Dopo mezzanotte

Gianni Rondolino

Una Torino notturna suggestiva, misteriosa, che può affascinare o inquietare, con i cerchi viola di Rebecca Horn che incorniciano il Monte dei Cappuccini spandendo intorno una luce spettrale; la serie rossa dei numeri di Fibonacci disposti verticalmente da Mario Merz che si inerpicano sulla cupola della Mole Antonelliana; via Po e piazza del Municipio invase dalle «luci d’artista». Una Torino diurna, invernale, da cartolina illustrata, con la collina sullo sfondo, il Po, le rive ricoperte da un leggero strato di neve. [...]

di Gianni Rondolino, articolo completo (2763 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 9 febbraio 2004