Titolo originale | Blackbird |
Anno | 2019 |
Genere | Drammatico, |
Produzione | USA |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Roger Michell |
Attori | Kate Winslet, Mia Wasikowska, Susan Sarandon, Bex Taylor-Klaus, Sam Neill Rainn Wilson, Lindsay Duncan. |
Distribuzione | M2 Pictures |
MYmonetro | 2,57 su 4 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 23 luglio 2021
Una madre malata terminale riunisce la sua famiglia un'ultima volta prima di morire. Tutto, nel corso di quel weekend, viene però rimesso in discussione.
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giovedì 1 maggio 2025 ore 5,45 su SKYCINEMADRAMA
CONSIGLIATO NÌ
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Lily soffre di una malattia degenerativa che la porterà all'incapacità totale. Dunque decide di porre fine alla sua vita con l'aiuto del marito medico Paul, che le somministrerà un farmaco letale. Il giorno prima dell'ora X, Lily e Paul convocano nella loro bella casa "costruita dal nulla" le due figlie Jennifer e Anna, il marito e il figlio adolescente di Jennifer, e la compagna di Anna. A completare il quadro c'è Liz, amica storica di Lily, un'ex sessantottina di quelle che sono state a Woodstock... "almeno metaforicamente". La riunione alterna momenti di dolore e ilarità, e le tensioni famigliari, soprattutto quelle tra la "perfettina" Jennifer e la "sbandata" Anna, alzeranno la temperatura del già incandescente rendez vous.
Siamo nell'ambito del melodramma, ma Roger Michell gestisce la situazione mescolando continuamente i toni e i piani, con l'aiuto di una matriarca alternativa come Susan Sarandon e di un campione di eleganza come Sam Neill.
L'interpretazione più sorprendente è quella di Kate Winslet, quasi irriconoscibile nei panni (bruni) di Jennifer, la figlia arroccata sulle sue convinzioni borghesi dalla vita improntata alla rigidità e l'intransigenza, ma che in fin dei conti farebbe volentieri a meno delle sue stesse regole severe. Winslet regala al suo personaggio granitico a facile rischio stereotipo la sua fisicità morbida, e in microgesti ed espressioni infinitesimali riesce a restituire un po' di credibilità ad un ruolo davvero ingrato, almeno nella prima parte del film.
Questo tipo di storie riposa soprattutto sull'alchimia fra gli attori, e Neill è straziante nel ruolo dell'uomo di scienza, razionale per definizione, costretto a sacrificare la sua parte passionale ed emotiva per concedere all'amore della sua vita l'ultimo desiderio. Il resto del cast è adeguato, con la piccola sorpresa di Rainn Wilson nell'insolito ruolo del nerd simpatico. Tuttavia il copione invita gli attori a interpretazioni eccessivamente teatrali che tradiscono l'artificiosità della trama.
Il tema dell'eutanasia è stato affrontato dal cinema più volte, di recente dal film francese di Francois Ozon Tout s'est bien passé, e il compito di sceneggiatori e registi è arduo, perché la questione etica è importante e il tono da mantenere può essere un filo teso fra la tragedia e la farsa, o quantomeno la commedia leggera. Michell e il suo team di scrittura non riescono fino in fondo a improvvisarsi funamboli e caricano gli attori di responsabilità eccessive rispetto ai loro ruoli. Per questo Neill risulta particolarmente efficace: perché è quasi sempre silente, e può creare la sua sceneggiatura su misura con i movimenti del corpo e le espressioni del volto.
Arrivato in Italia con due anni di ritardo (su Sky), Blackbird - L'ultimo abbraccio è il penultimo film di Roger Michell, solido regista sudafricano ma britannico d'adozione, celebre per aver diretto una delle più amate romcom degli ultimi decenni (Notting Hill) e recentemente scomparso all'età di 65 anni. Considerato il lutto, la storia di questo film assume contorni più commoventi del previsto. Vai alla recensione »
«Non sapevo che regalo portare per l'occasione» tentenna l'imbarazzata figlia primogenita di Lily, perché l'occasione, in effetti, non è ortodossa: Lily, affetta da una malattia degenerativa, ha deciso di passare un ultimo weekend insieme ai suoi cari prima di farsi aiutare dal marito medico per praticare l'eutanasia. Due figlie e i rispettivi partner, oltre all'amica del cuore di tutta una vita, sono [...] Vai alla recensione »
Non proprio un film estivo, visto il tema trattato. Lily è malata terminale e decide di porre fine alla propria vita, ricorrendo al suicidio assistito. Per questo motivo decide, nel fine settimana che precede l' evento, di riunire la famiglia divisa. Le due sorelle sono in conflitto, c' è l' amica del cuore dei genitori un po' troppo presente e anche un nipote con sogni da attore.