Titolo originale | El vendedor de orquídeas |
Anno | 2016 |
Genere | Documentario |
Produzione | Venezuela, Messico |
Durata | 75 minuti |
Regia di | Lorenzo Vigas |
Attori | Oswaldo Vigas, Herman Vigas, Jeannine Castes Vigas . |
Tag | Da vedere 2016 |
Rating | Consigli per la visione di bambini e ragazzi: |
MYmonetro | 3,25 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 8 settembre 2016
Per le strade di un paese del Venezuela l'artista Oswaldo Vigas gira insieme al figlio alla ricerca di un quadro realizzato agli inizi della sua carriera.
CONSIGLIATO SÌ
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Lorenzo Vigas riprende gli ultimi anni di vita del padre Oswaldo, famoso pittore, mentre questi si dedica alla ricerca de "Il venditore di orchidee", un suo quadro da anni scomparso. Il tentativo di ritrovare l'opera si trasforma in un viaggio nei luoghi in cui l'artista ha trascorso infanzia e adolescenza, oggi profondamente cambiati.
Un'opera semplice ma intensa, un documentario che non intende rivoluzionare il genere ma che ne sfrutta al massimo il potenziale. Lorenzo Vigas, Leone d'oro con Desde Allà alla 72. Mostra del Cinema di Venezia, insegue un'ossessione paterna, legata a un quadro dipinto nel 1945 e poi scomparso, e la usa come grimaldello per scassinare i cassetti della memoria del genitore, ricchi di ricordi gioiosi e molto dolorosi. Tra questi ultimi tutti quelli legati allo zio del regista Reynaldo, affetto da patologie schizofreniche e suicidatosi dopo che il fratello decise di trasferirsi in Europa. Il senso di colpa che opprime Oswaldo non troverà mai pace, ma la ricerca del quadro diviene un cammino necessario di riconciliazione con il proprio passato, in cui la strada percorsa conta assai più della meta da raggiungere.
Vigas dimostra grande senso della misura e padronanza del mezzo, gestendo al meglio la commistione di dimensione privata e di dimensione artistica, che aggiunge un ulteriore livello di complicazione alla fusione di giornalismo e arte cinematografica già insita nella natura stessa del documentario. Nella sua lezione di misura e sintesi, Oswaldo Vigas non disdegna riflessioni filosofiche, che passano da frasi come "Scegliere significa sempre rinunciare a qualcosa", catturate dalla regia durante un lavoro di anni che, come si arguisce dai titoli di coda, ha portato all'estromissione di molte interviste in sede di montaggio. El vendedor de orquídeas è una riflessione sul tempo e sulla memoria di un Venezuela irrimediabilmente mutato - con il ritrovamento del petrolio come spartiacque storico - e di una famiglia dimostratasi capace di convivere con le proprie ferite, impossibili da cicatrizzare.