Titolo originale | Buon inverno |
Anno | 2017 |
Genere | Documentario, |
Produzione | Italia |
Durata | 91 minuti |
Regia di | Giovanni Totaro |
Attori | Andrea Comito, Giuseppe Comito, Tiziana Comito, Anna D'Acquisto, Grazia Guarito Piera La Placa, Michele Marchese, Antonio Patti, Vincenzo Patti (II), Maurizio Ris, Tony Serio. |
Uscita | lunedì 14 maggio 2018 |
Distribuzione | I Wonder Pictures |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,88 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 4 maggio 2018
Un documentario sulle famiglie che fingono di andare in vacanza ostentando un benessere perduto. In Italia al Box Office Happy Winter ha incassato 9,8 mila euro .
CONSIGLIATO SÌ
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Estate 2016 alla spiaggia di Mondello, vicino Palermo. Un padre di famiglia sbarca il lunario percorrendo in lungo e in largo il litorale con i frigo portatili pieni di bibite. Famiglie con figli, coppie, ragazzi, condividono gli stessi spazi affollati come in una commedia balneare in bianco e nero degli anni Sessanta, con (quasi tutte) le stesse canzoni ma con molta meno fiducia nel benessere del Paese. Le cabine di legno, allora status symbol, oggi sono diventate un'alternativa abitativa possibile, persino oggetto di accurata ristrutturazione per una coppia di mezz'età molto innamorata. Gli uomini giocano a carte ai tavolini, i ragazzi si baciano e fumano di nascosto dai genitori (mentre i giovani parrocchiani, voce e chitarra, inneggiano a Gesù), delle ex ragazze si preparano a sfidarsi al karaoke nella tradizionale festa di Ferragosto con animazione, presentatore improvvisato con corona di plastica, balli di gruppo e pizza nel cartone.
Tra i bagnanti c'è anche un potenziale candidato a sindaco di Palermo, che fa campagna elettorale anche in costume. In generale l'atmosfera è a dir poco dimessa, ma è comunque estate e la voglia di dimenticarsi le preoccupazioni quotidiane fa andare bene anche delle ferie di plastica.
Allo spettatore non è fornita nessuna informazione extra filmica; il regista Giovanni Totaro (classe 1988) introduce gli interpreti del suo documentario di finzione riproponendone le conversazioni: tra i temi, la difficoltà di trovare lavoro, il sogno di andare a vivere meglio all'estero capitalizzando risparmi e pensione, una diffusa, confortevole, patetica nostalgia per l'era pre-euro, rispecchiata anche dai gusti musicali - da Caterina Caselli alla sigla di Jeeg Robot - la distanza quando non il disinteresse per la politica, e la curiosità per la "politica fai da te", un aggrapparsi agli anni dorati, in cui non resta che scandagliare i fondali o l'arenile alla ricerca di oggetti smarriti.
Opera che con una certa ovvietà e ripetitività prende un microcosmo e lo eleva a metafora del Paese attuale, tra una gara di gratta e vinci e un dialogo in cui il venditore di bibite scongiura il figlio di studiare per non fare la sua stessa vita, così come la canzone sui titoli di coda ("non c'erano soldi ma c'era speranza", da A mano a mano di Rino Gaetano, di recente impiegata da Ferzan Ozpetek per Allacciate le cinture). L'insieme dell'evidenza dell'intento e della disperazione del quadro sono quasi insopportabili. Il titolo ("buon inverno") fa riferimento al saluto benaugurante che i frequentatori della spiaggia si scambiano a fine stagione. Fuori concorso alla Mostra di Venezia 2017.
Il giovane regista siciliano non concorre ma presenzia a Venezia con il suo "Happy winter": la spiaggia contesa a colpi di cabine e teli da mare stesi sulla sabbia rovente. A Mondello, ogni estate, ci si accaparra le cabine che, trasformate al loro interno, divengono mini-appartamenti, depositi, uffici di sindaci in divenire, ristoranti e sale giochi.
Happy Winter ti porta dentro un mondo sorprendente attraverso protagonisti divertenti ed emozionanti. La migliore commedia di questo Natale capace di raccontare l'Italia con le sue contraddizioni e preoccupazioni in vacanza.
D'estate, nel palermitano, la spiaggia di Mondello diventa un luogo di ritrovo e uno spazio in cui le speranze, che si sono infrante con la dura realtà che la recente crisi economica ha messo di fronte a molti dei suoi assidui frequentatori, riemergono. Sono molti i personaggi che - anche letteralmente - la abitano in questo periodo dell'anno: c'è chi si indebita per fare a tutti i costi le vacanze in quell'economica ma ambita zona e potersi così poi vantare di fronte agli amici, chi fa di tutto per sentirsi ancora giovane e ignorare così l'inesorabile avanzare del tempo, chi prova a sfruttarne il continuo affollamento per vendere bibite o cianfrusaglie e racimolare - non proprio a norma di legge - un guadagno che possa permettergli di superare l'inverno, chi, infine, senza alcuna sosta fa propaganda per le prossime elezioni comunali.
Happy Winter racconta uno spaccato del Paese reale riproponendone i vizi e le virtù, i vezzi e le fissazioni, le paure e i sogni infranti. Il tono spensierato, ma vicino a un modo sempre rigoroso di trattare la forma documentaristica, ne fa un oggetto che prova a descrivere, nella maniera più sincera possibile, la voglia di andare avanti attraverso la "sacra" arte d'arrangiarsi.
Il film è stato presentato in anteprima toscana presso il Cinema La Compagnia, dove rimarrà in programmazione nei prossimi giorni. Era presente il regista Giovanni Totaro, abbiamo colto l'occasione per intervistarlo.