Anno | 2018 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 80 minuti |
Regia di | Wilma Labate |
Attori | Rossella Canaccini, Franca Deni, Daniela Santerini, Viviana Tacchella . |
Uscita | mercoledì 31 ottobre 2018 |
Tag | Da vedere 2018 |
Distribuzione | Cinecittà Luce |
MYmonetro | 3,20 su 5 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento sabato 30 marzo 2019
La storia di cinque ragazze che nel 1968 partono per una tournèe in Estremo Oriente: erano Le Stars, uno dei rari gruppi femminili italiani dell'epoca. Il film ha ottenuto 1 candidatura a David di Donatello, In Italia al Box Office Arrivederci Saigon ha incassato 20,4 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Un giorno del 1968 cinque ragazze, quattro delle quali minorenni, salirono su un aereo che le avrebbe portate in Estremo Oriente, convinte di imbarcarsi nella tournèe del secolo fra Hong Kong, le Filippine e il Giappone. Erano Le Stars, uno dei rari gruppi femminili italiani dell'epoca, provenivano da cittadine della Toscana rossa, e si ritrovarono catapultate nel Vietnam del Sud, "arruolate" per esibirsi di fronte alle truppe americane. Puzzo di carogne e umidità soffocante, latte condensato e pastasciutta nei barattoli, tante bare e tantissimi giovani ("età media 19 anni", come cantava Paul Hardcastle) dei quali le cinque ragazze non avrebbero mai dimenticato lo sguardo spaventato.
Nel documentario Arrivederci Saigon Wilma Labate racconta questa storia sottaciuta per 50 anni attraverso le testimonianze dirette di quattro delle protagoniste.
La cantante Rossella Canaccini, che avrebbe conosciuto una piccola notorietà come Rossella, e le musiciste Viviana Tocchella, Daniela Santerini e Franca Deni. La quinta componente "non ne vuol più sentir parlare" e non ha voluto partecipare a questo viaggio nel ricordo non solo di una vicenda personale ma anche di un'epoca e di una guerra sporca la cui memoria molti hanno voluto rimuovere.
Attraverso materiali di repertorio Labate ricorda il sessismo di certe esibizioni di ragazze in bikini mandate sul palco per gratificare le necessità fisiologiche dei giovani soldati e il razzismo di una società che permetteva agli afro-americani di combattere a fianco dei bianchi, ma non di sedere accanto a loro sui banchi di scuola; ricorda l'epoca d'oro del soul attraverso le voci e le immagini di Aretha Franklin, Nina Simone, Otis Redding e Wilson Pickett, ci fa ascoltare le dichiarazioni di Martin Luther King sulla guerra in corso e osservare le manifestazioni pro e contro, ricreando quel clima infiammato e contradditorio in cui Le Stars si sono trovate immerse a causa di un contratto firmato in loro nome da un impresario sprovveduto.
In quei tre mesi fra Saigon e Da Nang quelle ragazze, ingenue quanto i soldati, sono state usate come loro, e come loro hanno schivato bombe e malattie. "Non c'era solo la paura, ma anche la curiosità", ricorda però Rossella; c'era la gentilezza dei soldati con cui inventarsi un flirt impossibile e il brivido di duettare con un militare nero, pur nell'inglese improbabile imparato fra Livorno e Piombino.
Per tutte era stata un'iniezione di realtà, ma al loro ritorno nessuno ha voluto sapere nulla della loro avventura politically incorrect, e anche Le Stars hanno cercato di dimenticare, gravate dal senso di colpa per essersi prestate, ancorché riluttanti, ad esibirsi per il "nemico imperialista". Labate restituisce loro la parola e il canto, mostrandole come sono oggi (la fotografia è di Daniele Ciprì), sessantenni ancora innamorate della musica e desiderose di trasmettere alle nuove generazioni quello che hanno imparato, anche in Vietnam.
ARRIVEDERCI SAIGON disponibile in DVD o BluRay |
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La regista Wilma Labate in questo documentario ha raccontato una storia vera di cui non si era mai sentito parlare, avvenuta proprio nel famoso ‘68. Il film “Arrivederci Saigon” è tutto giocato sul montaggio (Mario Marrone). Infatti, Wilma mette insieme la storia di un complesso musicale femminile toscano formatosi in quegli anni “Le Stars”, con brani di filmati [...] Vai alla recensione »
Cinque ragazze di Piombino, Livorno, Pontedera mettono su un complessino chiamato "Le Stars". Nel 1968 si ritrovano in Vietnam, a suonare per i soldati americani. Senza sapere abbastanza inglese da capire "downstairs": quando sentirono urlare la parola, dalla loro stanzetta pensarono che volesse dire "mettetevi in salvo sul tetto". Wilma Labate ha intervistato quattro delle cinque ragazze (una non [...] Vai alla recensione »
A vederle oggi, tranquille signore, è difficile immaginare che siano entrate a pieno titolo nella storia. Eppure è successo. Da adolescenti - una sola era maggiorenne - Rossella, Viviana, Daniela e Franca (la quinta non ha voluto partecipare al documentario), dopo aver messo su un complesso improvvisato tutto al femminile, Le Stars, si ritrovarono catapultate in Vie-nam a suonare per le truppe statunitensi. [...] Vai alla recensione »
Nell'autunno del 1968 giunge a Le Stars l'inaspettata offerta di una tournée in Estremo Oriente. Le Stars, una girl band formatasi pochi mesi prima, composta da cinque giovanissime ragazze della provincia di Livorno che ha finora mietuto iniziali e gracili successi. Partono animate da plausibili speranze di farsi valere a Hong Kong, a Singapore, a Tokio forse.
"Le stars". Nel 1968 cinque ragazze, quattro minorenni, da Piombino e Livorno incominciano a girare l'Italia in rythm'n'blues, in borderò Otis Redding, Pickett e Aretha. Sogni di media gloria e l'innocenza combinata di età&provincia. Un contratto firmato a loro insaputa dall'agente maldestro le spedisce invece che a Hong Kong o in Giappone, nelle basi militari americane del Vietnam al profumo di napalm [...] Vai alla recensione »