Anno | 2021 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Belgio, Romania, Messico |
Durata | 140 minuti |
Regia di | Teodora Ana Mihai |
Attori | Arcelia Ramirez, Alvaro Guerrero, Jorge A. Jimenez, Ayelén Muzo, Juan Daniel Garcia Treviño Eligio Meléndez, Monica del Carmen, Mercedes Hernández. |
Tag | Da vedere 2021 |
MYmonetro | Valutazione: 4,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 19 maggio 2023
Il film è ispirata dalle storie terrificanti delle vittime del cartello della droga e delle loro famiglie, Al Box Office Usa La Civil ha incassato nelle prime 5 settimane di programmazione 20,2 mila dollari e 14,5 mila dollari nel primo weekend.
ASSOLUTAMENTE SÌ
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Separata dal marito Gustavo, Cielo è una casalinga di mezza età che vive insieme alla figlia Laura in un modesto appartamento a San Fernando, nel Nord del Messico. Giovane e spiritosa, Laura ha un buon rapporto con la madre: una sera, dopo essersi preparata a dovere, la saluta affettuosamente prima di uscire con il suo ragazzo, Lisandro. Quella notte, però, Laura non rientra a casa e la vita di Cielo non sarà mai più la stessa: il giorno seguente viene infatti avvicinata dai membri di un cartello messicano che le chiedono un riscatto in cambio del rilascio della figlia, rapita la sera prima. La donna si ritroverà improvvisamente all'interno di un incubo spaventoso e terrificante: disposta a tutto pur di ritrovare Laura, si addentrerà in un mondo fatto di crudeltà, violenza e corruzione.
Ispirato a eventi reali, La civil rapisce con prepotenza lo spettatore e lo catapulta all'interno di una tragedia che ben presto assume la forma di un incubo: un viaggio intenso e travolgente, cui è impossibile rimanere indifferenti.
Secondo l'idea originaria della regista Teodora Mihai, La civil avrebbe dovuto essere un documentario sui terribili casi di rapimento nel Nord del Messico: tuttavia, a causa delle ripetute minacce da parte dei cartelli messicani, Mihai ha dovuto abbandonare il progetto iniziale e trasformare La civil in un film di finzione, in cui a recitare sono degli attori. Ciononostante, il lungometraggio non abbandona la sua aderenza con la realtà: ispirata a una storia vera e frutto di anni di ricerche da parte della regista, la vicenda narrata è una potente e vivida denuncia della tragica situazione in cui verte la città di San Fernando, martoriata dalla violenza dei cartelli. A conferire maggiore concretezza al racconto si aggiungono le ottime interpretazioni del cast: prima fra tutte quella di Arcelia Ramírez nei panni della protagonista, sul cui volto prendono forma con intensità rabbia, frustrazione, paura e sofferta determinazione. Álvaro Guerrero nel ruolo del marito Gustavo riesce inoltre a restituire con efficacia l'immagine di un uomo fragile e incapace di gestire le enormi conseguenze del rapimento della figlia, cui in pochi minuti Denisse Azpilcueta conferisce carattere e profondità. Odioso e crudele, inoltre, Juan Daniel García Treviño nei panni del sadico membro del cartello El Puma, un giovane uomo privo di qualsiasi sentimento di empatia o compassione. Come in un incubo a occhi aperti, La civil tiene lo spettatore incollato allo schermo grazie a una narrazione coinvolgente, in cui il ritmo procede a passo alterno: a momenti concitati e carichi di tensione seguono infatti scene più lente e dilatate, che lasciano maggiore spazio all'emotività dei personaggi e raccontano la lunga agonia cui è sottoposta la protagonista, che solo con il tempo e un'infinita dose di pazienza riesce a raccogliere informazioni sui rapitori della figlia.
Allo stesso modo, si alternano anche il giorno e la notte, la luce e il buio: l'indagine di Cielo ha una fase diurna - fatta di attese e pedinamenti - e una notturna, in cui la caccia ai sospettati diventa più fisica e violenta. Tuttavia, l'orrore della città prende forma anche alla luce del sole, sotto lo sguardo inerme di poliziotti e militari: estorsioni, ricatti e ritrovamenti di corpi mutilati sono all'ordine del giorno, sotto il cielo blu di San Fernando. Quella descritta nel film, infatti, non è una criminalità nascosta, ma da molto tempo emersa in superficie e fatalisticamente subita dai cittadini e dalle autorità locali: se questo da una parte fa sentire terribilmente abbandonata e inerme la protagonista, non riesce tuttavia ad annichilire i suoi desideri di verità e vendetta, che è pronta a soddisfare anche da sola. L'odissea di Cielo nei meandri più oscuri dell'umanità è un viaggio atroce e doloroso: per questo, non è la musica ad accompagnarlo, ma i rumori nitidi delle urla, dei passi dei militari nella notte, delle armi e delle torture. Nel lungometraggio, infatti, è proprio l'audio a colpire con maggior efficacia: impertinente come un pugno in faccia, cattura lo spettatore e lo spinge con forza in una storia di violenza e brutalità cui non è facile trovare una motivazione. Questo, d'altronde, è La civil: un racconto di un'incredibile realtà e potenza, cui è impossibile rimanere indifferenti.
Ispirato a eventi reali, La civil rapisce con prepotenza lo spettatore e lo catapulta all’interno di una tragedia che ben presto assume la forma di un incubo: un viaggio intenso e travolgente, cui è impossibile rimanere indifferenti. Frutto di anni di ricerche da parte della regista, la vicenda narrata è una potente e vivida denuncia della tragica situazione in cui verte la città di San Fernando, martoriata dalla violenza dei cartelli.
Un film che tiene lo spettatore incollato allo schermo grazie a una narrazione coinvolgente, in cui il ritmo procede a passo alterno: a momenti concitati e carichi di tensione seguono infatti scene più lente e dilatate, che lasciano maggiore spazio all’emotività dei personaggi e raccontano la lunga agonia cui è sottoposta la protagonista, che solo con il tempo e un’infinita dose di pazienza riesce a raccogliere informazioni sui rapitori della figlia.
Un racconto di un’incredibile realtà e potenza, cui è impossibile rimanere indifferenti.