Hannibal

Hannibal è tornato, non mangia più, aspira solo a diventare un bibliotecario. E'braccato dai polizziotti da un disperato (ma ottimo)Giancarlo Giannini e da una gelida e monocorde Julianne Moore che non regge il confronto con Ms.Foster che la schiaccia. Il film soffre anche del cambio di regia che dall'"intimo" Demme allo scenografico Scott che vuol trasformare il film in una sorta di "kolossal", ma non ci riesce e il film collassa su se stesso grazie anche a un finale perso: ricconi vendicativi che desiderano uccidere i propri nemici con cinghili made in Sardegna, studiosi che impiccano i loro nemici.Poco convincente.

[+] lascia un commento a lestat94 » [ - ] lascia un commento a lestat94 »

Scusate ma come è possibile che uno dei più famosi killer del mondo e tra i 10 grandi ricercati dal f.b.i. possa viaggiare quanto vuole in aereo??..film inguardabile con una sceneggiatura orrenda..era + credibile che si spostasse con il teletrasporto.peccato rovinare la magia del silenzio degl'innocenti con questo sequele e poi la moore nn sa cosa sia la recitazione.

[+] ma in che mondo vivi (di sergente hartman) [ - ] ma in che mondo vivi [+] e i piloti dell'11 settembre.... (di micetto) [ - ] e i piloti dell'11 settembre....

[+] lascia un commento a calagol » [ - ] lascia un commento a calagol »

Hannibal è a Firenze sotto le mentite spoglie di un colto bibliotecario, il professor Fell, ma una sua vittima miliardaria ha messo sulla sua testa una taglia di tre milioni di dollari e anche Clarice Starling è sulle sue tracce. Lo psichiatra, al suo 3° adattamento cinematografico (il 2° prodotto da De Laurentiis che, dopo il fiasco di "Manhunter", rinunciò a finanziare il gran successo firmato da Jonathan Demme non aspettandosi la pioggia di Oscar che ricevette), non è più antropofago, ma sempre dotato di un carisma e humor unico, caratteristico della memorabile interpretazione di Anthony Hopkins che, come nel precedente, colpisce nel segno. Manca all’appello Jodie Foster, sostituita da una credibile Julianne Moore, e c’è una bella squadra di ottimi istroni italiani tra cui l’ispettore Giancarlo Giannini e sua moglie Francesca Neri. [+]

Hannibal è a Firenze sotto le mentite spoglie di un colto bibliotecario, il professor Fell, ma una sua vittima miliardaria ha messo sulla sua testa una taglia di tre milioni di dollari e anche Clarice Starling è sulle sue tracce. Lo psichiatra, al suo 3° adattamento cinematografico (il 2° prodotto da De Laurentiis che, dopo il fiasco di "Manhunter", rinunciò a finanziare il gran successo firmato da Jonathan Demme non aspettandosi la pioggia di Oscar che ricevette), non è più antropofago, ma sempre dotato di un carisma e humor unico, caratteristico della memorabile interpretazione di Anthony Hopkins che, come nel precedente, colpisce nel segno. Manca all’appello Jodie Foster, sostituita da una credibile Julianne Moore, e c’è una bella squadra di ottimi istroni italiani tra cui l’ispettore Giancarlo Giannini e sua moglie Francesca Neri. Ridley Scott, fresco del successo de "Il gladiatore", trova anche qui una breve parte per sua moglie Giannina Facio. [-]

[+] lascia un commento a nicolò » [ - ] lascia un commento a nicolò »

Da Ridley Scott ci si poteva aspettare qualcosa di più di un bel catalogo di cartoline di Firenze, inoltre il film ha i suoi punti di forza nel ricordo del prequel, il che è tutto dire. Non che l'intreccio sia totalmente privo di interesse: le peripezie di Lecter a Firenze parallele alle indagini della Starling sono curiose, ma al contempo ci dobbiamo sorbire anche una serie di sequenze deficienti: cosa dire di Liotta col cranio scoperchiato da Lecter che si ciba del suo stesso cervello? E del trucco da barzelletta di cui è letteralmente ricoperto Oldman? Non c'è che dire: Scott ha eseguito diligente solo in parte e gli attori sono diretti bene solo al 50% (ok Giannini e Hopkins, in catalessi e imbambolati tutti gli altri, compresi la Moore e Liotta) mentre la fotografia è ammirevole. [+]

Da Ridley Scott ci si poteva aspettare qualcosa di più di un bel catalogo di cartoline di Firenze, inoltre il film ha i suoi punti di forza nel ricordo del prequel, il che è tutto dire. Non che l'intreccio sia totalmente privo di interesse: le peripezie di Lecter a Firenze parallele alle indagini della Starling sono curiose, ma al contempo ci dobbiamo sorbire anche una serie di sequenze deficienti: cosa dire di Liotta col cranio scoperchiato da Lecter che si ciba del suo stesso cervello? E del trucco da barzelletta di cui è letteralmente ricoperto Oldman? Non c'è che dire: Scott ha eseguito diligente solo in parte e gli attori sono diretti bene solo al 50% (ok Giannini e Hopkins, in catalessi e imbambolati tutti gli altri, compresi la Moore e Liotta) mentre la fotografia è ammirevole. Un'unica sequenza da antologia: l'impiccagione di Giannini. Polemiche più che legittime per il gore e il conseguente visto di censura "per tutti": non che per un bambino sia proprio il massimo un prodotto del genere. [-]

[+] lascia un commento a henry » [ - ] lascia un commento a henry »

hannibal e un film molto realistico e contiene delle scene crude molto crude . apparte questo mi e piaciuto molto come il primo dell' resto. aspetto il prossimo con impazienza.

[+] lascia un commento a betta » [ - ] lascia un commento a betta »

Posso dirvi che Firenze, dove vivo sin dalla nascita, è stata ritratta benissimo da Scott in tutta la sua essenza. L'intreccio è assolutamente perfetto, Hopkins divino e la Moore rappresenta bene il cambiamento interiore avvenuto in Clarice dopo l'incontro con Lecter. HANNIBAL, lo dico per chi cercava una replica delle sensazioni suscitate dal disturbante primo capitolo della saga, diretto da Jonathan Demme, è un film completamente diverso che però rende uguale giustizia allo spirito del personaggio di Lecter e tutto ciò che ruota intorno a lui. L'F.B.I. e La Polizia italiana, e i rispettivi poliziotti che gli stanno alle calcagna: Giannini nell'episodio italiano e la magnifica Julianne Moore nell'epilogo finale americano, nel ruolo di Clarice, che nel primo film era stato di Jodie Foster. [+]

Posso dirvi che Firenze, dove vivo sin dalla nascita, è stata ritratta benissimo da Scott in tutta la sua essenza. L'intreccio è assolutamente perfetto, Hopkins divino e la Moore rappresenta bene il cambiamento interiore avvenuto in Clarice dopo l'incontro con Lecter. HANNIBAL, lo dico per chi cercava una replica delle sensazioni suscitate dal disturbante primo capitolo della saga, diretto da Jonathan Demme, è un film completamente diverso che però rende uguale giustizia allo spirito del personaggio di Lecter e tutto ciò che ruota intorno a lui. L'F.B.I. e La Polizia italiana, e i rispettivi poliziotti che gli stanno alle calcagna: Giannini nell'episodio italiano e la magnifica Julianne Moore nell'epilogo finale americano, nel ruolo di Clarice, che nel primo film era stato di Jodie Foster. Notevole e dalle tinte blackhumoristiche anche l'episodio vendicativo in cui Gary Oldman (irriconoscibile per via di una protesi facciale mostruosa) interpreta un vecchio paziente di Lecter, un grande proprietario di beni, che vuole riscattare a tutti i costi la propria figura sfregiata uccidendo il suo carnefice che adesso si nasconde in Toscana. Questo è un film - a differenza di quello dalle atmosfere ossessive, disturbanti e intimiste di Jonathan Demme - più arioso, per così dire, e le immagini sono "deliziose", come direbbe Hannibal stesso. Il tutto accompagnato da una colonna sonora costellata di classicismo a iosa, insomma si respira per la prima volta (prima dell'attuale film sulla gioventù di Hannibal) l'aria europea che fa parte dell'anima di Lecter. Un film godibile e scanzonato e, fra l'altro, che conclude degnamente il discorso appena e male accennato ne IL SILENZIO DEGLI INNOCENTI, sull'attrazione prima platonica ma poi anche fisica fra la bella - Clarice - e la bestia - Hannibal il cannibale. Il nostro caro Ridley (autore di una manciata di film di successo planetario, I DUELLANTI, BLADE RUNNER, THELMA E LOUISE, IL GLADIATORE) gioca a far familiarizzare il pubblico con la persona di Lecter, entra nel suo mondo raffinato e allo stesso tempo sanguinario e malato, e il montaggio finale in casa di Clarice ci mostra quanto sia abile nel manipolare il concetto di "senso" che il cinema dovrebbe innestare nell'osservatore. RED DRAGON e il nuovo film sulla gioventù di Hannibal sono due capitoli inutili, il fatto che Hopkins in uno sia presente in pochissime scene e nell'altro non ci sia per niente non è da poco, che non aggiungono niente a questi primi due capolavori. [-]

[+] lascia un commento a darko » [ - ] lascia un commento a darko »

Una domanda. Pur avendo visto il film non ricordo per quale motivo viene nominata la città di Benevento

[+] lascia un commento a baby » [ - ] lascia un commento a baby »

Ottimo film, si...Hopkins e Giannini reggono bene questa gran fatica, anche Firenze si mostra bene(ma non al meglio). Purtroppo, per chi come me ha letto e riletto il libro di Harris rimane un pò scioccato e deluso da questa trasposizione,(niente da dire, nel microcosmo cinematografico pùo funzionare), se non altro in pochi ma importanti punti, ossia la decisione sciagurata e buonista di mutilare inspiegabilmente il finale (e lo stesso povero Lecter)e comunque lo stravolgimento di gran parte della storia, che priva di tutto il senso che lo scrittore gli aveva dato, ad esempio nella scena della cena, e neanche l'esanime Mason Verger è cattivo come ci si aspetterebbe (e dispiace che l'anguilla del racconto sia rimasta inutilizzata, ma così doveva essere, non si poteva mutilare a metà). [+]

Ottimo film, si...Hopkins e Giannini reggono bene questa gran fatica, anche Firenze si mostra bene(ma non al meglio). Purtroppo, per chi come me ha letto e riletto il libro di Harris rimane un pò scioccato e deluso da questa trasposizione,(niente da dire, nel microcosmo cinematografico pùo funzionare), se non altro in pochi ma importanti punti, ossia la decisione sciagurata e buonista di mutilare inspiegabilmente il finale (e lo stesso povero Lecter)e comunque lo stravolgimento di gran parte della storia, che priva di tutto il senso che lo scrittore gli aveva dato, ad esempio nella scena della cena, e neanche l'esanime Mason Verger è cattivo come ci si aspetterebbe (e dispiace che l'anguilla del racconto sia rimasta inutilizzata, ma così doveva essere, non si poteva mutilare a metà). E si può sapere che fine ha fatto il castello della memoria del dottore? Che ci si creda o no, rispetto alla claustrofobia dei romanzi, si scade in una banalità che mortifica tutto il lavoro. Naturalmente questo è il prezzo che si deve pagare per animare nei troppo pochi minuti di pellicola un personaggio e una storia senza dubbio di buon gusto (almeno sulla carta, in tutti i sensi). Ma l'amarezza stà nel fatto che "il silenzio degli innocenti" invece degli sconti a questo esorbitante prezzo ce li ha fatti, e l'atmosfera li è decisamente più hannibaliana che qui. [-]

[+] lascia un commento a marlin blu » [ - ] lascia un commento a marlin blu »

Un film molto brutto che confrontato col silenzio diventa quasi offensivo

[+] lascia un commento a uto » [ - ] lascia un commento a uto »

Il silenzio degli innocenti era un bel film, questo Hannibal è una vera cagata. Peccato, Hopkins è un grande attore e questo film è un insulto alla sua bravura...

[+] lascia un commento a markinj » [ - ] lascia un commento a markinj »