Springsteen - Liberami dal nulla

Film 2025 | Biografico, Drammatico, 120 min.

Regia di Scott Cooper. Un film Da vedere 2025 con Jeremy Allen White, Jeremy Strong, Paul Walter Hauser, Stephen Graham, Odessa Young. Cast completo Titolo originale: Deliver me From Nowhere. Genere Biografico, Drammatico, - USA, 2025, durata 120 minuti. Uscita cinema giovedì 23 ottobre 2025 distribuito da Walt Disney. Oggi tra i film al cinema in 79 sale cinematografiche - MYmonetro 3,62 su 14 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 30 ottobre 2025

Il viaggio di Bruce Springsteen nella realizzazione del suo album del 1982 Nebraska, emerso durante la registrazione di Born in the USA con la E Street Band. Basato sul libro di Warren Zanes. Springsteen - Liberami dal nulla è 16° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 26.630,00 e registrato 176.973 presenze.

Consigliato assolutamente sì!
3,62/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 3,35
PUBBLICO 4,00
CONSIGLIATO SÌ
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Una ballata folk che racconta il Boss - magistralmente interpretato da Jeremy Allen White - come paladino delle imperfezioni.
Recensione di Paola Casella
venerdì 10 ottobre 2025
Recensione di Paola Casella
venerdì 10 ottobre 2025

1981. Bruce Springsteen è reduce dal successo del River Tour che l'ha reso celebre ben oltre il nativo New Jersey, e la sua casa discografica vorrebbe subito un nuovo LP per "battere il ferro finché è caldo". Ma lui è in piena crisi, dovuta in parte al senso di colpa nell'allontanarsi dalle sue origini e lasciarsi alle spalle quel mondo proletario di diner, flipper e casette di periferia, in parte al rapporto conflittuale con un padre che alzava il gomito e menava le mani.

Ovunque lo seguono l'ombra scura che gli sta alle calcagna e quel vuoto dentro del quale non riesce a liberarsi se non quando, in una stanza del suo modesto appartamento, compone i brani che faranno parte del suo LP meno noto e più rispettato - Nebraska - ben lontani da ciò che la casa discografica si aspetta. Bruce vorrà che siano masterizzati esattamente come li ha registrati su un'audiocassetta (priva di custodia), e non vorrà fare tour, singoli o interviste: nemmeno mettere il suo viso sulla copertina.

Springsteen - Liberami dal nulla sceglie un momento particolare della vita e carriera del Boss per raccontare lo smarrimento identitario di un uomo e un artista che ha sempre avuto come priorità quella di non tradire se stesso.

Ad assisterlo è il manager e produttore discografico Jon Landau che, pur comprendendo le esigenze della casa cinematografica, crede nell'onestà artistica di Springsteen. E Bruce, a 32 anni, rimane ferocemente attaccato alla sua verità e cerca la sua strada, anche se su di lui grava quella forma depressiva che lo accompagnerà per tutta la vita, e che affonda le radici nella sua infanzia tormentata.

Jeremy Allen White (interprete di tutte le canzoni in scena) si cala nel tormento di Springsteen veicolando anche quello del Carmy Berzatto della serie The Bear e del Lip Gallagher di Shameless, trasformandosi letteralmente nel Boss nelle scene di concerto dove ne riproduce la gestualità e le smorfie tirate, mentre in quelle più intime evita di imitare il cantautore, concentrandosi sul metterne a nudo l'anima. Jeremy Strong è formidabile nel ruolo di Jon Landau, e si vorrebbe che il film rimanesse più a lungo sul rapporto fra i due uomini, nonché sulla chimica fra i due attori. Stesso dicasi per White e Stephen Graham, l'attore che interpetra il padre di Bruce.

La tensione della trama si diluisce invece nelle scene che illustrano la storia sentimentale con Faye, madre single e cameriera del New Jersey cui Bruce non riesce a promettere un futuro, che appaiono superflue perché l'arco drammaturgico riguarda palesemente l'identità artistica del protagonista, più che la sua disponibilità emotiva ad intraprendere una relazione: ben più coinvolgenti infatti sono le scene che ripercorrono la creazione di alcuni dei brani dell'album Nebraska.

Il regista Scott Cooper evita saggiamente l'agiografia e gestisce bene l'alternanza fra arte e vita, facendo del suo film una ballata folk su un performer che ha sempre incarnato una parte ben precisa dell'identità statunitense: quella diseredata, blue collar, schietta e genuina. Il suo Bruce corrisponde al suono malinconico della sua armonica e a quella camminata sghemba che sa di solitudine, combatte con il fantasma del Male che si insinua nelle case della gente perbene e che demolisce ogni certezza.

"Le cose sbagliate mi sembrano giuste", dirà Springsteen ai discografici che vorrebbero esecuzioni pulite e facilmente riproducibili, quando per lui il ritmo rallentato, le distorsioni, l'eco che sembra provenire dalle profondità della sua anima sono sacri e vanno tutelati ad ogni costo. Per paradosso, la genesi di Nebraska dal rock ad una sorta di folk acustico è speculare e contraria al passaggio di Bob Dylan dal folk al rock elettrico raccontato nel recente A Complete Unknown: il Boss torna alle sue radici, al fantasma di Tom Joad, allontanandosi temporaneamente dal rock spinto che caratterizzerà "Born in the USA", che dal film di Cooper scopriamo essere nata negli stessi anni di Nebraska, e che diventerà il singolo di sfondamento dell'LP successivo, quello post crisi esistenziale.

Così come in Nebraska Springsteen spoglia le sue composizioni da ogni inutile orpello e lascia respirare il suo cuore, in Springsteen - Liberami dal nulla Cooper estrapola il Boss dalla sua iconolatria e lo restituisce eroe analogico e paladino delle imperfezioni. Il suo album parlerà a chiunque cerca un'identità e un'appartenenza, comunicando un senso e una direzione mai scontati.

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RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
giovedì 6 novembre 2025
JonnyLogan

Dopo il Bob Dylan, ritratto in maniera superba da James Mangold in A complete Unknown (id.; 2024), il regista, sceneggiatore e ancor prima attore: Scott Cooper decide di misurarsi con un’altra icona del panorama musicale americano, sempre narrandone non tutta la vita ma una porzione di essa. Nel caso di Dylan si parlava di una manciata di anni a cavallo dei ‘60, sufficienti per descrivern [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 ottobre 2025
francesca meneghetti

No tour, no press, no single. Con queste parole d?ordine Springsteen licenzia il disco Nebraska, realizzato in un modo che pi? artigianale non si pu?. Deve proprio suggerire l?idea di uno che canta da solo in una camera, cos? da far sentire l?eco. Il film ?Liberami dal nulla? (regia di Scott Cooper) mette a fuoco proprio la creazione di questo disco, che rappresenta, oltre che un capolavoro, un punto [...] Vai alla recensione »

mercoledì 5 novembre 2025
Stefano Colli

Assolutamente da non perdere! Ottimo Jeremy Allen White che canta e suona (?) tutti i pezzi del Boss. Non conosco la storia di Springsteen nel dettaglio, ma il film ? piaciuto.

domenica 9 novembre 2025
Alex2044

Un bel film con un protagonista molto bravo,Jeremy Allen White che non ha imitato Sprigsteen ma l' ha interpretato . Fornendoci un'immagine corretta dell'uomo e non del personaggio pubblico. La musica non la fa da padrona . Perche' non.era quella l'idea del regista e penso anche dello stesso Springsteen e hanno.avuta ragione . Bravi e intelligenti .

venerdì 31 ottobre 2025
Luca Taronna

Ho visto Deliver me from nowhere, e mi sono commosso davvero come non mi succedeva da tempo.Un film molto intenso, in cui Bruce Springsteen ha accettato di mettere a nudo quella che ? stata la sua vita degli anni tra il 1981 e il 1982, quando era gi? diventato una star internazionale, ma complice la sua difficolt? di vivere e di superare i traumi dell'infanzia, tradotta in depressione, si ? isolato [...] Vai alla recensione »

domenica 26 ottobre 2025
paolorol

Un tentativo fallito su tutti i  fronti, Può essere divertente un film che parla di depressione ? Certamente no, nel senso latino del termine forse sì. Non "diverte", nel senso che non allontana la mente dalle negatività per orientarla verso qualcosa di piacevole, mentre può "divertire",ovvero volgere altrove, anche in senso opposto, la mente, impegnandol [...] Vai alla recensione »

STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
lunedì 3 novembre 2025
Walter Miller
Close-up

Quando il soggetto di un film è un'icona del rock-n-roll che, probabilmente più di chiunque altro, simboleggia l'anima e la coscienza dell'America, specialmente in questo periodo di aspre divisioni, è un po' ingiusto pretendere che un regista riesca a soddisfare le enormi aspettative del pubblico. Scott Cooper (Antlers - Spirito insaziabile, The Pale Blue Eye - I delitti di West Point) merita un riconoscime [...] Vai alla recensione »

mercoledì 29 ottobre 2025
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

Bruce Springsteen dopo il trionfo di The River, e la Cbs si aspetta un altro disco rock. «Battiamo il ferro finché è caldo». Ma il Boss sta male, è rotto dentro. Gli escono solo canzoni dolorose, i traumi d'infanzia bussano alla porta, il rapporto col padre. Canzoni che suonano bene solo se registrate male, un sound grezzo e niente E Street Band. Convincerà il produttore e amico Jon Landau a pubblicare [...] Vai alla recensione »

mercoledì 29 ottobre 2025
Martina Volpato
Cineforum

Nel nome di Edipo: nella storia della musica il passaggio dal folk al rock e viceversa è uno snodo amletico di fantasmi paterni, che siano genitori o mentori, emblemi di dannazione o di crescita, sempre però tra le ombre della ribellione e dell'emancipazione, nel battesimo, più che di aneliti freudiani, di una svolta epocale a stelle e strisce che, con frizioni e incertezze, riecheggia nel vissuto [...] Vai alla recensione »

sabato 25 ottobre 2025
Claudio Fraccari
La Voce di Mantova

Nel 1981 è già un musicista di successo. Eppure, Bruce Springsteen cova un'insoddisfazione latente, figlia di traumi infantili. Torna così nel New Jersey da dove proviene, vive isolato e partorisce un album che non piacerà ai suoi discografici: "Nebraska". Ne compone i brani da solo, fissandoli su un registratore a cassette; terminato il lavoro, si rifiuta di seguire il solito iter: niente arrangiamenti [...] Vai alla recensione »

sabato 25 ottobre 2025
Gianluigi Negri
La Gazzetta di Parma

Un uomo in cerca di se stesso: sull'orlo del precipizio nel momento in cui sta per raggiungere la vetta. Il lato oscuro del Boss: artista affamato di integrità e interiorità, non incline a compromessi, quasi disinteressato alla fama (a tutti i costi). «Springsteen-Liberami dal nulla» è sostanzialmente il quarto biopic di un cantante vivente, la cui storia (o parte di essa) viene raccontata su grande [...] Vai alla recensione »

sabato 25 ottobre 2025
Marco Romagna
Quinlan

È perfettamente ovvio - del resto, è il film stesso a ragionare anche sulle regole dello show business e sul loro coraggioso ribaltamento alla ricerca di «un po' di verità in tutto questo rumore» - che il battage pubblicitario per lancio direttamente sui circuiti mainstream di Springsteen - Liberami dal nulla punti il più possibile sulla figura del rocker di Asbury Park e sulla straordinaria interpretazione [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 ottobre 2025
Alessandra De Luca
Avvenire

Per tutti i fan del Boss arriva nelle sale Springsteen: Liberami dal nulla del regista Scott Cooper, interpretato da Jeremy Allen White nel ruolo del protagonista e tratto dall'omonimo libro di Warren Zanes. Il film, che restituisce al pubblico l'uomo dietro la musica, e i dubbi di un artista in crisi d'identità per essersi allontanato dalle proprie origini, racconta la realizzazione dell'album Nebraska [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 ottobre 2025
Paolo Fossati
Giornale di Brescia

La consacrazione di Jeremy Allen White al cinema, dopo una lunga gavetta di successi nella serialità tv (11 stagioni di «Shameless», 4 di «The Bear») passa dal ruolo di un giovane Bruce Springsteen d'inizio anni '80. Nel film di Cooper (che torna a fasti e toni degli esordi con «Crazy heart»), White incarna il Boss riuscendo a mimetizzarsi nel ruolo, sull'onda di altri divi al servizio delle rockstar: [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 ottobre 2025
Leonie Cooper
Time Out

Liberami dal nulla è uno di quei film che dimostra come gli attori che interpretano i musicisti possano davvero sfondare, ritraendo tra l'altro esseri umani incasinati e non divinità patinate. Il film si concentra sulla crisi depressi- va di Springsteen e sul trauma infantile da cui è derivata, oltre che sulla dedizione totale della rock star al suo album migliore, il malinconico Nebraska del 1982. [...] Vai alla recensione »

giovedì 23 ottobre 2025
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Springsteen «è su un razzo» dopo il River Tour ('81), in realtà intimamente in caduta libera: qui Cooper (Crazy Heart), dal libro di Zanes, lo decifra, almeno ci prova, nel cruciale passaggio dal «nulla» al «tutto», e Nebraska, come sappiamo, è prova somma del coraggio di diventare quello che sei, per stare con Nietzsche. S'intende bene l'impegno di script, regia e incarnazione (White, meglio di Chalamet/Dy [...] Vai alla recensione »

mercoledì 22 ottobre 2025
Eugenio Grenna
Sentieri Selvaggi

Springsteen - Liberami dal nulla non è un film per tutti. Chi realmente ha compreso il tono, dialogato con i fantasmi, il buio e l'autodistruzione delle dieci tracce di Nebraska, lo sa. Così come chi è crollato, perdendosi a lungo, tanto da correre il rischio di non ritrovarsi più. Ne è consapevole l'interprete protagonista Jeremy Allen White - la cui prova giganteggia rispetto a qualsiasi altro contendente [...] Vai alla recensione »

martedì 21 ottobre 2025
Giona A. Nazzaro
Film TV

Sin dal suo esordio, Scott Cooper ha dato prova di una notevole affinità sentimentale con il mondo della musica statunitense. Crazy Heart, ispirato alla vita del cantautore country Hank Thompson, interpretato e cantato da Jeff Bridges, e poi dedicato a Stephen Bruton, non era un esordio come un altro: era una vera e propria dichiarazione d'intenti. Cooper è un esemplare raro, un cineasta la cui matrice [...] Vai alla recensione »

venerdì 10 ottobre 2025
Gian Luca Pisacane
La Rivista del Cinematografo

Partiamo dall'album Nebraska del Boss, del 1982. La seconda traccia del disco è la stupenda Atlantic City, che sembra anche evocare il capolavoro Atlantic City, U.S.A. di Louis Malle. Si parla di amore e malavita, e c'è il bellissimo verso: Everything dies, baby, that's a fact, but maybe everything that dies someday comes back (Tutto muore, tesoro, questo è certo, ma forse tutto ciò che muore un giorno [...] Vai alla recensione »

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lunedì 15 settembre 2025
 

Regia di Scott Cooper. Un film con Jeremy Allen White, Jeremy Strong, Paul Walter Hauser, Stephen Graham, Odessa Young. Da giovedì 23 ottobre al cinema. Guarda il trailer »

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giovedì 19 giugno 2025
 

Regia di Scott Cooper. Un film con Jeremy Allen White, Jeremy Strong, Paul Walter Hauser, Stephen Graham, Odessa Young. Da giovedì 23 ottobre al cinema. Guarda il trailer »

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mercoledì 18 giugno 2025
 

Regia di Scott Cooper. Un film con Jeremy Allen White, Jeremy Strong, Paul Walter Hauser, Stephen Graham, Odessa Young. Guarda il trailer »

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