Manchurian Tiger

Film 2021 | Commedia 118 min.

Titolo originaleDong Bei Hu
Anno2021
GenereCommedia
ProduzioneCina
Durata118 minuti
Regia diGeng Jun
AttoriYu Zhang, Li Ma (I), Zhiyong Zhang, Yue Guo, Gang Xu Baohe Xue, Liguo Yuan, Xun Zhang.
MYmonetro Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione.

Regia di Geng Jun. Un film con Yu Zhang, Li Ma (I), Zhiyong Zhang, Yue Guo, Gang Xu. Cast completo Titolo originale: Dong Bei Hu. Genere Commedia - Cina, 2021, durata 118 minuti. Valutazione: 3 Stelle, sulla base di 1 recensione.

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Ultimo aggiornamento lunedì 25 aprile 2022

Xu Dong ama il suo cane più del suo migliore amico e della moglie incinta. Quando il suo amico serve il quadrupede a cena ai suoi creditori la vendetta è inevitabile.

Consigliato assolutamente no!
n.d.
MYMOVIES 3,00
CRITICA
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Un'opera dall'humor contemplativo dai risvolti morali ma non moralistici.
Recensione di Tommaso Tocci
lunedì 25 aprile 2022
Recensione di Tommaso Tocci
lunedì 25 aprile 2022

Xu lavora come autista in una miniera di carbone nei pressi di Hegang, nel freddo nord-est della Cina. Senza un soldo e infelice della vita, si consola con il suo adorato cane Ruyi, che la moglie incinta cerca però di convincerlo a vendere. Xu lo affida invece a Ma, che ugualmente non se la passa granché in termini economici. L'uomo finisce per servire il cane per pranzo a degli usurai, scatenando la collera di Xu. Ma essere in diritto di consumare la propria vendetta non è poi così semplice.

Apologo dai risvolti morali che si tiene ben lontano dallo scivolare nel moralistico, Manchurian Tiger conserva i tratti distintivi del cinema del suo regista, sviluppati a più riprese e in particolare nel precedente Free and easy del 2017.

Quello di Geng Jun è uno stile basato sulle vignette e su uno humor contemplativo, che ben ricorda una certa tradizione del surrealismo europeo, in cui l'assurdità delle situazioni in cui può trovarsi un individuo è sempre causata dalle storture sistemiche della società.

L'ultima sua opera tradisce ambizioni su scala maggiore rispetto a quanto visto in precedenza, che tengono intatta la cura visiva per la composizione dell'inquadratura cara al regista, così come la fedeltà ai luoghi e alle atmosfere della provincia di Heilongjiang in cui è cresciuto. I paesaggi desolati, l'industria del carbone, il freddo sempre presente (la frutta, che appare spesso nel film, è letteralmente liberata dalla morsa del ghiaccio nella prima inquadratura) contribuiscono in modo decisivo alla riuscita del film, che è tanto radicato nell'autenticità propria della storia personale del regista quanto fonte di curiosità per lo spettatore occidentale che troverà sullo schermo una Cina diversa dal solito, peculiare ed enigmatica.

Ispirato all'allegoria di un animale ammansito dalla vita nello zoo, Manchurian Tiger si chiede - in varie declinazioni narrative, non soltanto nella storia di Xu ma anche in quella della moglie e di una presunta infedeltà - quanto sia automatico, giusto o perfino possibile abbandonarci a un impulso di reazione istintiva laddove ce ne viene data rara possibilità. E in questo attimo di pausa contemplativa tra azione e reazione Geng Jun trova spesso degli attimi di verità.

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lunedì 25 aprile 2022
Tommaso Tocci

Xu lavora come autista in una miniera di carbone nel freddo nord-est della Cina. Senza un soldo e infelice della vita, si consola con il suo adorato cane Ruyi, che la moglie incinta cerca però di convincerlo a vendere. Xu lo affida invece a Ma, che ugualmente non se la passa granché in termini economici. L’uomo finisce per servire il cane per pranzo a degli usurai, scatenando la collera di Xu.

Apologo dai risvolti morali che si tiene ben lontano dallo scivolare nel moralistico, Manchurian Tiger conserva i tratti distintivi del cinema del suo regista. Quello di Geng Jun è uno stile basato sulle vignette e su uno humor contemplativo, che ben ricorda una certa tradizione del surrealismo europeo, in cui l’assurdità delle situazioni in cui può trovarsi un individuo è sempre causata dalle storture sistemiche della società.

Ispirato all’allegoria di un animale ammansito dalla vita nello zoo, Manchurian Tiger si chiede quanto sia automatico, giusto o perfino possibile abbandonarci a un impulso di reazione istintiva laddove ce ne viene data rara possibilità. E in questo attimo di pausa contemplativa tra azione e reazione Geng Jun trova spesso degli attimi di verità.

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lunedì 25 aprile 2022
Tommaso Tocci

Un racconto allegorico e morale ambientato nella fredda Cina del nord-est. Selezionato al FEFF e disponibile in streaming. Vai al filmVai all'articolo »

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