L'amore bugiardo - Gone Girl |
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Un film di David Fincher.
Con Ben Affleck, Rosamund Pike, Neil Patrick Harris, Tyler Perry, Kim Dickens.
continua»
Titolo originale Gone Girl.
Drammatico,
durata 145 min.
- USA 2014.
- 20th Century Fox Italia
uscita giovedì 18 dicembre 2014.
- VM 14 -
MYMONETRO
L'amore bugiardo - Gone Girl
valutazione media:
3,61
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La sorella(cattivissima)di Norman Bates.di Domenico MariaFeedback: 4252 | altri commenti e recensioni di Domenico Maria |
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giovedì 29 gennaio 2015 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Pellicola potente, per certi aspetti stimolantissima, che tuttavia se così si potesse dire esalta alla potenza massima non tanto le laceranti contraddizioni di questa nazione, gli Stati Uniti, quanto sembra proprio godere di un abbrutimento sociale, di un degrado assoluto, già visto in "America Oggi" di Altman, come in chiave beffardamente sarcastica nel "Truman Show". La bellissima e perversa Pilke, nata giocattolo pubblico per la crudeltà di genitori arrivisti e assetati di notorietà, in realtà resta sempre una eterna adolescente. Corteggiamento, matrimonio, vita sessuale e coniugale sono declinate con un ritornello ossessivo e degradante: il capriccio di un Narciso donna che certo risulta sempre arbitra della sua specialissima vita, perennemente dissonante, sopra le righe, morbosa fino all'autodistruzione. Tuttavia, come in Norman Bates di "Psyco" di fondo agisce una compulsione adolescenziale, depravata e perversa, di un giovane schiacciato da una mamma vedova devastante e soffocante, che castra la crescita mentale e affettiva. Questi genitori, ovviamente cambiati tempi, usi e costumi sono sempre una versione variata quanto vi pare del "padre/padrone" e della "madre virago" che deformano e avvelenano l'intima essenza della loro figlia, dannatamente seducente a fascinosa, quanto condannata dalla sua stessa avvenenza fisica, fin da bambina, a essere "soggetto", personaggio pubblico. Davanti a questa giovane mantide, mi pare che Ben Affleck, a suo modo macho e dotato di un certo appeal, proprio come personalità soccombe. E' il solito corteggiatore/marito abbastanza interessante all'inizio, che poi sprofonda nel luogo comune più trito e bieco, con la giovinetta amante inconfessata, con rapporti intimi con la moglie pessimamente realizzati, nell'ottica dello sfogo del maschio e della donna che fa il palo(magari un bel palo) a assecondare gli istinti del coniuge non raggiungendo mai alcuna vera intesa fisica(banalissimo si dirà, ma anche deprimentissimo). A cosa si arriva per la paura della solitudine e per avere un fiato accanto, della stessa persona che credi di possedere! Tutta la pellicola è un inno a questo matrimonio avvelenato: anche la figura dell'ex raffinato e di fondo pazzo anche esso, aggiunge delirio a delirio. Salvo la figura dell'ispettore donna, coerente e di fondo sana, che riesce ancora a perseguire una logica raziocinante in un ambiente simile. Feroce contro la televisione e il potere dei giornalisti televisivi(in ciò la scelta del regista mi piace tantissimo) questo film svela, forse ancor meglio il "pasto" da dare all'americano medio, da un potere arido, avvelenato, perverso, perfido. I più sfacciati voltafaccia le menzogne più rivoltanti affidatele a una conduttrice di grido e saprà straziare e commuovere i cuori(di coniglio)di un intero popolo. Non è che poi da noi la situazione sia tanto meglio con la televisione. Diciamo che stiamo cominciando ad annegare, loro sono già sprofondati.Mi diceva Crialese che tutto sommato il cinema è ancora relativamente libero. Celentano, finito il ciclo di "Rockpolitik" diceva "adesso torniamo a dormire" alludendo alla televisione in generale, almeno alle grandi reti. Per fortuna che ci sta qualcosa di degno nel Digitale Terrestre.
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