Titolo originale | Le Coût de la vie |
Anno | 2003 |
Genere | Commedia |
Produzione | Francia |
Durata | 100 minuti |
Regia di | Philippe Le Guay |
Attori | Vincent Lindon, Géraldine Pailhas, Lorànt Deutsch, Isild Le Besco, Claude Rich Michel Vuillermoz, Camille Japy, Fabrice Luchini. |
MYmonetro | 2,81 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento mercoledì 19 gennaio 2011
Un manager con un ricco stipendio, un gestore di un ristorante con le mani bucate, una giovane fanciulla che fa la cameriera per ripudiare il passato, un dirigente in pensione, hanno qualcosa in comune In Italia al Box Office Il costo della vita ha incassato 282 mila euro .
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CONSIGLIATO SÌ
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Un manager con un ricco stipendio, un gestore di un ristorante con le mani bucate, una giovane fanciulla che fa la cameriera per ripudiare il passato, un dirigente in pensione, hanno qualcosa in comune: il rapporto che hanno con il denaro vincola la loro esistenza. Commedia francese dominata dal caso, che intreccia le vite dei personaggi guidate dal colore dei soldi, Il costo della vita è una fotografia tinta di humor nero della società di oggi. Senza soldi non si può andare avanti, ma quando si ha la fortuna di poterne avere per le mani, ci si rende conto che non è così facile gestirli, e il regista per dimostrarcelo si diverte a mettere in scena quattro situazioni paradossali che suscitano nello spettatore più di una risata. Sulla falsa riga di film come La crisi e L'apparenza inganna, il cinema francese si diverte ancora una volta a descrivere un'umanità viva ma alquanto ingenua, che subisce il fascino del vil denaro o ne rinnega il valore per una pura presa di posizione. Gli attori sono la chiave del successo de Il costo del denaro ed esprimono, in situazioni talvolta macchiettistiche, quanto ognuno di noi, senza farci troppo caso, sia schiavo della propria generosità o dell'avarizia: dare o ricevere?
Molti spettatori si riconoscono o pensano ai loro amici nei panni di questa commedia originale.
Lione è, dopo Parigi, la seconda capitale del cinema francese ovvero una delle ambientazioni preferite dai moderni cineasti. Ideando Il costo della vita, una commedia imperniata sul tema del denaro, Philippe Le Guay ha trovato naturale collocarla sulle rive del Rodano, in una città «legata agli affari, alla gastronomia e al piacere». Dentro questa cornice si muove un gruppetto di personaggi che si [...] Vai alla recensione »
Sei personaggi non in cerca d’autore ma definiti in base al loro rapporto con il denaro. Lo stereotipo è in agguato. Invece, il taccagno da manuale impersonato da Fabrice Luchini, o il generoso spendaccione Vincent Lindon, sprizzano verità, e sono punte dell’iceberg di un gruppo che raccoglie altre tipologie. L’industriale che dopo un trauma decide di svendere tutto, la ricca ereditiera terrorizzata [...] Vai alla recensione »
Qualche tempo fa il regista francese Philippe Le Guay lesse su un giornale femminile la storia dolentissima una ragazza ricca e disperata. Figlia di un celebre scrittore morto quando lei aveva 8 anni, a 22 la giovane miliardaria era un’infelice disadattata sola, a parte lo psichiatra e gli avvocati che l’assistevano. Il caso gli ha ispirato un film, Il costo della vita, che dopo avere riscosso un grande [...] Vai alla recensione »
Cinque storie sul denaro. A Lione, oggi. Protagonista della prima è Brett (Fabrice Luchini), così avaro che quando pranza con degli amici cerca sempre di non essere lui a pagare il conto. Nella seconda, invece, Coway (Vincent Lindon) è così prodigo che rischia di far fallire il piccolo ristorante che gestisce. Poi c’è Nicolas (Claude Rich) che, ricchissimo e non più giovane, vorrebbe disfarsi del suo [...] Vai alla recensione »
Nella commedia di Philippe Le Guay «Il costo della vita» (da domani nei nostri cinema) Vincent Lindon è Coway, un irriducibile spendaccione: «Ho voluto lui perchè ha la prestanza fisica del personaggio generoso, alla Jean Gabin». Muscoloso, irrequieto, molto più simpatico di quanto l’iniziale velo di timidezza lasci trasparire, Lindon spiega di avere molto in comune con il ruolo che interpreta: «Sono [...] Vai alla recensione »