Titolo originale | Hitparzut X |
Anno | 2010 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | Israele |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Eitan Zur |
Attori | Suhel Haddad, Rami Heuberger, Melanie Peres, Yossi Pollak, Orna Porat . |
Distribuzione | Bolero Film |
MYmonetro | 3,06 su 3 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento martedì 19 giugno 2012
Un noir classico ma arricchito da svariati elementi psicologici relativi al rapporto madre-figlio e marito-moglie
CONSIGLIATO SÌ
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Ilan Ben-Natan è un importante docente di astrofisica all'Università di Haifa. Ha sessant'anni ed è sposato con Naomi, ventottenne illustratrice di libri . Ilan è un uomo sospettoso e trova conferma ai propri dubbi quando scopre che Naomi lo tradisce con un artista. Decide di affrontarlo e nella colluttazione lo uccide. Decide di seppellirlo in una fossa appena scavata ma c'è il rischio di essere scoperto. Eitan Zur ha diretto quattordici episodi, collaborando anche alla revisione della sceneggiatura, di "Be Tipul" (la serie televisiva i cui diritti sono stati acquisiti per gli Stati Uniti da Rodrigo Garcia con il titolo In Treatment). L'informazione è necessaria perché serve a sottolineare la sensibilità e l'attenzione che il regista israeliano offre ai suoi personaggi. Leggendo la breve sinossi si può pensare all'ennesima storia di tradimento e delitto affrontata migliaia di volte dal cinema. Zur però la declina secondo una sorta di triangolo che non si colloca sul piano del tradizionale lui/lei/l'altro. Al centro del film sta piuttosto un triangolo anomalo i cui vertici sono costituiti da Ilal, da Naomi e dalla madre di Ilal. A Zur interessa inserire all'interno della struttura da thriller psicologico una doppia dinamica. Ilal è un marito/padre (gli viene esplicitamente detto in un ristorante) che teme di veder sfuggire al suo controllo una moglie/figlia la cui bellezza vorrebbe tenere sotto custodia. Ma Ilal è a sua volta figlio di una madre piuttosto autoritaria che in qualche misura ancora lo controlla e lo guida. Quando in astrofisica insegna che una stella giovane finisce con l'assorbire la massa di una vecchia è come se stesse parlando di sé mentre è consapevole che con la genitrice il rapporto rischia l'inversione. Il senso di colpa materno per la rigidità che l'ha sempre accompagnata nelle dinamiche familiari finirà per avere un ruolo importante nella vita di un uomo nel cui intimo razionalità e irrazionalità combattono in un conflitto che ha come meta la solitudine.
Recitato in israeliano e sottotitolato in inglese, sicuramente il senso di qualche dialogo mi è sfuggito. Tuttavia l'impianto narrativo mi pare sia quello de "La femme infidèle" di Chabrol e poi de "L'amore infedele" con Richard Gere. Il maschio tradito, il rivale e la donna ambita. Qui però lui è molto più anziano [...] Vai alla recensione »
Un’altra bella scoperta della Settimana della critica, questo dramma israeliano diretto dal regista della serie televisiva Be Tipul su cui è basata la serie americana In treatment. Come Hearat Shulaym, il film di Jospeh Cedar che ha vinto la Palma per la miglior sceneggiatura all’ultimo festival di Cannes, anche Naomi si distingue per la struttura narrativa forte e coerente (basata sul romanzo di Edna [...] Vai alla recensione »
Ilan, un docente di astrofisica israeliano intorno ai sessanta, sposa una sua ex studentessa bellissima e molto più giovane, Naomi. Da quel momento vive nella paura che lei lo tradisca, e quando scopre che lei ha una relazione con un giovane Ilan perde l’aplomb che la sua posizione e la sua età dovrebbero assicurargli. Dietro le quinte si muove la madre di Ilan, causa dell’immaturità del professore: [...] Vai alla recensione »