asdrubale03
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mercoledì 7 agosto 2013
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lento
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lento , lungo e brutto si salvano solo le scene di morte
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marco rocket
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giovedì 27 giugno 2013
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un buon film forse sottovalutato
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Secondo me questo film nella saga di Hannibal Lecter ha una funzione importantissima.Eh si, perchè secondo me un amante del genere dopo aver visionato red dragon (e anche la versione originale), il silenzio degli innocenti e quindi aver simpatizzato per il Dottor Lecter, si schiera dalla sua parte ed in questo film finalmente viene mostrato Hannibal in libertà, cosa che almeno personalmente mi incuriosiva lasciandomi un po in sospeso nei due capitoli prima citati.Il film a differenza dei precedenti della saga (in genere thriller) viene visto un po' sotto il punto di vista dello splatter senza però eccedere rendendo il film troppo viscerale.Importante da ricordare è la ripresa , dal silenzio degli innocenti, del misterioso legame tra Lecter e Clarice, quest'ultima divisa tra sentimenti e lavoro.
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Secondo me questo film nella saga di Hannibal Lecter ha una funzione importantissima.Eh si, perchè secondo me un amante del genere dopo aver visionato red dragon (e anche la versione originale), il silenzio degli innocenti e quindi aver simpatizzato per il Dottor Lecter, si schiera dalla sua parte ed in questo film finalmente viene mostrato Hannibal in libertà, cosa che almeno personalmente mi incuriosiva lasciandomi un po in sospeso nei due capitoli prima citati.Il film a differenza dei precedenti della saga (in genere thriller) viene visto un po' sotto il punto di vista dello splatter senza però eccedere rendendo il film troppo viscerale.Importante da ricordare è la ripresa , dal silenzio degli innocenti, del misterioso legame tra Lecter e Clarice, quest'ultima divisa tra sentimenti e lavoro.Film consigliato :)
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opidum
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sabato 20 aprile 2013
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sottovalutato
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lo sto rivedendo dopo tanti anni.
certo questo film ha diverse pecche e paga lo scotto di arrivare dopo seven e certo non è nemmeno paragonabile al perfetto " il silenzio degli innocenti" però come trillher è decisamente superiore alla media.
bravo giannini.
cattivo scott nel fotografare Firenze.
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greg2
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domenica 9 settembre 2012
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rimpiangendo jodie foster...
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Il motivo per cui Hannibal non si avvicina neanche lontanamente al silenzio degli innocenti è dovuto principalmente all'interpretazione della Moore che sfigura rispetto a Jodie Foster
E' inconcepibile che un grande regista come Scott abbia sbagliato attrice in maniera cosi grossolana
In ogni caso Hannibal resta comunque un film godibile, impreziosito dal sempre grandissimo Hopkins e dalla regia di Scott specie nelle ambientazioni di Firenze
Non paragoniamolo al silenzio degli innocenti che rimane un cult, Hannibal è solo un sequiel... più splatter e meno psisologico ma tutto sommato un buon sequel con un trama scorrevole che non annoia mai
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ire.fior
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sabato 25 agosto 2012
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dicreto, ma non urli al miracolo...
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Ho visto tutti i film della trilogia e personalmente questo è il film che mi è piaciuto di meno. Non perchè non sia un buon prodotto, ma perchè paragonato ai precedenti resta un po' oscurato. Hopkins interpreta il suo personaggio in modo magistrale, come sempre, ed è l'ancora di salvezza di tutto il film. La nuova agente Clarice ( Julianne Moore ) è molto meno convincente della Foster nel "Silenzio degli innocenti" e questo a mio avviso è una delle pecche più consistenti del film. Trovo che Ridley Scott abbia fatto un ottimo lavoro con la regia : nonostante buona parte della scenografia è Firenze, non si è perso in inutili riprese vogliosamente pompose e spettacolari ( come a molti americani piace ) ma si è limitato al minimo essenziale utile a contestualizzare la vicenda e i personaggi.
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Ho visto tutti i film della trilogia e personalmente questo è il film che mi è piaciuto di meno. Non perchè non sia un buon prodotto, ma perchè paragonato ai precedenti resta un po' oscurato. Hopkins interpreta il suo personaggio in modo magistrale, come sempre, ed è l'ancora di salvezza di tutto il film. La nuova agente Clarice ( Julianne Moore ) è molto meno convincente della Foster nel "Silenzio degli innocenti" e questo a mio avviso è una delle pecche più consistenti del film. Trovo che Ridley Scott abbia fatto un ottimo lavoro con la regia : nonostante buona parte della scenografia è Firenze, non si è perso in inutili riprese vogliosamente pompose e spettacolari ( come a molti americani piace ) ma si è limitato al minimo essenziale utile a contestualizzare la vicenda e i personaggi. Il film nel complesso è discreto e a tutti colori che restano sempre affascinati dalle interpretazioni di Hopkins, consiglio di vederlo!
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riccardo-87
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martedì 5 gennaio 2010
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davvero brava! ( per vale '93)
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ottimo commento, credo che tu abbia colto in pieno nel segno. ti faccio davvero i miei complimenti, perché non è facile ad oggi trovare un po’ di sana obbiettività nel giudicare il film; io non ritengo comunque che la Moore sia così da condannare, anche se certo l'interpretazione della Foster era meglio assai: a mio avviso è proprio il film in se che non va; tanto Red Dragon quanto- e soprattutto- il silenzio degli innocenti, erano basati sulla contrapposizione in Lecter di barbarie e cultura, un miscuglio decisamente affascinante- se ci si pensa non è una simile contrapposizione a rendere anche Malcolm McDowell di "arancia meccanica" uno dei personaggi più affascinanti? non sono proprio le musiche amate dal protagonista, da "Singing in the rain" alla nona sinfonia di Beethoven a far sembrare la violenza "arte"? - inoltre gli altri capitoli della saga di Lecter insistono sulla straordinaria capacità psicologica del dottore, il quale si divertiva ad aiutare l'agente di turno- Foster e Norton - con una geniale, fredda sadicità.
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ottimo commento, credo che tu abbia colto in pieno nel segno. ti faccio davvero i miei complimenti, perché non è facile ad oggi trovare un po’ di sana obbiettività nel giudicare il film; io non ritengo comunque che la Moore sia così da condannare, anche se certo l'interpretazione della Foster era meglio assai: a mio avviso è proprio il film in se che non va; tanto Red Dragon quanto- e soprattutto- il silenzio degli innocenti, erano basati sulla contrapposizione in Lecter di barbarie e cultura, un miscuglio decisamente affascinante- se ci si pensa non è una simile contrapposizione a rendere anche Malcolm McDowell di "arancia meccanica" uno dei personaggi più affascinanti? non sono proprio le musiche amate dal protagonista, da "Singing in the rain" alla nona sinfonia di Beethoven a far sembrare la violenza "arte"? - inoltre gli altri capitoli della saga di Lecter insistono sulla straordinaria capacità psicologica del dottore, il quale si divertiva ad aiutare l'agente di turno- Foster e Norton - con una geniale, fredda sadicità. In questo invece il lato psicologico viene quasi messo da parte e si vuol mostrare solo il lato barbaro del personaggio. Alcune scene sono a mio giudizio eccessivamente forzate e persino il paziente sopravvissuto – Verger - mostra un volto eccessivamente sfigurato che mira solo ad indurre repulsione nello spettatore. Insomma, come dici benissimo anche te, qui si esagera un po’ troppo con la violenza, negli altri film più che altro suggerita, prova che dimostra che, tra le altre cose, si paga anche il cambio del regista. Hopkins bravo ma comunque al di sotto della sua media, finale banale e volutamente disgustoso, di questo film si salva ben poco e, come anche tu dici, cinque è un voto largo- a mio avviso veramente troppo largo. spero di leggere ancora tuoi commenti, perché mi sembri una persona che riesce a riflettere attentamente su ciò che vede, dono veramente raro oggigiorno.
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micetto
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giovedì 27 agosto 2009
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da vedere. assolutamente!!
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Per me uno dei più bei film del genere. Dal primo all'ultimo minuto ti tiene incollato allo schermo con una sceneggiatura, un ritmo ed una musica (Hans Zimmer... il non plus ultra) a dir poco msgnetici. Ridley Scott riesce a farti capire, seguire con attenzione ed alla fine anche quasi amare un uomo sì affetto da cannibalismo, ma allo stesso tempo così raffinato, intelligente e colto, da rasentare il divino. Anche gli attori (e non ultimo il grande Marcello Giannini) sono perfetti. Per quanto mi riguarda, un capolavoro! Assolutamente da vedere e per me decisamente superiore al suo predecessore, sia per suspance che per incisività. Ridley Scott + Hans Zimmer = una garanzia!
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vale '93
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giovedì 25 giugno 2009
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no,non ci siamo..
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Dopo aver visto "Red Dragon" ma soprattutto "Il silenzio degli innocenti" sono rimasta grandemente delusa da questo film...Ero veramente curiosa di vedere questo sequel,di veder tornare il Dottor Lecter,ma soprattutto di vedere l'incontro del dottore con l'agente Clarice Starling,sua vecchia "amica"...Già il fatto che non fosse più impersonata da Jodie Foster mi ha demoralizato,perchè sapevo che il personaggio avrebbe perso molto del suo fascino iniziale..Comunque ho deciso di non essere prevenuta nei confronti della nuova attrice,ma purtroppo tutti i miei timori si sono concretizzati:Julianne Moore non è nemmeno lontanamente paragonabile a Jodie Foster,sia come modo di recitare sia come espressività del volto.
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Dopo aver visto "Red Dragon" ma soprattutto "Il silenzio degli innocenti" sono rimasta grandemente delusa da questo film...Ero veramente curiosa di vedere questo sequel,di veder tornare il Dottor Lecter,ma soprattutto di vedere l'incontro del dottore con l'agente Clarice Starling,sua vecchia "amica"...Già il fatto che non fosse più impersonata da Jodie Foster mi ha demoralizato,perchè sapevo che il personaggio avrebbe perso molto del suo fascino iniziale..Comunque ho deciso di non essere prevenuta nei confronti della nuova attrice,ma purtroppo tutti i miei timori si sono concretizzati:Julianne Moore non è nemmeno lontanamente paragonabile a Jodie Foster,sia come modo di recitare sia come espressività del volto.La Moore ha interpretato male il carattere di Clarice Starling,lei non è aggressiva e inflessibile,ma riesce a far valere le sue idee pur parlando sempre con gentilezza e calma.Inoltre non possiede una buona padronanza del volto:se la Foster era molto espressiva e riusciva a recitare anche solo con lo sguardo e con il volto,la Moore questo non riesce a farlo,trasformando così il suo personaggio in una specie di donna dura e inflessibile,che si ribella a tutte le regole.Ma bisogna riconoscere comunque che era un'impresa assai difficile quella di raccogliere l'eredità della Foster,anche perchè ormai tutti si erano "affezzionati"a lei,per qnt riguarda Clarice.Si fa sentire in modo negativo anche il drastico cambiamento di regista:Se Demme,nel silenzio degli innocenti,aveva dato vita a un'atmosfera cupa e grigia,ottima per raccontare le varie vicende,un'atmosfera di sospetto,incertezza,dubbio e soprattutto di poca violenza,qui Ridley Scott esagera un pò troppo con scene crude e violente,che forse si potevano evitare..Anche il personaggio del Dottor Lecter risente di qst:se nel film di Demme era rappresentato sì come un feroce assassino,ma anche come un grande psichiatra e un bravo criminologo,dalla mente acuta e sottile,dagli occhi di ghiaccio e dalla voce gentile e allo stesso tempo ingannatrice,qui sembra piuttosto solo un pazzo omicida che squarta le persone..Molto inadatta,secondo me,anche la parte di Giancarlo Giannini,ottimo attore sì,ma che qui risulta solo di sfondo,apparendo per lo più nella primissima parte del film e finendo a penzolare con le budella di fuori per le vie di Firenze senza che nemmeno lo spettatore capisca il perchè.Sicuramente è,a mio avviso,un personaggio inutile che c'entra ben poco con il resto della storia.Quasi tutto il film si svolge troppo ci corsa,cambiando scenario in fretta,senza dare modo a chi guarda di capire bene...Deludente anche il finale,a dire il vero quasi banale,soprattutto la scena in aereo,dove Lecter fa assaggiare a un bambino un pezzo di cervello umano...Ho letto però che nel libro il finale è diverso,di sicuro molto meno banale di questo del film....Bravo come sempre Anthony Hopikins,ma qui si salva solo lui,mancando all'appello la sua vecchia amica Jodie Foster,in arte Clarice....Voto totale:5,e badate che è anche troppo...
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[+] boh
(di lo zio buk)
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spalla
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martedì 9 giugno 2009
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meglio di quanto pensavo
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Mi aspettavo solo l'immancabile sequel di un titolo di successo, decisamente inferiore all'originale. Ed in effetti Hannibal è sicuramente inferiore a "Il Silenzio Degli Innocenti", così come Julianne Moore non può assolutamente competere con Jodie Foster. Però questo film ha anche tanti buoni elementi che lo riscattano. Intanto Hannibal Lecter è sempre lui, ottimo Hopkins come nel primo film. In più qui si aggiunge un bravissimo Giancarlo Giannini, la cui performance è a mio parere notevole. Discreta anche Julianne Moore, che fa certamente del suo meglio. Davvero insipido e fuori parte Ray Liotta invece. Altro pregio del film sono le bellissime ambientazioni, in gran parte italiane. La suspence, per quanto un po' inferiore a quella del film precedente è assicurata e regge bene anche la trama.
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Mi aspettavo solo l'immancabile sequel di un titolo di successo, decisamente inferiore all'originale. Ed in effetti Hannibal è sicuramente inferiore a "Il Silenzio Degli Innocenti", così come Julianne Moore non può assolutamente competere con Jodie Foster. Però questo film ha anche tanti buoni elementi che lo riscattano. Intanto Hannibal Lecter è sempre lui, ottimo Hopkins come nel primo film. In più qui si aggiunge un bravissimo Giancarlo Giannini, la cui performance è a mio parere notevole. Discreta anche Julianne Moore, che fa certamente del suo meglio. Davvero insipido e fuori parte Ray Liotta invece. Altro pregio del film sono le bellissime ambientazioni, in gran parte italiane. La suspence, per quanto un po' inferiore a quella del film precedente è assicurata e regge bene anche la trama. Consigliato a tutti i fan del personaggio, soprattutto a quelli a cui il finale di "Il Silenzio Degli Innocenti" aveva lasciato un po' l'amaro in bocca.
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andrea pirisi
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venerdì 9 maggio 2008
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quando i $$$ non sono tutto!
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Una produzione fantasmagorica per un film tipicamente hollywoodiano: dalle scenografie, dall'accuratezza della fotografia all'organizzazione generale si capisce subito che è un film di imponenti proporzioni(è girato tra Europa e Usa ed il cast è invidiabile anche se la scelta della Moore può lasciare perplessi).
Quello che fa mancare le fondamenta a tutto il progetto è la mancanza di una sceneggiatura degna di proporzioni e la presenza di scelte assai grossolane.
Il film mantiene una compattezza solo nei primi minuti iniziali( quelli in cui viene presentato un Gary Holdman in versione Letherface e la Moore a metà tra Serpico e il Giustiziere della notte) ma crolla al momento dello spostamento in Europa, in una Firenze eccessivamente orientale ma sapientemente fotografata.
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Una produzione fantasmagorica per un film tipicamente hollywoodiano: dalle scenografie, dall'accuratezza della fotografia all'organizzazione generale si capisce subito che è un film di imponenti proporzioni(è girato tra Europa e Usa ed il cast è invidiabile anche se la scelta della Moore può lasciare perplessi).
Quello che fa mancare le fondamenta a tutto il progetto è la mancanza di una sceneggiatura degna di proporzioni e la presenza di scelte assai grossolane.
Il film mantiene una compattezza solo nei primi minuti iniziali( quelli in cui viene presentato un Gary Holdman in versione Letherface e la Moore a metà tra Serpico e il Giustiziere della notte) ma crolla al momento dello spostamento in Europa, in una Firenze eccessivamente orientale ma sapientemente fotografata. Fa perdere di vista allo spettatore il personaggio di Starling, inserendo un Giancarlo Nannini( 7 per la presenza) che non regge a lungo come antagonista. Tutto il periodo fiorentino ci fa intuire un dc.Lecter profondo erudito e chef illuminato ma si risolve con un escamotage buono( pare) solo per la digitali giapponesi. Senza voto le apparizioni della Neri e di Lo Verso.
Dopo l'episodio italiano il ritmo si interrompe bruscamente per farci letteralmente schiantare in suolo americano,dove si rimane disorientati a lungo ponendosi domande inutili che distraggono dal reale andamento della storia.
Qui gli sceneggiatori tentano di chiudere o alimentare subplot alla deriva(il rapporto tra Krendel e Starling) ma arrivando solamente ad incasinarne altri lasciati per strada( vedi il grottesco stereotipo dei pastori sardi) con il solo risultato di avere troppa carne al fuoco da risolvere con scene forti come con gli pseudo cinghiali-facoceri(??) o il decervellamento flambè di Ray Liotta(????)oppure Hopkins che fa il piacione con la Moore(???????).
Il film è retto dal lavoro della troupe, tra i quali non spicca il regista: fotografia rarefatta e nebbiosa ma che non riesce a ridare l'effetto soffoccante e realmente terrificante del primo episodio.
Scene che rasentano il barocchismo ma che convincono appieno nelle scelte degli interni e nelle scene esterne fiorentine.
L'aria leggermente dandy ma veramente psicopatica di un Hopkins d'annata è a volte esacerbata da completi luccicanti o da tute di lycra, in una visione che tenta di sostituire costumi luci e scene ad una vera ossatura drammatica.
Paradossalmente è la produzione ad essere l'ingranaggio difettoso di una macchina così imponente.Con le enormi potenzialità a disposizione si cerca di inseguire un racconto, quello di Harris, fin dall'inizio inarrivabile dal punto id vista cinematografico.Si lascia alla rozzura un'aspetto quello europeo che è parte del dna di Lecter( indegni gli stereotipi dell'italo-europeo coi baffi e dei sardi rapitori e porcari-assasini)potendo credere che la sola bravura dei protagonisti(troupe compresa) sopperisca alla mancanza di suspense.Incollocabili le scene finali con il bambino-allievo e ancora Lecter-mentore, e i frame dei cartelli pubblicitari di Gucci.
Una vera chicca i titoli iniziali! per veri palati fini:ci fanno attendere un film che non arriverà.
Per provare a dirla in gergo culinario: con sentori raffinati e di classe internazionali ma di una persistenza e un retrogusto grossolanamente hollywodiani.
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