Autore a tutto campo, contraddistinto da una comicità impegnata, Mattia Torre - romano, classe 1972 - si forma nell'ambiente teatrale della capitale. Qui conosce Giacomo Ciarrapico e Luca Vendruscolo, con i quali stringe un proficuo sodalizio artistico. Con Ciarrapico è autore delle commedie teatrali "Io non c'entro", "Tutto a posto", "L'ufficio" e "Piccole anime". Proprio quest'ultima gli consente di sondare l'esperienza cinematografica, in quanto, nel 1998, viene trasposta sul grande schermo con la regia di Ciarrapico. Torre è nel cast di questa commedia incentrata sulla messa in scena di uno spettacolo teatrale, allestito da un gruppo di giovani pronti ad andare incontro a cocenti delusioni, ma capaci di non arrendersi di fronte ai propri sogni. Dopo la pubblicazione di un libro ("Faleminderit Aprile '99 in Albania durante la guerra"), nel 2002 Torre co-sceneggia il film Piovono mucche di Luca Vendruscolo, incentrato su un ragazzo obiettore di coscienza che fa il servizio civile in una comunità per disabili. Il lungometraggio, vincitore del premio Solinas per la sceneggiatura, nasce dall'esperienza reale del regista come obiettore in una comunità per disabili. Dopo una piccola apparizione in Eccomi qua (2003) di Giacomo Ciarrapico - film sul precariato esistenziale dei giovani italiani - Torre scrive il monologo teatrale "In mezzo al mare", con Valerio Aprea, che vince al Teatro Valle di Roma la rassegna "Attori in cerca d'autore". Torre, che nel 2005 scrive e dirige il monologo teatrale "Migliore", con Valerio Mastandrea, è anche uno degli autori del programma dalla comicità impegnata "Parla con me" (2004-2011) di Serena Dandini.
Dalle serie tv al cinema
Con Ciarrapico e Vendruscolo, Torre scrive Buttafuori (2006), mini sitcom di Rai3 che ha ottenuto un largo consenso, tanto da essere acquistata dalla statunitense Fox World Production in vista di una distribuzione internazionale. Gli attori protagonisti sono Valerio Mastandrea e Marco Giallini, che formano una coppia di improbabili buttafuori filosofi, che si riservano il diritto di selezionare gli avventori di una discoteca dal passato glorioso. Dopo avere scritto un episodio della serie tv di Canale 5 I Cesaroni (2006), Torre imbocca la strada giusta sceneggiando, sempre con Ciarrapico e Vendruscolo, la sitcom di grande successo Boris (2007-2010), che racconta le vicende di una troupe televisiva che lavora alla realizzazione di una soap sdolcinata. Trasmessa su Fox Italia, la serie colpisce per la mordacità con cui smaschera e parodia i meccanismi televisivi, ottenendo un consenso unanime. Nella seconda stagione di Boris i tre sceneggiatori si alternano alla regia, mentre nella terza stagione si ritagliano il ruolo di sceneggiatori e produttori creativi, affidando la regia a Davide Marengo. Il successo della serie fa sì che ne nasca una sorta di prosecuzione cinematografica: Boris - Il Film (2011) - esperimento altrettanto riuscito, diretto e co-sceneggiato da Ciarrapico, Torre e Vendruscolo - sposta l'oggetto della satira dalla tv al cinema, servendosi del microcosmo di una produzione cinematografica come pretesto per analizzare, in chiave comica, i problemi dell'Italia contemporanea. Tornato a teatro, nel 2011 Torre scrive e dirige lo spettacolo "4 5 6", di cui realizza il sequel tv nel programma di Serena Dandini e Andrea Salerno "The Show Must Go Off", in onda su La7. Il trio di sceneggiatori di successo si riforma al cinema per scrivere e dirigere Ogni maledetto Natale (2014), in cui Ciarrapico, Torre e Vendruscolo raccontano il Natale di due giovani freschi di innamoramento, che provengono da due famiglie profondamente diverse, l'una proletaria, l'altra altolocata.
