astromelia
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martedì 16 giugno 2015
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non eclatante
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ormai pitt fa i film che gli pare dato che li autoproduce,ma ogni tanto arretra, invece di portare avante la sua classe d'attore relega in ruoli come questo,poco credibili data la sua faccia che fai fatica a figurartelo come uno sporco soldato,francamente lo preferisco in altri ruoli,comunque il film non è eclatante,l'argomento guerra secondo me è stato esaurito in mille film,non è che un ritornare sopra ferite che resuscitano ogni volta,ho trovato delle incongruenze nel film,punti di domanda sulla sceneggiatura,gli attori all'altezza,la scena della casa con le due donne troppo lunga e melliflua,e m'è sembrato che le traiettorie luminose dei proiettili siano state montate al computer,comunque non grido al capolavoro,mi torna in mente la sottile linea rossa,vuoi mettere? qua si tratta di carrarmati ed è a tratti poco credibile,si archivia .
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ormai pitt fa i film che gli pare dato che li autoproduce,ma ogni tanto arretra, invece di portare avante la sua classe d'attore relega in ruoli come questo,poco credibili data la sua faccia che fai fatica a figurartelo come uno sporco soldato,francamente lo preferisco in altri ruoli,comunque il film non è eclatante,l'argomento guerra secondo me è stato esaurito in mille film,non è che un ritornare sopra ferite che resuscitano ogni volta,ho trovato delle incongruenze nel film,punti di domanda sulla sceneggiatura,gli attori all'altezza,la scena della casa con le due donne troppo lunga e melliflua,e m'è sembrato che le traiettorie luminose dei proiettili siano state montate al computer,comunque non grido al capolavoro,mi torna in mente la sottile linea rossa,vuoi mettere? qua si tratta di carrarmati ed è a tratti poco credibile,si archivia ...
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dhany coraucci
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lunedì 15 giugno 2015
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un carro armato... crudo, infangato e bellissimo
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Lo so, avete poca voglia di chiudervi in una sala buia ora che l'estate è esplosa e feste e rassegne affollano i parchi della città, ma fate ancora un piccolo sforzo; davvero, fate lo sforzo di rimanere seduti per due ore e mezza nell'oscurità quasi totale (e non intendo solo quella in sala) perché questo film di guerra è bellissimo e va visto assolutamente al cinema. Non lo dico perché sia necessario uno schermo gigante a convogliare spettacolari scene di massa o violente panoramiche su strazianti battaglie, tutt'altro, la cinepresa è quasi fissa e l'ambiente è piccolissimo, chiuso, claustrofobico e sporco.
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Lo so, avete poca voglia di chiudervi in una sala buia ora che l'estate è esplosa e feste e rassegne affollano i parchi della città, ma fate ancora un piccolo sforzo; davvero, fate lo sforzo di rimanere seduti per due ore e mezza nell'oscurità quasi totale (e non intendo solo quella in sala) perché questo film di guerra è bellissimo e va visto assolutamente al cinema. Non lo dico perché sia necessario uno schermo gigante a convogliare spettacolari scene di massa o violente panoramiche su strazianti battaglie, tutt'altro, la cinepresa è quasi fissa e l'ambiente è piccolissimo, chiuso, claustrofobico e sporco. Siamo dentro ad un carro armato. Fuori c'è il fango, tonnellate di fango melmoso che ricoprono la terra e le città bombardate. Fuori c'è la guerra, l'ultima ferocissima guerra combattuta nella Germania del 1945, di cui non abbiamo mai saputo molto perché di solito i film, a quel punto, danno la vittoria già per scontata. Come noi, seduti in uno spazio ristretto, al buio, incerti sul futuro e molto spaventati dal presente, ci sono i protagonisti di questa storia, quattro soldati e il loro sergente. Dialoghi serrati, di una bellezza cruda e stupefacente, poche smancerie, poca commozione e sempre nascosta o trattenuta e, tra tutti, due personaggi memorabili, il sergente Collier (Brad Pitt) e la giovane recluta Norman (Logan Lerman- Noi siamo Infinito, 2012), due interpretazioni che sfiorano il “divino” e che spero verranno riconosciute e premiate. E' un film realistico come è stato realistico il Soldato Ryan, ma ha un valore aggiunto perché chi l'ha scritto (uno di quei geni americani che si occupano di tutto, regia, sceneggiatura e produzione, David Ayer- classe 1968) è stato per davvero un soldato e conosce bene la vita dei militari dislocati nelle macchine da guerra (per lui era un sottomarino, non a caso è stato l'autore della sceneggiatura del coinvolgente U-571). E' un film duro, sporco, intenso, anche lontano dai campi di battaglia; la lunga parte che si svolge nella casa di due giovani donne tedesche, infatti, nella sua staticità drammatica e quasi teatrale, rimane impressa nella memoria per la sua poesia ruvida e toccante. E se vuole mettere in scena il suo finale eroico, a me non è dispiaciuto come a molti, perché la guerra va ritratta anche nel suo lato più delirante e assurdo e nell'ultimo strenue combattimento mi ha ricordato La Sottile Linea Rossa, altro capolavoro amatissimo, con l'assedio della collinetta di Guadalcanal, non certo per la durata dell'insensatezza che lì è crudelmente interminabile, quanto per lo spirito di sacrificio che è difficile da capire ai nostri giorni ma di cui va narrato, sempre, poiché pulsa nel cuore dolente di ogni guerra.
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(di carlo145)
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sirgient
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lunedì 15 giugno 2015
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scatola di latta...
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Vincere contro i Tiger o i Tiger II tedeschi che montavano motori porche e cannoni da 88mm con una corazza spessa il doppio degli sherman.. beh c'è voluto tanto coraggio e parecchia incoscienza !!!
Il film sporco come una pozzanghera, le facce dei protagonisti sporche più del film!!! Si sente la puzza di gasolio e l'umido delle giornate dell'autunno che portano con se la pioggia, pronta a lavare via le anime dei peccatori.
E' sporca la guerra, zozza come una pozzanghera appena calpestata, il fango spostato serve solo a coprire i corpi inutili dei caduti...intralcio al passaggio delle colonne di uomini e mezzi che avanzano di città in città, tra i traditori impiccati e le donne che si concedono per un pezzo di pane o di cioccolato americano.
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Vincere contro i Tiger o i Tiger II tedeschi che montavano motori porche e cannoni da 88mm con una corazza spessa il doppio degli sherman.. beh c'è voluto tanto coraggio e parecchia incoscienza !!!
Il film sporco come una pozzanghera, le facce dei protagonisti sporche più del film!!! Si sente la puzza di gasolio e l'umido delle giornate dell'autunno che portano con se la pioggia, pronta a lavare via le anime dei peccatori.
E' sporca la guerra, zozza come una pozzanghera appena calpestata, il fango spostato serve solo a coprire i corpi inutili dei caduti...intralcio al passaggio delle colonne di uomini e mezzi che avanzano di città in città, tra i traditori impiccati e le donne che si concedono per un pezzo di pane o di cioccolato americano.
E' dura la vita del soldato di fanteria e doppiamente dura quella del carrista, racchiuso in una trappola di metallo cotta dal sole e graffiata dai colpi, mentre nuvole di bombardieri araro le città !!!
Epico,glorioso, degno di qualsiasi film americano che alla fine osanna il sacrificio e gli eori.. ma la guerra era anche questo... sacrifico, sarificio per gli amici al proprio fianco, sacrificio per l'amor di patria, sacrificio al proprio ego smisurato che come per un cane portatore di rabbia non conosce ostacolo e non conosce paura, deve solo mordere.
La guerra snatura gli uomini ma cosa ne possiamo sapere noi che critichiamo i film e non la guerra che per fortuna nostra e grazie al sacrificio di molti non abbiamo mai vissuto..allora godiamoci le gesta di questi intrepidi, ricordandoci che i film ricamano sulle storie e le trasformano in epiche imprese,ma senza dimenticarci mai che in un tempo non molto lontano c'è chi per propria virtù o per smisurato senso del dovere ha sacrificato tutto ciò che aveva di più imprtante al mondo, la propria vita, per togliere la vita ad altri uomini e regalarci ciò che ogni uomo avrebbe di diritto per nascita... la liberta'..
...e allora che furia sia e colga le genti e venga ad abbattere gli iniqui ed i malvagi a frondare con la verga i popoli corrotti dalla malvagità per liberarli dal giogo dell'oppressione e doni a me la gloria,...questo è davvero il lavoro più bello che c'è? !!!
Non perdetevelo... è un ottimo film !!!
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glasser
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lunedì 15 giugno 2015
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temo i film con brad pitt
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Essendo passati 70 anni dal conflitto mondiale, gli sceneggiatori dovrebbero capire che questo conflitto è stato studiato, analizzato, rivoltato,mostrato e rimostrato talmente tante di quelle volte che sull'argomento tutti hanno il palato molto fine e forse chiunque ne sa di più degli stessi sceneggiatori del film. Non che si voglia la storia vera ma che sia almeno un po' verosimi. Ma non esiste che un carro armato, immobilizzato e per giunta di notte riesca a tener testa a 200 uomini armati di tutto punto anche con i temibili "panzerfaust" (la cui efficacia viene mostrata nlle fasi iniziale del film). Capisco che i Tedeschi stessero perdendo la guerra ma anche scemi?
A parte alcune belle scene nel combattimento tra il Tiger e gli Sherman, il resto non mi piace.
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Essendo passati 70 anni dal conflitto mondiale, gli sceneggiatori dovrebbero capire che questo conflitto è stato studiato, analizzato, rivoltato,mostrato e rimostrato talmente tante di quelle volte che sull'argomento tutti hanno il palato molto fine e forse chiunque ne sa di più degli stessi sceneggiatori del film. Non che si voglia la storia vera ma che sia almeno un po' verosimi. Ma non esiste che un carro armato, immobilizzato e per giunta di notte riesca a tener testa a 200 uomini armati di tutto punto anche con i temibili "panzerfaust" (la cui efficacia viene mostrata nlle fasi iniziale del film). Capisco che i Tedeschi stessero perdendo la guerra ma anche scemi?
A parte alcune belle scene nel combattimento tra il Tiger e gli Sherman, il resto non mi piace. E' un fil che si trascina per giustificare la parte finale che è una "palata"
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simo8788
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lunedì 15 giugno 2015
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bellissimo
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A me il film è piaciuto molto, tutto è stato realizzato a regola d'arte: scenografia, colori, copioni, sceneggiatura e psicologia dei personaggi. Non capisco chi ha valutato questo film mediocre o addirittura negativamente.
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barone di firenze
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lunedì 15 giugno 2015
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americanata
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Si diveva cosi quando da ragazzi andavamo a vedere i film war, con cataste di morti e il finale dei marinai sulla plancia di un sommergibile al suono dell'inno americano. Furuios è abbastanza simile e accostarlo a: "Salvate il soldato Rayan" mi sembra blasfemo. Il film cinematograficamente è ben fatto ma la storia langue, in una Germania ormai al collasso i nostri eroi si trovano ad affrontare prima una truppa baby, con soldati bambini e bambine (non mi risulta che fossero arruolate anche femmine ma posso sbagliarmi) poi un intero battaglione di SS ben equipaggiati e con un carro con un cingolo kaput riescono prima di cedere, a farne fuori almeno la metà.
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Si diveva cosi quando da ragazzi andavamo a vedere i film war, con cataste di morti e il finale dei marinai sulla plancia di un sommergibile al suono dell'inno americano. Furuios è abbastanza simile e accostarlo a: "Salvate il soldato Rayan" mi sembra blasfemo. Il film cinematograficamente è ben fatto ma la storia langue, in una Germania ormai al collasso i nostri eroi si trovano ad affrontare prima una truppa baby, con soldati bambini e bambine (non mi risulta che fossero arruolate anche femmine ma posso sbagliarmi) poi un intero battaglione di SS ben equipaggiati e con un carro con un cingolo kaput riescono prima di cedere, a farne fuori almeno la metà. Infine un giovane SS che grazia l'ultimo protagonista, è cosa molto improbabile in quel contesto. Insomma una guerra epica eroica da ambo le parti con uomini che si immolano alla causa, fa molto romanzo d'amore, come il coup de foudre che scatta fra Norman e la bella tedeschina. L'unica cosa positiva è che l'e immagini ci mostrano lorrore della guerra, la sua stupidità, uomini che uccidono altri uomini per una fede politica dettata da un pazzo, anche se un questo caso gli U.S.A. erano dalla prte dei buoni.
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soviet rossija
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lunedì 15 giugno 2015
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ripresa originale di temi usati
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Incoerente.Un cast meritevole,ma non eccelso,per costituire un drappello di soldati USA riottosi e particolari. Un carro armato Sherman vittima di eroismo umano. Condite il tutto con seconda guerra mondiale,alte dosi di crudeltà e qualche effetto speciale e avrete ottenuto Fury. Come non evitare di paragonare alcuni particolari di tale pellicola con altri film precedenti: la pattuglia di militari americani anticrucchi in un'Europa devastata dalla guerra e l'eroismo vano,quanto patriottico,di difendere luoghi indifendibili e inutili(Salvate il soldato Ryan),la vita dura e claustrofobia(del mezzo blindato,in questo caso) e il rapporto con la macchina,la critica pesante alla guerra e alla brutalità causata da essa(presenza costante di qualunque film di guerra negli ultimi trent'anni),uno smisurato ego orgoglioso americano(filo conduttore di ogni film americano di guerra o azione).
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Incoerente.Un cast meritevole,ma non eccelso,per costituire un drappello di soldati USA riottosi e particolari. Un carro armato Sherman vittima di eroismo umano. Condite il tutto con seconda guerra mondiale,alte dosi di crudeltà e qualche effetto speciale e avrete ottenuto Fury. Come non evitare di paragonare alcuni particolari di tale pellicola con altri film precedenti: la pattuglia di militari americani anticrucchi in un'Europa devastata dalla guerra e l'eroismo vano,quanto patriottico,di difendere luoghi indifendibili e inutili(Salvate il soldato Ryan),la vita dura e claustrofobia(del mezzo blindato,in questo caso) e il rapporto con la macchina,la critica pesante alla guerra e alla brutalità causata da essa(presenza costante di qualunque film di guerra negli ultimi trent'anni),uno smisurato ego orgoglioso americano(filo conduttore di ogni film americano di guerra o azione). Quella di Ayer è,però,una rivisitazione originale di questi temi triti,ottenuta con particolari semplici:la scelta del carro armato pesante come mezzo,l'ambientazione nella Germania vicina al collasso(aprile 1945),i personaggi realistici(soprattutto nell'abbruttimento che la guerra porta all'animo umano e nella drammaticità degli affetti spezzati sul nascere) e l'iniziale visione antieroica(poi annientata dalla scena di immolazione spara-tutto finale). Il film si apre con una situazione spiazzante di avanzata lenta e massacrante in un paese già sconfitto sulla carta ma ancora determinato e militarizzato in cui la nostra pattuglia di carristi inselvatichiti,con la recluta in sostituzione al mitragliere morto,si destreggia con una serie di scontri(coi nazisti ma anche interni a causa delle frequenti obiezioni di coscienza del giovane) e finisce per venir spedita presso un incrocio ove dovrebbero transitare truppe naziste per un contrattacco. Nel mentre,vince un potentissimo e spietato panzer Tiger ma,appena giunta nella zona calpesta una mina anticarro. Fino a qui il regista sceglie un registro basso,a tratti denigratorio(come nella scena dell'esecuzione forzata del nazista per mano della recluta o quella del pranzo da Emma e Irma con l'intromissione chiassosa e provocatoria della pattuglia),e molto umano per narrare le vicessitudini,i sentimenti e le impressioni di questi poveri uomini mandati alla guerra e da essa trasformati in maschere animalesche nell'arco di pochi anni(o giorni,come accade alla recluta). Il film in questa prima,e sinceramente buona,parte riesce a ritagliare spazi eguali per scene di guerra,dialoghi profondi o militareschi e momenti di violenza gratuita contro i vinti,dando allo spettatore l'idea di guardare un film drammatico poco conforme agli standard e,molto leggermente,anti-militarista. Poi il tono cambia totalmente,appare il solito bivio tra eroismo da patrioti e fuga da codardi,la solita scelta stereotipata,la trappola e una mezz'ora abbondante di lotta senza quartiere con cannonate,mitragliamenti,granate,razzi e morti come piovesse.Una buona mossa per trasformare una pellicola apprezzabile in una americanata guerrafondaia(simile ad un videogioco a momenti) che causa la salvezza solo della recluta,eroe buono.. In sè tale pellicola non costituisce nulla di nuovo né di eccellente ma,di certo,piacerà agli amanti del genere di guerra e a quanti apprezzino i film,relativamente,movimentati prodotti da Hollywood. Non suggerisco la visione ma neanche la sconsiglio(dopotutto,fa riflettere assai e,comunque,i visual effects non sono proprio male).
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silvano bersani
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domenica 14 giugno 2015
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ps
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Tanto per non frainterci: "ps" non sta per "post scriptum", ma come acutamente i più giovani avranno già intuito sta per "play station".
Fine della recensione.
In realtà provo un certo disagio a scrivere di questo film e se lo faccio è solo per soddisfare la mia sconfinata vanità di vedere la recensione immortalata nella hall of fame di mymovies, giusto contrappasso per il piccolo investimento monetario sopportato per l'acquisto del biglietto.
Quindi per favore non parlatemi del Soldato Ryan o di altri illustri predecessori.
Non a caso la distribuzione italiana fa uscire ad inizio estate una produzione del 2014.
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Tanto per non frainterci: "ps" non sta per "post scriptum", ma come acutamente i più giovani avranno già intuito sta per "play station".
Fine della recensione.
In realtà provo un certo disagio a scrivere di questo film e se lo faccio è solo per soddisfare la mia sconfinata vanità di vedere la recensione immortalata nella hall of fame di mymovies, giusto contrappasso per il piccolo investimento monetario sopportato per l'acquisto del biglietto.
Quindi per favore non parlatemi del Soldato Ryan o di altri illustri predecessori.
Non a caso la distribuzione italiana fa uscire ad inizio estate una produzione del 2014. Che c'è? Troppo arduo il confronto con il film del vecchio Clint Eastwood?
Perchè credo che l'equivoco di fondo sta proprio nel fatto che questo non è un "film di genere". Il film di genere si cala dentro la materia che le è propria, consustanziale e la drammaturgia è confinata, delimitata, ben riconoscibile. I maestri del film di genere (per favore scusatemi non vorrei nominarli) sono tali perchè ne sanno manipolare con intelligenza gli elementi costitutivi.
Qui no. Perchè se a mente fredda ci chiedessimo di cosa parla questo film, forse rimarremmo un po' indecisi e probabilmente dovremmo concludere che la narrazione verte sulla iniziazione del soldato Norman, catapultato dalla normalità di giovane nerd a "macchina" per uccidere. Ma è fin troppo evidente che il film fallisce clamorosamente il bersaglio. Perchè se lo prosciughiamo dal suo contorno di esplosioni_mortammazzati_spari_giustiziasommaria, della narrazione rimane ben poco. Inutilmente abbiamo scrutato ed indagato lo sguardo angosciato del giovane protagonista: il travaglio della metamorfosi ci è stata vigliaccamente sottratta da una sceneggiatura schizofrenica e da una regia troppo autoreferenziale. Con un intercalare narrativo scelto, spero, col criterio del facciamo_un_po'_come_viene, perchè se quella totale casualità di successione di eventi fosse voluta allora dovremmo arrabbiarci molto di più. Ma come? Il nostro piccolo eroe ci ha appena detto che è un dattilografo, ha appena vomitato l'anima mentre gli fanno pulire lo Sherman da quello che avanza del corpo del suo predecessore, ha appena fatto morire l'equipaggio di un altro Sherman per colpa della sua ignavia, ha appena ucciso a freddo un povero padre di famiglia sorpreso con addosso il cappotto di un soldato americano, e, dopo aver collezionato in mezza giornata questa piccola galleria degli orrori che fa? Non ci crederete: intreccia una piccola relazione erotico_romantica con una giovane hitlerjugend frau. Che ci sta dicendo il nostro regista? Che la guerra è così orribile che i due ragazzi non hanno nemmeno il tempo di scambiarsi il numero di cellulare o darsi l'amicizia su facebook che l'incalzare "feroce della storia" spazza via la loro tenera storia? Per cortesia ...
Che poi alla fine qualcosa da salvare del film ci sarebbe anche. Bravi e credibili gli interpreti, anche se relegati al ruolo di caratteristi da una sceneggiatura demenziale. Bravino il signor Pitt, che tanto credeva in questo film da averci pure messo un po' di soldi suoi: pure nella botulinica fissità del suo volto riesce ad essere anche espressivo. Però sarebbe ora che il signor Pitt si cimentasse in personaggi che richiedono per copione qualcosa oltre la fissità botulinica di cui sopra ... così, tanto per togliere il dubbio.
P.S. (post scriptum) la ricostruzione filologica degli armamenti in uso è accurata e fedele; quasi quanto in Call of Duty.
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[+] esperto di ps
(di marx821966)
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(di zavatta)
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pasqu23
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domenica 14 giugno 2015
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da un pezzo che non vedo un film così bello
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Non criticatemi, ma per quanto mi riguarda Fury è un capolavoro a regola d'arte. I paesaggi, gli ambienti, i colori, lo sviluppo introspettivo di tutti i personaggi (Brad Pitt in testa) sono stati realizzati da Dio. Molto bello anche il pezzo finale, compresa l'ultima inquadratura prima dei titoli di coda che lascia sempre spazio alla riflessione sul disastro dalle dimensioni incalcolabilmente enormi che può portare la guerra. Non capisco proprio chi gli ha dato un voto totalmente negativo, secondo me non si è immedesimato abbastanza nella storia.
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maurizio meres
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domenica 14 giugno 2015
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la sofferenza della guerra
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Una cosa è certa la seconda guerra mondiale non finirà mai di dare al cinema storie di vita,momenti drammatici di battaglie ,con un bacino inesauribile di situazioni a volte mai raccontate,resta comunque l'assurdo di quello che la grande imbecillità dell'uomo compie,con la totale distruzione dell'essere umano attraverso una crudeltà verso tutto e tutti nella più totale arroganza demenziale ,dare un significato logico alla parola guerra diventerebbe un intreccio di frasi senza senso.
Buon film strutturato sulla base del racconto di una piccola truppa di carri armati ,da dove emergono : amicizia ,un po' d'amore,sacrificio verso la patria ,scene crudeli che non mancano ma disposte da farle sembrare di normale routine,orrende le scene di saccheggio sui cadaveri ma reali,ottima ambientazione squallida e opaca così come vuole uno scenario di guerra ,attori tranne Pitt non il migliore di sempre spento,stretto in quel ruolo ,non valorizzato ,gli altri tutti bravi
Il film scorre via benissimo dando un quadro psicologico alle figure umane della storia dove emergono profili umani forse nascosti nei singoli personaggi che l'assurdità della guerra rivela tra la paura e l'angoscia .
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Una cosa è certa la seconda guerra mondiale non finirà mai di dare al cinema storie di vita,momenti drammatici di battaglie ,con un bacino inesauribile di situazioni a volte mai raccontate,resta comunque l'assurdo di quello che la grande imbecillità dell'uomo compie,con la totale distruzione dell'essere umano attraverso una crudeltà verso tutto e tutti nella più totale arroganza demenziale ,dare un significato logico alla parola guerra diventerebbe un intreccio di frasi senza senso.
Buon film strutturato sulla base del racconto di una piccola truppa di carri armati ,da dove emergono : amicizia ,un po' d'amore,sacrificio verso la patria ,scene crudeli che non mancano ma disposte da farle sembrare di normale routine,orrende le scene di saccheggio sui cadaveri ma reali,ottima ambientazione squallida e opaca così come vuole uno scenario di guerra ,attori tranne Pitt non il migliore di sempre spento,stretto in quel ruolo ,non valorizzato ,gli altri tutti bravi
Il film scorre via benissimo dando un quadro psicologico alle figure umane della storia dove emergono profili umani forse nascosti nei singoli personaggi che l'assurdità della guerra rivela tra la paura e l'angoscia .
Il regista personalmente mi lascia perplesso nell'ultima parte ,la ritengo incomprensibile con un finale da mitologia ,dove l'indole Americano del film uno contro tutti emerge in tutta la sua fanaticheria,peccato perché fino a quel momento con una sceneggiatura molto curata nei particolari e con dialoghi essenziali e pungenti era stato perfetto disegnando un quadro perfetto sulle sofferenze della guerra.
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