Alpha

Film 2025 | Drammatico, V.M. 14 128 min.

Regia di Julia Ducournau. Un film Da vedere 2025 con Mélissa Boros, Golshifteh Farahani, Tahar Rahim, Emma Mackey, Finnegan Oldfield. Cast completo Genere Drammatico, - Francia, Belgio, 2025, durata 128 minuti. Uscita cinema giovedì 18 settembre 2025 distribuito da I Wonder Pictures. Consigli per la visione di bambini e ragazzi: V.M. 14 - MYmonetro 3,20 su 22 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 16 settembre 2025

Alpha ha 13 anni e vive in un mondo minacciato da un virus che pietrifica gli uomini. Tra paure, segreti e tensioni familiari, cerca di salvarsi e capire. In Italia al Box Office Alpha ha incassato nelle prime 9 settimane di programmazione 33,3 mila euro e 19,7 mila euro nel primo weekend.

Consigliato sì!
3,20/5
MYMOVIES 3,50
CRITICA 2,89
PUBBLICO
CONSIGLIATO SÌ
Ducournau si avventura di nuovo nel territorio dell'orrore corporale. Un film emozionante come una nascita e struggente come un lutto.
Recensione di Marzia Gandolfi
martedì 20 maggio 2025
Recensione di Marzia Gandolfi
martedì 20 maggio 2025

Alpha ha 13 anni e un'adolescenza tribolata. Figlia unica di una madre single, rientra da una festa con un tatuaggio sul braccio e il terrore negli occhi, perché da qualche tempo un misterioso virus trasforma gli uomini in pietra, soffocandoli prima di ridurli in polvere. La sindrome misteriosa è al centro delle ricerche di sua madre, medico in una clinica che accoglie i malati terminali. A complicare il foyer domestico e il clima ansiogeno è Amin, lo zio di Alpha, tossico impenitente e redivivo che la sorella prova mille volte a strappare alla morte. Fuori intanto soffia un vento rosso e il mondo è sopraffatto dalla paura.

Dopo aver brillato i codici e fuso i generi in una nuova lega, Julia Ducournau prosegue la sua esplorazione ossessiva del corpo, filmato come soggetto concreto e carnale - un grano di pelle, una goccia di sangue, un braccio bucato dalla siringa - ma anche fantasmagorico - una misteriosa malattia trasforma la gente in sculture di marmo.

Il contagio passa dal sangue e ci piomba nell'atmosfera apocalittica degli anni Ottanta: la droga, l'AIDS, la trasmissione (dei traumi familiari). Lo sguardo della regista è personale, frontale, quasi plastico, concentrato sull'epoca fondatrice della sua adolescenza e intimamente fedele alle sue ossessioni profonde.

Minerale, organico, sensoriale, Alpha ritorna su una stagione marcata dall'ignoranza, la paura, la paranoia, l'omofobia, l'ostracismo. Le epidemie sono politiche, ci ricorda giustamente l'autrice, e sempre in risonanza con superstizioni e pratiche rituali che curano la maledizione del "vento rosso" aspergendo acqua santa.

Una maniera come un'altra di misurare la paura irrazionale generata da un virus di cui non si sa nulla se non che uccide. Come Titane, e Grave prima di lui, Alpha è il racconto di una mutazione, quella del corpo adolescenziale, che scopre l'alterazione e non sa cosa fare, e quella del corpo mortale, che la natura ci costringe a sopportare, nell'inferno della dipendenza dall'eroina o nell'inferno di un'età irrespirabile in cui non c'è quasi nulla da salvare.

La storia segue due linee temporali: Alpha a cinque anni e Alpha a tredici anni. Le due temporalità finiscono per incrociarsi, sovrapporsi e qualche volta convergere nella stessa sequenza, traducendo propriamente la visione che una bambina ha del mondo che la circonda, decifrando quello che percepisce ma anche la maniera in cui gli eventi sedimentano col tempo nella sua memoria, come una successione di sogni che si appoggiano l'uno sull'altro.

Oblio, reinterpretazione, reinvenzione, reminiscenza cortocircuitano tempo e spazio, ogni normalità è sospesa per instaurare il caos. Una confusione che spalanca le porte del passato e risveglia il fratello e lo zio, fantasma inquieto tra overdose, prigione e destino in frantumi. In questo triangolo affettivo, solo la madre non ha un nome. È bastione, riparo, figura materna che 'porta soccorso' e defibrilla per ripristinare il normale ritmo vitale dei suoi cari, per scongiurare la morte della figlia, che potrebbe essere stata infettata da un tatuaggio artigianale, e per aiutare il fratello tossicomane a vivere, ancora e ancora. E la sua attitudine alla vita, fino all'accanimento, trasfonde energia romantica a un film emozionante come una nascita e struggente come un lutto. Golshifteh Farahani è semplicemente mamma, la cura e il prendersi cura, in ospedale come a casa, uno spazio domestico che assomiglia più a un gabinetto medico che a un focolare.

Daccapo, Ducournau si avventura nel territorio dell'orrore corporale ma la carica (virale) è meno viscerale, meno apertamente sanguinolenta, che nei suoi film precedenti, nonostante la sequenza in piscina, le siringhe infilzate come coltelli e il mauvais sang.

Tahar Rahim, spaventosamente magro, come un dannato con gli occhi vuoti, sembra di fatto un'incarnazione di Denis Lavant nei film di Leos Carax. La figurazione incandescente dell'attore è coerente con la realtà della malattia ma soprattutto con l'estetica del cinema francese degli anni Ottanta: forme bidimensionali, tinte unite, neon, lunghi intervalli musicali.

Al corpo minerale (e calcificato) di Tahar Rahim reagisce quello 'in formazione' di Alpha, un'altra adolescente ducournauiana che scopre un segreto di famiglia e porta la 'differenza' in un mondo che ha perso tutti i ripari. Mélissa Boros, consumata dai traumi di un'infanzia al cuore di un clan disfunzionale, piange lacrime di polvere dentro un film sepolcrale e ferito, imperfetto e folgorante. La sua Alpha è carne tra sculture funerarie, torrente di sentimenti cullato da una ninna nanna berbera ("A Vava Inouva"), prima che il mondo finisca e il vento si posi.

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STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
martedì 21 ottobre 2025
Giovanni Guidi Buffarini
Corriere Adriatico

L'adolescente Alpha torna a casa con una A tatuata sul braccio. La madre, una dottoressa, non è niente contenta, anzi terrorizzata: «L'ago era nuovo?». Ché c'è un virus terribile in giro, e lo zio (tossico perso) di Alpha lo ha contratto, e la carne si indurisce, si fa marmorea, finché il corpo non va in pezzi, immagine potente la schiena col buco. Ancora un body horror, dunque, per Julia Ducournau, [...] Vai alla recensione »

venerdì 19 settembre 2025
Boris Bastide
Le Monde

Un misterioso virus senza nome che sembra diffondersi come l'aids trasforma gradualmente le sue vittime in statue di marmo. Questa lenta metamorfosi è una delle idee visive potenti di un film sofisticato e spettacolare. Ducournau sa come creare immagini potenti ma qui evita gli effetti sconvolgenti dei suoi primi lungometraggi. Attraverso un nucleo familiare disfunzionale, con un'adolescente che ha [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 settembre 2025
Ilaria Falcone
NonSoloCinema

L'inquieta tredicenne Alpha (applausi alla bravissima Mélissa Boros) vive sola con sua madre (Golshifteh Farahani), dottoressa in una clinica specializzata. Una sera, dopo una festa, Alpha torna a casa ubriaca e con un tatuaggio infetto, che qualcuno le ha fatto. Una A imperfetta sul braccio sinistro, ora gonfio e rosso. La madre con una rabbia gelida e panico controllato cerca di far fronte alla disperazio [...] Vai alla recensione »

giovedì 18 settembre 2025
Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Nella convinzione di perseguire una personale estetica fanta-horror implementata da un immaginario così forte da motivare se stesso, la regista Palma d'oro di Titane riformula la mutazione da virus ignoto e il lockdown come ferite intime, familiari, e destino sociale, in fondo politico in un «fuori» deturpato: un'adolescente forse contrae la malattia mentre intorno i corpi si pietrificano e si disfano, [...] Vai alla recensione »

mercoledì 17 settembre 2025
Vania Amitrano
Ciak

La regista Julia Ducournau, Palma d'oro per Titane nel 2021, è tornata in concorso al Festival di Cannes 2025 con il suo terzo lungometraggio, Alpha, viaggio onirico e perturbante in un mondo dilaniato da un virus mortale vissuto sulla pelle di un'adolescente di tredici anni e di sua madre, al cinema dal 18 settembre con I Wonder Pictures. Alpha (Mélissa Boros)è un'adolescente inquieta che vive sola [...] Vai alla recensione »

martedì 16 settembre 2025
Francesco Del Grosso
Cineclandestino

Dal cannibalismo di Raw. Una cruda verità alle mutazioni di Titane (Palma d'oro a Cannes 2021), fino ad arrivare alle trasformazioni e alla malattia di Alpha, dal 18 settembre 2025 nelle sale nostrane con I Wonder Pictures dopo le anteprime sulla Croisette lo scorso maggio e alla 21esima edizione del Biografilm. Se «un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova» [...] Vai alla recensione »

martedì 16 settembre 2025
Mauro Gervasini
Film TV

Alpha è una bambina di cinque anni. Lo zio Amin, invece di accudirla, si fa una pera. Otto anni dopo un altro ago le incide il tatuaggio della sua iniziale su un braccio, mentre è semi addormentata a una festa. C'è un virus micidiale, si sarà infettata? Panico nella scuola, la madre medico mantiene la calma, lo zio è un revenant e i contagiati muoiono sbriciolati.

martedì 16 settembre 2025
Ilaria Feole
Film TV

Nell'incipit l'inchiostro scorre sulla pelle mentre la voce divina di Beth Gibbons attacca Roads dei Portishead. «Oh/can't anybody see/we've got a war to fight ». Tutto è già potentissimo e suggestivo, e al contempo vaghissimo e opaco: siamo negli anni 90? È il passato o un presente alternativo? La guerra in corso è quella contro l'AIDS, cui sembra alludere la misteriosa epidemia che circola nel mondo [...] Vai alla recensione »

martedì 27 maggio 2025
Massimo Causo
Duels.it

L'amarezza di fondo è sempre lì, come pure lo scostamento rispetto al sentire comune, la disappartenenza al mondo degli altri che rende i suoi personaggi così aspri, intransitivi. Ma, rispetto a Raw e soprattutto al pletorico Titane, il terzo lungometraggio di Julia Ducouneau, Alpha (che ha attraversato senza palmarès il Concorso di Cannes 78), ha in dote un sentimento della sofferenza che lo rende [...] Vai alla recensione »

martedì 27 maggio 2025
Giulio Sangiorgio
Film TV

Anni 80. Ubriaca a una festa, Alpha, 13 anni, è tatuata con una A. Ma è tempo di AIDS: sicuri che l'ago fosse sicuro? Nella madre medico sale l'angoscia, a scuola il sospetto si fa stigma e in casa compare, con tempismo (troppo) perfetto per non voler dire nulla, il fratello di mammà. Un eroinomane. Che era morto di contagio. O forse no. Perché anche i fantasmi, qui, sono della sostanza del presunto [...] Vai alla recensione »

sabato 24 maggio 2025
Federico Pedroni
Cineforum

Alpha (Mélissa Boros) ha 13 anni e, come a volte accade ai ragazzi, ha esagerato a una festa. Quasi in stato confusionale si fa tatuare in maniera non esattamente asettica l'iniziale del suo nome sul braccio. Una lettera scarlatta incisa nella carne. La madre (Golshifteh Farahani), dottoressa sfranta in un ospedale in sovraffollamento, la soccorre nella sbornia alcolica ma resta sconvolta dai pericoli [...] Vai alla recensione »

giovedì 22 maggio 2025
Gabriele Niola
Wired

È stato presentato a Cannes 2025** Alpha**, il nuovo film di Julia Ducournau, che aveva vinto una Palma d'Oro con Titane, storia di una donna che rimane incinta di un'automobile. Qui siamo a un livello minore di fantasia, ma ancora (per fortuna) lontani dal realismo. Alpha è una storia ambientata negli anni '80 la cui protagonista è una ragazza di 13 anni che non fa che sanguinare, sempre per ragioni [...] Vai alla recensione »

mercoledì 21 maggio 2025
Adriano De Grandis
Il Gazzettino

Forte della Palma controversa conquistata con "Titane", la regista francese continua il suo percorso post-cronenberghiano della trasformazione della carne. Qui una ragazzina di 13 anni, di nome Alpha, si ritrova con un tatuaggio su braccio, fatto senza alcuna precauzione. La madre infermiera si allarma, anche perché c'è un virus che impietrisce di fatto le persone colpite (pare che l'idea sia copiata [...] Vai alla recensione »

mercoledì 21 maggio 2025
Cinzia Cattin
Close-up

La lettera alfa accompagnata alla lettera omega segna nell'Apocalisse i termini del principio e della fine, simboli dell'eternità. Ed è appunto al suo di inizio, al suo primo cortometraggio Junior (2011), che Julia Ducournau vincitrice della Palma d'Oro con Titane (2020) - la seconda donna regista a vincerla! - è tornata, per scrivere la sceneggiatura del suo terzo film intitolato semplicemente come [...] Vai alla recensione »

martedì 20 maggio 2025
Federico Pontiggia
Il Fatto Quotidiano

Cannes, potrebbe arrivare la - appena! - terza Palma in 78 anni di storia a una regista, la stessa che l'ha vinta nel 2021 per il controverso Titane. La francese classe 1983 Julie Ducournau si candida per il massimo, o comunque importante, premio con Alpha, e chissà che la presidente di giuria Juliette Binoche non agevoli, oltre che per gli innegabili meriti artistici, per comunanza di genere e nazionalità. [...] Vai alla recensione »

martedì 20 maggio 2025
Giulio Zoppello
Today

Tanto fumo ma non abbastanza arrosto. Alpha di Julia Ducournau potrebbe essere sintetizzato così. La regista di Raw e Titane stavolta delude e non poco, confezionando per il Concorso ufficiale di Cannes 2025 un mix atipico di dramma familiare, fantasy, con fortissimi legami alla Pandemia da Covid 19 e il tema dell'esclusione. Prima parte intrigante, potentissima, seconda scialba e ripetitiva.

martedì 20 maggio 2025
Simone Emiliani
Sentieri Selvaggi

Il corpo e la memoria. Il primo di marmo, si sgretola, come la schiena di Tahar Rahim, una statua sta per cadere a pezzi e viene fasciata come per cercare di salvare quella figura che si sta dissolvendo sotto i nostri occhi. La seconda prende forma attraverso lo sguardo della protagonista? Cosa stiamo vedendo? Un'allucinazione? Un ricordo? Un desiderio? Un tatuaggio, una coccinella.

martedì 20 maggio 2025
Raffaele Meale
Quinlan

Anche Alpha, la tredicenne protagonista del nuovo omonimo film di Julia Ducournau, è una reietta, esattamente come la Hester raccontata da Nathaniel Hawthorne ne La lettera scarlatta, e non a caso anche lei si ritrova con una A apposta alla sua pelle. Certo, quella lettera è l'iniziale del suo nome e non sta lì a indicare un'adultera, ed è marchiata a fuoco sulla pelle e non cucita sull'abito, ma l'apparent [...] Vai alla recensione »

martedì 20 maggio 2025
Gianluca Arnone
La Rivista del Cinematografo

Se cercavamo immagini capaci di scavare nella carne dell'immaginario, Julia Ducournau, quattro anni dopo la Palma d'Oro per Titane, torna a Cannes con Alpha e ci accontenta. I corpi che lentamente si fanno marmo, infettati da un virus sconosciuto, si imprimono nella memoria come presagi di un tempo pietrificato. Una trasformazione non esplosiva, ma minerale, silenziosa, terminale: l'umano che si spegne [...] Vai alla recensione »

martedì 20 maggio 2025
Francesco Alò
Il Messaggero

Dalle parti del capolavoro fu Titane di Ducournau, Palma d'Oro nel 2021. L'attesissimo Alpha (con Emma Mackey) non è all'altezza. Mentre un misterioso virus pietrifica l'umanità trasformando il corpo in sassi levigati, una dottoressa trascina la figlia nel rapporto tempestoso col fratello tossico. Confuso, musica enfatica e sceneggiatura piena di buchi tutt'altro che rocciosa.

martedì 20 maggio 2025
Cristina Piccino
Il Manifesto

Alpha come l'inizio, come lo stato di veglia indefinito prima del sonno quando il tempo si confonde si espande si accartoccia fra i confini delle cose. È qui che fluttua Alpha, una ragazzina di tredici anni nell'inquietudine dell'adolescenza: il corpo che cambia, il desiderio, la sessualità, le gelosie fra compagni di scuola. E quei sentimenti sfuocati di sé stessa bambina che disegna una via lattea [...] Vai alla recensione »

NEWS
CELEBRITIES
martedì 16 settembre 2025
Francesca Pellegrini

Celebre per il suo cinema radicale e sovversivo, la regista torna al cinema con Alpha. Dal 18 settembre al cinema. Vai all'articolo »

GALLERY
lunedì 15 settembre 2025
 

La regista prosegue la sua esplorazione ossessiva del corpo, con una storia incentrata su una malattia che trasforma la gente in sculture di marmo. Dal 18 settembre al cinema. Guarda le foto »

NEWS
venerdì 5 settembre 2025
 

Alpha ha 13 anni e vive in un mondo minacciato da un virus che pietrifica gli uomini. Tra paure, segreti e tensioni familiari, cerca di salvarsi e capire. Vai all'articolo »

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mercoledì 10 settembre 2025
 

Dal talento visionario della regista Julia Ducournau (Palma d’Oro per Titane), una storia potente, intima e commovente di identità, crescita e accettazione. Da giovedì 18 settembre al cinema. Guarda il trailer »

CANNES FILM FESTIVAL
martedì 20 maggio 2025
Marzia Gandolfi

Ducournau si avventura di nuovo nel territorio dell’orrore corporale in un'opera che racconta l'adolescenza ma anche tanto altro. In concorso. Vai all'articolo »

TRAILER
martedì 20 maggio 2025
 

Regia di Julia Ducournau. Un film con Emma Mackey, Golshifteh Farahani, Tahar Rahim, Finnegan Oldfield, Jean-Charles Clichet. Prossimamente al cinema. Guarda il trailer »

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