Anno | 2022 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Italia |
Regia di | Simone Derai |
MYmonetro |
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Ultimo aggiornamento martedì 6 febbraio 2024
CONSIGLIATO N.D.
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(In)consapevolmente straubiani. Compagnia teatrale fondata da Simone Derai - capace, come scriveva Renato Palazzi, di «una profondità di pensiero che li colloca ai vertici della nuova scena nazionale» (e internazionale, aggiungiamo noi) -, col loro primo film gli Anagoor pongono l'attenzione su quelle che son sempre state le questioni fondanti del cinema di Straub-Huillet, ovvero la politica, la forma "saggio", il processo di lavoro, i fatti (e i misfatti) della Storia. Sulle arie di Les Incas du Pérou - secondo dei quattro movimenti di Les Indes galantes di Jean-Philippe Rameau, celebrazione "critica" dell'incontro dell'Europa con gli altri continenti, perché già attenta alle sopraffazioni perpetrate dai conquistatori sui "nuovi mondi" - ribaltano la prospettiva e si domandando interrogandoci: chi scopre chi? Chi guarda chi? Todos los males non è la mera documentazione di un allestimento teatrale, non è solo un film-opera. Piuttosto, per riprendere una definizione di Joshua Oppenheimer, è un «documentario dell'immaginazione» girato in Veneto tra campi di mais, allevamenti di alpaca e boschi bruciati, e al tempo stesso un (im)possibile re-enactment, una ricostruzione, una ri-messa in azione - che è anche una magnifica e feroce disamina - di quel che è stato, realizzata con la complicità di alcuni cittadini italiani d'origine peruviana che hanno partecipato alla scrittura e alle riprese. Incuranti del fatto che oggi quello che non si capisce in fretta è perduto, gli Anagoor praticano un cinema potente, generoso e densissimo (per gusto dell'inquadratura e cura compositiva), all'altezza di uno spettatore ancora disposto a concedere al film tempo, pazienza e attenzione.
Da Film TV N. 7, 13 febbraio 2024
(In)consapevolmente straubiani. Compagnia teatrale fondata da Simone Derai - capace, come scriveva Renato Palazzi, di «una profondità di pensiero che li colloca ai vertici della nuova scena nazionale» (e internazionale, aggiungiamo noi) -, col loro primo film gli Anagoor pongono l'attenzione su quelle che son sempre state le questioni fondanti del cinema di Straub-Huillet, ovvero la politica, la forma [...] Vai alla recensione »