Come giudichereste un film che vi tiene letteralmente incollati allo schermo dal primo all’ultimo minuto? Può sembrare una domanda banale, ma non è così.
Gone Girl potrebbe essere un film da 10+, eppure durante tutta la pellicola sono disseminate incongruenze, reazioni innaturali e fatti inspiegabili che lo rendono eccessivamente irreale. Diventa progressivamente difficile immedesimarsi nei personaggi. La mia sensazione è che l’eccessiva contortezza della trama abbia in qualche modo reso impossibile concludere la storia in modo credibile. Forse anche per questo motivo il finale è inesistente! Un finale troppo aperto per come la vedo io non è un finale. Voi potreste dirmi: “si, ma è fatto apposta, vuole lasciare più interpretazioni, ecc.”. Beh allora tagliamo il finale di Titanic quando la nave inizia ad affondare così uno può interpretarsi da solo il finale. Chissà che fine avranno fatto Jack e Jane? No, non funziona così. Una trama deve avere un inizio e una fine. Tra l’altro lo pseudo finale proposto è totalmente irreale.
Mi spiego meglio. Ecco alcune delle cose che non mi tornano (SPOILER):
- com’è possibile che Amy torni a casa di punto in bianco, tutta sporca di sangue dopo aver ucciso un uomo e il caso venga chiuso nel giro di… due ore? La versione di Amy fa acqua da tutte le parti!
- ci sono circa un milione di telecamere nella casa al lago dove Amy dice di essere stata portata con la forza, legata al letto e stuprata per giorni. Le uniche telecamere che hanno registrato delle immagini utili per la polizia sono quelle in cui lei fa finta di essere stata aggredita bagnandosi con del vino rosso le mutande? (Davvero?!);
- il piano originale della ragazza era prendersi a martellate e gettarsi in un fiume. Ma una volta ritrovato il cadavere sarebbe stato così difficile per la scientifica accorgersi che le contusioni sono state auto-inferte? Tra l’altro con un oggetto contundente diverso da quello che Amy voleva far passare come l’arma del delitto.
- Ma soprattutto. Lei scrive nel diario che suo marito vuole ucciderla, che ha comprato una pistola per difendersi, che ha paura… e poi alla domanda: “ma non ha paura di suo marito?” lei sorride e risponde “si, ma lo amo”. Dai! E lui? Prima dice “che stupido che sono stato, mi ha manipolato fin dall’inizio” e poi accetta di tornare a vivere con lei (dopo che lei ha tentato di incriminarlo per omicidio e sgozzato un uomo fingendo uno stupro) solo perché Amy gli dice di aspettare un figlio da lui... Insomma, un uomo dai sani principi morali.
Queste sono solo alcuni dei “particolari” inspiegabili che ho notato. Non so se tutte queste cose hanno una spiegazione nel romanzo da cui il film è tratto.
In conclusione Gone Girl è un grande film per quanto riguarda la capacità di mantenere alta l’attenzione e la suspance, ma ha diverse falle nella trama e per quanto riguarda la credibilità stessa dei personaggi. E’ anche vero che un film rimane un prodotto di intrattenimento e quindi la valutazione non può che essere positiva. Tuttavia, con un po’ più di precisione e attenzione ai dettagli sarebbe potuto essere un autentico capolavoro.
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