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ultimoboyscout
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sabato 8 agosto 2015
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il tempo del castigo è arrivato.
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Direttamente dalla Bibbia, è la storia di Noè che prepara, assieme alla sua famiglia, l'arca per affrontare l'imminente diluvio universale. Crowe e la Connelly, ovvero Noè e Emzara, tornano ad essere marito e moglie oltre dieci anni dopo "A beautiful mind" in un film a metà tra il fantasy e il cinecomic biblico, una storia apocalittica ambientata in un mondo di cui nessuno sa niente ed in cui il regista mette in scena quello che c'è immaginando il resto. Mette al centro la figura del Noè uomo più che del profeta e Crowe ha la stazza ed il carisma necessari per indossarne la barba oltre alla ruvidezza paterna e un po' selvaggia necessaria per evitare il deja-vù e reinventare una storia epica e colossale in un' esplosione di effetti speciali utili ad avvicinare i giovani al prodotto che molto probabilmente non piacerà ai cattolici di ferro ma non disturberà affatti i buoni cristiani.
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Direttamente dalla Bibbia, è la storia di Noè che prepara, assieme alla sua famiglia, l'arca per affrontare l'imminente diluvio universale. Crowe e la Connelly, ovvero Noè e Emzara, tornano ad essere marito e moglie oltre dieci anni dopo "A beautiful mind" in un film a metà tra il fantasy e il cinecomic biblico, una storia apocalittica ambientata in un mondo di cui nessuno sa niente ed in cui il regista mette in scena quello che c'è immaginando il resto. Mette al centro la figura del Noè uomo più che del profeta e Crowe ha la stazza ed il carisma necessari per indossarne la barba oltre alla ruvidezza paterna e un po' selvaggia necessaria per evitare il deja-vù e reinventare una storia epica e colossale in un' esplosione di effetti speciali utili ad avvicinare i giovani al prodotto che molto probabilmente non piacerà ai cattolici di ferro ma non disturberà affatti i buoni cristiani. Film complicatissimo da realizzare per il regista più anticonvenzionale di Hollywood, un misto di action e catastrofe che racconta paura e incanto della distruzione col tocco chiarissimo di Aronofsky che carica la pellicola grazie alla sua visionarietà e tentazioni indipendenti con un gusto assolutamente chiaro per la grandeur hollywoodiana che esplode nettissima negli scenari da urlo del film. Tutto questo casrico però, può diventare un fardello, trasformando il fantasy in un fantasy kitsch, un blockbuster ecologista più dalle parti di Tolkien che da quelle della Bibbia. Certo, Aronofsky cade in ipotesi impossibili e a tratti fuori luogo e c'è più verità in una sola immagine de "Il cigno nero" che in tutti "Noah", ma almeno ci risparmia la voce di Dio e comunque realizza un film coraggioso, ambizioso, visivamente e tecnicamente imponente e impeccabile che per apprezzare fino in fondo occorre che ci si lasci sorprendere dall'imprevisto.
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peer gynt
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domenica 28 giugno 2015
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personaggi di cartapesta in apocalittico diluvio
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Questo Noè del XXI secolo non convince affatto. E mettiamo subito da parte il discorso effetti speciali-3 D e via dicendo: ottimi, com'era da aspettarsi, e sicuramente gran diluvio. Ma in quest'epoca di effetti speciali mirabolanti era un dato facile da prevedere.
E mettiamo anche da parte il discorso del racconto che, rispetto alla Bibbia, si prende una bella serie di liberta' anche piuttosto significative. Non so cosa potranno dire gli integralisti religiosi, di qualsiasi credo siano, ma chi ama il cinema se lo gode anche se largamente infedele ai testi di partenza. Basta che sia fatto bene!
E infine, per dare a Cesare quel che e' di Cesare e ad Aronofsky quel che e' di Aronofsky, in quanto a visionarieta' il regista americano ha buone idee e sa creare anche piccoli dettagli figurativamente accattivanti (ad esempio le visioni-incubo subacquee di Noe' con caterve di animali che emergono dal fondo nuotando verso la superficie, Adamo ed Eva figure dorate di luce, la nascita della foresta che fornira' il legno all'arca generata da una polla d'acqua miracolosa che si divide in 5 raggi, come una stella, oppure l'idea di tenere gli animali addormentati nell'arca, quasi sospesi, e perche' no, anche l'iconografia dell'arca diversa dal solito barcone panciuto).
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Questo Noè del XXI secolo non convince affatto. E mettiamo subito da parte il discorso effetti speciali-3 D e via dicendo: ottimi, com'era da aspettarsi, e sicuramente gran diluvio. Ma in quest'epoca di effetti speciali mirabolanti era un dato facile da prevedere.
E mettiamo anche da parte il discorso del racconto che, rispetto alla Bibbia, si prende una bella serie di liberta' anche piuttosto significative. Non so cosa potranno dire gli integralisti religiosi, di qualsiasi credo siano, ma chi ama il cinema se lo gode anche se largamente infedele ai testi di partenza. Basta che sia fatto bene!
E infine, per dare a Cesare quel che e' di Cesare e ad Aronofsky quel che e' di Aronofsky, in quanto a visionarieta' il regista americano ha buone idee e sa creare anche piccoli dettagli figurativamente accattivanti (ad esempio le visioni-incubo subacquee di Noe' con caterve di animali che emergono dal fondo nuotando verso la superficie, Adamo ed Eva figure dorate di luce, la nascita della foresta che fornira' il legno all'arca generata da una polla d'acqua miracolosa che si divide in 5 raggi, come una stella, oppure l'idea di tenere gli animali addormentati nell'arca, quasi sospesi, e perche' no, anche l'iconografia dell'arca diversa dal solito barcone panciuto).
E ora passiamo ai problemi: la sceneggiatura soprattutto, che non e' all'altezza di una storia epico-fantasy come questa. Le psicologie dei personaggi non hanno spessore, i dialoghi sono spesso banali. Un esempio? Nel finale del film il vecchio patriarca e' triste e depresso, convinto com'e' di aver deluso tutti: tocca alla figlia adottiva Ila (uno dei personaggi inventati rispetto al testo biblico) rincuorarlo e spiegargli perche' dev'essere contento e non triste. il Creatore ha messo Noe' di fronte ad una scelta e lui ha scelto, gli ha mostrato la malvagita' dell'uomo e solo questa ha guardato il patriarca, mutato in un esaltato distruttore del genere umano intero, ma poi, continua la ragazza, "hai visto anche la bonta': la scelta è stata posta nelle tue mani perche' lui te l'ha posta, ti ha chiesto di decidere se valeva la pena salvarci e tu hai scelto la pieta', hai scelto l'amore. Egli ci ha dato una seconda possibilita', sii padre, sii nonno, aiutaci a fare meglio questa volta, aiutaci a ricominciare" (e a commento di queste parole profonde come le frasi celebri dei baci Perugina sullo schermo passano tenere immagini di animali che nutrono e coccolano i loro piccoli, che sembrano venir fuori direttamente da un documentario Disney degli anni Cinquanta).
E poi alcuni personaggi decisamente mal riusciti: dai Vigilanti, giganti di pietra per bambini (a meta' strada fra i cartoni mitologici della Disney e "La storia infinita"di Petersen) al vecchio Matusalemme, che piu' che un grande saggio dalla grande visione mistica sembra un vecchio rimbambito goloso di bacche (ancora Anthony Hopkins! manca solo che Lucas gli faccia fare il vecchio Yoda nel prossimo Star Wars!), dalla giovane Na'el, la fidanzata che Cam cerca per se', creata e ammazzata nello spazio di 120 secondi (personaggio strumentale, serve solo a sottolineare la crudelta' di Noe', ma insomma, diamole l'acqua della vita e facciamola muovere un po' prima di farla fuori, povera ragazza!) al villain di turno, Tubal-cain, un uomo crudele e combattivo che narrativamente parlando raggiunge la statura di un pigmeo e serve solo per il duello finale fra il buono e il cattivo.
E la tematica ambientalista che, come gia' sottolineato da molti spettatori di questo film, sa di obbligatoria (per i nostri tempi) sottotraccia filosofica di una storia che avrebbe dovuto percorrere ben altre strade, ma che alla fine sembra andare dove va Cam in una delle scene finali: solo, con lo zainetto in spalla come un campeggiatore della domenica, si incammina in cerca di qualcuno da amare ... in un mondo vuoto.
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fabio1957
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giovedì 4 giugno 2015
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grandi effetti speciali
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Mi sono accostato al film con scarsa convinzione e invece devo ammettere che sequenza dopo sequenza mi ha conquistato.Sul piano visivo è veramente pirotecnico,su quello narrativo è quasi fedele al testo della Bibbia con qualche leggera sfumatura di differenza.L'interpretazione di Russel Crowe è superba.
Grandi effetti speciali
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maxbraz
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domenica 12 aprile 2015
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ma e' quell'aronofsky???
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Semplicemente, uno dei film più brutti, non trovo altri termini, mai visti. Al di là di veridicità, verosimiglianza biblica ecc, è davvero inguardabile. I DIeci Comandamenti (mi perdoni DeMille) + Lo Hobbit (mi perdoni Aronofsky, quello bravo) + Transfomer (mi perdoni qualsiasi persona sopra i 12 anni). Inutile la disamina - questo è trash brutto, punto e basta; la domanda è: ma gli attori leggono i copioni? O c'è da sbarcare il lunario e al momento era la migliore offerta per attori così famosi? Bah... Domani mi guarderò The Wrestler e Il cigno nero e piangerò un pò...
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ivano80
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mercoledì 8 aprile 2015
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spettacolo gradevole ma scarsa fedeltà alla bibbia
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Prima di dire che il film è fedele al racconto biblico bisognerebbe leggerla la Bibbia... comunque, se ci si dimentica di questo e si guarda lo spettacolo per quello che è (un racconto di fantascienza liberamente ispirato ad una storia della Bibbia), ci si può anche divertire, perché gli effetti speciali sono spettacolari e Russell Crowe non delude mai. Quello che delude è la sceneggiatura, peccato perché è stata un'occasione persa.
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teodosio
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lunedì 6 aprile 2015
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da spazzatura, ci offende intellettualmente
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Un film che ci offende intellettualmente, vergognoso al punto di mostrare la presunta figlia adottata di Noè e futura madre dei suoi nipoti (?) (ma dove le trova Aronofsky queste trovate? mentre prende la coca ?) che fa il test di gravidanza su una foglia...ma ci prende per dementi ? Noioso, assurdo, lento, di un ecologismo vegano conformista e di maniera, una roba stomachevole che corre sui luoghi comuni e che solo menti razionalmente pervertite possono immaginare. Un falso che ruba interesse e denaro tirando fuori e sfruttando la Bibbia e Noè, ma che non ha nulla a che fare con l'antico testamento, semmai con i robot dei trasformers ed i fantasy mande in USA che ormai ci addormentano. Inguardabile, spazzatura solo per far soldi.
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Un film che ci offende intellettualmente, vergognoso al punto di mostrare la presunta figlia adottata di Noè e futura madre dei suoi nipoti (?) (ma dove le trova Aronofsky queste trovate? mentre prende la coca ?) che fa il test di gravidanza su una foglia...ma ci prende per dementi ? Noioso, assurdo, lento, di un ecologismo vegano conformista e di maniera, una roba stomachevole che corre sui luoghi comuni e che solo menti razionalmente pervertite possono immaginare. Un falso che ruba interesse e denaro tirando fuori e sfruttando la Bibbia e Noè, ma che non ha nulla a che fare con l'antico testamento, semmai con i robot dei trasformers ed i fantasy mande in USA che ormai ci addormentano. Inguardabile, spazzatura solo per far soldi. Avevo il DVD e l'ho buttato nel cassonetto dei rifiuti. Peccato per i miei 7,50 euro....
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sonnymysonny
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sabato 21 marzo 2015
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inutile
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Dispiace dirlo visto il cast e la premessa...ma tra le romanzate inventate (perche altrimenti il film sarebbe stato vuoto, se fedele alla bibbia) e le noia, mi è sembrato un film veramente inutile. Scene assurde tra poteri magici, classico cattivone di turno e.... Noè sbronzo sulla spiaggia?!?! Naaaaa. Sconsiglio.
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dvd974
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mercoledì 11 marzo 2015
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film puramente fantastico e anti biblico
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Sicuramente per gli effetti speciali questo film è fantastico, rende veramente bene l'idea di come fu imponente e devastante il diluvio universale ma per il resto come si fa a dire che è fedele al racconto biblico. La bibbia non narra di un Noé con poteri sovrannaturali, non parla mai che fu aiutato da dei giganti per costruire l'arca, anzi gli uomini giganti, chiamati nel film "guardiani", che parla la bibbia erano i nefilim, figli ibridi nati dalla relazione innaturale tra angeli satanici materializzati e donne umane, quindi nemici di Dio, che furono distrutti nel diluvio, non parla mai di un re malvagio di nome tubal, tutto inventato. Anche la famiglia non è composta come si vede nel film, erano figli grandi già sposati, non si parla mai di una ragazza diventata figlia adottiva che si fa mettere incinta dal fratellastro sem, ridicolo e offensivo per la vera storia di integrità morale e fede di noé e la sua famiglia.
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Sicuramente per gli effetti speciali questo film è fantastico, rende veramente bene l'idea di come fu imponente e devastante il diluvio universale ma per il resto come si fa a dire che è fedele al racconto biblico. La bibbia non narra di un Noé con poteri sovrannaturali, non parla mai che fu aiutato da dei giganti per costruire l'arca, anzi gli uomini giganti, chiamati nel film "guardiani", che parla la bibbia erano i nefilim, figli ibridi nati dalla relazione innaturale tra angeli satanici materializzati e donne umane, quindi nemici di Dio, che furono distrutti nel diluvio, non parla mai di un re malvagio di nome tubal, tutto inventato. Anche la famiglia non è composta come si vede nel film, erano figli grandi già sposati, non si parla mai di una ragazza diventata figlia adottiva che si fa mettere incinta dal fratellastro sem, ridicolo e offensivo per la vera storia di integrità morale e fede di noé e la sua famiglia. Ma quello che spiazza più di tutto è Dio che viene fatto vedere come uno sterminatore spietato senza amore, ma la bibbia non parla mai che Dio voleva estinguere l'intera umanità ma voleva purificare e salvare il mondo e re-iniziare una nuova generazione umana con la famiglia di Noé.
Questo film può essere definito uno spettacolare ed epico fantasy con ottimi attori, ma mai un film biblico!!
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ollipop
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venerdì 13 febbraio 2015
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noe' : traduzione italiana:la noia e che noia!
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Confusione totale :storia cronologicamente assurda e inventata peraltro male'
oltre due ore di noia al limite della sopportazione.
Situazioni grottesche per non dire ridicole
spreco di attori per un prodotto che non entrera' nella storia del.cinema anzi ne esce rapidamente,flop da Oscar
fra le peggiori pellicole degli ultimi anni
Peccato ! Grande occasione persa
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iuriv
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martedì 6 gennaio 2015
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noè all'assalto di mordor.
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Anche Aronofsky decide di cimentarsi con il polpettone biblico, tentando di portare in scena la storia di Noè e della sua Arca. Nel fare questo, il regista si affida a un immaginario fantasy, fatto di effetti in CGI e grandi spazi con fondali in post produzione.
E' una scelta piuttosto convenzionale, almeno nei nostri tempi e, proprio per questo, si porta dietro il rischio di appiattimento che molte pellicole prima di questa hanno subito. Darren, però, sa il fatto suo.
La prima parte del film si muove nel classico stile che il genere impone: descrizione del contesto, ritmo in crescendo, magia e miracoli, battaglie mastodontiche piene di creature gigantesche e orde di uomini che volano in giro per tutto lo schermo.
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Anche Aronofsky decide di cimentarsi con il polpettone biblico, tentando di portare in scena la storia di Noè e della sua Arca. Nel fare questo, il regista si affida a un immaginario fantasy, fatto di effetti in CGI e grandi spazi con fondali in post produzione.
E' una scelta piuttosto convenzionale, almeno nei nostri tempi e, proprio per questo, si porta dietro il rischio di appiattimento che molte pellicole prima di questa hanno subito. Darren, però, sa il fatto suo.
La prima parte del film si muove nel classico stile che il genere impone: descrizione del contesto, ritmo in crescendo, magia e miracoli, battaglie mastodontiche piene di creature gigantesche e orde di uomini che volano in giro per tutto lo schermo. E' il momento in cui il film sembra soffrire maggiormente di certe soluzioni scontate e di una fantasia che il regista riesce ad esprimere esclusivamente attraverso l'aspetto estetico, senza che questo riesca a smuovere davvero qualcosa dal punto di vista della trama. Non mancano i momenti suggestivi, come le processioni degli animali, ma sono lampi isolati in un contesto prevedibile.
In realtà Aronofsky mette le basi per la descrizione di ciò a cui tiene di più. Innanzitutto ci si rende conto che il Creatore è una vera divinità da antico testamento, per nulla edulcorata dal concetto del perdono: Egli vede e provvede, certamente, ma guai a non seguire i suoi insegnamenti altrimenti spacca fuori tutto.
E' una visone giusta questa, anche e soprattutto per la possibilità che offre al regista di narrare, nella seconda parte, i tormenti interiori di Noè e quindi di esprimersi sul suo tavolo da gioco preferito, ovvero la battaglia tra ciò che ci si aspetta dal protagonista e ciò che il protagonista è in grado di fare. E' un tema ricorrente del cinema di Aronofsky e il mio timore principale riguardava il fatto che qui potesse averci rinunciato. Non l'ha fatto. Bene.
E' ben assistito da Crowe in questo, che porta sullo schermo un Noè meno saggio rispetto all'iconografia, ma certamente più adatto al tormento. Peccato solo che il resto del cast non sia all'altezza. Dispiace specialmente per Connelly, di solito a suo agio, ma qui poco ispirata.
Ci sarebbe anche la visione ambientalista, che, assieme a Noè che stermina i nipoti di Caino come quando faceva il gladiatore nelle arene romane, porta in dote le cadute di stile più rumorose della pellicola. Contando sulla nota vicenda dell'arca, il regista si concede un excursus vegano poco credibile per l'epoca in cui questo film è ambientato, arrivando a sbandierare il credo vegetariano come assoluto e voluto dal Creatore. Capisco che il buon D.A. ci tenesse a far passare il messaggio, ma forse poteva usare qualche sistema più sofisticato. Senza contare la teoria del creazionismo, lanciata li in modo da fondersi con l'evoluzione.
Questi colpi gobbi, uniti a un ritmo che a volte muore di schianto, sono le cose meno riuscite della pellicola e ne abbassano notevolmente l'impressione generale.
Tuttavia da questo lavoro non mi aspettavo davvero nulla e sono rimasto piacevolmente sorpreso dal risultato finale.
Non siamo su grandissimi livelli, secondo me, ma una visione gliela si può concedere.
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