Titolo originale | Mukti Bhawan |
Anno | 2016 |
Genere | Drammatico |
Produzione | India |
Durata | 103 minuti |
Regia di | Shubhashish Bhutiani |
Attori | Adil Hussain, Lalit Behl, Geetanjali Kulkarni, Palomi Ghosh, Navnindra Behl Anil K Rastogi, Abhilash Narain. |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 2,89 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento venerdì 2 settembre 2016
Un uomo deve condurre a Varanasi l'anziano padre per attendere la sua morte e ottenere la salvezza.
CONSIGLIATO SÌ
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Un giorno il settantasettenne Daya sente che il momento del suo trapasso si sta avvicinando. Decide allora di recarsi a Varanasi, luogo in cui la sua fede ritiene si possa ottenere la salvezza dell'anima. Il suo unico figlio Rajiv si sente di fatto costretto ad accompagnarlo. I due prendono alloggio in un hotel presso cui si recano le persone che si predispongono ad attendere la morte. Qui Daya comincia a sentirsi come a casa mentre il figlio non vede l'ora di tornare al lavoro, viste anche le pressioni che gli arrivano dal suo superiore. Daya si ammala e la sua ora sembra giunta ma potrebbe non essere ancora arrivato il suo momento.
Shubhashish Bhutiani, al suo esordio nel lungometraggio, affronta un tema complesso prendendo spunto da una realtà che ha scoperto casualmente. Quando ha infatti sentito parlare degli hotel in cui si recano persone solitamente anziane che si sentono prossime a morire, ha voluto rendersi conto di persona scoprendo un microcosmo di hotel adibiti allo scopo ognuno dei quali ha regole interne particolari. Ne ha scelto uno considerandolo il set ideale per una storia che, mentre apparentemente si occupa della morte, di fatto offre una serie di riflessioni sulla vita che vanno al di là della religione (il colloquio sulle possibili reincarnazioni di Daya è uno dei momenti più divertenti) per divenire universali. Perché è il rapporto tra le generazioni che qui viene alla luce progressivamente e con forza.
Daya è stato maestro di scuola e ha avuto il figlio nella propria classe e forse fin da allora gli ha impedito, anche se non coscientemente, di seguire le proprie inclinazioni. Ma colui che sembra ancorato alla tradizione e che è diventato in fondo un peso in famiglia (anche se non lo si può e vuole pensare e ammettere), si rivela molto più aperto nei confronti del futuro della nipote di quanto lo sia il figlio che rivela una rigidità da vecchi tempi. Bhutiani, senza mai forzare sul piano della commozione, riesce a fotografare una Varanasi solare quasi a voler ulteriormente sottolineare l'obiettivo di un film che non sembra girato da un esordiente per la capacità che dimostra di saper leggere in modo credibile il modo di rapportarsi di personaggi di età così diverse.