
Titolo originale | Un Ours Dans le Jura |
Anno | 2024 |
Genere | Commedia, Thriller, |
Produzione | Francia, Belgio |
Durata | 109 minuti |
Al cinema | 54 sale cinematografiche |
Regia di | Franck Dubosc |
Attori | Franck Dubosc, Laure Calamy, Benoît Poelvoorde, Joséphine de Meaux, Kim Higelin Mehdi Meskar, Timéo Mahaut, Emmanuelle Devos, Jean-Louis Loca, Christophe Canard, Anne Le Ny, Anne-Lise Heimburger, Lakshantha Abenayake, François Girard, Delphine Baril, Tania Garbarski, Benoît Tachoires, Antoine Blanquefort, Sylvain Goldberg, Jean-Christophe Brétigniere, Claire Guillon, Berenice Sand, Christian Dustour. |
Uscita | giovedì 9 ottobre 2025 |
Tag | Da vedere 2024 |
Distribuzione | Movies Inspired |
MYmonetro | 3,22 su 9 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 9 ottobre 2025
Thriller che ruota intorno a un'inaspettata situazione che crolla addosso a una coppia in crisi. Un crimine imperfetto è 17° in classifica al Box Office, ieri ha incassato € 11.301,00 e registrato 2.618 presenze.
CONSIGLIATO SÌ
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Siamo molto prossimi al Natale e Michel e Cathy sono impegnati nella vendita degli abeti che coltivano nella loro proprietà isolata sulle montagne del Giura. Un giorno Michel con il suo pick up, per evitare un orso che si è trovato davanti sulla strada, sbanda ed urta un'auto in sosta uccidendo una donna e provocando la morte del suo compagno terrorizzato. Nell'auto si trova una borsa piena di denaro e da quel momento per la coppia nasce l'idea di occultare i cadaveri e tenersi il malloppo. Non sarà un'impresa priva di conseguenze.
Alla sua terza regia Franck Dubosc fa di nuovo centro con una storia che riecheggia lo stile di due fratelli registi molto noti.
Gli spettatori attenti sicuramente ricordano la prima regia dell'attore francese Tutti in piedi se non nella versione originale almeno nel remake italico Corro da te con Pierfrancesco Favino protagonista. C'era già in quella prima esperienza dietro la macchina da presa la certezza che Dubosc sa scrivere le sceneggiature dei film che dirige riuscendo a rendere accettabili anche le situazioni più assurde nel contesto di commedie dalla coloritura variabile. Qui siamo di fronte a una commedia che tende al nero avendo come una sorta di bussola i fratelli Coen di Fargo.
Di bussola che punta al risultato finale si tratta, sia chiaro, non di un banale tentativo di imitazione. Perché qui viene trasferito lo spirito coeniano nelle Alpi francesi (che il titolo originale Un Ours Dans le Jura colloca subito in primo piano) in un clima di provincia gallica che chi scrive e gira mostra di conoscere a fondo.
Dubosc è poi bravissimo nell'utilizzare i suoi occhi cerulei (sfruttati in precedenza come elemento seduttivo) per esaltare lo sguardo sperduto di Michel che di scelta in scelta si trova coinvolto in situazioni più grandi di quanto possa comprendere. Accanto a lui una Laure Calamy perfettamente calata non solo negli abiti informi di Cathy ma perfetta nel ruolo di una moglie appassionata delle serie noir e quindi pronta a trovare sempre soluzioni alternative. Intorno a loro una coppia di poliziotti impegnati a districare un caso che ai loro occhi (e non solo ai loro) appare assurdo.
Questo non impedisce di toccare temi come la disabilità, un rapporto di coppia ormai spento, il desiderio di fare colpo su una ex moglie nonché quello dell'immigrazione clandestina in una forma diversa dal consueto.
Tutto ciò, ed altro ancora, in due ore in cui tutto si tiene e l'incalzare degli eventi non solo mantiene desta l'attenzione ma provoca anche un divertimento intelligente.
Mi aspettavo un noir classico , duro e puro . Ho visto invece un noir , nei fatti duro ed anche iper realista ma nella sostanza il regista rimane incerto se prendere una strada, quella del noir classico piuttosto che un'altra , quella del noir comico e umoristico . Il risultato non ? dei migliori . Perfino gli attori sembrano patire questa non scelta . Peccato !
Chi trova dei soldi trova anche guai Un po' i Coen di "Fargo", un po' il Raimi di "Soldi sporchi", tra neve e malloppo, cadaveri e idioti, poliziotti e gangster. Al terzo film da regista, l'attore francese Franck Dubosc si lancia tra commedia nera e thriller, ma se nella prima parte la scansione dei fatti ha un suo respiro e una sua incontrollata dabbenaggine, il finale gronda di personaggi e situazioni [...] Vai alla recensione »
Il vivaista Michel (Dubosc) sta guidando il suo furgone attraverso le montagne quando, per evitare un orso, colpisce un'automobile ferma sul ciglio della strada e causa la morte dei due passeggeri. Nel bagagliaio ci sono due milioni di euro. Michel si allontana dalla scena senza farsi notare e, una volta a casa, chiede consiglio alla moglie (Calamy), appassionata di gialli a cui non mancano le idee [...] Vai alla recensione »
Michel (il regista Dubosc) e Cathy (Calamy), coniugi logorati dall'età e dai debiti che coltivano abeti nel cuore della Giura, non si parlano più. La loro mesta routine viene sconvolta quando Michel incappa in circostanze granguignolesche nei traffici di una gang di narcotrafficanti e si ritrova di colpo intrappolato tra la polizia che indaga e i boss criminali che vogliono recuperare quello che gli [...] Vai alla recensione »
21 dicembre, un pomeriggio come tanti nella sperduta regione montuosa francese della Jura. Un gruppo di pakistani si muove a fatica all'interno di un bosco innevato, capitanato da una guida autoctona. Nello stesso momento, in una strada poco più distante Michel (Franck Dubosc) sta tornando a casa con il suo furgone mentre, qualche metro avanti, una coppia di criminali aspetta fuori dalla propria auto [...] Vai alla recensione »
Intorno al massiccio del Giura un boscaiolo coinvolto in un sanguinoso incidente stradale tra trafficanti di droga trova e nasconde, complice la moglie, un malloppo, mentre il figlio minorato si rivela acuto e l'amico poliziotto indaga forse pro domo sua. Si cita Fargo dei Coen per dare un'idea dei paradossi di idiozia in personaggi furbi incolti di commedia scaraventati in un thriller di gangster [...] Vai alla recensione »
È quasi la vigilia di Natale, il 20 dicembre. Neve dappertutto. Dalla Abetana Saint Loup parte un pick-up nero. Nella foresta un gruppo di migranti infreddoliti cerca la strada, forse un confine. Una vettura di signori eleganti si ferma nel nulla, la donna non si trattiene e dietro la vettura si accovaccia a far pipì, il marito parla al telefono con qualcuno.
Michel (il regista Franck Dubosc) e Cathy (Laure Calamy) sono una coppia in crisi che vive isolata nel massiccio del Giura. Un incidente stradale, provocato dall'improvvisa comparsa di un orso, cambia la loro vita: due milioni di euro in contanti vengono rinvenuti nel bagagliaio dell'auto delle vittime. Mentre la coppia ragiona sul da farsi, il caso è seguito dal capo della gendarmeria (Benoît Poelvoorde) [...] Vai alla recensione »
Nell'anno in cui l'immaginario folle, sregolato e stoner di Paul Thomas Anderson si nutre, con evidenza, del cinema (che fu) a firma Joel ed Ethan Coen - cosa sarebbe Una battaglia dopo l'altra senza titoli quali Arizona Junior, Il grande Lebowski, Fratello, dove sei? e Non è un paese per vecchi? - dalla Francia arriva Un crimine imperfetto, terzo lungometraggio da regista di Franck Dubosc.