Acclamato e beatificato a priori, il sesto capitolo della saga delude in pieno le aspettative sia per i lettori del romanzo sia per gli spettatori ignari della storia. Il film propone fin dall'inizio catastrofisimi a Londra; bellissima la sequenza dove la camera s'immedesima nei Mangiamorte che volano per le strade e i cunicoli della metropoli devastando ogni cosa. Il pubblico freme, si gasa e si compiace aspettandosi una pellicola densa d'azione e tensione, di orrore e fantasia. Tutta apparenza e inganno. Il tempo di arrivare ad Hogwarts e il film si cala in una favola adolescenziale pregna di amori e problemi di cuore. Il tenero (e impacciato) Potter che apre il suo cuore vero Ginny Weasley così come Ron che si lascia catturare da Lavender Brown, mandando su tutte le furie una timida innamorata Granger. Se il tutto fosse stato trattato con superficialità sarebbe stato utile per arricchire e ammorbidire i toni oscuri che avrebbe dovuto assumere la narrazione del film, invece è stato invertito il tutto. Yates provilegia l'umanità e i problemi che caratterizzano l'età adolescenziale a discapito di una storia ricca di colpi di scena e pregna di contenuti fondamentali. La storia, il flirt tra Ginny e Harry è indispensabile per varie questioni mentre quello di Ron con Lavender risulta essere di secondo livello, ma il caro Yates ha preferito privilegiare e fossilizzare l'attenzione sul secondo. Questo capitolo è più una trasposizione dell'umanità dei personaggi, dei sentimenti dei ragazzi 18enni facendo scadere il tutto in un prodotto commerciale adatto ad un pubblico di teenager. Certamente da apprezzare la fotografia e il gioco di luci in una sorta di noir fantastico, dove il bene e il male vengono contrapposti fondamentalmente dalla mancanza di colore e la presenza di una luce tetra e sfumata. Il cast come sempre risulta essere all'altezza e va sottolineata la performance di Jim Broadbent nei panni di uno schizzato Sloghorn. In sintesi un prodotto che perde la sua forza nel corso del film portando il pubblico alla noia e al disinteresse verso certe vicende fin troppo marcate, mancando di attenzione verso sequenze ben più importanti (come il funerale di Silente) e interessandosi fin troppo al "gossip" di corridoio. Scene banali vicine alla parodia che si mischiano ad una trama che non rispecchia assolutamente la bellezza del libro. Il consiglio che mi permetto di dare alla Warner Bros è quello di cambiare in tempo il caro Yates con il più talentuoso Mike Newell, regista di "Harry Potter e il Calice di Fuoco".
[+] lascia un commento a paioco89 »
[ - ] lascia un commento a paioco89 »
|
mlocker
|
domenica 19 luglio 2009
|
concordo
|
|
|
|
In effetti si è posto eccessivamente l'accento sui problemi di cuore dei personaggi a discapito di altri punti importanti della storia. Tra l'altro, come ho scritto nella mia recensione, le varie scenette riescono male nell'intento di fare da contraltare "soft" alle altre scene dark, sfociando perlopiù nel banale. Un plauso a Jim Broadbent - come hai sottolinetato tu - ma bocciati nuovamente Daniel Redcliffe e Bonnie Wright.
|
|
[+] lascia un commento a mlocker »
[ - ] lascia un commento a mlocker »
|
|
d'accordo? |
|
shining
|
lunedì 20 luglio 2009
|
bravo
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a shining »
[ - ] lascia un commento a shining »
|
|
d'accordo? |
|
umidelmare
|
mercoledì 22 luglio 2009
|
sono perfettamente d'accordo
|
|
|
|
Sono perfettamente d'accordo, mi permetto solo di puntualizzare che bisognerebbe sostituire lo sceneggiatore più che il regista, che non difendo in pieno, ma che comunque ha realizzato un magnifico Ordine della Fenice...Se proprio poi rivolessi un regista... direi Cuaron!
|
|
[+] lascia un commento a umidelmare »
[ - ] lascia un commento a umidelmare »
|
|
d'accordo? |
|
r_g_nz
|
lunedì 26 settembre 2011
|
concordo in pieno
|
|
|
|
Rivedendolo dopo due anni non posso che trovarmi pienamente d'accordo sul fatto che Yates in questo adattamento ha dato fin troppa importanza a elementi che nel libro figurano come secondari, rinunciando così a sviluppare i contenuti e i colpi di scena della trama vera e propria. Ne consegue un gran dispiacere per come è stata trattata ad esempio la storia di Voldemort, fulcro del romanzo, che nel film appare stringata e banalizzata. Assai discutibili le scelte di tagliare alcune parti (il funerale di Silente in primis) e di inserirne altre "tappabuchi" (l'attacco a casa Weasley).
|
|
[+] lascia un commento a r_g_nz »
[ - ] lascia un commento a r_g_nz »
|
|
d'accordo? |
|
|