magneto92
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lunedì 26 maggio 2014
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il miglior cinecomic da the avengers
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che dire perfetto tutto perfetto grazie a bryan singer per essere tornato
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mat251
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lunedì 26 maggio 2014
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il migliore della saga
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Bryan Singer torna alla guida degli X-Men dopo il fallimento di Conflitto Finale, e ,come per i primi due film, il risultato é ottimo.
Nel Settimo Capitolo, Singer ha la capacità di riazzerare la saga e le complicazioni che si erano create con i vari film.
Ottima la sceneggiatura.
Unica pecca a mio avviso il cambiamento netto e drastico del futuro dopo Conflitto finale e Wolverine l'Immortale.
P.s. Considero Ian McKellen un grandissimo attore capace di catturare l'attenzione pur non essendo un personaggio cardine della storia.
Peccato per l'ottimo Magneto di Fassbender, ma Ian é imbattibile.
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angelo bottiroli - giornalista
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domenica 25 maggio 2014
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grande cast, azione, ottime scene
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Che cos’è che fa gli X-Men un fumetto e un film di successo?
La risposta è molto semplice: in altre storie il protagonista è un super eroe soltanto, con i suoi straordinari poteri; qui i super eroi sono molteplici, ognuno con un potere diverso.
Più super eroi uguale più poteri straordinari, più diversità e maggiore spettacolarità sia nei fumetti che nei film.
Con gli X-Men, Stan Lee creatore di alcuni tra i super eroi Marvel più amati come L’uomo ragno, Thor, Devil, I fantastici 4, Captain America e molti altri, ha raggiunto forse l’apice della genialità.
Non solo, ma con gli X-Men entra in gioco un altro aspetto: se uno o pochi super eroi vengono visti dall’umanità con un fattore positivo perché aiutano l’uomo e lo salvano, tanti super eroi vengono visti come una minaccia.
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Che cos’è che fa gli X-Men un fumetto e un film di successo?
La risposta è molto semplice: in altre storie il protagonista è un super eroe soltanto, con i suoi straordinari poteri; qui i super eroi sono molteplici, ognuno con un potere diverso.
Più super eroi uguale più poteri straordinari, più diversità e maggiore spettacolarità sia nei fumetti che nei film.
Con gli X-Men, Stan Lee creatore di alcuni tra i super eroi Marvel più amati come L’uomo ragno, Thor, Devil, I fantastici 4, Captain America e molti altri, ha raggiunto forse l’apice della genialità.
Non solo, ma con gli X-Men entra in gioco un altro aspetto: se uno o pochi super eroi vengono visti dall’umanità con un fattore positivo perché aiutano l’uomo e lo salvano, tanti super eroi vengono visti come una minaccia. La diversità in gran numero, rischia di mettere in pericolo la razza umana, quindi va combattuta.
Un ribaltamento del super eroe che viene visto come cattivo e minaccia per la società.
E’ in questo concetto che la genialità di Stan Lee viene esaltata. Il super eroe che passa da amico a nemico ed è su questo concetto, che si basavano i film sugli X-Men che diventano atipici nel panorama dei super eroi.
“X-Men Giorni di un futuro passato” si basa ancora su questo concetto portandolo all’estremo, non solo, ma nel film entra in gioco anche il viaggio nel tempo con tutte le sue implicazioni.
Se poi aggiungiamo un cast di grandezza assoluta, il 3D, gli effetti speciali e tutto il resto ne esce un film quasi perfetto che scorre come un fiume in piena.
Un film assolutamente da vedere.
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(di luca capaccioli)
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gabryhope95
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domenica 25 maggio 2014
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indietro nel tempo per cambiare il futuro
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X Men Giorni di un futuro passato funge da sequel per X men conflitto finale e X men l'inizio:nel 2023 una guerra contro le "sentinelle"sta portando i mutanti all'estinzione:queste sono macchine che si possono adattare a qualsiasi tipo di potere di un mutante e in grado di ucciderlo.Ma queste macchine di morte furono messe all'opera decenni prima, dopo che Mystica, forte della convinzione della superiorità dei mutanti uccise il loro inventore:il professor Trusk e l'omicidio fece capire al governo l'importanza del programma sentinelle.
I mutanti nel 2023 mandano Logan indietro nel tempo (poichè dato il suo potere rigenerativo è l'unico in grado di compiere un salto temporale così indietro) per evitare l'omicidio e cambiare il futuro.
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X Men Giorni di un futuro passato funge da sequel per X men conflitto finale e X men l'inizio:nel 2023 una guerra contro le "sentinelle"sta portando i mutanti all'estinzione:queste sono macchine che si possono adattare a qualsiasi tipo di potere di un mutante e in grado di ucciderlo.Ma queste macchine di morte furono messe all'opera decenni prima, dopo che Mystica, forte della convinzione della superiorità dei mutanti uccise il loro inventore:il professor Trusk e l'omicidio fece capire al governo l'importanza del programma sentinelle.
I mutanti nel 2023 mandano Logan indietro nel tempo (poichè dato il suo potere rigenerativo è l'unico in grado di compiere un salto temporale così indietro) per evitare l'omicidio e cambiare il futuro.
Bello,davvero bello e sopra le aspettative.Analizziamo qualche elemento:Cast di alto livello:Hugh Jackman in forma smagliante affiancato da James McAvoy (già visto in X men l'inizio) e un Fassbender come sempre sorprendente,Jennifer Lawrence nei panni di Mystica interpreta il ruolo migliore del film. Lo sviluppo alterna momenti divertenti a scene drammatiche e dialoghi intensi,si prende il suo tempo per delineare un quadro utopico post guerra del vietnam in cui i mutanti hanno uno scopo centrale.Bryan Singer dirige insomma un gran film di cui la Marvel puó essere fiera e la scena dopo i titoli di coda ci dice che la storia continua.
Sorprendente e ricco d'azione X Men Giorni Di Un Futuro Passato è il migliore della saga e uno dei migliori film della marvel studios.
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parieaa
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domenica 25 maggio 2014
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buona alla settima
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Devo premettere che gli X-Men non mi sono mai piaciuti un gran chè, e che quindi ,forse, nel giudicare i precedenti film sono stato un po' troppo soggettivo, ma penso che questo sia di gran lunga il migliore finora fatto. E' anche vero che segni di miglioramento c'erano già stati in X-Men:l'inizio,con una trama un po' più avvincente e più credibile (offuscato poi dal noioso Wolverine: l'immortale, anche se non faceva proprio parte della stessa serie di film); ma la prima trilogia non mi piacque per nulla, troppo "fumettata" ed esagerata. Invece in quest'ultimo tutto sembra girare al meglio: una buona sceneggiatura (con tanti e buoni colpi di scena), scene d'azione avvincenti e ben costriute (sia l'iniziale combattuta nel futuro, che la finale, in cui viene colpito Magneto-Gandalf, con questi tremendi e inesorabili robottoni intelligenti che non lasciano scampo), cast d'eccezione che si guadagna il pane (forse solo un po' troppo numeroso e quindi tanti hanno solo piccole parti e poco influenti), effetti speciali curati, ma mai troppo invasivi e soffocanti (perfino lo stadio volante non appare "troppo").
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Devo premettere che gli X-Men non mi sono mai piaciuti un gran chè, e che quindi ,forse, nel giudicare i precedenti film sono stato un po' troppo soggettivo, ma penso che questo sia di gran lunga il migliore finora fatto. E' anche vero che segni di miglioramento c'erano già stati in X-Men:l'inizio,con una trama un po' più avvincente e più credibile (offuscato poi dal noioso Wolverine: l'immortale, anche se non faceva proprio parte della stessa serie di film); ma la prima trilogia non mi piacque per nulla, troppo "fumettata" ed esagerata. Invece in quest'ultimo tutto sembra girare al meglio: una buona sceneggiatura (con tanti e buoni colpi di scena), scene d'azione avvincenti e ben costriute (sia l'iniziale combattuta nel futuro, che la finale, in cui viene colpito Magneto-Gandalf, con questi tremendi e inesorabili robottoni intelligenti che non lasciano scampo), cast d'eccezione che si guadagna il pane (forse solo un po' troppo numeroso e quindi tanti hanno solo piccole parti e poco influenti), effetti speciali curati, ma mai troppo invasivi e soffocanti (perfino lo stadio volante non appare "troppo"). Forse manca solo una colonna sonora incisiva. Altro punto a favore è la simpaticissima figura di quello che penso sia Quick Silver (se non lo è mi scuso per l'ignoranza) con la bellissima scena dell'evasione dal pentagono, condita con un giusto e misurato senso dell'humour (cosa del tutto assente negli altri film). Ultima cosa, anche se fa il cattivone simil-nazista, forza Tyrion! In realtà è un tre stelle e mezzo.
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fabriziog
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sabato 24 maggio 2014
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fabrizio giulimondi: x men -fra politica e fantasy
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“X men: Giorni di un futuro passato” di Bryan Singer della inarrestabile Marvel si inserisce nel serial cinematografico dedicato ai supereroi mutanti (X Men; X Men 2, X Men: Conflitto Finale; X Men Le origini-Wolverine; X Men: l’inizio; Wolverine- L’immortale), mentre si stanno già realizzando X Men: Apocalypse e Wolverine- L’immortale 2.
Il 3 D di “X men: Giorni di un futuro passato” non è consigliabile perché il film è godibile benissimo anche nella visione ordinaria in 2 D.
La trama si inerpica nel ritorno al passato degli X Men e, in particolare, del suo più illustre personaggio Wolverine, che deve impedire che Mystica (nientepopodimeno che Jennifer Lawrence) uccida il nemico dei mutanti, Oliver Trask, il quale nel futuro (ossia il presente) creerà con il sangue della poliforme fanciulla bluastra le “sentinelle”, capaci di annientare i nostri poliedrici eroi.
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“X men: Giorni di un futuro passato” di Bryan Singer della inarrestabile Marvel si inserisce nel serial cinematografico dedicato ai supereroi mutanti (X Men; X Men 2, X Men: Conflitto Finale; X Men Le origini-Wolverine; X Men: l’inizio; Wolverine- L’immortale), mentre si stanno già realizzando X Men: Apocalypse e Wolverine- L’immortale 2.
Il 3 D di “X men: Giorni di un futuro passato” non è consigliabile perché il film è godibile benissimo anche nella visione ordinaria in 2 D.
La trama si inerpica nel ritorno al passato degli X Men e, in particolare, del suo più illustre personaggio Wolverine, che deve impedire che Mystica (nientepopodimeno che Jennifer Lawrence) uccida il nemico dei mutanti, Oliver Trask, il quale nel futuro (ossia il presente) creerà con il sangue della poliforme fanciulla bluastra le “sentinelle”, capaci di annientare i nostri poliedrici eroi.
Il racconto, quindi, balza fra il presente e il gennaio del 1973 a Parigi durante la conferenza per gli accordi di Pace per la fine della guerra in Vietnam, con special guest il Presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon.
Lo scontro è sempre fra due visioni opposte del rapporto fra mutanti e esseri umani: quella del dottor Xavier, di amicizia e comunione con quella porzione della Umanità più accondiscendete e quella dura di Magneto, di dominio anche violento del genere umano. Sono, in realtà, visuali politiche che trasbordano in chiave fantasy gli attuali dibattitti attuali sulle relazioni fra minoranze (o presunte tali) di vario genere e la maggioranza in un determinato contesto spaziale e temporale.
Come potete immaginare gli effetti speciali sono abbondanti, facendo passare in secondo piano le capacità attoriali degli interpreti (oltre la Lawrence, Hugh Jackman, James McAvoy, Ellen Page, Michael Fassbender, Patrick Stewart, Peter Dinklage, Ian McKellen, Halle Berry e molti altri).
Fabrizio Giulimondi
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luca capaccioli
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sabato 24 maggio 2014
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x-men: tra passato e futuro!
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Dopo più di dieci anni, Bryan Singer torna in cabina di regia della saga degli X-Men, dirigendo quello che non sarà certo l'ultimo capitolo dedicato ai mutanti della Marvel, ovvero X-Men: Giorni di un Futuro Passato (X-Men: Days of Future Past), tratto dai numeri 141 e 142 della saga Uncanny X-Men, scritti da Chris Claremont e illustrati da John Byrne nel 1981 e intitolati, appunto, Giorni di un Futuro Passato. In un futuro distopico in cui le Sentinelle, delle macchine progettate per rintracciare ed annientare tutti gli individui portatori del Gene X (il gene che conferisce ai mutanti i loro poteri), danno la caccia sia ai mutanti che agli umani che li sostengono, i pochi X-Men sopravvissuti tentano di trovare un modo per respingere questa letale minaccia.
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Dopo più di dieci anni, Bryan Singer torna in cabina di regia della saga degli X-Men, dirigendo quello che non sarà certo l'ultimo capitolo dedicato ai mutanti della Marvel, ovvero X-Men: Giorni di un Futuro Passato (X-Men: Days of Future Past), tratto dai numeri 141 e 142 della saga Uncanny X-Men, scritti da Chris Claremont e illustrati da John Byrne nel 1981 e intitolati, appunto, Giorni di un Futuro Passato. In un futuro distopico in cui le Sentinelle, delle macchine progettate per rintracciare ed annientare tutti gli individui portatori del Gene X (il gene che conferisce ai mutanti i loro poteri), danno la caccia sia ai mutanti che agli umani che li sostengono, i pochi X-Men sopravvissuti tentano di trovare un modo per respingere questa letale minaccia. Secondo il Charles Xavier/Professor X (Patrick Stewart) e Erik Lensherr/Magneto (Ian McKellen), l'unica soluzione per evitare l'estinzione della loro razza è quella di tornare indietro nel tempo, nel passato, per cambiare il futuro, ma nessuno sarebbe potuto sopravvivere ad un'impresa simile, a parte Wolverine (Hugh Jackman), perché dotato di un fattore rigenerante accelerato. Così, la giovane Kitty Pryde (Ellen Page) riporta la coscienza di Logan nel corpo più giovane di quest'ultimo per fare in modo che egli incontri i giovani Charles (James McAvoy) ed Erik (Michael Fassbender) per convincerli a collaborare nel rendere migliore il futuro e impedire a Raven Darkholme/Mystica (Jennifer Lawrence) di uccidere Bolivar Trask (Peter Dinklage), uno scienziato che ritiene i mutanti una minaccia per l'umanità e responsabile della creazione delle Sentinelle, alterando così il corso degli eventi. Nel frattempo, le Sentinelle del futuro stanno diventando sempre più numerose ed è sempre più difficile per gli X-Men resistere. In seguito ai primi due formidabili capitoli del 2000 e del 2003 diretti da Singer, la Twentieth Century Fox non aveva prodotto risultati così strabilianti, dato un terzo episodio nel 2006 riuscito ma in parte deludente e uno spin-off nel 2009 dedicato a Wolverine avente una trama un po' confusa e pasticciata. Nel 2011, invece, c'è stato un ritorno alle origini con la decisione di produrre un prequel della prima saga, mostrando come si sono conosciuti il professore e Magneto e, nel 2013, è stato realizzato un e ben più che soddisfacente spin-off dedicato nuovamente a Wolverine. Tutti i film usciti nel corso degli anni hanno gradualmente portato all'ambizioso progetto di Days of Future Past, e il film che n'è venuto fuori è indubbiamente il migliore della saga, con una trama avvincente e molto più intricata rispetto a quanto visto nei precedenti, con vicende che si svolgono sia nel passato che nel futuro, mettendo in luce due dimensioni diverse: una ambientata nei lontani anni 70', il periodo della guerra del Vietnam, e l'altra in un mondo devastato, dall'atmosfera cupa ed inquietante. Il modo in cui queste dimensioni si intersecano rende perfettamente, mostrando proprio la differenza delle due epoche e l'impatto che quella del passato, tra dibattiti riguardo la guerra e i mutanti, ha avuto su quella ambientata nel futuro, che vede i mutanti massacrati o rinchiusi in campi di concentramento. Nonostante la tendenza generale più o meno di tutti i film nel rendere Wolverine protagonista, in X-Men: Giorni di un Futuro Passato acquisiscono più importanza molti altri personaggi, come Mystica, la quale ha un ruolo determinante, in quanto le sue azioni nel passato avranno un grosso impatto nel corso della storia. Gli effetti speciali e visivi vengono ulteriormente migliorati (notare la CGI utilizzata per Hank McCoy/Bestia, interpretato da Nicholas Hoult), facendoci ammirare ambientazioni uniche, soprattutto nelle sequenze del futuro, così come le scene d'azione, con tanto di spettacolari effetti in slow motion che richiamano Matrix, come quelle in cui è protagonista una delle varie new entry, Pietro Maximoff/Quicksilver (Evan Peters), uno dei più sorprendenti personaggi di tutto il film. Un'altra nota positiva va al fatto che Bryan Singer, completamente a proprio agio con il materiale a disposizione, sia riuscito a colmare una lunga serie di incongruenze tra i precedenti capitoli, soprattutto in X-Men: First Class, che in qualche modo rendevano la continuity a tratti confusionaria. Bisogna quindi riconoscere che c'è stato molto impegno per la realizzazione di questo progetto, il più costoso della Fox dopo Avatar. Ottimi anche i titoli di testa e la prima parte di quelli di coda, con sequenze e musica pressoché identiche a quelle di X-Men 2. Un film che cura molti difetti della saga e apre molte strade verso progetti futuri, consigliato a tutti i fan dei vari film e del fumetto e che ha un messaggio molto importante, nel senso che nulla è immutabile, nulla è già scritto, neppure quando la speranza sembra svanita; si può sempre porre un rimedio e costruire un futuro migliore. Inoltre, con un po' di pazienza, lo spettatore assisterà ad una breve anticipazione dell'atteso X-Men: Apocalypse, previsto per il 2016.
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(di stefanoc)
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(di luca capaccioli)
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melvin ii
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venerdì 23 maggio 2014
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lo sliding doors degli x-men
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Il biglietto d’acquistare per” X-Men – Giorni di un Futuro Passato” è : 5)Sempre
“X-Men-Giorni di un Futuro Passato” è un film di del 2014 diretto da Bryan Singer, scritto da Simon Kinberg e ispirato al fumetto “Giorni di un futuro passato” scritto da Chris Claremont e John Byrne. Con: Hugh Jackman, Patrick Stewart, Ian McKellen, Halle Berry, James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Ellen Page, Peter Dinklage.
Il passato è passato. Con i se e con i ma non si fa la storia e ne sono piene le fosse, ci insegnano i proverbi e gli uomini saggi.
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Il biglietto d’acquistare per” X-Men – Giorni di un Futuro Passato” è : 5)Sempre
“X-Men-Giorni di un Futuro Passato” è un film di del 2014 diretto da Bryan Singer, scritto da Simon Kinberg e ispirato al fumetto “Giorni di un futuro passato” scritto da Chris Claremont e John Byrne. Con: Hugh Jackman, Patrick Stewart, Ian McKellen, Halle Berry, James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Ellen Page, Peter Dinklage.
Il passato è passato. Con i se e con i ma non si fa la storia e ne sono piene le fosse, ci insegnano i proverbi e gli uomini saggi.
E’ possibile cambiare il destino? La natura e l’istinto dell’uomo sono immodificabili? Una sola scelta può influenzare il resto dell’esistenza?
Queste domande sono il fulcro del settimo film sugli X-Men. Confesso d’aver perso qualche puntata della saga, ma il ritorno alla regia di Bryan Singer era per me una garanzia di qualità. Già il titolo “ermetico” invita lo spettatore a prepararsi a fare un viaggio nello spazio e nel tempo, tenendo presente però i precedenti film.
Si parte in un futuro cupo e drammatico dove i mutanti e gli uomini a loro vicini sono braccati e sterminati dalle Sentinelle, robot immuni a qualsiasi potere degli X-Men e determinati ad aprire un epoca per pochi umani eletti.
L’unica speranza per gli X-Men è tornare nel passato ed impedire che vengano create le Sentinelle dallo scienziato Bolivar Trask( Dinklage, Il trono di Spade) evitandone anche l’assassinio da parte di Mystica(Lawrence) e la sua conseguente cattura.
L’unico in grado di poter compiere questo viaggio è Wolverine(Jackman) grazie ai poteri psico cinetici di Kitty Pryde(Page). Così Wolverine, catapultato nel 1973, cercherà il prof Xavier(MCAvoy) e Magneto(Fassbender) da giovani , nel futuro alleati nella drammatica guerra di sopravvivenza, ma nel passato divisi da incomprensioni e dall’amore per Mystica.
Inizia così per Wolverine una corsa contro il tempo per cambiare la storia e dare una speranza agli X-Men e cercare di far lavorare insieme i giovani e irruenti Xavier e Magneto.
Lo spettatore segue soprattutto i turbamenti e le angosce del giovane Xavier riluttante ad accettare il suo potere e soprattutto il suo mal d’amore, come un ragazzo qualsiasi.
Il film ha una notevole e coinvolgente potenza visiva e narrativa che trascinano l’attenzione dello spettatore dentro la storia per tutta la proezione.
Seppure la sceneggiatura presenti un inizio farraginoso,dimostra comunque una originalità tematica e una certa creatività e fantasia nello sviluppo. È scritta con un linguaggio semplice e diretto, ma avvolgente e convincente.
I dialoghi, seppure abbastanza scontati e prevedibili, sono ben costruiti e riescono per l’abilità degli interpreti ad emozionare lo spettatore.
La regia di Bryan Singer si dimostra di grande qualità e talento. Riesce a scandire i tempi del racconto con sapienza alternando i toni, ma mantenendo sempre ritmo e intensità. Sono molto belle e intense da vedere le scene di battaglia del futuro e de passato, come sono divertenti le scene di velocità del mutante Quicksilver.
Degne d'apprezzamento sono anche la fotografia e i costumi.
Un cast ricco di premi Oscar e di giovani talenti e di vecchie “volpi” di teatro aggiungono il quid al film.
Meritano una menzione in più le interpretazioni di James McAvoy e Jennifer Lawrence. Singer ha puntato molto sulla coppia e sulla loro complesso rapporto.
I due non deludono e riescono a creare una buona e intensa alchimia . Riescono a dare profondità e introspezione ai due personaggi risultando credibili e convincenti.
Michael Fassbender, che artisticamente non mi entusiasma troppo, è un buon Magneto anche se Mc Kellen resta inarrivabile. E’ il “terzo incomodo” della storia tra McAvoy e la Lawrence, mantenendosi però freddo, spietato e dedito al suo atavico e personale piano di salvezza della sua specie.
Hugh Jackman è apprezzabile in questa nuova versione di Wolverine , meno macho e più "atipico mentore" del giovane Xavier. Un Wolerine maturo e riflessivo che convince e diverte nel complesso.
Il finale, ben costruito, risulta emozionante e potente sia dal punto di vista visivo che narrativo e si fa seguire con interesse anche se l'esito è prevedibile.
“X-Men- Giorni di un futuro passato” riconcilia con questo genere di cinema, regala emozioni e riflessioni e soprattutto ti invita ad avere speranza in se stessi, unico vero artefice del proprio destino.
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girogreg
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mercoledì 21 maggio 2014
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quicksilver...
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...e un'introduzione esemplare all'ennesimo spin-off Marvel, visto che Quicksilver comparirà nel prossimo The Avengers...
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...e un'introduzione esemplare all'ennesimo spin-off Marvel, visto che Quicksilver comparirà nel prossimo The Avengers...
solo, Emanuele Sacchi, che sarà un altro quicksilver e gli "universi" narrativi di avengers e x-men non hanno nulla in comune
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iperfabri
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giovedì 15 maggio 2014
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Perchè nel trailer si vede Xavier che riesce a satre in piedi, come quando tira un pugno a Magneto ?
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(di satine86)
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