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Un film acclamato a priori dopo l'ultimo (Grindhouse) non proprio grandioso. Per la prima volta Tarantino si cimenta nella guerra, nella guerra "pulp". Andiamo con ordine. I titoli di testa sono già di per se un'opera d'arte; quel continuo rimescolamento di generi e caratteri fondono 50 anni di cinema in soli 30 secondi e preparano lo spettatore a qualcosa d'innovativo, a un qualcosa di mai visto. La prima sequenza è infinita, si dilata nello spazio, incollando lo spettatore al dialogo, all'interazione tra i due uomini. Tarantino si diverte a far muovere sullo schermo e a far parlare come vuole lui i suoi personaggi, è proprio un'attività ludica anche, in qualche caso, fine a se stessa. La divisione del film in atti ricorda il cinema muto ma lo stile del film è moderno, forse "avanti" alla concezione generale di cinema. Egli come sempre crea una macedonia cinematografica che per i cinefili è puro e vero divertimento. Seguire il film con attenzione mostra la cura nei singoli dettagli, come nella scena della strage nel bar o in occasione della "Premiere", dove ogni invitato non è una marionetta ma interagisce nello spazio circostante. La violenza di questo film non si riscontra nelle sue antecedenti produzioni: "Kill Bill" è un grosso fumettone e la sua crudeltà viene sfumata dai contorni satirici e fantastici. "Le iene" è violenza psicologica mentre "Pulp Fiction" preferisce non interessarsi dei particolari truculenti. Adesso il nostro Quentin sembra aver preso uno stampo molto più filo-Cronenberg dove la violenza non è superflua ma abbonda, soprattutto nei particolari. E di particolare interesse è la scelta di un cast eccelso, dove soprattutto Pitt e Waltz offrono al pubblico una recitazione perfetta pregna di humour nero e di intelligenza. Tutto ciò è sapientemente diretto da Tarantino che ancor'oggi continua sul suo filone B-Movie senza mai scadere nel banale o nel noioso, nel "già visto". Ogni film è un qualcosa di nuovo che riesce sempre a sorprendere e a far uscire il pubblico dalla sala con un senso di appagamento. In tutti i sensi, la missione dei "bastardi" è andata a buon fine.
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