A Quiet Place II

I bambini ci salveranno dai mostri affamati di rumore

In America, dove ha realizzato il doppio degli incassi di Crudelia, è stato il primo vero hit dalla riapertura delle sale. Un successo pienamente meritato. Benché non possa contare sull'effetto-sorpresa del prototipo di tre anni fa (lo si ricorderà: la Terra è minacciata da mostri letali attratti dal minimo rumore), A quiet place II è ancora migliore. Nel prologo una partita di baseball tra ragazzi è interrotta dall'invasione aliena. Solo a questo punto compare il titolo, poi seguiamo le peripezie della famiglia A-bott, orfana di padre (mamma Evelyn, i giovanissimi Regan, non udente, e Marcus, sofferente di asma, un poppante), in un mix di survival e dramma famigliare di potenza rara per un film dell'orrore. L'interrogativo, cui si associa il nuovo personaggio maschile di Emmett, è: come riuscire a proteggere i propri figli in una situazione estrema? Però qui il sequel ribalta la domanda, trasformando i ragazzini in protettori degli adulti. Se la trama è scarna - una serie di prove da superare - ciò che entusiasma è la padroneggiatissima regia di John Krasinski. Perfetta nella singola scena, che sfrutta al meglio la profondità di campo dell'inquadratura (senza dimenticare la lezione dei videogiochi più sofisticati). Ma soprattutto nella sintassi tra le varie scene: un'autentica lezione di montaggio che, nell'ultimo terzo del film, alterna tre diverse azioni, praticamente mute, senza mai perdere il filo. Anzi, rilanciando di continuo la tensione dall'una all'altra ed esaltando l'urgenza del tutto. Chissà se saprà fare altrettanto (il pur bravo) Jeff Nichols, cui è già stata affidata la regia di un A quiet place part III previsto per il 2023?
da La Repubblica, 24 giugno 2021


di Roberto Nepoti, 24 giugno 2021