andrea longhi
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lunedì 14 gennaio 2008
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questa volta sono rimasto seduto!
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Ieri sera stavo guardando la tv, a caso, e comincia un film, pare simpatico anche se ho un'avversione per il cinema italiano, solitamente è palloso, gli attori sono un pò asettici, la regia di legno. Nei primi minuti questo film mi sfodera campi lunghi, inquadrature con diagonali evidenti, primi piani, controcampi... qualcosa non va...mi dico:"ma come? e dove sono quelle voci impostate, quei dialoghi presi a mezzobusto, quelle inquadrature leeente? sì insomma, quelle cose che fan concorrenza agli sceneggiati tedeschi..." E' una commedia, una storia d'amore, nulla di speciale, cose se volete già viste, ma con un pò di personalità, cosa che vedo di rado nelle pellicole made in Italy. Non l'avevo mai visto, ed ormai è fuori da quattro anni, a che ora lo passano? alle 23:40.
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Ieri sera stavo guardando la tv, a caso, e comincia un film, pare simpatico anche se ho un'avversione per il cinema italiano, solitamente è palloso, gli attori sono un pò asettici, la regia di legno. Nei primi minuti questo film mi sfodera campi lunghi, inquadrature con diagonali evidenti, primi piani, controcampi... qualcosa non va...mi dico:"ma come? e dove sono quelle voci impostate, quei dialoghi presi a mezzobusto, quelle inquadrature leeente? sì insomma, quelle cose che fan concorrenza agli sceneggiati tedeschi..." E' una commedia, una storia d'amore, nulla di speciale, cose se volete già viste, ma con un pò di personalità, cosa che vedo di rado nelle pellicole made in Italy. Non l'avevo mai visto, ed ormai è fuori da quattro anni, a che ora lo passano? alle 23:40... Beh se vi capita dateci un occhio. I tempi di Lenzi son finiti...Tarantino ha ragione, però almeno di qualcosina non ci dobbiamo vergognare.
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anubis
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domenica 13 gennaio 2008
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fa schifo!
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(di robin)
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lalli
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martedì 16 ottobre 2007
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niente di che
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veramente darei 2 stelle e mezzo... niente di che, apparte forse l'essere abbastanza particolare...nn mi ha entusiasmato!
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dido93
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sabato 29 settembre 2007
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un'occasione mancata...peccato...
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Bel film, ottime idee, attori bravi, ambientazione affascinante...ma solo per metà del film...dopo una cinquantina di minuti il film perde colpi come una cinquecento vecchio tipo con la marmitta intasata...annoia, fa sbadigliare, cade nello scontato che più scontato non si può... Peccato veramente...altrimenti poteva essere uno di quei film che si vedono e si rivedono, che si custodiscono gelosamente nella propria cineteca...!!! Alla prox. D. Ferrario...
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nicoletta
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venerdì 14 settembre 2007
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la leggerezza dell'ironia
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Perchè dobbiamo chiderci se Keaton si rivolterebbe nella tomba? Dopo mezzanotte è solamente un omaggio al grande comico del cinema muto. L'ironia era forse la dote principale di Keaton: impassibile di fronte agli eventi più catastrofici, romantico ma consapevole del proprio impaccio in amore, serio perchè la vita è una cosa meravigliosa ma si ha il dovere di allenarsi a saltare gli ostacoli. Lui, gli ostacoli li saltava senza accorgersene, come fanno le persone che hanno l'anima libera da imposizioni o da limitazioni ideologiche. Pasotti, secondo me, fa un buon lavoro in questo film, rispetta il mito di Keaton, non lo sberleffa, non lo sorpassa, imita solo la camminata insicura dell'attore in bianco e nero.
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Perchè dobbiamo chiderci se Keaton si rivolterebbe nella tomba? Dopo mezzanotte è solamente un omaggio al grande comico del cinema muto. L'ironia era forse la dote principale di Keaton: impassibile di fronte agli eventi più catastrofici, romantico ma consapevole del proprio impaccio in amore, serio perchè la vita è una cosa meravigliosa ma si ha il dovere di allenarsi a saltare gli ostacoli. Lui, gli ostacoli li saltava senza accorgersene, come fanno le persone che hanno l'anima libera da imposizioni o da limitazioni ideologiche. Pasotti, secondo me, fa un buon lavoro in questo film, rispetta il mito di Keaton, non lo sberleffa, non lo sorpassa, imita solo la camminata insicura dell'attore in bianco e nero. Forse, a Chirichelli avrà dato fastidio la capacità di ironizzare sulla vita, così disarmante che mette con le spalle al muro e fa tremare le gambe. Un film italiano che stranamente si lascia andare in un omaggio al cinema appassionato e che, anche solo per questo motivo, merita uno sguardo. E poi non lamentiamoci del cinema italiano, vi prego.
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john digweed
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venerdì 20 luglio 2007
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ma che roba è?!?
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mamma mia ragazzi nn provate nemmeno a scaricarlo...perderete del tempo per niente perche questo film è proprio ridicolo. sebbene nn avessi sonno mi sono rifiutato di continuare la visione perche provavo vergogna per gli attori nel girare questo "film"...solo francesa merita..piu che altro le sue forme messe ben in vista....
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ferrario
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mercoledì 30 maggio 2007
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ferrario
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enrico
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mercoledì 3 gennaio 2007
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"..una dolce musica si leva.."
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Come si può commentare un film in tale malafede? Cosa c'entra la scena del tutto marginale con il manifesto dell'ex presidente? Mi sa di scusa a cui attaccarsi. Per il resto il suo cinismo arido e la sua finta spregiudicatezza culturale se la può tenere per se. Di film superficiali, volgari, banali e grevi ce ne sono anche troppi. Questo è tutto il contrario, è garbato, ironico, intelligente, leggero, e benissimo interpretato (Francesca Inaudi poi è davvero splendida). Bellissima l'idea, come l'ambientazione, la fotografia e la colonna sonora. Altrochè. Se si è l'unica voce fuori dal coro si può anche chiedersi il perchè, prima di riversare livide stroncature, e magari fare un po' di umile autoanalisi.
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Come si può commentare un film in tale malafede? Cosa c'entra la scena del tutto marginale con il manifesto dell'ex presidente? Mi sa di scusa a cui attaccarsi. Per il resto il suo cinismo arido e la sua finta spregiudicatezza culturale se la può tenere per se. Di film superficiali, volgari, banali e grevi ce ne sono anche troppi. Questo è tutto il contrario, è garbato, ironico, intelligente, leggero, e benissimo interpretato (Francesca Inaudi poi è davvero splendida). Bellissima l'idea, come l'ambientazione, la fotografia e la colonna sonora. Altrochè. Se si è l'unica voce fuori dal coro si può anche chiedersi il perchè, prima di riversare livide stroncature, e magari fare un po' di umile autoanalisi.
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alessandra
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venerdì 13 ottobre 2006
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e perche' dovrebbe azzeccarci?
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"Dopo mezzanotte" mi piacque molto, non lo trovai un film piccolo, penso che oramai ci sia una sorta di luogo comune a criticare i film italiani, accusandoli sempre di essere minimalisti, poveri etc. Raccontano storie, storie nelle quali ci si puo'riconoscere, quotidiani, con agganci alla nostra realta', ma vengono definite storie anguste.Non vedo perche' la stessa storia ambientata a Baltimora, per esempio, vada invece bene. Detto cio' non capisco la frase inserita nella recensione, ossia " E CHE CI AZZECCA UN NAPOLETANO A TORINO?"
E' una battuta?I confini delle citta' sono invalicabili?Non esiste il fenomeno della emigrazione o semplicemente del viaggiare?Se un film non piace epidermicamente si ha tutto il diritto di criticarlo, ma francamente si dovrebbero trovare argomenti di maggiore spessore, proprio lo spessore che dicono manchi a DOPO MEZZANOTTE.
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valentina
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lunedì 15 maggio 2006
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la semplicità
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questo film è un ottimo lavoro
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