Scusate se non centra nulla con il nuovo (capolavoro molto probabilmente)film di Tarantino, ma mi è parso che una cosa del genere non potesse di certo passare inosservata, soprattutto perché a mio parere, diciamocelo, è una gran ca**ata, perché se io voglio vedere un film e mi interessa, questo film è adatto a me , qualsiasi sia l' eta che io abbia, anche se il film è full metal jacket o le iene o apocalipse now o qualche altro film e io sono un bambino, è inutile dividerlo in fasce d' eta, i film, parlano di età diverser, o di storie di persone di età diverse, ma quelli sono i film, non gli spettatori, e sembra quasi l'ennesima distinzione razziale che i grandi hanno verso i "più piccoli", e la maggior parte delle volte si basa su fatti di "intelligenza", come se il "bambino" avesse problemi a confronto del grande.
Con questo non voglio dire che sia una distinzione razziale da parte di Mymovies, e tengo a precisare di non avere nulla contro Mymovies
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the joker
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mercoledì 15 luglio 2009
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continuazione commento riguardante a mymovieskids
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......Ma che inoltre,aggiunto a tutto ciò (e al nome scelto), MyMoviesKids si rivelà al di sotto delle basse aspettative per un sito per "bambini"(come dice il nome stesso, tra l'altro), e infatti, anche se forse abbastanza ben strutturato,il sito contiene poche informazioni, e si possono ricercare solo titoli e non registi o attori o qualcos'altro.Spero che MyMovies abbia fatto questo solo temporaneamente e il sito sia in fase di elaborazione, in modo da poter ricercare anche il resto, e spero che se non lo farà, non sarà per motivi di facilità o semplicita per gli utenti...
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gus da mosca
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martedì 25 agosto 2009
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le ragioni del business
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Questo e' il mio punto di vista, non so se coincide con quello della redazione di cui non faccio parte. Avrete senz'altro capito che Mymovies e' prima di tutto un sito profit, cioe' un'impresa per fare e promuovere business-cinema. Un sito dedicato alla promozione specifica di prodotti di cinema per giovanissimi e' un business promettente, soprattutto considerando che gli investimenti di Hollywood nel settore 3D-stereoscopico (animazione e non) sono e saranno sempre piu' esponenziali (ricordiamoci che in Italia c'e da far decollare il blue-ray, l'HD e la tv-HD). La definizione di cinema per bambini e' opinabile, perche' anche "Roma citta' aperta" puo' essere visto e capito da un bambino, ma sicuramente non trovera' spazio in un sito per bambini.
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Questo e' il mio punto di vista, non so se coincide con quello della redazione di cui non faccio parte. Avrete senz'altro capito che Mymovies e' prima di tutto un sito profit, cioe' un'impresa per fare e promuovere business-cinema. Un sito dedicato alla promozione specifica di prodotti di cinema per giovanissimi e' un business promettente, soprattutto considerando che gli investimenti di Hollywood nel settore 3D-stereoscopico (animazione e non) sono e saranno sempre piu' esponenziali (ricordiamoci che in Italia c'e da far decollare il blue-ray, l'HD e la tv-HD). La definizione di cinema per bambini e' opinabile, perche' anche "Roma citta' aperta" puo' essere visto e capito da un bambino, ma sicuramente non trovera' spazio in un sito per bambini. Del resto molta della violentissima e volgarissima produzione commerciale di azione americana piace tantissimo ai giovanissimi ed anche questa non avra' spazio in MymoviesKIDS. Quindi direi che MymoviesKIDS non e' un sito per segnalare prodotti visibili anche dai giovanissimi, ma un contenitore di prodotti espressamente indirizzati ai giovanissimi. Poi qualche adulto potra' scorrazzare per il sito e tornare bambino, ma sicuramente molti giovanissimi troveranno dei links diretti ed immediatiamente visibili, senza dover cercare nell'immenso ed eterogeneo archivio di Mymovies. Penso che il sito stia girando in versione "beta" cioe' in evoluzione: sara' il mercato del cinema per giovanissimi a determinare il tipo di evoluzione ed accessibilita' dei titoli (....un passo per volta). I tempi sono quelli giusti per arrivare per primi a fare un sito italiano di promozione, quindi anche per fare "in esclusiva" (per ora) un business sulla promozione di questi prodotti. In altri paesi la componente under-15 e' quella trainante per il mercato del cinema, forse a casa nostra per non far morire il cinema esistono 2 soluzioni: far piu' bambini ed educarli a scegliere di guardare cinema (non solo tv), ovviamente a cominciare dai loro prodotti (ripeto qui si fa business, non no-profit). Quando guardo cinema scelgo io cosa vedere e quando, se guardo la tv vedo quello che qualcun altro ha scelto di farmi vedere quando decide lui.
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gus da mosca
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mercoledì 26 agosto 2009
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curiosamente....
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...ho scoperto che Roma citta' aperta, come tanti altri titoli non espressamente per giovanissimi, e' accessibile anche da MymoviesKIDS. Quindi il target primario del sito, il business promozionale indirizzato ai giovanissimi, e' amche completato da un aspetto divulgativo non strettamente profit.
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the joker
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martedì 1 settembre 2009
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be gus, parole sacrosante...
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soprattutto queste frasi "forse a casa nostra per non far morire il cinema esistono 2 soluzioni: far piu' bambini ed educarli a scegliere di guardare cinema (non solo tv), ovviamente a cominciare dai loro prodotti (ripeto qui si fa business, non no-profit). Quando guardo cinema scelgo io cosa vedere e quando, se guardo la tv vedo quello che qualcun altro ha scelto di farmi vedere quando decide lui." soprattutto perché è la tv la rovina del cinema, e come hai detto tu , quando guardi la tv scelgono gli altri per te, ed è proprio da questo(oltre che dal volere soldi) che nascono i film commerciali; tanto per ricitarti e darti ancora ragione.."...Del resto molta della violentissima e volgarissima produzione commerciale di azione americana piace tantissimo ai giovanissimi.
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soprattutto queste frasi "forse a casa nostra per non far morire il cinema esistono 2 soluzioni: far piu' bambini ed educarli a scegliere di guardare cinema (non solo tv), ovviamente a cominciare dai loro prodotti (ripeto qui si fa business, non no-profit). Quando guardo cinema scelgo io cosa vedere e quando, se guardo la tv vedo quello che qualcun altro ha scelto di farmi vedere quando decide lui." soprattutto perché è la tv la rovina del cinema, e come hai detto tu , quando guardi la tv scelgono gli altri per te, ed è proprio da questo(oltre che dal volere soldi) che nascono i film commerciali; tanto per ricitarti e darti ancora ragione.."...Del resto molta della violentissima e volgarissima produzione commerciale di azione americana piace tantissimo ai giovanissimi..."è esattissimo, un esempio è Transformers 2,e tutti i film di Bay; ed è per questo che abbiamo un gran bisogno di Tarantino, di B-Movie, e di film fatti non per soldi, ma per il gusto, e per il piacere di far film, e per ringraziare come solo un cinofilo sa fare quei registi che sono ormai rari, che hanno scritto le pagine più importanti della storia del cinema, come Leone, Cameron, Kubric ,come quei vecchi registi di B-Movie degli anni 70,e come quei registi giapponesi di azione sfrenata e violenza, che non era mai troppa, ormai questi registi sono rari, ed è per questo che ho scelto di scrivere quel commento di Mymovieskids proprio su Inglourious Basterds, un film di un regista, che a mio parere dovrebbe essere chiamato SALVATORE, ma che si chiama Quentin Tarantino.
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gus da mosca
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mercoledì 2 settembre 2009
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cinema:tv=tv:giornali (questa e' matematica)
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La tv generalista ha la grande colpa di aver prima sfruttato il cinema (quando in Italia regole 'libere' di copyright permettevano la trasmissione selvaggia del cinema). Poi' l'ha quasi eliminato dai palinsesti, perche' costa troppo rispetto alla resa pubblicitaria e non e' piu' perforabile a piacimento dalle telepromozioni. La tv tematica sta facendo riscoprire lentamente il piacere di un film completo senza interruzioni, scegliendo titolo ed orario (non parlo di pay-per-view, gia' i canali tematici standard offrono una discreta rotazione e liberta' di scelta). Ma il danno ormai e' fatto: il cinema come business di alto profilo in Italia e' tramontato. Io vedrei la tv come guida per meditare sul cinema, un po' come i giornali stampati sono un mezzo per meditare le notizie, piu' che per darle.
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La tv generalista ha la grande colpa di aver prima sfruttato il cinema (quando in Italia regole 'libere' di copyright permettevano la trasmissione selvaggia del cinema). Poi' l'ha quasi eliminato dai palinsesti, perche' costa troppo rispetto alla resa pubblicitaria e non e' piu' perforabile a piacimento dalle telepromozioni. La tv tematica sta facendo riscoprire lentamente il piacere di un film completo senza interruzioni, scegliendo titolo ed orario (non parlo di pay-per-view, gia' i canali tematici standard offrono una discreta rotazione e liberta' di scelta). Ma il danno ormai e' fatto: il cinema come business di alto profilo in Italia e' tramontato. Io vedrei la tv come guida per meditare sul cinema, un po' come i giornali stampati sono un mezzo per meditare le notizie, piu' che per darle. Il cinema di sala propone titoli in liberta' ed in ordine di produzione, la tv li dovrebbe riproporre, organizzandoli in rassegne meditate, commentate, analizzate, non quindi operando come un cinema di seconda e terza visione, ma aggiungendo tutti quei contenuti analitici che il cinema non offre. Cosi' come la tv passa le notizie appena nascono, senza approfondimenti reali, mentre i giornali hanno tutto lo spazio per riprendere alcune notizie ed approfondirle con i retroscena.
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the joker
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mercoledì 2 settembre 2009
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il danno ormai è fatto...
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Ma riguardo alla tv, c'é da dire assolutamente che c'é troppa pubblicità, ma soprattutto che ormai la tv è colma di programmi infantili (ma non per bambini[capisci cosa intendo?]) che non meriterebbero neppure di esser chiamati "programmi televisivi" (qualche esempio? Gira la ruota,fico fico,paperissima.....chi vuol es.NO salviamo chi vuol essere millionario, ma ci sono troppi di questi "programmi"in TV [P.S. non so se hai presente quelli che ti ho elencato se sei a Mosca da tanto tempo e vedi solo TV russa]) .
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mercoledì 2 settembre 2009
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p.s.
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Ne parla il nuovo film di Erik Gandini "Videocracy - Basta apparire", il quale parla della televisione "nell' era berlusconiana" ...
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gus da mosca
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giovedì 3 settembre 2009
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opinione opinabile
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Io guardo pochissima tv e per varie ragioni e' sempre straniera (seguo i canali inglesi quando passo dal nord-Italia, ricevendoli con un parabolone, in Russia ho seguito un canale scandinavo di cinema ed alcuni canali tematici russi con audio anche in inglese, anni fa ho guardato tantissima tv tedesca e francese, lavoravo da quelle parti). La tv generalista italiana assomiglia al volantino di un supermercato: ci trovi solo promozioni o autopromozioni di prodotti, al massimo programmmi il cui contenuto e acquistato all'estero e usato diluitissimo come riempimento di chiacchere e autopromozioni da studio, con la tettona di turno ed un vecchio pappone, a volte rifacendo vedere nello stesso programma piu' volte gli stessi spezzoni (succede regolarmente nei TG, ma spesso anche in programmi pseudo-documentaristici, di outtakes, di sport, tutto si cicla e si ricicla all'infinito).
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Io guardo pochissima tv e per varie ragioni e' sempre straniera (seguo i canali inglesi quando passo dal nord-Italia, ricevendoli con un parabolone, in Russia ho seguito un canale scandinavo di cinema ed alcuni canali tematici russi con audio anche in inglese, anni fa ho guardato tantissima tv tedesca e francese, lavoravo da quelle parti). La tv generalista italiana assomiglia al volantino di un supermercato: ci trovi solo promozioni o autopromozioni di prodotti, al massimo programmmi il cui contenuto e acquistato all'estero e usato diluitissimo come riempimento di chiacchere e autopromozioni da studio, con la tettona di turno ed un vecchio pappone, a volte rifacendo vedere nello stesso programma piu' volte gli stessi spezzoni (succede regolarmente nei TG, ma spesso anche in programmi pseudo-documentaristici, di outtakes, di sport, tutto si cicla e si ricicla all'infinito). Una cosa appare chiarissima la tv italiana e' ripetitiva, urlata, vecchia, gestita da vecchi e fatta per vecchi (...ma l'Italia e' una nazione di vecchi, uso questo termine non in senso dispregiativo): il target medio sembra over-50 e oltre. Le poche eccezioni giovanili sono costituite da programmi seriali stranieri (i piu' scarsi ed economici), doppiati alla meglio e tutti pieni di stereotipi modaioli e falsamente esterofili. Risultato: molti ragazzi (e reciprocamente ragazze) italiani si cominciano a comportare come dei "vecchi pieni di soldi e di donne", preferendo sballare, bere, fumarsi il cervello, schiantarsi in grosse auto, avere il chiodo fisso del sesso, invece di studiare, leggere, informarsi, discutere per confrontarsi e non per picchiarsi, cominciare a lavorare al piu' presto, costruendosi giorno dopo giorno il proprio lavoro e non chiedendolo o aspettandolo, avere degli obbiettivi oltre al divertimento a tutti i costi, fare dei figli prima dei 25 anni, cosa che e' normale nelle nazioni dove i giovani sono la maggioranza e dove a 18-20 anni si e' economicamente fuori dalla famiglia, comunque ed in qualche modo, non mantenuti per fingere di studiare e divertirsi. La tv dovrebbe anche proporre modelli costruttivi di vita per i giovani e non intrattenere una nazione di vecchi che si godono (se possono) la pensione. Il cinema (anche italiano) ancora lo fa, ma nessuno piu' lo guarda, la tv ormai si e' piegata su di un business fine a se stesso. Il problema va molto oltre i confusi e litigiosi schieramenti politici colorati italiani (acchiappatutto) e il suo eterno stato di crisi, che non e' causa, ma conseguenza di uno stile di vita in declino.
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gus da mosca
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sabato 5 settembre 2009
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videocracy puo' diventare un boomerang
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In queste ore sulla homepage, la promozione di Videocracy di mymovies rimanda a mymoviekids, dove il film e' accessibile dal sito giovanissimi. Il dibattito e' partito da mymoviekids e li' ritorno chiudendo la catena di interventi. Non penso che questo documentario sia formativo o informativo per un bambino o un adolescente. Anzi questo tipo di "informazione" basata sulla rappresentazione grottesca e sarcastica della realta', rischia di ottenere l'effetto opposto, amplificando aspetti che si vorrebbero criticare e censurare, promuovendo involontariamente modelli comportamentali invece che denunciarli. Il giornalismo "mordi e fuggi" alla Moore non mi ha mai convinto molto e lo considero persino rischioso se applicato a realta' come quella italiana, dove piu' si fa confusione e battibecco e piu' trionfa il qualunquismo o all'opposto il settarismo.
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In queste ore sulla homepage, la promozione di Videocracy di mymovies rimanda a mymoviekids, dove il film e' accessibile dal sito giovanissimi. Il dibattito e' partito da mymoviekids e li' ritorno chiudendo la catena di interventi. Non penso che questo documentario sia formativo o informativo per un bambino o un adolescente. Anzi questo tipo di "informazione" basata sulla rappresentazione grottesca e sarcastica della realta', rischia di ottenere l'effetto opposto, amplificando aspetti che si vorrebbero criticare e censurare, promuovendo involontariamente modelli comportamentali invece che denunciarli. Il giornalismo "mordi e fuggi" alla Moore non mi ha mai convinto molto e lo considero persino rischioso se applicato a realta' come quella italiana, dove piu' si fa confusione e battibecco e piu' trionfa il qualunquismo o all'opposto il settarismo. Ai giovanissimi vanno proposti modelli di cinema positivo o analitico del passato (Roma citta' aperta), proporre un cinema contemporaneo decostruttivo, senza che lo spettatre conosca la composizione della realta' che lo circonda, anzi con uno spettatore che quella realta' accetta ingenuamente, incondizionatamente e positivamente, e' controproducente e genera consenso e non consapevolezza critica. Alla fine mi sembra che l'idea prevalente e' quella del profit "in tempi di crisi estrema": il film potrebbe tirare anche in Italia e allora spremiamolo fino in fondo, perche' le occasioni di business sono ormai pochissime.
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the joker
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lunedì 7 settembre 2009
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speriamo di no!!!
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il regista si sentirebbe in colpa , il film sarebbe ricordato come il film più assurdo dell' anno e tutto il lavoro sarebbe stato fatto per niente, anche se purtroppo non serve granchè lo stesso...
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