alessandro catalano
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mercoledì 23 gennaio 2002
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hannibal lecter é tornato
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Dopo dieci anni finalmente arriva il seguito del bellissimo "Silence of the lambs". In "Hannibal" ritroviamo il geniale dottor Hannibal Lecter, scappato a Firenze, dove vive serenamente sotto un'altro nome. Sulle sue tracce ci sono un'ispettore di polizia (G.Giannini), il detective Clarice Starling (J.Moore) e un uomo miracolosamente sopravvissuto all'aggressione del dottor Lecter (G.Oldman). Di sicuro "Hannibal" non regge in confronto col precedente di Johnatan Demme, ma rimane comunque un buon film, che da parte sua ha un'ottima atmosfera, una stupenda ambientazione e dei bravissimi attori (Julianne Moore sostituisce degnamente Jodie Foster). La scena del cervello di Ray Liotta cucinato in padella é già diventata famosa.
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Dopo dieci anni finalmente arriva il seguito del bellissimo "Silence of the lambs". In "Hannibal" ritroviamo il geniale dottor Hannibal Lecter, scappato a Firenze, dove vive serenamente sotto un'altro nome. Sulle sue tracce ci sono un'ispettore di polizia (G.Giannini), il detective Clarice Starling (J.Moore) e un uomo miracolosamente sopravvissuto all'aggressione del dottor Lecter (G.Oldman). Di sicuro "Hannibal" non regge in confronto col precedente di Johnatan Demme, ma rimane comunque un buon film, che da parte sua ha un'ottima atmosfera, una stupenda ambientazione e dei bravissimi attori (Julianne Moore sostituisce degnamente Jodie Foster). La scena del cervello di Ray Liotta cucinato in padella é già diventata famosa.
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lu megghiu
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lunedì 21 gennaio 2002
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meglio hannibal lecter o norman bates
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Innanzitutto bisogna dire che sia il personaggio di Psyco( film di Hitchkoch)che Hannibal si riferiscono allo stesso serial killer, Edward Gein. Però da buon figlio del terzo millennio non posso che preferire il moderno Hannibal. Volete sapere perchè? Caspita non lo vuole sapere nessuno; comunque io lo dico lo stesso. Perchè quando uno vede Hannibal se dopo si va a fare la doccia mentre si toglie le mutande noterà un'alone marrone; cercherà di cosolarsi pensando che forse è una macchia di caffèlatte ma alla fine dovrà capire che non è una macchia di caffèlatte, non può esserlo e comunque perchè si dovrebbe trovare proprio all'altezza del buco del culo? perchè è merda, il classico alone di merda che solo i film veramente terrorizzanti sanno produrre.
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Innanzitutto bisogna dire che sia il personaggio di Psyco( film di Hitchkoch)che Hannibal si riferiscono allo stesso serial killer, Edward Gein. Però da buon figlio del terzo millennio non posso che preferire il moderno Hannibal. Volete sapere perchè? Caspita non lo vuole sapere nessuno; comunque io lo dico lo stesso. Perchè quando uno vede Hannibal se dopo si va a fare la doccia mentre si toglie le mutande noterà un'alone marrone; cercherà di cosolarsi pensando che forse è una macchia di caffèlatte ma alla fine dovrà capire che non è una macchia di caffèlatte, non può esserlo e comunque perchè si dovrebbe trovare proprio all'altezza del buco del culo? perchè è merda, il classico alone di merda che solo i film veramente terrorizzanti sanno produrre.
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bullythekid
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sabato 5 gennaio 2002
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forse è sottovalutato...
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Bisogna rendere chiara una cosa: il confronto con "Il silenzo degli Innocenti" è impossibile, non perchè forma e contenuto di questo film siano peggiori ma perchè si tratta di due approcci diametralmente opposti. Laddove il film di Jonathan Demme era un'accurata analisi del comportamento umano, il film di Scott diventa un gustoso (in tutti i sensi) mercato di umorismo nero, effetti speciali alla Peter Jackson e sorrisi maliziosi che possono nascondere molte cose. Preso in questi termini, Hannibal è veramente sublime per come stravolge continuamente i punti di vista: ma Hannibal ci è amico o no? Come è stato osservato, non c'è bisogno di miti come quello di Hannibal Lecter ma l'umorismo nero e il ritmo nel cinema sono importanti e in questo versante Hannibal è proprio sottovalutato.
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Bisogna rendere chiara una cosa: il confronto con "Il silenzo degli Innocenti" è impossibile, non perchè forma e contenuto di questo film siano peggiori ma perchè si tratta di due approcci diametralmente opposti. Laddove il film di Jonathan Demme era un'accurata analisi del comportamento umano, il film di Scott diventa un gustoso (in tutti i sensi) mercato di umorismo nero, effetti speciali alla Peter Jackson e sorrisi maliziosi che possono nascondere molte cose. Preso in questi termini, Hannibal è veramente sublime per come stravolge continuamente i punti di vista: ma Hannibal ci è amico o no? Come è stato osservato, non c'è bisogno di miti come quello di Hannibal Lecter ma l'umorismo nero e il ritmo nel cinema sono importanti e in questo versante Hannibal è proprio sottovalutato. La morte di Pazzi (Hannibal è cattivo), l'uccisione del sequestratore a Firenze (Hannibal è buono), la sequenza, davvero shockante, dei maiali conclusa con la morte di Verge (Hannibal è buono) e il pezzo di cranio dato in pasto al bambino (Hannibl è cattivo). Alla faccia!
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(di tyler durden)
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luca
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sabato 22 dicembre 2001
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il fascino dell'intelletto
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Dopo aver visto un film di questo calibro, certo sembra quasi impossibile, ma non si può un rimanere estasiati dal fascino di un killer-gentiluomo, che prima di tutto è un uomo.
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ghembo
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martedì 11 dicembre 2001
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non mi gusto piu il silenzio degli innocenti
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A mio avviso era meglio fermarsi al primo! I personaggi hanno totalmente cambiato psicologia, per non parlare della scena in cui il dottore mangia il cervello a Ray Lyotta, veramente comico!!!!!! Non vedevo un fil schifoso come questo dai tempi di bambola.
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vittorio
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mercoledì 21 novembre 2001
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travolgente
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Penso che non sia mai esistito al mondo un attore straordinariamente bravo come Anthony Hopkins. Questo film è stupendo, e non riesco assolutamente a capire perchè si vuole a tutti i costi porre in esame la trama originale. E' bello così, facciamoci meno problemi.
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clyde
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mercoledì 21 novembre 2001
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questo film è poesia.
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Trovo inutile il paragone con "Il silenzio degli innocenti". Questo è un altro film, è scontato che non sia all'altezza del primo, ma non per questo lo si deve giudicare negativamente. Niente affatto. In "Hannibal" c'è tutta la poesia alla quale ci ha abituato il Dr. Lecter, e la storia d'amore, pur differente dal libro, è capace di far sognare come pochi film riescono.
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ubiwan
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giovedì 1 novembre 2001
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la ribollita e' buona,ma indigesta...
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E' veramente assurdo,non dice niente,la trama e' banale....si salva dal conato di vomito solo grazie ad Hopkins e Giannini.Se al loro posto avessero messo qualcun altro non sarebbe stato neanche un film,ma un programma di cucina a base di interiora e cervello fritto.BLEAH!!!!
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mario
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sabato 27 ottobre 2001
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la montagna ha partorito un topolino
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E' stata una mezza delusione, sinceramente questo "Hannibal". Mi è piaciuto molto più il libro di Harris, dove tra l'altro c'è un finale molto più inquietante che il film non ha il coraggio di riprendere (forse era troppo poco hollywoodiano). L'interpretazione degli attori è però buona, nonostante il confronto fra la Foster e Juliane Moore sia improponibile. La regia è di mestiere, anche se sembra che in alcuni tratti Scott sia un po' svogliato. Rimangono comunque delle belle scene (l'uccisione di Pazzi ad esempio) che però non sollevano il film dall'essere solo discreto.
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flaein
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mercoledì 1 agosto 2001
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eravamo pochi e con il fiato sospeso
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lA SALA ERA MUTA E ATTONITA
SOLO IL RESPIRO FRATTO E ROTTO DELLE VARIE RAGAZZE CI DAVA IL SINCOPATO DELLA REGIA .iL CINEMA ERA IL VEKKIO CINEMA "VITTORIA" CHE IN FIN DEI CONTI NON ODORAVA PIU' DI VELLUTO MA SI OFFRIVA ALLE SOLITE PREDISCUSSIONI PSEUDO POLITICHE CHE QUALCHE ROMANISTA ,FAN DI GIANNINI ,AVREBBE POTUTO SOPPORTARE .
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