Scarface

La più bella scena è quando iniziano i titoli di coda : meglio due mafiosi contro Al Capone !!!

La più bella scena è quando iniziano i titoli di coda : meglio due mafiosi contro Al Capone !!!

lo sai che io mangio polpi tre volte al giorno a me quei polpi di merda mi cominciano ad uscire dalle orecche

Semplicemente stupendo!

Storia di Tony Montana, immigrato cubano che vuole realizzarsi a tutti i costi, e assapora gloria e polvere del mondo del narcotraffico. Per definizione gangster epico, Scarface è prima di tutto l’anti-eroe americano, colui che pur di farcela è disposto a tutto. Ma lo sguardo di De Palma non si limita certo a un atto d’accusa: prima ci affascina (come affascina Montana) con le due grandi aspirazioni dell’uomo senza scrupoli, il mondo della double P (power & pussy), dopodiché un lento declino nella distruzione di tutto ciò che è il mondo vero di Tony (amicizie, moglie ecc.), sacrificato alla ricerca della ricchezza. E qui sta il colpo principale del film: gli ultimi quaranta minuti, un delirio irresistibile di violenza e droga che culminerà nel tragico finale. [+]

Storia di Tony Montana, immigrato cubano che vuole realizzarsi a tutti i costi, e assapora gloria e polvere del mondo del narcotraffico. Per definizione gangster epico, Scarface è prima di tutto l’anti-eroe americano, colui che pur di farcela è disposto a tutto. Ma lo sguardo di De Palma non si limita certo a un atto d’accusa: prima ci affascina (come affascina Montana) con le due grandi aspirazioni dell’uomo senza scrupoli, il mondo della double P (power & pussy), dopodiché un lento declino nella distruzione di tutto ciò che è il mondo vero di Tony (amicizie, moglie ecc.), sacrificato alla ricerca della ricchezza. E qui sta il colpo principale del film: gli ultimi quaranta minuti, un delirio irresistibile di violenza e droga che culminerà nel tragico finale. Il tutto sempre al servizio dello spettacolo: perché Montana è una star, è esagerato in tutto. Nella strafottenza, nella violenza, ma anche nell’amore per la sorella (che è il certificato di malattia mentale del cubano!). Certo, fare la morale su questo film è fin troppo facile: si capisce dal primo interrogatorio che Montana finirà male. Troppo ingordo, troppo impulsivo, troppo solo. Troppo. E il finale sotto l’insegna “The world is yours” è una spiegazione addirittura sovrabbondante. Più sottile potrebbe essere la critica al sogno americano, qui portato all’eccesso fino alla disintegrazione. Ma neanche questa è soddisfacente. La ragione di questo film, in realtà, non è altro che Tony Montana. Tony Montana e la sua sfida. E tutte le energie del regista sono rivolte alla guerra (citata spesso nel film)che è sempre in procinto di scoppiare, fino al drammatico epilogo (da antologia!). Quindi come valutare la prova di Al Pacino? Secondo me è impossibile. Il suo è un personaggio troppo caricaturale, troppo sopra le righe perché possa essere paragonato ad altri suoi personaggi. Ovviamente senza nulla togliere alla straordinaria efficacia della recitazione (e forse è l’unica cosa che conta). Di Scarface rimangono , quindi, le frasi storiche di Montana (troppe da citare!), la sensualità e il divismo decadente di Micelle Pfeiffer, qualche lungaggine (sono due ore e quaranta di film) e un finale che una volta visto, pochi potranno permettersi il lusso di dimenticarselo. E’ il remake di un film del 1932, agli autori del quale è dedicato. [-]

quando vidi scarface la prima volta capii che cosa voleva dire recitare interpretare ed emozionare il pubblico.bravo al pacino and company.capolavoro assoluto

Scritto da Oliver Stone, una grandiosa e agghiacciante parabola sul potere e sulla morte: nulla di nuovo, e che De Palma tornerà a dire successivamente ("Carlito's way"), ma detto con metodo e senza lasciare respirare lo spettatore per quasi tutto il film. Notevole il virtuosismo tecnico (fotografia di John A.Alonzo, musiche di Giorgio Moroder, scenografie di F. Scarfiotti) ed eccelllente il cast, tra cui spicca il torvo ed eccessivo Pacino. Di grande erotismo la Pfeiffer, l'unica cosa su cui tutti i critici sono d'accordo. Da antologia il cruento finale con dedica finale al film di Howard Hawks, che ha fatto infuriare i puristi.

il miglior al pacino lo si riconosce in questo capolavoro di brian de palma

a parte la straordinaria caraterizzazione di pacino e l'ottima regia non è un gran film era destinato a diventare iconografico e lo è diventato ma racconta poco e male. non c'è storia meglio l'originale.de palma ha fatto di meglio nella sua vita

Film sensazionale.Splendida interpretazione di Al Pacino,e grande regia di Brian De Palma,anche se quest'ultimo non riuscirà mai a tenere testa a Martin Scorsese.