
Anno | 2024 |
Genere | Commedia |
Regia di | Giampaolo Morelli |
Attori | Giampaolo Morelli, Giovanni Esposito, Ciro Priello, Fabio Balsamo, Desirée Popper Valeria Angione, Christopher Lambert, Laura Adriani, Sean James Sutton. |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 3 recensioni. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 19 agosto 2024
Un attacco hacker ha causato la scomparsa di internet e i nostri eroi che avevano riportato la marjuana nel mondo sono di nuovo chiamati a salvarlo...
CONSIGLIATO NÌ
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Come se la passano Natan e la sua scalcagnata compagnia? Sempre la solita, verrebbe da dire - Guglielmo a fare il precisino, Oreste la scheggia impazzita, Arturo mezzo di qua e mezzo di là e lui, Natan, a dispensare bocche a culo di gallo. Con una doverosa precisazione: la rete internet globale è stata messa offline. È infatti da poco più di un anno che Google, Facebook, Instagram, WhatsApp sono irraggiungibili. La gente va avanti come può, tra il ritorno all'analogico e la memoria del digitale. Ma quando Arturo scopre che nei bagni del comune c'è ancora un ultimo segnale internet, Natan e i suoi si lanciano a capofitto in un complotto mondiale ordito dal misterioso Mueller e dal suo movimento di hacker noweb...
Continua l'evoluzione e la mostrazione del corpo-Morelli, tra tamarrate, sdolcinature e facce da schiaffi.
Piccole saghe crescono - o grandi saghe si restringono, ça va sans dire. È la solita storia dell'industria cinematografica globale post-pandemia, post-OTT e post-finestre distributive classiche, storia che va dalla neo-coda lunga di Anderson alla neo-spettatorialità passando per il neo-star system. O, se la vogliamo mettere giù nei suoi tratti da sterile verbale gendarmesco, c'è Prime Video che indicizza la sua library locale e quindi chiama Giampaolo Morelli per fargli fare quello che più gli piace, cazzeggiare. Che è quello per il quale più ci piace.
Falla girare 2 - Offline, infatti, è la seconda prova di Morelli nei calzanti panni dell'influencer Natan con appresso il suo codazzo di Jackal (Ciro Priello e Fabio Balsamo), il fratello diverso Giovanni Esposito, la new entry in quota rosa Desirée Pöpper e il cattivo-in-declino Christopher Lambert. Il padre arraffone del primo capitolo, Michele Placido, passa la mano, ma tutto il resto non si sposta di un millimetro e un'idea di sceneggiatura: c'è la minaccia globale, un gruppo di disperati a contrastarla, un eroe per caso al centro dell'avventura e Napoli come cornice necessaria a rinforzare il tutto.
In tutto quel post- e quel neo- di cui riportavamo all'inizio c'è da sottolineare come il caro, vecchio, cestone dei dvd sia ora diventato il catalogo delle piattaforme, e che il caro, vecchio, straight-to-video si sia solo trasmutato in titoli usciti esclusivamente per lo streaming. A livello di industria tutto torna (?), come anche la parte nostalgica ed emozionale sembra rispettata: cosa è la mini-saga di Falla girare se non un omaggio sincero, diretto e appassionato a quelle piramidi di visioni incasellate l'una dopo l'altra tra il dvd a 0,99 centesimi e l'ultimo spettacolo della prima rete regionale?
Tra primo e secondo capitolo Morelli - non solo interprete principale e regista ma anche sceneggiatore assieme a Gianluca Ansanelli e Tito Buffulini, con il solo Ansanelli per questo Offline - mette in fila e riflette su James Bond e i film di kung fu, Ocean's Eleven e I soliti ignoti, sé stesso e i Jackal stessi. Si ricorda del suo percorso dentro Smetto quando voglio di Sibilia e C'era una volta il crimine di Bruno (dov'era arrivato dopo e poi c'è rimasto), ed è così che riflette, mescolando e agitando tutti questi elementi per un gusto finale che sa assieme di celebrazione, parodia e cliché, il tutto sotto l'orgogliosa egida meridionale dell'arrangiarsi.
Già, perché ogni personaggio di Falla girare è immerso nella precarietà del mondo e nella fragilità della propria identità, e quando tutti gli altri vengono privati della marijuana e di internet, Natan e i suoi, che di certezze non ne hanno, sono gli unici a poter reagire. È questo quello che guida e connette i due film, con un relativo ma preciso aggiustamento di tiro tra The Last Joint e Offline: il primo era uno stoner movie senza canne né stati alterati, in cui il discorso sulla felicità veniva filtrato dallo schermo dei social network, mentre il secondo va dritto al punto tentando di ampliare il discorso sulle vite digitali rimettendo in campo il sapere analogico.
E siccome non c'è due senza tre, e siccome Morelli sembra appassionato di trilogie, il mondo in affanno di Natan non basta, tanto da proporre un finale che più di rilancio non si può. Sempre a pescare a piene mani dal cestone dei dvd, sempre a cazzeggiare come piace a noi.
Non mi aspettavo un film degno di nota, ma il risultato è inferiore anche alle più pessimistiche aspettative. Il concetto sul quale il film si basa (o almeno avrebbe dovuto basarsi) è l'eccessiva dipendenza dal web che affligge tutte le popolazioni, dalla superpotenza al Paese sperduto del terzo mondo; è un problema molto serio: basta vedere sia l'assoluta dipendenza [...] Vai alla recensione »
Buon film come il primo. Pochi mezzi economici ma buone idee.
Imperdibile, Gianpaolo Morelli si conferma un grande, ottimo tutto il cast. Divertimento intelligente ed originale
Falla girare 2 ** Giampaolo Morelli regista ha un debole per il cinema Usa anni 80. L'aveva dimostrato, tra le righe, fin dal film d'esordio 7 ore per farti innamorare e poi, in maniera plateale, con il primo Falla girare, scombinata ma divertente action comedy sulla ricerca dell'ultima piantina di marijuana al mondo. Anche questo sequel ripropone quelle atmosfere distopico-partenopee e dimostra quanto [...] Vai alla recensione »
Arriva su Prima Video il secondo capitolo della commedia d'azione firmata da Giampaolo Morelli, Falla girare 2 Offline, un'avventura all'insegna della scoperta del bene e del male dell'internet interpretata dallo stesso Morelli con Ciro Priello, Fabio Balsamo, Giovanni Esposito e Desirée Pöpper. Dopo aver sgominato una rete di criminali per riuscire a restituire al mondo la marjuana, Natan (Giampaolo [...] Vai alla recensione »