Titolo originale | Oleg y las raras artes |
Titolo internazionale | Oleg and Strange Arts |
Anno | 2016 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Spagna |
Durata | 70 minuti |
Regia di | Andrés Duque |
Attori | Oleg Karavaychuk . |
Uscita | venerdì 26 gennaio 2018 |
Distribuzione | Lab 80 Film |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,02 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 25 gennaio 2018
Un'immersione nella creatività del compositore russo Oleg Nikolaevich Karavaichuk.
CONSIGLIATO SÌ
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A 89 anni Oleg Nikolaevitch Karavaychuk, cresciuto nella Russia staliniana, perseguitato dal KGB per la sua arte dissonante rispetto alle regole imposte dal regime ha composto numerose opere per pianoforte, alcune delle quali tuttora inedite. Andrés Duque ne documenta le dichiarazioni sull'arte e sui tempi che cambiano.
Tutti i documentari che consentono di raccontarsi a persone avanti con gli anni che hanno testimonianze importanti da offrire, sono da considerarsi pregevoli.
Sono loro a fissare, per il presente e il futuro, immagini e pensieri che andrebbero altrimenti perduti 'come lacrime nella pioggia'. È ciò che ha fatto Duque alternando lunghe sedute al pianoforte in cui, come afferma lo stesso artista, le mani sembrano andare da sole, a riflessioni su come il genio e l'espressione artistica possano essere considerati. Karavaychuk dà la sensazione di far emergere da una sorta di 'altrove' i propri pensieri quando sottolinea, ad esempio, il rapporto che esiste tra ciò che si indossa e l'esistere. Manifesta anche un'ammirazione per la saggezza di Stalin difficile da comprendere in una persona che a 7 anni dovette esibirsi al piano dinanzi al dittatore evitando così al padre la deportazione nei campi di lavoro. A questa si unisce la devozione nei confronti degli zar e, in particolare, per Caterina che diede origine alle raccolte dell'Hermitage di fronte alle quali sente tornare tutta la sua forza fisica.
Oleg ha molto da dire su un presente in cui il nuovo zar diserta un suo concerto e frutta e verdura non hanno più alcun profumo. Ciò che manca, in questa comunque pregevole raccolta di memorie e manifestazione di arte, è il versante dell'esperienza cinematografica con Maestri come Sergei Parajanov e Kira Muratova. Si fa un riferimento a un film sull'uccisione di Nicola II e dei suoi familiari ma dei due registi non si parla. Resta solo da sperare che, come nelle serie di qualità, ci possa essere un Oleg numero 2.