Dopo i violenti scontri tra polizia e manifestanti al vertice europeo di Göteborg nel 2001, un'indagine governativa concluse che la polizia svedese aveva bisogno di comprendere più a fondo i movimenti politici, con molti giovani in uscita dai partiti tradizionali e impegnati per la giustizia sociale e il clima, perché i metodi adottati rischiavano di aggravare le tensioni invece di placarle. Fu creata così la "Polizia del dialogo", una unità speciale con base a Stoccolma, operativa a tempo pieno. Nel 2022, tra manifestazioni di ogni genere, copie bruciate del Corano e proteste per il clima, la regista Susanna Edwards ha iniziato a seguire gli agenti nella loro missione di salvaguardare la libertà di espressione di tutti, il diritto a riunirsi in spazi pubblici e protestare. Il team lavora costantemente sul crinale tra personale e professionale: quando indossano l'uniforme devono mettere da parte le loro opinioni, ma sono spesso le loro esperienze e l'abilità nell'instaurare un rapporto di fiducia a ridurre la tensione in momenti complicati. In una società polarizzata, la squadra è unita dal senso dell'umorismo e da una vocazione comune: difendere la democrazia usando il dialogo come unica arma.