Anno | 2024 |
Genere | Commedia |
Produzione | Vietnam |
Durata | 112 minuti |
Regia di | Nguyen Nhat Trung |
Attori | Hoài Linh, Tuan Tran, Diep Bao Ngoc, Le Giang, Nsut Huu Chau Minh Dang, Trinh Minh Dung, Binh Hung, Hoang Phi, Phi Phung, La Thanh. |
MYmonetro | Valutazione: 2,50 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
|
Ultimo aggiornamento martedì 22 aprile 2025
Un uomo diventa il re dei giocatori grazie all'aiuto di un fantasma.
CONSIGLIATO NÌ
|
Lanh perde soldi in continuazione: scommette sui combattimenti tra galli e mente al signor Dao, il padre, che crede sia un bravo ragazzo. Un giorno, per fuggire dai creditori, Lanh cade in una fossa: entra così in contatto con il fantasma di una ragazza morta di parto, Na, che solo lui è in grado di vedere. Lo spettro propone a Lanh un patto: gli farà guadagnare del denaro se lui la aiuterà a trovare la figlia che non ha mai potuto vedere. Se Lanh diverrà troppo avido, però, saranno i suoi cari a pagarne le conseguenze.
Successo al botteghino vietnamita, il film di Nguyen Nhat Trung sembra incanalato fin dal principio sui binari di una commedia nera travestita da farsa popolare. Gag slapstick e momenti di pura demenzialità stemperano la satira sociale, che parte dal folklore per approdare a una riflessione sorprendentemente acuta sulla società contemporanea vietnamita.
Il vizio del gioco, tragicamente diffuso in Vietnam, diviene il motore di un
accordo con l'aldilà che, come è ovvio, reca con sé l'inevitabile contrappasso. Il punto di
forza di Betting with Ghost è la sua capacità di fondere generi: commedia, horror
grottesco, melodramma familiare e critica sociale, balzando da uno all'altro con
nonchalance, come era in voga nel cinema di Hong Kong anni '80 e '90. Ma dietro la
superficie comica si nasconde un'amara riflessione sul desiderio di riscatto, sulla povertà,
sulla dipendenza dal gioco, e più in generale su un'economia che sembra ormai regolare
anche il rapporto tra vivi e morti.
Il fantasma, con il suo pragmatismo, diventa il simbolo di
un mondo in cui tutto si monetizza, anche l'aldilà. Fino all'approdo verso un epilogo
struggente e strappalacrime, lontanissimo per modalità e intenti dallo spirito con cui il film
era iniziato. Pur non rappresentando una novità per il cinema dell'Estremo Oriente, il
contrasto tra i generi affrontato è portato talmente all'estremo da apparire stridente anche
per i più avvezzi. In questo equilibrio instabile tra ridicolo e tragico il film trova una sua
identità: le ingenuità e i molti difetti sono impossibili da occultare - la parte centrale si
dilunga in gag ripetitivi, i colpi di scena dell'epilogo sono troppi e ridondanti, le soluzioni
narrative semplicistiche - ma è altrettanto arduo riuscire a non empatizzare con le vicende
di Lanh, tanto è disarmante la sincerità del personaggio. Merito dell'interpretazione di
Tuan Tran, che costruisce un personaggio a metà tra il furbo di provincia e il disilluso
esistenziale, un irresistibile guascone di buon cuore.
Betting with Ghost è un film che si guarda con leggerezza, su cui è bene ridurre le aspettative, ma che permette di osservare uno spaccato di Vietnam solo in parte deformato dalla lente magnificatrice del cinema. Potremmo scoprire che lo strano mondo che racconta, tra folklore del passato e cinismo del presente, incastro di debiti karmici e preghiere rivolte al Fato, in sostanza somiglia al nostro molto più di quanto vorremmo.