nicolino4
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lunedì 8 novembre 2010
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scarface no.1
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ho visto scarface qualche mese fa,non sono un grande fan dei film..ma scarface mi e piaciuto molto....se vi va aggiungetemi su msn : nnm2007@msn.com
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tony montana
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domenica 17 ottobre 2010
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ritratto epico e dramma romantico
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A parte il mediocre The Black Dalia, la mano di Brian De Palma è sempre capace di tirare fuori autentici capolavori e sicuramente Scarface, Carlito’s Way e Gli Intoccabili, sono fra questi. Oliver Stone ( Assassini Nati, Platoon, W. ) questa volta nei panni di solo sceneggiatore, stende una sceneggiatura cruda, violenta, e atrocemente realistica fatta di violenza, belle donne, disco music elettronica, corruzione. Con la giusta dose di crudezza, Stone racconta di un’America seducente e completamente soggiogata dalla malavita e dalla cocaina. Memorabili le interpretazioni della stupenda e semisconosciuta Michelle Pfeiffer e senza dubbio quella di Al Pacino, candidato al Golden Globe al miglior attore ( Drammatico ), che da vita ad un autentico antieroe leggendario, che cerca lusso e potere e che è destinato purtroppo a cadere, una vera icona del Male, che però ci fa affezionare a sé stessa e al suo fato, di cui seguiamo ogni passo della sua scalata verso il potere.
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A parte il mediocre The Black Dalia, la mano di Brian De Palma è sempre capace di tirare fuori autentici capolavori e sicuramente Scarface, Carlito’s Way e Gli Intoccabili, sono fra questi. Oliver Stone ( Assassini Nati, Platoon, W. ) questa volta nei panni di solo sceneggiatore, stende una sceneggiatura cruda, violenta, e atrocemente realistica fatta di violenza, belle donne, disco music elettronica, corruzione. Con la giusta dose di crudezza, Stone racconta di un’America seducente e completamente soggiogata dalla malavita e dalla cocaina. Memorabili le interpretazioni della stupenda e semisconosciuta Michelle Pfeiffer e senza dubbio quella di Al Pacino, candidato al Golden Globe al miglior attore ( Drammatico ), che da vita ad un autentico antieroe leggendario, che cerca lusso e potere e che è destinato purtroppo a cadere, una vera icona del Male, che però ci fa affezionare a sé stessa e al suo fato, di cui seguiamo ogni passo della sua scalata verso il potere. Brian De Palma, ha confezionato un capolavoro dai toni epici, una specie di biografia della vita di Tony, che giustamente si può dividere in tre parti: l’ascesa al mondo della mafia, con sequenze degne del miglior action movie, violente e secche ( come la sequenza della motosega coi colombiani e la sparatoria che ne segue ) fondendo magistralmente l’hard boiled con il noir, che narrano le gesta ( non tanto ) eroiche di Tony, la seconda parte che racconta il suo dominio dell’Impero della droga e la terza parte che racconta la tragica caduta di questo uomo, sessualmente frustrato, tossicodipendente fino alla follia, geloso della sorella fino a uccidere il migliore amico che si era innamorato di lei, e l’epica sparatoria finale che culmina nella tragedia dove si decide il destino di un gangster e del suo impero, destino che si conclude con una caduta tragica. Delle tre parti prevale la terza, che De Palma ha saputo orchestrare come un’opera di Shakespeare e ne trae tutto il respiro. Melodramma e film gangsteristico che raggiunge di bellezza, la grandiosità de Il Padrino. Grandiose musiche di Giorgio Moroder.
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(di il cinefilo)
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luca r.
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lunedì 20 settembre 2010
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perfetto
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che dire raramente ho visto un film con un ritmo cosi incredibile!!praticamente perfetto e poi lui l innarivabile al pacino che credo sia l unico attore storico che ancora riesce ad emozionarmi...forse il piu grande!!film da nn perdere
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vinny boy
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martedì 27 luglio 2010
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violenza ridondante per un record di volgarità
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il film contiene una dose ineguagliabile - che sicuramente lascia perplessi - di parolacce e soprattutto dell'efferrata violenza. In compenso è stato un incasso internazionale è un grande successo presso il pubblico-
VINCENT (10 anni)
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(di giordy.91)
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joker 91
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mercoledì 2 giugno 2010
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il genio di pacino
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pacino regala una interpretazione da brividi con questo incredibile film,un attore magistrale per un film entrato tra i 100 migliori di tuttii tempi con un cast fantastico,oltre a pacino anche la pfeiffer e bauer non scherzano.
Non racconto la trama anche perchè è impossibile che non sia stato visto dagli amanti del genere,pacino mito e genio, un attore al pari di de niro e nicholson come bravura se non addirittura superiore.
un film geniale,
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lamuscia
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domenica 16 maggio 2010
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capolavoro....inarrivabile per adrenalina e forza
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vacceeeee
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domenica 16 maggio 2010
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bomba!!!
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Al pacino riesce a fare la differenza in questo film come pochi.....una bomba nucleare, una pera di adrenalina.....il film emana una forza immensa....un inchino
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nicolòmatta
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mercoledì 7 aprile 2010
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scarface
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Un nome che è diventato memorabile per il cinema gangster. "Scarface" era il soprannome di Alphonse "Al" Capone, il boss del Proibizionismo nella Chicago degli anni '30 che divenne nella finzione filmica il Tony Camonte di Paul Muni in "Scarface - Lo sfregiato", classico del gangster film prodotto da Howard Hughes e diretto da Howard Hawks. Alla pietra miliare di Hawks si rifece Brian De Palma con questo "Scarface", che sposta l'azione nella Miami degli anni '80 in cui è protagonista la cocaina. Esodo cubano, l'ambizioso Tony Montana dal volto sfregiato, approdato in Florida assieme all'amico Manny, fa la scalata al potere. Parte come sicario del boss Frank Lopez, tratta ingenti affari redditizi con un narcotrafficante boliviano e alla fine uccide il suo ex capo, gli prende la donna, la bella Elvira, e si mette in proprio.
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Un nome che è diventato memorabile per il cinema gangster. "Scarface" era il soprannome di Alphonse "Al" Capone, il boss del Proibizionismo nella Chicago degli anni '30 che divenne nella finzione filmica il Tony Camonte di Paul Muni in "Scarface - Lo sfregiato", classico del gangster film prodotto da Howard Hughes e diretto da Howard Hawks. Alla pietra miliare di Hawks si rifece Brian De Palma con questo "Scarface", che sposta l'azione nella Miami degli anni '80 in cui è protagonista la cocaina. Esodo cubano, l'ambizioso Tony Montana dal volto sfregiato, approdato in Florida assieme all'amico Manny, fa la scalata al potere. Parte come sicario del boss Frank Lopez, tratta ingenti affari redditizi con un narcotrafficante boliviano e alla fine uccide il suo ex capo, gli prende la donna, la bella Elvira, e si mette in proprio. La sua vita all'insegna dell'eccesso, l'amore incestuoso per la sorella Gina e una buona azione lo manderanno in rovina. Sceneggiato da Oliver Stone che si è arricchito del materiale di cronaca vera fornitogli dalla polizia di Miami e dalla DEA, il film è un itinerario nel Kitsch più sfrenato (la scenografia della villa di Montana, dell'ottimo Ferdinando Scarfiotti, è un must), eccessivo nella violenza e nelle parolacce (la parola "fuck" è la più ripetuta nel copione, assieme ai suoi composti), impreziosito da una superba interpretazione di Pacino (ben doppiato da Ferruccio Amendola) immerso nel metodo di Stanislavskij: non interpreta Tony Montana, è Tony Montana. La grande colonna sonora di Giorgio Moroder fa da sfondo alla follia di un mondo sporco e dal fascino perverso, di gangster moderni e lontanissimi dal Padrino del film di Francis Ford Coppola.
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andrea castello
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lunedì 15 marzo 2010
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scarface
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Non è solo un remake del film di Hawks ma è un film epocale di Brian De Palma. La regia è da manuale e la mano di De Palma si vede (i suoi soliti lunghi piani sequenza, i diversi punti di vista e le immancabili carrellate). Tutti gli attori danno una grande prova recitativa (degna di nota la performance di Mary Elizabeth Mastrantonio) ma su tutti spicca il colossale Al Pacino. L'attore italo-americano ci regala un Tony Montana perfetto nel suo genere: un immigrato cubano, ignorante, gretto, violento, furbo negli affari, testardo e costante nella realizzazione del "suo" sogno americano ma comunque con saldi principi morali (come ad esempio: il valore della famiglia). Un personaggio complesso e sfaccettato ben costruito anche nei gusti esagerati (vestiti sgargianti, accessori d'oro e Cadillac con interni tigrati) e per questo aspetto Tony suscita ilarità e un pò di tenerezza.
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Non è solo un remake del film di Hawks ma è un film epocale di Brian De Palma. La regia è da manuale e la mano di De Palma si vede (i suoi soliti lunghi piani sequenza, i diversi punti di vista e le immancabili carrellate). Tutti gli attori danno una grande prova recitativa (degna di nota la performance di Mary Elizabeth Mastrantonio) ma su tutti spicca il colossale Al Pacino. L'attore italo-americano ci regala un Tony Montana perfetto nel suo genere: un immigrato cubano, ignorante, gretto, violento, furbo negli affari, testardo e costante nella realizzazione del "suo" sogno americano ma comunque con saldi principi morali (come ad esempio: il valore della famiglia). Un personaggio complesso e sfaccettato ben costruito anche nei gusti esagerati (vestiti sgargianti, accessori d'oro e Cadillac con interni tigrati) e per questo aspetto Tony suscita ilarità e un pò di tenerezza. La scenografia in alcune scene è faraonica, accuratamente kitsch e ben usata in tutto il film. La musica di Giorgio Moroder, oltre a svilupparsi e a coincidere come carta carbone alle emozioni del protagonista, sottolinea ed evidenzia tutto lo spirito anni ottanta della riviera di Miami, spensierata e allegra ("She's on fire", "Rush, rush" eseguita dalla cantante dei Blondie) ma anche truce e reale ("Push it to the limit") oppure dolce e drammatica ("Gina's and Elvira's Theme"). La parabola dell'eroe "maledetto" è ben sviluppata nella sceneggiatura di Oliver Stone dove tutte le tappe del percorso "da zero a star" sono rispettate, anche la parabola discendente del personaggio è costellata, prima da avvisaglie, poi da certezze che rendono shakespiriano il finale. Anche i dettagli dei vari traffici di droga sono accurati e quasi documentaristici (Stone ha dichiarato di avere frequentato dei veri spacciatori di coca per scrivere al meglio la sceneggiatura). Storico è l'epilogo della pellicola: violento e pulp. Insomma tutta la pellicola, come tutto quello che la circonda, è veramente spinta al limite: il linguaggio, la violenza e la drammaticità. E' un film eccessivo, emotivamente e scenicamente, e fa parte di quei film che si odiano o si amano.
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alex41
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giovedì 4 febbraio 2010
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un film che merita di essere un gangster-cult.
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Uno dei più brillanti e indimenticabili gangster movie della storia del cinema, insieme a Il Padrino, Gli Intoccabili e Quei Bravi Ragazzi. Una delle più famosi e incredibili ruoli di Al Pacino, la storia è una specie di "GTA" cinematografica, cioè un gruppo di prigionieri che, arrivati in America, rubano droga, sparano e raggiungono il potere uccidendo chiunque passi sotto i loro occhi. L'azione c'è, il divertimento assicurato, i personaggi grandiosi, la regia in molti punti è scadente ma efficace soprattutto nella scena finale. Vi aspetta uno spettacolare e intenso cult con uno straordinario Al Pacino e una spettacolare pellicola con tanto di canzoni firmate da Giorgio Moroder.
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Uno dei più brillanti e indimenticabili gangster movie della storia del cinema, insieme a Il Padrino, Gli Intoccabili e Quei Bravi Ragazzi. Una delle più famosi e incredibili ruoli di Al Pacino, la storia è una specie di "GTA" cinematografica, cioè un gruppo di prigionieri che, arrivati in America, rubano droga, sparano e raggiungono il potere uccidendo chiunque passi sotto i loro occhi. L'azione c'è, il divertimento assicurato, i personaggi grandiosi, la regia in molti punti è scadente ma efficace soprattutto nella scena finale. Vi aspetta uno spettacolare e intenso cult con uno straordinario Al Pacino e una spettacolare pellicola con tanto di canzoni firmate da Giorgio Moroder. Un ottimo remake, peccato che non ha vinto nessun Oscar, se lo meritava davvero. Un capolavoro degli anni '80, strepitoso e ipnotico, spettacolo senza precedenti.
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