Anno | 2011 |
Genere | Thriller |
Produzione | Francia, Canada, Brasile, Argentina |
Regia di | Santiago Amigorena |
Attori | Marie-Josée Croze, Benz Antoine, Amber Goldfarb . |
Tag | Da vedere 2011 |
MYmonetro | 3,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 26 luglio 2011
Ritorna l'autore di Quelques jours en Septembre e con lui la più famosa attrice del Québec.
CONSIGLIATO SÌ
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Mary è una poliziotta che vive a Toronto, felicemente sposata e con un figlio. Una sera il marito, un avvocato in lotta contro la malavita, e il bambino escono per andare a vedere una partita di basket. Un'auto li segue e un uomo dal volto invisibile li uccide a colpi di mitra. Disperata, la donna è decisa a farsi giustizia da sola.
Definito dal suo autore, un western contemporaneo, Another silence segue il cammino solitario della propria protagonista in una vera e propria caccia all'uomo, al responsabile di quell'efferato omicidio. Un inseguimento che la porterà a lasciare Toronto, per andare in Argentina. Il racconto procede intrecciando i percorsi della poliziotta, dal passato non proprio irreprensibile, salvata dal futuro sposo che la tirerà fuori da un ambiente decisamente poco raccomandabile, a quello del giovane Pablito, nipote del boss, che viene prelevato dagli scagnozzi dello zio e portato in Canada, quindi riaccompagnato in Argentina, dove lo attendono la giovane moglie e un piccolo dato alla luce non da molto, per poi essere trasportato in Bolivia. Bravissima Marie-Josée Croze, vincitrice del premio come migliore attrice al festival di Cannes per Le invasioni barbariche, firmato da Denys Arcand, che riesce a dare corpo ad un personaggio spigoloso, duro e al tempo stesso fragile, disperato. Al suo secondo film, Santiago Amigorena seguendo gli stilemi del genere, firma un film che ha per tema la vendetta, il pareggiamento dei conti, ma è anche l'elaborazione del lutto, un road-movie dell'anima, dove alla fine del viaggio probabilmente la donna riuscirà a ritrovare se stessa, a riconciliarsi col mondo.
Co-protagonista della vicenda, uno scenario naturale, insolito e potente. Dalla fredda e glaciale Toronto la vicenda passa a strade semi-deserte, villaggi difficilmente raggiungibili e poco abitati, in una zona di confine, quel confine dove tutto ha un prezzo. È in quei luoghi che la "caccia" al colpevole si concluderà con un faccia a faccia. Un confine dove sono labili i contorni, dove la separazione tra bene a male, tra legalità ed illegalità, sembra sfumare.
Road movie sbilanciato, lontano dagli stilemi del cinema americano. Si respira a piena aria la drammaticità e il dilagante malessere dei protagonisti. Gli scenari così aperti e diversi sottolineano queste emozioni. Parlare di thriller è quindi esagerato (vale un pò lo stesso discorso per Drive con Ryan Gosling), l'azione è solo secondaria agli stati d'animo.