Titolo originale | Magic Mike's Last Dance |
Anno | 2023 |
Genere | Commedia, Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 112 minuti |
Regia di | Steven Soderbergh |
Attori | Channing Tatum, Salma Hayek, Ayub Khan-Din, Nancy Carroll, Caitlin Gerard Jemelia George, Juliette Motamed, Vicki Pepperdine, Gavin Spokes, Nas Ganev, Ellen Marguerite Cullivan. |
Uscita | giovedì 9 febbraio 2023 |
Distribuzione | Warner Bros Italia |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,50 su 20 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
|
Ultimo aggiornamento mercoledì 8 febbraio 2023
Argomenti: Magic Mike
L'ultimo appuntamento con lo spogliarellista interpretato da Channing Tatum. In Italia al Box Office Magic Mike - The Last Dance ha incassato 804 mila euro .
CONSIGLIATO NÌ
|
Mike Lane è di nuovo senza soldi, lavoro e affetti. Non è più nemmeno "Magic", visto che non balla da tempo. Ora fa il barman qua e là, e ad un party di beneficenza dove mesce i cocktail viene riconosciuto da Kim, una ragazza che dieci anni prima alla sua festa di iniziazione in una confraternita universitaria ha usufruito dei servigi di Mike e dei Re di Tampa. Kim rivela il passato del barista-stripper al suo capo, Maxandra Mendoza, multimiliardaria in aria di dispute legali e divorzio con il marito inglese magnate dei media. Maxandra chiede a Mike una performance privata, e dopo essere finiti a letto lei ha in mente come sfruttare i numerosi talenti di lui: lo porterà con sé a Londra e gli affiderà la regia di "Isabel Ascendant", testo teatrale da rivoltare e farlo diventare un manifesto di libertà e potere femminile.
Il brand Magic Mike - tre film, uno spettacolo, un reality show - è un successo decennale che dimostra la capacità del progetto di leggere il presente
Quanta vita ha masticato Mike, quante cose che si sono affacciate per poi ritirarsi durante i suoi 30 e adesso i suoi 40. È stato spogliarellista - pardon, performer maschile -, manovale e disegnatore/artigiano di mobili; coreografo e organizzatore dei Re di Tampa; mentore di uno dei ragazzi che lavorava lì, compagno di Brooke e amico di Zoe.
Mike ha avuto Steven Soderbergh e Gregory Jacobs come registi, Matthew McConaughey, Cody Horn, Matt Bomer, Joe Manganiello, Amber Heard come co-star e due film (Magic Mike nel 2012, Magic Mike XXL nel 2015) lungo l'arco di un decennio, che è quello dell'ascesa e affermazione del suo interprete/ballerino/performer Channing Tatum ai vertici della collina di Hollywoodland. E ora c'è questo terzo e ultimo atto, Magic Mike - The Last Dance, ancora diretto da Soderbergh, ancora con le evoluzioni di Tatum a cui si aggiunge una Salma Hayek in gigionesca libertà e una trama stirata il più possibile per essere, semplicemente, un manifesto che si aggira per il cinema americano (e non).
Del resto lo avevano già fatto prima, i quattro - Soderbergh e Tatum, assieme allo sceneggiatore Reid Carolin e al regista/produttore Gregory Jacobs. Cos'era il primo Magic Mike se non una delle polaroid più intime e granulose dell'America post crisi del 2008, quella in cui milioni di investitori morosi o regolari che fossero hanno perso casa, risparmi e lavoro nel giro di qualche mese? Mike faceva tre lavori insieme e consigliava al suo protégé Adam di tenersi un'occupazione diurna perché fare lo stripper non assicurava nulla; Mike tentava di aprire una sua attività commerciale ma la banca non gli concedeva i finanziamenti perché un profilo come il suo - volatilità del mestiere, soldi solo cash - non sarebbe stato solvente negli Stati Uniti senza Lehman Brothers.
E il secondo Magic Mike XXL non era da meno, con la sua programmatica alzata di mani, il suo totale riflusso verso il privato dopo le delusioni della gestione della cosa pubblica anche nel post-2008: Mike lascia per un weekend il suo lavoro e decide di tornare a macinare la strada e i palchi del sud-est assieme ai suoi buddies dei Re di Tampa, stringe amicizia con una fotografa disillusa dalla perdita di qualunque opportunità e tutti insieme finiscono a festeggiare il 4 luglio a Myrtle Beach, uno dei ritrovi turistici che stanno più a cuore agli americani.
Così questo Magic Mike - The Last Dance non poteva essere da meno, e se il primo film partiva da un dato biografico a lungo tenuto nascosto - il Tatum diciottenne ballava davvero a Tampa in un locale per stripper -, questo terzo capitolo prende le mosse dal successo mondiale della trilogia, visto che la vicenda è ispirata all'esperienza di Tatum come ideatore e regista dello spettacolo "Magic Mike Live", successo globale di teatro/danza/performance lanciato nelle solite venue di Las Vegas, Miami e Londra. Tutto parte dal fatto che Mike è sempre Mike, cioè un cittadino-lavoratore del XXI°secolo che tenta di agguantare il Sogno Americano e ogni volta rimane con niente in mano.
Stavolta è stata la pandemia da Covid a frenare la sua scalata alla ricerca di una paga per arrivare a fine mese, e in un mondo globalizzato che non trova stabilità tra crisi, guerre e lockdown ognuno è diventato solo e soltanto una cosa: commodities, merce, valore da estrarre in un processo ora in mano soltanto ai multimiliardari come Maxandra, filantropa alla ricerca di un riscatto privato attraverso l'empowerment pubblico di tutte le donne, che però fallisce nel vedere dentro Mike e la sua storia - sarà infatti Mike a trovare per tutti la rivelazione attraverso il corpo e il ballo.
Questo Magic Mike - The Last Dance a volte è confuso, spicciolo, brusco, Soderbergh non sempre riesce a tirare fuori l'immagine che sposta o una sua costruzione che faccia riflettere, però è un altro tassello di quella che forse è la trilogia più consapevole e sfacciata sui tempi di crisi dell'America contemporanea. Fino al prossimo ballo.
Al terzo film Magic Mike - The Last Dance enfatizza le sue note commerciali a discapito di quelle autoriali. Questo non è più un film che ambisce a un ragionamento sofisticato, ma uno sui sogni da realizzare in un mondo refrattario al cambiamento, amori che faticano a concretizzarsi e personaggi di contorno che aiutano con tenerezza. Tutto secondo le regole scritte, ma girato con maestria [...] Vai alla recensione »
Non saprei cosa salvare di questo film tranne la maestria dei ballerini le cui edibizioni però mancano di empatia, dialoghi soporiferi, trama inconsistente, forse la fotografia ma.. vorrei essere smentita perché placherebbe la mia grande delusione, veramente non riesco a comprendere le tante critiche positive
Il primo magic mike meraviglioso Il secondo passabile Del terzo se ne poteva fare a meno, noiosissimo la trama é inesistente la danza pure. Risparmiatevelo
alla fine: salvo solo i balli,tatum ancora in palla,mirabile l'ultima performance del film,per il resto mi è sembrata una recitazione ognuna fatta senza interagire con gli altri attori,sguardi indagatori e scene interrotte....prendiamolo come un movie dedicato al mondo stripper,chi va a vedere questo film vuol proprio vedere questo il resto è contorno sbiadito e anche senza un senso...se [...] Vai alla recensione »
Quando Magic Mike compare sui grandi schermi per la prima volta è il 2012. Steven Soderbergh dirige Channing Tatum (appena lanciato nel firmamento hollywoodiano) in una sorta di melodramma "sociale" che si ispira direttamente all'esperienza di Tatum quando a diciannove anni si esibiva come spogliarellista. L'alchimia funzionò al punto da spingere l'attore a proseguire con un sequel nel 2015 (Magic [...] Vai alla recensione »
Avevamo bisogno di un nuovo "Magic Mike", il terzo, come se trilogia fosse obbligo di legge? No, se è per questo già il secondo era superfluo e manco diretto da Soderbergh. Ma non si vive di soli film imprescindibili, e questo Ultimo Ballo lo guardi con piacere, Soderbergh merita anche quando gira con la mano sinistra, ed è bello ritrovarlo sul grande schermo dopo vari titoli solo in streaming.
Come quarantenne post-pandemico in crisi, Channing Tatum non può che essere un caso particolare. Ma se la sua fisicità non è destinata all'immedesimazione dello spettatore medio, l'animo sensibile che si cela sotto gli addominali è quello del nuovo "sesso debole", che ritrova voglia di riscatto e sentimento grazie alla più incantevole delle cougar in circolazione, l'eterna Salma Hayek.
Se filtrata dallo sguardo del regista che sa fare qualunque cosa, anche l'ultima danza di un ex spogliarellista 40enne degradato a uomo qualunque può diventare motivo di vibrazioni spettacolari così come di serissime (ma non seriose) riflessioni sul senso delle relazioni umane. Perché quando si parla di Steven Soderbergh la minestra non è mai riscaldata, semmai rivisitata e con gusto re-insaporita, [...] Vai alla recensione »
La miglior descrizione della co-protagonista dell'ultimo capitolo della saga di «Magic Mike», iniziata nel 2012 e terminata con quest'ultimo film «Magic Mike- The last dance» l'ha data un personaggio minore (il maggiordomo) dicendo: «Lei ha l'innata capacità di rendere difficili anche le cose più semplici». La ricca signora (interpretata da Salma Hayek) intenta a divorziare dal marito ancora più ricco, [...] Vai alla recensione »
Magic Mike: the last dance, il terzo film della saga iniziata undici anni fa, vede il ritorno dietro la macchina da presa di chi firmò il primo capitolo, Steven Soderbergh. I fan di fisici scolpiti e atti a dimenarsi in coreografie provocatorie che mimino l'atto sessuale saranno soddisfatti anche stavolta. I numeri di lap-dance però, a questo giro, sono incorniciati da una narrazione che è quella [...] Vai alla recensione »
Dopo un pugno di lavori che, almeno qui in Italia, sono arrivati esclusivamente in streaming (nello specifico la commedia indipendente Lasciali parlare, il gangster movie No Sudden Move e il thriller Kimi), Steven Soderbergh torna a quella che è una sua "creatura", ovvero la saga di Magic Mike. Abbiamo usato le virgolette in quanto, di fatto, la trilogia del ballerino spogliarellista col volto - e [...] Vai alla recensione »
Si è ridotto a fare il barista a Miami. Mentre lavora durante una festa di beneficenza, c'è chi lo riconosce e fa sapere in giro che Mike Lane un tempo faceva lo stripper. La notizia arriva alla facoltosa Maxandra Mendoza, alle prese con un divorzio e in crisi personale, che vuole da lui uno spogliarello privato. Per un momento Mike torna "Magic" e i due finiscono tra le lenzuola.
Caro Soderbergh, ma perché? C'era bisogno di riportare in scena lo spogliarellista Channing Tatum, pure senza il suo gruppo (tra cui si era fatto notare Joe Manganiello, nome vero e non d'arte). Abbigliati - per svestirsi meglio - ora da poliziotti, ora da pompieri ora da detective (si sospetta il costumista dei Village People). Ballavano con gran sfoggio di pettorali e quadricipiti belli lucidi.
A quarant'anni Mike non balla più, fa il barista a Miami per non affogare nei debiti e così incontra Maxandra (Salma Hayek), fresca di separazione dal marito miliardario. Dopo aver apprezzato le sue doti di ballerino, Maxandra invita Mike a seguirla a Londra, dove potrà finalmente mettere a frutto il suo talento. L'ultima danza di Channing Tatum e Steven Soderbergh è un canto del cigno stranamente [...] Vai alla recensione »
Mike Lane (Channing Tatum) ha superato la soglia dei quarant'anni, vive ancora nel sud della Florida, dov'è cresciuto a suon di balletti e spogliarelli, ma non è più quello che sognava di essere nella vita. La pandemia gli ha fatto perdere la sua azienda edile e, appesa al chiodo la (finta) uniforme da poliziotto di "Magic Mike", lavora ora come bartender per eventi di beneficenza altolocati.
Soderbergh torna a dirigere le evoluzioni dello stripper «Magic Mike», alias Channing Tatum, che sa come muoversi nel ruolo, avendo lavorato da giovane come spogliarellista. In questo ultimo capitolo della saga viene ingaggiato dalla ricca Salma Hayek (un po' troppo sopra le righe) per andare a dirigere a Londra uno spettacolo teatrale «trasgressivo».
Classe 1963, Steven Soderbergh che due settimana fa ha appena tagliato il mitico traguardo dei Sessanta, è quello che si dice, banalmente, una pura forza della natura. Basta vedere la sua sterminata filmografia che, se ho contato bene, comprende dal suo fulminante e molto discusso debutto Sesso, bugie e videotape nel lontano 1989, la bellezza di 33 film a soggetto per il cinema + un documentario + [...] Vai alla recensione »
Il titolo con le tre paroline in inglese - "The Last Dance" - sembra promettere saggiamente la fine del ciclo dedicato a Magic Mike, il dolce e muscoloso "stripper" nato nel 2012 dalla collaborazione tra l'attore Channing Tatum, memore di esperienze giovanili sul campo, e il regista Steven Soderbergh. Confesso di non aver visto il secondo episodio, 2015, diretto da Gregory Jacobs e intitolato "Magic [...] Vai alla recensione »
Il principio di realtà nell'ultimo cinema di Steven Soderbergh (diciamo da Dietro i candelabri) è anche un affare di stile. Uno strumento di comodo. Lui sì che ha capito come fare, più che cosa. E lo fa veloce, non rifinito, non approfondito. Almeno in superficie. Però poi è tutto da dimostrare. Che le sue immagini non siano rifinite. E che si articolino "in fretta".
Una trilogia sul ballo e sul XXI secolo diretta da Steven Soderbergh. Al terzo capitolo la vita di Michael Lane alias Magic Mike, lo spogliarellista più osannato della Florida e del cinema d'autore assume i contorni di un ampio progetto docu-fiction e truffautiano sulla storia sentimentale/professionale di un uomo. Mike attraversa tutte le fasi (e le crisi) del marketing e del capitalismo e giustamente [...] Vai alla recensione »
Dopo due film che hanno incassato in totale quasi 300 milioni di dollari in tutto il mondo, Channing Tatum torna a interpretare il ballerino e spogliarellista "Magic" Mike Lane (personaggio realmente ispirato al suo passato, dato che da ragazzo lavorò proprio come spogliarellista in un locale) per il terzo e ultimo capitolo del franchise, dall'iconico titolo The last dance, l'ultimo ballo.
A undici anni dal primo Magic Mike, pellicola che andava a esplorare con giocosa spudoratezza gioie e dolori del mestiere dello spogliarellista, e a otto dal suo sequel Magic Mike XXL, il Mike Lane interpretato da Channing Tatum torna qui per quello che il titolo promette essere "un ultimo ballo". Stando alle informazioni che abbiamo a disposizione - salvo ipotizzati spin-off dedicati a personaggi [...] Vai alla recensione »
A dieci anni dal primo film, ancora una volta l'universo di Magic Mike rappresenta per Steven Soderbergh il dispositivo con cui redigere il suo personale Stato dell'Unione. Non a caso è tornato alla regia, dopo aver lasciato quella del sequel Magic Mike XXL a Gregory Jacobs: The Last Dance, così si chiama il terzo volume della serie, è dichiaratamente un film terminale e crepuscolare.