dei precedenti, si parla di tutto nel film, ma viene anche molto bene, gli attori di contorno sono in gran forma, tranne C.Bisio. Ormai da più di un decennio Parenti firma filmetti di questo tipo ma qui fa un passo avanti, se il precedente "Natale a Miami" era una sagra di volgarita insopportabile, questo può essere considerato anche un film comico elementare, ma abile anche nella sceneggiatura, l'Italia ormai vuole fare un cinema popolare invadendo molto la gente con la pubblicità televisiva, e diciamo che ci è ormai riuscita in pieno. 1° posto in assoluto nella classifica degli incassi 2006-07, con 23.5 milioni di euro, molto megli del rivale Olè con soli 8 milioni, dato anche la differenza di tasso di volgarità delle due pellicole. [-]