Anno | 2019 |
Genere | Drammatico, Sportivo |
Produzione | Georgia, Francia, Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Uta Beria |
Attori | Sandro Kalandadze, Viktor Barbakadze, Tedo Bekhauri, Lexo Gugava, Sandro Abashidze Demetre Akhobadze, Andro Chichinadze, George Duchidze, Luka Gvaramia. |
MYmonetro | Valutazione: 3,00 Stelle, sulla base di 1 recensione. |
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Ultimo aggiornamento martedì 10 novembre 2020
La vera storia di un centro di detenzione minorile a Tbilisi, in Georgia, all'inizio degli anni 2000.
CONSIGLIATO SÌ
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In un carcere per detenzione di minori in Georgia, Nika, che ne è divenuto il leader, riceve l'incarico dal fratello che vive all'esterno, di far scoppiare, ad una data determinata, una rivolta che verrà sfruttata a fini politici. Nello stesso periodo viene avviata una sperimentazione grazie alla quale due istruttori di rugby si recano regolarmente nella casa di pena per insegnare le regole dello sport e formare una squadra. Nika deve decidere cosa fare essendo consapevole delle conseguenze.
La premessa del film (presentata su immagini di repertorio) ricorda a chi guarda che le regole della scala gerarchica criminale in carcere non sono mutate dopo la dissoluzione dell'URSS. Partendo da questa base la prima parte del film è impegnata ad illustrare le dinamiche di potere che si sviluppano all'interno dell'istituto di detenzione per poi aprirsi alla novità dell'introduzione dell'attività sportiva.
Si potrebbe pensare di trovarsi di fronte all'ennesima rilettura del tema già abbondantemente sfruttato dal cinema statunitense ma non è così. Basandosi su vicende realmente accadute il regista Uta Beria, alla sua opera prima, porta sullo schermo la complessità della vita in un carcere minorile non facendo sconti al sistema (vedi il personaggio della guardia) e leggendola attraverso il conflitto interiore del protagonista che, oltre al mantenimento della propria leadership, deve decidere se sottomettersi agli ordini del fratello dopo essere stato messo a dura prova anche da una rivelazione che lo riguarda sul piano affettivo. Tutti gli interpreti (nessuno escluso) offrono al film una verosimiglianza notevole sostenuti da riprese che, pur muovendosi in spazi angusti, offrono loro la giusta dinamicità.